Clamoroso successo di ascolti per le dirette dell’America’s Cup World Series di Napoli. Record di share per le reti interessate. Un segnale di ciò che si potrebbe fare...
Metti (o rimetti) la vela in tv, e stai a vedere che magari funziona. Anzichè piangersi addosso, e soprattutto limitarsi a parlare tra noi dei mille problemi di immagine e di comunicazione che affliggono lo sport della vela, specialmente dal punto di vista della visibilità televisiva, possiamo provare a prendere spunto dai dati di ascolto delle dirette che la RAI ha curato da Napoli per l’ultima tappa delle America’s Cup World Series, telecronista Giulio Guazzini. Sono dati ufficiali, che indicano chiaramente una “voglia” di vela, un bacino ampio e tutto da assecondare. il futuro della vela passa inevitabilmente anche da qui.
Rai Sport 1, il canale ufficiale delle dirette da Napoli, ha battuto i suoi record venerdi 21 aprile facendo uno share di 0,75% di media con 122.000 telespettatori. Per capire meglio questi numeri, basta rifarsi ai dati che riguardano la Formula 1: il Gran Premio del Bahrein ha fatto lo 0,46% di share con 86.000 spettatori. La vela, dunque, fa quasi il doppio degli ascolti dell’automobilismo! Chi se lo aspettava alzi la mano...
Atri dati. Giovedi 20 aprile lo share è stato dello 0,57% con 84.000 spettatori. Anche in questo caso due confronti per capire meglio: il dato è più alto degli ascolti del TG Sportivo della rete, e anche del Basket, che nella giornata ha fatto circa 60.000 spettatori.
Il colpo forte però c’è stato quando la vela è approdata dai canali digitali (come Rai Sport) a una delle reti ammiraglie. Sabato 22 infatti la diretta è stata trasmessa su RAI Due alle 14, con uno share del 3,4% e una media di 518.000 telespettatori, con un picco nelle fasi finali che ha sfiorato il milione. Da considerare che si trattava del giorno del giuramento al Quirinale...
Il succo del messaggio è chiaro: c’è un popolo di appassionati del mare e della vela che aspettano solo di avere contenuti interessanti e ben confezionati per accendere il video e sognare. Come successe nel 1992 con Il Moro di Venezia, nel 2000 con Luna Rossa, nel 2003 e nel 2007 con Luna Rossa, Mascalzone Latino e +39. Forse non a caso, quelli erano anni nei quali la vela funzionava, anche dal punto di vista del mercato e dei risultati sportivi. Proviamo a ripartire da lì. Anzi da qui. Da Napoli, e magari da San Francisco. I diritti tv della XXXIV America’s Cup sono in assegnazione proprio in queste settimane.
Poi, certo, non può finire tutto con la Coppa su Mamma RAI. Ci vorrebbe un progetto, un piano della comunicazione e delle produzioni televisive sulla vela, che coinvolga i giovani e la vela olimpica, e che per forza di cose parta dalla nostra FIV. Ma questo è un altro discorso, e per il momento sembra impossibile anche solo immaginarlo.
Metti (o rimetti) la vela in tv, e stai a vedere che magari funziona. Anzichè piangersi addosso, e soprattutto limitarsi a parlare tra noi dei mille problemi di immagine e di comunicazione che affliggono lo sport della vela, specialmente dal punto di vista della visibilità televisiva, possiamo provare a prendere spunto dai dati di ascolto delle dirette che la RAI ha curato da Napoli per l’ultima tappa delle America’s Cup World Series, telecronista Giulio Guazzini. Sono dati ufficiali, che indicano chiaramente una “voglia” di vela, un bacino ampio e tutto da assecondare. il futuro della vela passa inevitabilmente anche da qui.
Rai Sport 1, il canale ufficiale delle dirette da Napoli, ha battuto i suoi record venerdi 21 aprile facendo uno share di 0,75% di media con 122.000 telespettatori. Per capire meglio questi numeri, basta rifarsi ai dati che riguardano la Formula 1: il Gran Premio del Bahrein ha fatto lo 0,46% di share con 86.000 spettatori. La vela, dunque, fa quasi il doppio degli ascolti dell’automobilismo! Chi se lo aspettava alzi la mano...
Atri dati. Giovedi 20 aprile lo share è stato dello 0,57% con 84.000 spettatori. Anche in questo caso due confronti per capire meglio: il dato è più alto degli ascolti del TG Sportivo della rete, e anche del Basket, che nella giornata ha fatto circa 60.000 spettatori.
Il colpo forte però c’è stato quando la vela è approdata dai canali digitali (come Rai Sport) a una delle reti ammiraglie. Sabato 22 infatti la diretta è stata trasmessa su RAI Due alle 14, con uno share del 3,4% e una media di 518.000 telespettatori, con un picco nelle fasi finali che ha sfiorato il milione. Da considerare che si trattava del giorno del giuramento al Quirinale...
Il succo del messaggio è chiaro: c’è un popolo di appassionati del mare e della vela che aspettano solo di avere contenuti interessanti e ben confezionati per accendere il video e sognare. Come successe nel 1992 con Il Moro di Venezia, nel 2000 con Luna Rossa, nel 2003 e nel 2007 con Luna Rossa, Mascalzone Latino e +39. Forse non a caso, quelli erano anni nei quali la vela funzionava, anche dal punto di vista del mercato e dei risultati sportivi. Proviamo a ripartire da lì. Anzi da qui. Da Napoli, e magari da San Francisco. I diritti tv della XXXIV America’s Cup sono in assegnazione proprio in queste settimane.
Poi, certo, non può finire tutto con la Coppa su Mamma RAI. Ci vorrebbe un progetto, un piano della comunicazione e delle produzioni televisive sulla vela, che coinvolga i giovani e la vela olimpica, e che per forza di cose parta dalla nostra FIV. Ma questo è un altro discorso, e per il momento sembra impossibile anche solo immaginarlo.
Bruno zio paolo... (non verificato)
fcolivicchi
Stefano Vegliani (non verificato)
fcolivicchi
gamba (non verificato)
GAMBA (non verificato)