La US national Sailing Hall of Fame vuole la prima barca di Paul Cayard per metterla in un museo

La US national Sailing Hall of Fame vuole la prima barca di Paul Cayard per metterla in un museo. Lui (e il suo papà) l'hanno ritrovata


Paul Cayard, uno dei guru e dei grandi personaggi della vela, ben più che un campione completo di questo sport, è in allenamento a Valencia con Artemis team per una stagione intensa su vari fronti. Ma la storia che racconta stavolta viene dagli States, e lo riporta indietro nel tempo, quando era un bambino di 8 anni al quale il papà fece un regalo strepitoso, destinato (forse inconsapevolmente) a cambiare la storia dello yachting oltre che di suo figlio. Gli costruì un Optimist (la classe per l'esattezza si chiamava El Toro, ma per capirci era identica all'Optimist di oggi).
 
In mezzo a una riunione dei designer di Artemis, guidati dal genio argentino di Juan Kouyoumdjian, nel decidere che costruiranno molte parti del cat AC72 a Valencia, e qui faranno le prime uscite e i test sulla grande wingsail, Paul riporta la sua nota personale. "Stavo programmando di ricercare la mia prima barca, che mio papà costruì nel garage della nostra casa a San Francisco nel 1967. E finalmente l'ho rintracciata! E' ben tenuta, da una coppia che vive appena fuori di Sacramento, ai piedi della Sierra. Sono risalito ad essi dai miei genitori attraverso un precedente acquirente. Succede che la US National Sailing Hall of Fame vuole la barca per metterla nel suo museo! Così mio padre si è incaricato di dargli una sistemata, restaurandola bene per consegnarla al museo alla fine di quest'anno. Sono molto felice per mio padre: è un bellissimo modo per ricordare che cosa grande ha fatto per suo figlio di 8 anni".
 
A Saily sembra una bella storia, molto americana se volete, ma edificante ed emozionante. Bravi Cayard senior e junior, e bravi quelli della US National Sailing Hall of Fame.