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09/05/2012 - 02:48

La quarta regata del Mondiale di Hyeres sarà ricordata a lungo. E non solo per il risultato...

Harakiri con diretta

!--paging_filter--strongClamoroso a Hyeres, Diego Negri e Enrico Voltolini, fortissimi staristi azzurri, in quattro giorni da tregenda infilano due speronamenti, una squalifica, un ritiro e un 35°. Erano venuti per conquistare Londra 2012. Invece sarà la prima Olimpiade dal 1932 senza una Star italiana. Eppure il peggio non è questo.../strong!--break--br / nbsp;br / nbsp;br / Dramma a Hyeres per la vela azzurra. Diego Negri e Enrico Voltolini, già in forte difficoltà dopo le prime tre prove (19-35 e DSQ per una collisione), incappano in una quarta regata da incubo, dalla quale si ritirano dopo neanche 3 minuti. La qualifica olimpica per nazione, ovvero la conquista di uno dei quattro posti-nazione in palio al Mondiale 2012, è praticamente volata via.br / nbsp;br / Doveva essere il Mondiale della qualifica olimpica "facile". Doveva essere il Mondiale della rivincita dei campioni europei Diego Negri e Enrico Voltolini, bravi, seri, simpatici, prototipi dell'atleta moderno della vela, Fiamme Gialle, mix di esperienza (Diego ha già partecipato a tre Olimpiadi: Sydney 2000 in Laser, Atene 2004 in Laser e Pechino 2008 in Star) e di esplosiva energia emergente (Enrico Voltolini veniva da alcune brevi stagioni sul Finn e ha offerto qualità e quantità). La preparazione è stata meticolosa, il dopo-Perth è stato curato nei minimi particolari, dagli allenamenti ai materiali. L'allenatore della Star azzurra Valentin Mankin, che a 73 anni non ha perso nulla dello spirito che ne ha fatto una leggenda della vela, ha lottato personalmente come un leone per portare il nostro equipaggio a Weymouth. Insomma tutti hanno fatto il loro dovere.br / nbsp;br / Cosa è successo allora, cosa non ha funzionato?br / nbsp;br / Prima i fatti. Una prima prova bruttina ma accettabile, un 19° posto più in difesa che di attacco, con vento leggero e traditore. Una seconda prova di quelle che si dice "da dimenticare", 35° posto. Una terza con vento forte gradito, con partenza e prima bolina autorevole, rovinata da una straorza con collisione, gestione in rimonta fino al 17°, tramutato a terra in squalifica. Dopo tre prove così, e una classifica che vedeva allontanarsi pericolosamente (ma non definitivamente) l'obiettivo qualifica, Diego Negri e Enrico Voltolini sono scesi in acqua per la quarta prova, una sorta di spareggio, immaginiamo il carico di tensione dal mattino, mentre si arma la barca, alla partenza...br / nbsp;br / La famigerata quarta regata di Diego Enrico, gli staristi azzurri che hanno lavorato quattro anni per essere all'Olimpiade, dura meno di tre minuti. Il tempo per una partenza in seconda fila, una virata due lunghezze sottovento a tutta la flotta, un incrocio mure a sinistra con lo spagnolo Echevarri, che a sua volta aveva ripetuto lo start dopo una partenza anticipata. Non un incrocio qualunque, purtroppo. Come a materializzare fantasmi provenienti da chissà dove, la Stella italiana con la striscia rossa dello sponsor Prada non riesce a poggiare quanto serve, e centra in pieno la barca iberica facendo anche un discreto danno (la prua della Star è un coltello affilato, in questi casi). Diego si ferma con la prua al vento, pochi secondi e poi lasca tutto, poggia e torna in porto, ritirato. Londra 2012, che sarebbe stata la sua quarta Olimpiade e la prima per Enrico Voltolini, quasi certamente sarà invece la prima edizione dei Giochi dal 1932, senza una Star italiana al via.br / nbsp;br / Dopo quattro giorni e quattro prove, Negri e Voltolini sono al 52° posto con 200 punti (19-35-DSQ-DNF). Anche vincendo le due prove restanti e scartando 73 punti, arriverebbero a 129 punti. Le nazioni davanti sono troppo lontane anni luce: Nuova Zelanda 48 punti dopo 4 regate, Croazia 56 punti, Austria 58, Grecia 62, sono tutti robusti in classifica, tutti consistenti. Il greco Papathanasiou dopo una pessima prima prova non è mai uscito dai dieci (39-6-9-8), anche con due DNF resterebbe fuori portata degli azzurri. Paradossalmente una lucina di speranza potrebbe venire da Davide Bortoletto e Alessandro Vongher, che sono al 25° posto a 104 punti (35-17-30-22), ma quanti miracoli dovrebbero succedere in due regate?br / nbsp;br / Forse sarebbe il caso di interrogarsi sul fatto che le selezioni secche concluse un anno fa hanno allontanato alcuni equipaggi competitivi (Nicola Celon, Silvio Santoni, lo stesso Francesco Bruni) che adesso, se avessero partecipato al Mondiale, avrebbero potuto dare una mano concreta, provando a qualificare la classe anche dopo le disgrazie a ripetizione occorse al team titolare e selezionato. Non sarebbe stata la prima qualifica conquistata da un non selezionato, è accaduto anche a Perth nella classe Laser. Ma questo è un discorso più lungo e da fare a mente molto fredda. A caldo si deve solo respirare forte, cercare di capire, e mettere le cose al loro posto, con dignità.br / nbsp;br / Diego racconta la regata in uno stato misto di rassegnazione e trance agonistica, ammette di aver pensato per la prima volta nella sua lunga carriera di caricare la barca e abbandonare il campionato, ma dallo staff tecnico federale lo convincono a restare e onorare lo sport. Lo racconta con semplicità e un velo palpabile di commozione. Quanto sono volati questi quattro anni. Quante speranze e quanti successi negli ultimi due, prime di infilare il tunnel di Perth a dicembre. A voler guardare bene, il quadriennio di Negri era nato sotto una cattiva stella: malanni fisici e infiniti cambi di prodiere, praticamente un anno bruciato via. Poi l'avvento di un prodiere di sostanza come Nando Colaninno, che è durato poco per i motivi che più o meno sono noti a tutti e sui quali non staremo a rivangare. Sarebbe stata senza dubbio una bella coppia, ma se le cose non vanno non vanno, e poi l'avvento di Voltolini ha rigenerato Diego, è sembrato di rivedere lo spirito dei giorni migliori del quadriennio precedente. E sono tornati i risultati. Forse la rincorsa a superare l'avvio di quadriennio complicato ha richiesto a Diego energie suppletive, che alla fine sono venute meno proprio nei sei mesi decisivi. Una qualifica olimpica si perde anche così.br / nbsp;br / strongIl peggio del peggio in un video senza rispetto/strongbr / La sconfitta in mare purtroppo non è la parte peggiore di questo 8 maggio. L'autogol, gli errori, l'harakiri della Star dei due azzurri, e il rammarico doloroso del tecnico Valentin Mankin, sono finiti loro malgrado in una ripresa filmata che è stata trasmessa ed è disponibile persino su Youtube. La ripresa, di scarsissima qualità, trasporta lo spettatore con crescente sgomento dentro i sentimenti più privati di un dramma sportivo. Ci si rende conto del crescendo e si spera a lungo che ogni secondo sia quello buono per l'operatore per spegnere la telecamera. Invece no, come in un feroce episodio di Real TV e anche se con immagini quasi incomprensibili, si assiste all'audio osceno di un valoroso tecnico ai suoi altrettanto valorosi atleti. Solo a danno ormai irrimediabilmente compiuto, quando il gommone si avvicina alla barca di Diego Negri e Enrico Voltolini ritirati, l'operatore spiega che vedendo l'atleta disperato decide di abbassare la telecamera... Quella telecamera, avrebbe potuto, e dovuto, essere abbassata, anzi spenta molto prima. Cos'è questo video? Giornalismo? Amore per la vela? Rappresentazione dei valori di una disciplina olimpica, persino nella sofferenza? Valorizzazione di grandi uomini di sport? Niente di tutto questo. E' una scrupolosa rassegna del peggio. E non solo in riprese, inquadrature, audio. Il peggio nell'indugiare con crudeltà e camera accesa su momenti dolorosi e personalissimi di alti cuori sportivi. Il peggio nel violare con pervicacia privacy e rispetto. Una leggenda come Valentino non meritava questa candid camera. E ancora meno la meritava un atleta che ha portato con orgoglio la maglia azzurra a tre Olimpiadi. Perchè questo video? L'operatore in questo Mondiale di classe olimpica aveva anche un ruolo istituzionale, rappresentava l'Italia in quanto "media partner" della FIV. E' una pagina triste. Questa naturalmente è la nostra opinione, e aggiungiamo che proprio lo status "federale" da cui si è generato il contenuto in questione, dovrebbe provocare interrogativi e imporre chiarimenti ai responsabili.br / nbsp;br / strongGrazie ragazzi/strongbr / Resta l'onore della sconfitta che si da a tutti gli sportivi, fa parte della morale dello sport. L'applauso all'atleta sconfitto, alla squadra retrocessa, da parte dei propri tifosi, degli avversari, dei veri sportivi, è la parte più bella della cultura dello sport. L'onore a Diego Negri e Enrico Voltolini per averci provato, per aver dato tutto, per essere capitati in un buco nero, una settimana di congiunzioni astrali negative, è doveroso: tutti in piedi ad applaudire. Grazie ragazzi, vi abbiamo seguito, vi seguiamo da molti anni, vi conosciamo e sappiamo come navigate e come vi preparate. Nello sport si cade e si risorge. Capiterà anche a voi. E noi ci saremo. Già dalle ultime due regate del Mondiale di Hyeres.br / nbsp;br / strongIL VIDEO (QUELLO PRODOTTO DALL'ORGANIZZAZIONE) DELLA QUARTA REGATA/strongbr / br / iframe allowfullscreen="" src="http://www.youtube.com/embed/gyH7q1k0B4Y" frameborder="0" height="372" width="620"/iframenbsp;br /

Commenti

Margherita (non verificato)

finalmente! concordo con l'opinione espressa da saily sul video... sono contenta che qualcuno intervenga con una voce fuori dal coro. per me è assurdo che la nostra federazione, che non ha investito su mandare al mondiale più equipaggi e una squadra che avrebbe potuto aiutare nella conquista della qualificazione per l'ITALIA, trovi invece soldi per produrre video così scadente, e in questo caso dannoso per l'immagine della vela!! si poteva documentare in ben altro e più costrtuttivo modo una giornata difficile. per esempio l'intervista a Negri a terra è bella e toccante.

Filippo (non verificato)

L'intervista a terra è doverosa ma probabilmente fatta con l'inganno: forse Negri non sapeva cosa diavolo avesse pubblicato Bontempelli a sua insaputa. Poi dice che sono quelli della Finanza a rubare il pane (quando citava Colaninno in un altro post della sua pagina Facebook). E invece lui sta dando un bel servizio alla Federazione??

Antonio (non verificato)

"SailRev Lawebtvdellavela 13 aprile Questa coppa America mi fa cagare. La retorica dei napoletani mi ha rotto i coglioni. Le classi olimpiche sono tutto ciò che mi interessa. Seguite questa merda da qualche altre parte, io non posto più e vado a Sanremo all'europeo di Star." diciamo che non è la prima volta che Bontempelli si dimostra... diciamo... eccentrico? (per non dire di peggio ndr)...

Lamberto (non verificato)

Antonio, é quello il motivo che mi ha portato ad aprire il blog su Piazza Vela (nel mio "profilo" la descrizione dei miei intenti). Personalmente non condanno tutto il lavoro di Bontempelli, ma penso non sfruttando bene la responsabilitá che la federazione gli ha affidato, né che la stategia di intervistare gli atleti in muta sia piacevole per gli atleti stessi (in particolare dopo una brutta giornata). Meglio le interviste a sangue freddo, come quella di Diego di ieri sera.

Andrea Brambilla (non verificato)

A mio avviso il video ha documentato una partenza e raccolto i commenti dell'allenatore, che sapeva di avere sul gommone con sè un giornalista che riprendeva. Di quanto ho visto mi rimangono i commenti tecnici di Mankin, i numerosi "moccoli" francamente no. Pensavate forse che i grandi della vela non ne dicessero e non ne dicano mai?

PF (non verificato)

Credevo che lei capisse di TV, come fa a dire che quel video "ha documentato una partenza"? Non si vede un bel niente!

Matteo (non verificato)

Ma lei dott brabilla non è un direttore di una testata dove bontempelli lavorava e l'avete pure cacciato via o ricordo male? come fa a difendere tanta mancanza di professionalità ? nelle banchine di tutta italia pensano sia un personaggio da internare e probabilmente è poco chiaro anche il motivo per cui la federazione gli da ancora fiducia forse la guardia di finanza dovrebbe interessarsene

Lamberto (non verificato)

Non capisco cosa intendi con "moccoli", se insulti o frigne. Ad ogni modo, dall´incidente in poi non era piú vela ma dramma. E anche io avrei spento la telecamera. Ma dal momento che sappiamo che i video di incidenti mortali e drammi personali sono sempre i piú cliccati sulla rete, questo per me é l´ennesimo tentativo di soddisfare la morbositá del grande pubblico.

PF (non verificato)

super-stra-mega daccordissimo: solo inseguimento della morbosità e degli istinti più bassi del pubblico. purtroppo la rete ci sta abituando...la qualità va spesso a scapito della qualità. sognavo che la VELA fosse diversa

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