PROFILO

19/03/2012 - 14:49

Cinque mesi alle Olimpiadi: è ora di suonare i tamburi!

Una presentazione del GBR Skandia Team della vela olimpica inglese. Se dobbiamo inseguirli a caccia di medaglie, possiamo anche imitarli (e magari batterli) nella comunicazione, no?


Voglio condividere con tutti un progetto-tipo per la Comunicazione Vela Olimpica e Paralimpica FIV 2012
 
 
Siamo a meno di 5 mesi dalle Olimpiadi. I nostri velisti sono impegnati nella decisiva rifinitura della preparazione. Non sentite anche voi l'esigenza di una attività di Comunicazione Vela Olimpica e Paralimpica da parte della nostra federazione? Una attività che dovrebbe essere indirizzata in particolare a sollecitare l'attenzione e la presenza della Vela, dei suoi atleti-personaggi e della FIV stessa su tutta la filiera dei mezzi di comunicazione: agenzie stampa, TV, radio, quotidiani, periodici, web.
 
Per cominciare, ogni progetto di comunicazione dovrebbe individuare gli obiettivi che si propone, esercizio utile anche per misurare l'efficacia delle azioni e dei risultati.
 
OBIETTIVI
Quali obiettivi dare alla comunicazione FIV 2012? Qualche esempio... 1) Visibilità della Vela tra i vari sport olimpici e divulgazione delle tecniche e dei valori. 2) Visibilità e riconoscibilità degli atleti-personaggi della vela olimpica e paralimpica italiana. 3) Visibilità e ritorni a eventuali sponsor. 4) Spazio sui media di tutti i tipi. 5) Sinergia e collaborazione con la comunicazione olimpica del CONI. 6) Coordinamento dei rapporti con l'ISAF e la sua comunicazione olimpica e paralimpica. Tanto per cominciare...
 
PROGETTO
Per far nascere poi un vero e proprio "progetto" a seguito di questi obiettivi, le attività di Comunicazione Vela Olimpica e Paralimpica FIV 2012 dovrebbero essere strettamente concordate con gli organi federali e con i dirigenti politici e tecnici della Squadra Olimpica e Paralimpica, a seguito di precisi briefing. E qui sta la prima difficoltà, perché si deve dare per intesa una "volontà" a comunicare da parte dei referenti politici e tecnici, nonché la fiducia verso i professionisti incaricati: a quanto pare, nel triennio trascorso entrambi gli elementi sono mancati.
 
Ma diciamo che superiamo le difficoltà. A conclusione della fase preliminare e del briefing con la dirigenza FIV e della Squadra Olimpica e Preolimpica, si dovrebbe predisporre un Piano Comunicazione completo, con idee, azioni, tempistica e follow-up.
 
Vogliamo provare a mettere in campo delle idee? Eccole qui, prendete pure a piene mani, e diteci cosa ne pensate. Se siete addetti ai lavori (ovvero dirigenti, tecnici o atleti FIV, sponsor o ancor più professionisti del c.d. ufficio stampa federale) potete persino fare copia-incolla, anzi copia-attua. Ne saremmo felici, perché si tratta di idee e suggerimenti nei quali crediamo e che sarebbero utilissimi per il misconosciuto sport della Vela, in questi mesi di avvicinamento all'Olimpiade. Provateci, se potete!
 
PIANO COMUNICAZIONE
1) Tra aprile e giugno, sarebbe importante creare l'attesa e valorizzare gli atleti-personaggi della nostra vela olimpica e paralimpica azzurra - Si potrebbe produrre (chissà che non lo faccia Saily.it) una serie di puntate di un format televisivo alla scoperta dei velisti azzurri: "Una giornata con...", intervista a casa e servizio su un giorno di allenamento, a terra e in mare. Un format simile può valere anche (con declinazione adeguata) per carta stampata e siti Internet. Bisogna poi pensare a una stretta e fattiva collaborazione con gli uffici stampa degli Atleti (al momento sono gli unici che funzionano, almeno per chi ce l'ha) e degli Sponsor (che possono essere più o meno esigenti). E perché non pensare a sfruttare le due tappe italiane dell'America's Cup World Series (Napoli ad aprile e Venezia a maggio), per mettere in campo attività di comunicazione e promozione della vela olimpica?
 
2) Tra giugno e luglio, potrebbe essere il momento di organizzare una bella presentazione-festa della Squadra Olimpica e Paralimpica azzurra della vela, che ne dite? - Invece della solita, statica e tradizionale conferenza stampa, si potrebbe immaginare un piccolo ma vero evento che metta insieme media e sponsor, atleti e circoli, appassionati e tifosi. La location dovrebbe essere di particolare richiamo simbolico (per esempio: la Vespucci, la Nave Italia, un Museo del Mare, un waterfront che il mondo ci invidia...), e in località geografica raggiungibile da tutta Italia. Meglio ancora se concomitante con un evento velico popolare e partecipato. Sarebbe da stimolare la presenza di testimonial vip e atleti anche di altri sport. Visto che si parla di Olimpiadi, sottolineo l'importanza di ottenere una collaborazione del CONI, con il suo ufficio stampa e con la presenza di alti dirigenti. Infine, anche se siamo in Italia, sarebbe ora di lanciare alcune iniziative di sostegno concreto alla nostra squadra, come fanno per esempio i paesi anglosassoni: fund-raising, concorsi e lotterie, social network dei fans, e così via...
 
3) Così siamo arrivati ormai a 1-2 mesi dalle regate olimpiche, è ora di pensare alla presentazione e al lancio del sito web della Squadra Olimpica e Paralimpica della vela italiana (che nel frattempo dovrebbe essere stato pensato, impostato secondo un piano editoriale e tecnologico...) - Lo immagino così: un sito web (e relativa Newsletter), connesso al sito ufficiale FIV ma interamente dedicato alla "sfida" olimpica e paralimpica della vela azzurra. Il sito dovrebbe contenere tutte le informazioni utili (storia, classi, tecnica, programma, link, protagonisti, storie, atleti, sponsor, video, gallery) ed essere aggiornato con tutte le news e i comunicati. Inoltre è auspicabile una forte interattività col pubblico: possibilità di lasciare messaggi e di chattare con gli atleti o con loro rappresentanti online, blog degli atleti e/o dei tecnici.
 
4) Va da sé che tutte queste azioni dovrebbero essere precedute, accompagnate, assistite e rinforzate da una serie di contenuti stampa, la vera "fanteria" della comunicazione, con news, immagini foto e video per aggiornare sulle attività di preparazione, sui risultati in regata, sui trasferimenti e la logistica del team, sulle varie azioni e sulla presentazione dei prodotti e delle possibilità di seguire la vela alle Olimpiadi...
 
5) Destinata a stampa e pubblico, si dovrebbe pubblicare una bella "Guida alla Vela Olimpica e Paralimpica di Londra 2012". Una pubblicazione destinata ai media, ma aperta anche al pubblico, e che andrebbe realizzata insieme agli sponsor della Squadra. Avendo personalmente curato le precedenti edizioni della Guida nelle ultime quattro Olimpiadi, aggiungo qualche miglioramento da introdurre: la Guida 2012 dovrebbe avere una prevalente componente tecnologica e multimediale: la versione iPad, iPhone e web dovrebbe essere primaria mentre quella "cartacea" resterebbe solo per i media e per l'uso in sala stampa o come gadget, e con un'edizione che mi piace immaginare particolarmente curata (esempio: un Moleskine della vela olimpica azzurra) destinata a diventare un "cult", e che alla fine potrebbe anche essere distribuita in grandi quantità attraverso la collaborazione dei magazine di un quotidiano sportivo.
 
6) Durante le Olimpiadi e Paralimpiadi il flusso di informazioni tra comunicati, sito web e produzioni foto e video, dovrebbe aumentare ulteriormente, ed essere rivolto sia ai media che sono al lavoro, sia agli appassionati e ai tifosi... dal giorno della cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici fino al giorno della cerimonia chiusura.
 
7) Post-Olimpiadi: dipenderà da come sono andate le cose, ma andrebbe già messo in preventivo l'organizzazione al salone nautico di Genova di un evento speciale con la presenza di atleti e tecnici, trasmissione di immagini fotografiche e video delle Olimpiadi e Paralimpiadi, e partecipazione di sponsor, media e pubblico.
 
Rileggendo questo piano comunicazione, mi accorgo che non contiene idee particolarmente originali o innovative. Si tratta in larga parte di cose già attuate, quando abbiamo avuto la responsabilità della comunicazione FIV e la fiducia di dirigenti, tecnici e atleti. Il problema vero resta quello della volontà politica di "comunicare", di dare fiducia e spazio a professionisti ed esperti in questo campo. Quando tre anni fa fu incaricata un'importante agenzia milanese di seguire l'ufficio stampa della federvela, le aspettative erano molte: il multipresidente Croce ripeteva sempre che bisognava dare spazio agli atleti (salvo finire sempre per essere intervistato lui), e molti si aspettavano grandi risultati sui media.
 
Sappiamo purtroppo che è andata molto diversamente: la "comunicazione" è stata una delle grandi delusioni e carenze della nuova dirigenza FIV, in gran parte legata al fallimento personale del suo gestore politico, il vice presidente Briante, che in soli tre anni è riuscito a demolire l'immagine della federazione.
 
Ma bando ai cattivi pensieri: mancano meno di 5 mesi alle regate olimpiche di Weymouth: adesso è il momento di stare dalla parte della nostra vela. Per questo spero di vedere realizzata almeno una piccola parte delle idee-comunicazione che ho voluto condividere con voi, e che servono come il pane al nostro sport.

Commenti

Scusa Angelo, ma io sto parlando di comunicazione, non di singoli protagonisti della squadra della vela olimpica, e tanto meno di soldi. Stiamo al tema, del resto avremo modo e tempo di parlare. E in ogni caso personalmente credo che Luca De Pedrini sia un ottimo allenatore, preparatore e motivatore di equipaggi. Lo sta dimostrando in queste ultime settimane anche con Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti...
La squadra azzurra della vela che parteciperà alle Olimpiadi di Londra 2012, sul sito olimpico di Weymouth & Portland (400 km a sud di Londra sulla Manica) sarà presentata ufficialmente a Loano, ridente cittadina ligure in provincia di Savona, presso il moderno e omonimo Marina in promozione e già sede di un centro tecnico federale tra il provvisorio e il definitivo. Atleti, tecnici, barche, e ancor più speranze e feeling del team saranno presentati. A chi? Alla stampa, alle tv, ai media in genere, e auspicabilmente a tutto il movimento, alla struttura periferica della stessa federazione, ai circoli con i loro dirigenti, istruttori, allenatori di club, giovani e meno giovani, appassionati. Tutta la "gente della vela" deve stringersi intorno alla nostra "nazionale" che si prepara al confronto che chiude un quadriennio. Vogliamo cantare l'inno di Mameli mentre sale il tricolore bianco, rosso e verde sul piazzale della Weymouth & Portland Sailing Academy, olympic venue dello yachting per i XXX Giochi Olimpici moderni. Voi no? Certamente Loano e il suo porto turistico non sono la location "simbolica", iconica, coinvolgente, che immaginavamo nel nostro progetto di comunicazione ideale per la vela olimpica 2012... Ma bisogna pure fare i conti con quello che si ha, sia in termini di disponibilità economiche che di uomini. Quello che conta adesso è solo soffiare in tutti i modi sulle vele azurre.

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