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17/10/2012 - 16:00
XXXIV America's Cup: da paura
XXXIV America's Cup: da paura
Oracle AC72, Oh no!
Scuffia rovinosa
Scuffia rovinosa
Accelerazioni fuori controllo: James Spithill "perde" l'AC72 di Oracle in allenamento a San Francisco con 25 nodi di vento, in una rovinosa scuffia. L'equipaggio sta bene, ma nelle lunghe operazioni di recupero la barca è quasi disintegrata! Un grave stop per il defender. E tanta paura per tutti... GUARDA TRE VIDEO!
(Fabio Colivicchi) Alla fine il momento tanto temuto è arrivato: la scuffia di un gigantesco catamarano della classe AC72, quelli che si sfideranno per la conquista della Coppa America numero 34. E per una sorta di diritto di prelazione, l'onore della prima volta è toccato al defender USA, Oracle Racing. Il primo AC72 del programma del potente consorzio di Larry Ellison e Russell Coutts, originale nelle forme (assai diverso da quelli già varati anche da Artemis e da New Zealand) era in allenamento già da tempo nella baia, aveva sperimentato subito problemini strutturali ed era rientrato un mese in cantiere, poi ha trovato una giornata "tipica" di San Francisco, quei 25 nodi che imbiancano di ochette il golfo sotto al Golden Gate, con l'acqua di un inquietante verde, tra il minaccioso e l'irridente.
E' accaduto e il messaggio che ne deriva è allarmante per tutti, defender e challenge: gli AC72 non solo scuffiano (ed evitarlo sarà difficile, perchè dipende direttamente dalla velocità, quindi se si vuole correre si rischia di più, e se non si vuole scuffiare si può anche dire addio alla coppa...) ma sono maledettamente fragili.
Le immagini straordinarie di Oracle (foto e video in quantità sono state messe subito a disposizione dei media e hanno fatto il giro del mondo rapidamente: è un'altra delle realtà della nuova Coppa America) fanno capire che il problema non è stata la scuffia in se, anzi la buona notizia tutto sommato riguarda la buona reazione dell'equipaggio, si temeva l'altezza delle cadute dopo una scuffia AC72 e questo rischio si può in parte ridimensionare.
Il problema vero riguarda il recupero della barca scuffiata. tempi biblici inevitabili, durante i quali i due scafi e la vela rigida restano a sballottare tra le onde non certo tenere della baia. E' in questa fase che, sotto li occhi abbastanza atterriti e comunque impotenti del team, USA 17, il primo AC72 del defendere della XXXIV America's Cup, si è progressivamente inchinato, danneggiato, mezzo affondato, quasi disintegrato diffondendo intorno a se una scia di detriti come dopo un disastro aereo.
La scuffia di Oracle USA 17 del 17 ottobre 2012, insomma, resterà una tappa chiave nella storia di questa edizione della Coppa America. Oracle ha potenza e denari per fare tesoro del disastro e sta per varare il suo secondo AC72. Ma gli altri, gli sfidanti meno abbienti, quelli che costruiranno un solo AC72? Ora che hanno visto cosa succede in caso di scuffia, hanno capito che con una sola raffica possono dire addio all'intera campagna di Coppa. Questo scenario può, da solo, cambiare le strategie intere di un team, ad esempio come Luna Rossa Challenge 2013. Si può deliberatamente decidere di non pigiare sull'acceleratore, con la priorità assoluta di non scuffiare per non distruggere la barca irreversibilmente, e andare avanti comunque, il più possibile, nella strada della Louis Vuitton Cup e verso l'America's Cup.
In una Coppa molto "comunicata" ed emotiva come questa, e alla stregua di quanto accadde qualche mese fa con la spettacolarizzatissima scuffia di Russell Coutts con l'AC45 sotto al Golden Gate (fatta apposta per rialzare l'attenzione dei media), chi può escludere che anche questa scuffia rovinosa sia una messa in scena studiata a tavolino da Ellison-Coutts?
I 30 SECONDI DELLA SCUFFIA IN DIRETTA
LE PRIME DICHIARAZIONI DI JIMMY SPITHILL E TOM SLINGSBY
IL VIDEO COMPLETO DI 1 ORA CON LE FASI DI RECUPERO (E DI MEZZA DISTRUZIONE...)
IL COMUNICATO STAMPA UFFICIALE
ORACLE TEAM USA, defender della 34ma America’s Cup, ha scuffiato il suo AC72 nella baia di San Francisco durante una sessione di allenamento. Nessuno dei componenti il team è rimasto infortunato.
La scuffia è avvenuta durante l’ottavo giorno di navigazione a bordo del nuovissimo maxi catamarano. Al momento del sinistro, avvenuto in conseguenza a una poggiata che ha portato le prue a ingavonare nell’acqua, il vento era teso e soffiava contro la corrente.
"Quando abbiamo poggiato le prue si sono piantate nell'acqua e l'ala ha toccato la superficie del mare - ha spiegato il tattico Tom Slingsby - diversi uomini del team sono finiti in mare. A quel punto eravamo appoggiati sull'ala e abbiamo deciso di abbandonare la barca per paura che l'ala potesse cedere".
Con la barca semi appoggiata su un fianco, il mare ha rapidamente danneggiato l’ala. Il resto del lavoro l’ha fatto la corrente che, trascinando l’AC72 fuori dalla baia, l’ha pian piano rovesciato completamente, determinando la totale rottura della wing.
"Non c'è dubbio che sia davvero un grande problema. Sarà una grande prova per tutto il team - ha dichiarato lo skipper James Spithill - Ma siamo già venuti fuori da situazioni complesse e sono sicuro che questo contrattempo non ci impedirà di vincere l'America's Cup".
Ogni team iscritto alla 34ma America’s Cup e alla Louis Vuitton Cup può costruire due AC72. Quella coinvolta nel sinistro di cui sopra era la prima barca di ORACLE TEAM USA che attende la consegna della seconda per l’inizio del 2013.
Gli organizzatori hanno subito comunicato che il problema di ORACLE TEAM USA non influenzerà il calendario agonistico della manifestazione.
“Si tratta senza dubbio di una grande sfida per ORACLE TEAM USA – ha commentato Stephen Barclay, CEO della 34ma America’s Cup – Il team ora dovrà capire come porre rimedio ai danni causati dal sinistro e dovrà rimodulare il suo programma. Siamo comunque certi che sapranno essere pronti per la difesa”.
(Fabio Colivicchi) Alla fine il momento tanto temuto è arrivato: la scuffia di un gigantesco catamarano della classe AC72, quelli che si sfideranno per la conquista della Coppa America numero 34. E per una sorta di diritto di prelazione, l'onore della prima volta è toccato al defender USA, Oracle Racing. Il primo AC72 del programma del potente consorzio di Larry Ellison e Russell Coutts, originale nelle forme (assai diverso da quelli già varati anche da Artemis e da New Zealand) era in allenamento già da tempo nella baia, aveva sperimentato subito problemini strutturali ed era rientrato un mese in cantiere, poi ha trovato una giornata "tipica" di San Francisco, quei 25 nodi che imbiancano di ochette il golfo sotto al Golden Gate, con l'acqua di un inquietante verde, tra il minaccioso e l'irridente.
E' accaduto e il messaggio che ne deriva è allarmante per tutti, defender e challenge: gli AC72 non solo scuffiano (ed evitarlo sarà difficile, perchè dipende direttamente dalla velocità, quindi se si vuole correre si rischia di più, e se non si vuole scuffiare si può anche dire addio alla coppa...) ma sono maledettamente fragili.
Le immagini straordinarie di Oracle (foto e video in quantità sono state messe subito a disposizione dei media e hanno fatto il giro del mondo rapidamente: è un'altra delle realtà della nuova Coppa America) fanno capire che il problema non è stata la scuffia in se, anzi la buona notizia tutto sommato riguarda la buona reazione dell'equipaggio, si temeva l'altezza delle cadute dopo una scuffia AC72 e questo rischio si può in parte ridimensionare.
Il problema vero riguarda il recupero della barca scuffiata. tempi biblici inevitabili, durante i quali i due scafi e la vela rigida restano a sballottare tra le onde non certo tenere della baia. E' in questa fase che, sotto li occhi abbastanza atterriti e comunque impotenti del team, USA 17, il primo AC72 del defendere della XXXIV America's Cup, si è progressivamente inchinato, danneggiato, mezzo affondato, quasi disintegrato diffondendo intorno a se una scia di detriti come dopo un disastro aereo.
La scuffia di Oracle USA 17 del 17 ottobre 2012, insomma, resterà una tappa chiave nella storia di questa edizione della Coppa America. Oracle ha potenza e denari per fare tesoro del disastro e sta per varare il suo secondo AC72. Ma gli altri, gli sfidanti meno abbienti, quelli che costruiranno un solo AC72? Ora che hanno visto cosa succede in caso di scuffia, hanno capito che con una sola raffica possono dire addio all'intera campagna di Coppa. Questo scenario può, da solo, cambiare le strategie intere di un team, ad esempio come Luna Rossa Challenge 2013. Si può deliberatamente decidere di non pigiare sull'acceleratore, con la priorità assoluta di non scuffiare per non distruggere la barca irreversibilmente, e andare avanti comunque, il più possibile, nella strada della Louis Vuitton Cup e verso l'America's Cup.
In una Coppa molto "comunicata" ed emotiva come questa, e alla stregua di quanto accadde qualche mese fa con la spettacolarizzatissima scuffia di Russell Coutts con l'AC45 sotto al Golden Gate (fatta apposta per rialzare l'attenzione dei media), chi può escludere che anche questa scuffia rovinosa sia una messa in scena studiata a tavolino da Ellison-Coutts?
I 30 SECONDI DELLA SCUFFIA IN DIRETTA
LE PRIME DICHIARAZIONI DI JIMMY SPITHILL E TOM SLINGSBY
IL VIDEO COMPLETO DI 1 ORA CON LE FASI DI RECUPERO (E DI MEZZA DISTRUZIONE...)
IL COMUNICATO STAMPA UFFICIALE
ORACLE TEAM USA, defender della 34ma America’s Cup, ha scuffiato il suo AC72 nella baia di San Francisco durante una sessione di allenamento. Nessuno dei componenti il team è rimasto infortunato.
La scuffia è avvenuta durante l’ottavo giorno di navigazione a bordo del nuovissimo maxi catamarano. Al momento del sinistro, avvenuto in conseguenza a una poggiata che ha portato le prue a ingavonare nell’acqua, il vento era teso e soffiava contro la corrente.
"Quando abbiamo poggiato le prue si sono piantate nell'acqua e l'ala ha toccato la superficie del mare - ha spiegato il tattico Tom Slingsby - diversi uomini del team sono finiti in mare. A quel punto eravamo appoggiati sull'ala e abbiamo deciso di abbandonare la barca per paura che l'ala potesse cedere".
Con la barca semi appoggiata su un fianco, il mare ha rapidamente danneggiato l’ala. Il resto del lavoro l’ha fatto la corrente che, trascinando l’AC72 fuori dalla baia, l’ha pian piano rovesciato completamente, determinando la totale rottura della wing.
"Non c'è dubbio che sia davvero un grande problema. Sarà una grande prova per tutto il team - ha dichiarato lo skipper James Spithill - Ma siamo già venuti fuori da situazioni complesse e sono sicuro che questo contrattempo non ci impedirà di vincere l'America's Cup".
Ogni team iscritto alla 34ma America’s Cup e alla Louis Vuitton Cup può costruire due AC72. Quella coinvolta nel sinistro di cui sopra era la prima barca di ORACLE TEAM USA che attende la consegna della seconda per l’inizio del 2013.
Gli organizzatori hanno subito comunicato che il problema di ORACLE TEAM USA non influenzerà il calendario agonistico della manifestazione.
“Si tratta senza dubbio di una grande sfida per ORACLE TEAM USA – ha commentato Stephen Barclay, CEO della 34ma America’s Cup – Il team ora dovrà capire come porre rimedio ai danni causati dal sinistro e dovrà rimodulare il suo programma. Siamo comunque certi che sapranno essere pronti per la difesa”.
fcolivicchi