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15/09/2020 - 15:49

Al voto a ottobre

World Sailing, battaglia navale

TUTTI I CANDIDATI: 4 IN CORSA PER LA PRESIDENZA, 15 PER 7 POSTI NEL BOARD - Conclusa la fase delle candidature, con un sistema simile alle "primarie", ecco i nomi di donne e uomini che vogliono prendere (o mantenere) le redini della Federvela mondiale - E COSA SUCCEDE ADESSO

 

di Fabio Colivicchi

Fuori i nomi. E' ufficiale, c'è la lista dei candidati per governare World Sailing 2021-2025. Ci sono quattro pretendenti alla presidenza: l'uscente Kim Andersen (DEN), il primissimo sfidante (da quasi due anni) Gerardo Seelinger (ESP), gli annunciati due pezzi da novanta: Scott Perry (URU), e Quanhai li (CHN), entrambi attuali vicepresidenti. E' la prima volta che ci sono così tanti candidati alla guida di WS, ed è indicativo di un momento effettivamente difficile e di grandi cambiamenti. Come si prospetta la corsa alla presidenza, quali i favoriti e gli schieramenti, cosa puo' accadere e come puo' cambiare la vela mondiale in base agli scenari? Per esaminare la corsa alla presidenza, non si puo' prescindere da quella alle sette vicepresidenze, ovvero al Board. Per il quale sono in corsa ben 15 candidati da 14 paesi (l'Italia è l'unica con due candidati).

Ecco i 15 in corsa per il Board, in ordine alfabetico: Duriye Özlem Akdurak (TUR), Philip Baum (RSA), Cary Lee Byerley (ANT), William Canfield (ISV), Tomasz Chamera (POL), Jan Dawson (NZL), Luca Devoti (ITA), Jørgen Stang Heffermehl (NOR), Sarah Kenny (AUS), Yann Rocherieux (FRA), Cory Sertl (USA), Malav Shroff (IND), Riccardo Simoneschi (ITA), Marcus Spillane (IRL) e Yui Shing Tong (HKG). Tra i sette, almeno due dovranno essere donne e due uomini.

Di questi solo due sono vicepresidenti uscenti, ovvero componenti dell'ultimo Board: la signora neozelandese Jan Dawson, e il francese Yann Rocherieux in rappresentanza della Commissione Atleti. Escono di scena perchè non candidati membri eccellenti (benchè deludenti) del Board come Torben Grael, Gary Jobson e la tedesca Nadine Stegenwalner.

IL GIOCO DELLE NOMINATION - Per ottenere la candidatura, i pretendenti hanno dovuto avere un minimo di 5 preferenze da altrettante autorità nazionali. Un passaggio chiave, la cui lettura puo' aiutare a comprendere la forza dei singoli. Per quanto preliminare e ininfluente sul voto finale, il sistema delle nomination è indicativo almeno di alcuni trend. Intanto va detto che le nazioni non hanno limiti ai voti: teoricamente (ed è accaduto, esempi lampanti Australia e Turchia) una nazione puo' dare la nomination a tutti i candidati. O non darne a nessuno. L'Italia ha dato l'endorsement soltanto ai due candidati italiani per il Board, un chiaro (e inevitabile) segnale di equidistanza. Il più nominato tra i candidati vicepresidenti è l'indiano Malav Schroff, non proprio un pivellino, abituato a galleggiare, fare e disfare nelle stanze dei bottoni di World Sailing nel bene e (soprattutto) nel male.

IL PESO DELLE DONNE - Le donne saranno decisive. Una, l'attuale vicepresidente Jan Dawson (NZL), è parsa indebolita dalle nomination, surclassata da tre candidate emergenti: Sara Kenny (AUS), Cary Lee Bayerley di Antigua, e Duriye Ozlem Akdurak (TUR). Se, come pare possibile, queste tre saranno elette, per il Board resterebbero a disposizione solo quattro posti per i maschi, tre se vogliamo considerare Malav un favorito. Come andrà ai due candidati italiani? Ne abbiamo parlato molto (LE LORO INTERVISTE: DEVOTI, e SIMONESCHI) hanno stili e pensieri diversi, come diverse sono state le modalità di richiesta delle nomination: Devoti non ha praticamente chiesto, Simoneschi ha fatto una campagna a spron battuto. Risultato numeri alla mano? Un pareggio, 25 endorsement ciascuno, molte dalle stesse nazioni. Con una "chicca" per Devoti: la nomination della federvela cinese...

INCOGNITA VOTO ELETTRONICO - La novità è il voto elettronico da remoto, senza la presenza in assemblea alla Conference di Abu Dhabi. E' una prima volta e rappresenta una incognita: potrebbe ampliare di molto la platea dei votanti, coinvolgere molti paesi minori, e obbliga a rifare i calcoli su schieramenti e gruppi di potere legati alle nazioni-guida. Così come potrebbe rendere più facile il controllo su quegli stessi voti "piccoli" e potenzialmente determinanti. Si vedrà. I risultati saranno annunciati il 1 novembre nel corso della General Assembly virtuale.

COME FUNZIONA IL VOTO - La procedura del voto elettronico è dettagliata in QUESTA PAGINA

Il primo turno di votazioni sarà dal 9 al 16 ottobre, sarà questa la settimana principale per i voti ai candidati presidenti e vicepresidenti. Per la presidenza, se nessuno dei quattro candidati ottenesse il 50%+1 dei voti al primo turno, ci saranno due turni successivi: 20-23 ottobre e 26-29 ottobre, con eliminazione progressiva del meno votato a ogni turno. Il 1 novembre come detto è previsto l'annuncio dell'esito del voto. Ma potrebbe esserci una coda nel caso dei vicepresidenti, in caso di parità nel conteggio dei voti tra due o più candidati: un ulteriore turno di voto con eliminazione del meno votato è prevista dal 1 al 4 novembre.

C'è un comitato di controllo e regolamento, guidato da Philip Cotton e composto da Melanie Willmore e l'esperto David Kellett per sovrintendere alla regolarità del voto. L'agenzia KPMG è stata inoltre incaricata quale ente scrutinatore indipendente.

UN POKER PER GUIDARE LA VELA MONDIALE - Tra i quattro candidati alla presidenza di World Sailing si prospetta una sfida interessante con molti risvolti geopolitici. Kim Andersen (DEN), Quanhai Li (CHN), Scott Perry (URU), Gerardo Seeliger (ESP). In base alle nomination, Kim Andersen e Gerardo Seelinger appaioni i più deboli (meno endorsement), mentre il cinese Quanhai Li ne ha prese quasi il doppio, e Perry un bel po'. C'è chi ipotizza una uscita di Kim addirittura al primo turno, e molti vedono un ballottaggio finale tra Li e Perry.

VELA A MANDORLA? - Quanhai Li è una potenza il cui carburante viene direttamente dal Governo cinese. Giovane funzionario di partito è stato a capo dell'organizzazione dei Giochi di Qingdao (Pechino) 2008, dal cui successo ha costruito la carriera. La sua ascesa è parte di un disegno della Cina che sta investendo da anni risorse per portare propri uomini ai vertici del mondo dello sport. Dalla sua, Li ha una cultura diversa e una forma di apertura diversa da quella anglosassone che ha dominato lo yachting per oltre un secolo. E naturalmente mezzi finanziari diretti e indiretti che spostano pesi decisivi. I sondaggi informali lo danno come uno dei candidati più forti per la presidenza.

Una vittoria di Kim darebbe probabilmente via libera alla nuova governance che lui vuole e che è stata già bocciata più volte dalle nazioni. Gerardo è forse il volto del ritorno a una vela romantica e a una frenata rispetto alla corsa al foil e a nuove classi sempre più giovani. Scott Perry è un politico di lungo corso e la sua vera forza è stata la gestione del default finanziario di WS in questi ultimi mesi, quasi una medaglia per aver salvato l'ente.

INTANTO IL COUNCIL... - Per il nuovo Council si è già votato, i risultati saranno ufficializzati a fine settembre, nel Gruppo D c'è forte convinzione, se non certezza, della compattezza dei voti che porterebbe alla conferma quale council member dell'italiano Walter Cavallucci. In questi giorni il Council uscente è stato convocato per una patata bollente: la sostituzione dei membri dimissionari della Ethic Commission che ha indagato e "ammonito" Kim Andersen e ha altri capitoli di indagine aperti sul presidente uscente. Tra i difensori più battaglieri di Kim c'è il presidente francese Nicholas Henard. Una posizione, la sua, considerata a rischio: da presidente della federazione del paese che ospiterà le Olimpiadi 2024, appoggiare un presidente che potrebbe perdere lo indebolirebbe politicamente con un eventuale nuovo capo di World Sailing. Henard, peraltro, deve guardarsi in casa: a marzo 2021 ci sono le elezioni della federvela francese ed è annunciato il ritorno in pista di Jean-Pierre Champion, un numero uno.

CLASSI 2024 - Come si sa c'è attesa per la Programme Commission del CIO che deve ratificare le discipline olimpiche della vela per Parigi 2024. Negli ultimi giorni voci da dentro il CIO fanno filtrare delle tendenze. Ci sarebbero malumori e indecisioni soprattutto verso la famosa nuova disciplina Offshore Keelboat, che rischia una clamorosa bocciatura (o il ridimensionamento a sport dimostrativo), mentre riprenderebbe quota il 470 nelle due versioni maschile e femminile. Sembrano forti invece le posizioni del Kite (ormai acquisita dal CIO la sua entrata ai Giochi) e delle nuove tavole IQ Foil (nonostante siano di fatto un monopolio, costose e inclini a rompersi).

SCOPRI COSA VOGLIONO - Cliccando sui nomi dei candidati si apre una finestra con il profilo e le proposte in campagna elettorale, nonchè un video messaggio. Inoltre alla fine della scheda c'è l'elenco della nazioni che hanno dato a ciascun candidato il proprio endorsement.

Sezione ANSA: 
Saily - News

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ULTIM'ORA - AGGIORNATI I CONTEGGI DELLE NOMINATION, GERARDO SEELIGER SUPERA GLI ALTRI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA (COSA PUO' SIGNIFICARE) - Nella tarda serata di martedi 15, dopo che erano stati diffusi i numeri ufficiali degli endorsement dei 4 candidati alla presidenza e dei 15 per le 7 vicepresidenze, sulla base dei quali erano state fatte le prime valutazioni "politiche", è arrivato un singolare aggiornamento. Gerardo Seeliger non ha sommato 23 nomination, bensì 36: una in più di Scott Perry e Quanhai Li (35 a testa). Cambia poco, se non per le speculazioni statistiche sul significato misterioso dei numeri di questa fase elettorale. Potrebbe non essere più valido il ragionamento sulla forza e debolezza dei candidati, con il cinese in vantaggio seguito da Perry. Anche lo spagnolo Seeliger, insomma, ha un bel pacchetto di endorsement che lo pone come candidato credibile nella corsa. Come spiegato nell'articolo, il procedimento (qualora nessuno prenda subito il 50%+1 dei voti) prevede l'eliminazione del meno votato a ogni turno. A oggi, Kim Andersen è quello con la spinta numerica di nomination dalle nazioni più bassa tra i quattro. Gli altri praticamente alla pari. Nelle prossime settimane aggiornamenti e previsioni.