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10/12/2012 - 14:48

Circoli e territorio

Vela Club Campione
rischia di morire?

Una lettera aperta ai soci, FIV e Comune di Tremosine, sulla situazione del Vela Club Campione: “Non sappiamo più dove mettere le barche...”

 
Il Vela Club Campione, uno degli oltre 700 circoli velici italiani, un club sull’alto Garda e in una zona benedetta dal vento, quindi ideale per la vela, un luogo anche storico per questo sport. Un luogo, recentemente, scelto anche per far nascere l’”università della vela” e il primo centro federale FIV dell’era Croce. Ecco quindi che si può definire paradossale la situazione di estrema difficoltà, che mette in forse la stessa sopravvivenza del Vela Club Campione, raccontata con delicatezza e dignità nella lettera aperta che riceviamo e volentieri pubblichiamo. Ci auguriamo che il circolo trovi risposte alle domande e una soluzione stabile per svolgere la propria attività e salvare la propria storia. Il contrario sarebbe una sconfitta per tutti.

SITUAZIONE VELA CLUB CAMPIONE
Scriviamo questa lettera per informarvi degli avvenimenti successi a Campione del Garda negli ultimi anni, in particolar modo quelli che legano l’attività del Vela club alle opere edili in corso nel paese.

Durante questi anni, abbiamo perso molti soci, speravamo di riconquistarli fornendo una sede degna di una località come Campione, sognavamo di poter avere una foresteria, docce e armadietti, un deposito barche e uno  scivolo agevole. Immaginavamo una scuola vela attiva rivolta ai piu giovani e ai neofiti, e di continuare ad organizzare regate nazionali ed internazionali come sempre fatto.

Ma la realtà oggi è un altra.

Nel 2006, cominciarono i lavori a Campione, nell’edificio in cui eravamo, quello al porto,   un parte venne utilizzata dalla Coop7 (la ditta appaltratrice dei lavori, ndr) per i propri uffici, e una porzione ci venne lasciata in uso gratuito per poter continuare ad operare. Le sempre piu frequenti frane, e con esse il pericolo  per barche e persone, ci costrinsero a spostare, riducendola, l’area di deposito dietro al circolo. Durante i vari incontri di pianificazione urbanistica  cominciammo  a collaborare con il comune di Tremosine, per poter avere una nostra nuova sede, con spazi e logistica funzionali. Le promesse iniziali furono grandiose, dopo un periodo di disagio, ma a breve, ci sarebbe stata assegnata un area nel lato nord di campione. Il successivo piano di sviluppo ci vide negare lo spazio inizialmente assegnatoci dal comune e dopo innumerevoli incontri, senza che mai sia stato verbalizzato nulla, ci veniva tolta l’area a nord per assegnarla alla nascente università della vela, in cambio ci veniva assegnata una striscia di terra, nella zona sud di C. Area allocata tra il vallo della montagna, la cabina elettrica e i futuri capannoni di Paghera.  

Avremmo dovuto ridimensionare il circolo e le attività, data l’esiguità della superficie assegnata. Nel periodo durante il quale si sarebbe realizzata la nostra sede, 2010, il comune ci concesse in maniera informale di occupare una porzione di prato. Quindi provvedemmo a portare la nostra sede in una roulotte, e ad utilizzare un container come deposito vele e parte della superficie del prato come area deposito barche. Negli anni successivi i lavori nell’area sud subiscono forti rallentamenti, mentre i lavori a nord procedono spediti, tanto che nel prato dove eravamo venne costruito un bar ristorante.

Dopo alcuni incontri con il comune e il sindaco Diego Ardigò, ci veniva concessa un area demaniale in spiaggia dove poter stare fino alla realizzazione della sede nel lato sud. (estate 2012)

A giugno 2012 ottemperammo a tutte le pratiche richieste dal comune, tra cui l’onere anticipato per conto dello stesso di tener pulita la spiaggia. La Coop7, nuovamente ci venne in aiuto e prestandoci un ufficio in piazza Arrighini dove poter avere una sede dignitosa per i mondiali Moth. Ma il disgaggio della montagna è lento, i capannoni Paghera hanno anni di ritardo, di lavori in corso nemmeno l’ombra, e quindi ad essere realistici, nella zona sud di campione non si vedrà l’ombra di strutture per i prossimi  anni.  Ad ottobre, il comune non ci ha rinnovato  la concessione dataci a luglio, e con un preavviso informale di due giorni ci intimarono di spostare le barche dall’area dove erano in deposito.

Senza il nostro consenso le barche vennero mosse e venne realizzata una passatoia in cemento.  

Ad oggi non sappiamo dove andare, con un gesto dettato più dall’estrema urgenza che dal buon senso abbiamo nuovamente messo le barche nel prato dato che il bar è chiuso, ma questa situazione non è prorogabile in futuro. Stiamo richiedendo al comune di indicarci in maniera scritta entro il 31/12/2012 un area dove poter far vivere il VCC. Appena ricevuta la notifica dal comune provvederemo ad informarvi.

Il consiglio del VCC


Commenti

Renato (non verificato)

Ringrazio di cuore il Direttore per aver accolto le ns preoccupazioni su una situazione come ben definisce il Direttore stesso paradossale. Speriamo in futuri risvolti positivi. Renato Bolis Vela Club Campione