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19/03/2012 - 14:29

Cose che capitano (ma che è meglio evitare) - GUARDA IL VIDEO

Varo e naufragio
ad Arma di Taggia

Varano la barca a vela e fanno subito naufragio. In balia delle raffiche e delle onde, padre e figlio di Centallo hanno fatto naufragio sulla diga del porto-canale che immette nella darsena di Arma di Taggia. GUARDA IL VIDEO

 
Come passare dalla gioia di un varo, con l'impazienza di veleggiare finalmente sulla barca appena acquistata e finita, all'angoscia di un mezzo naufragio, rischiando di farsi male e con la prospettiva di vedere la barca semi-distrutta. E' quanto accaduto a una sfortunatissima coppia padre-figlio in Liguria. Di seguito le notizie, le foto e un video. Con doppia speranza: che la barca sia recuperabile e che in un bel giorno di sole papà e figlio (Mario e Michele) si possano riconciliare presto con il mare e la voglia di vela; e che la vicenda serva anche di insegnamento. La prudenza non è mai troppa...
 
Varare la barca a vela nuova con un mare forza 3 e raffiche di vento intorno ai 30 nodi si è rivelata una mossa sbagliata. Nella tarda mattinata di oggi una unità a vela appena varata dai cantieri F.lli Diurno presso il porto turistico di Arma di Taggia non è riuscita a contrastare il forte vento proveniente dal settore di levante e si è schiantata con due persone a bordo sulla massicciata del porto stesso. La Delegazione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Arma di Taggia ha subito attivato la catena dei soccorsi ed è intervenuta per mettere in sicurezza l'unità con l'aiuto dei mezzi e del personale del vicino cantiere.
 
Mario di 61 anni e il figlio Michele di 25, sono stati subito soccorsi e trasportati al vicino ospedale da un'ambulanza del 118 accorsa sul luogo. Dalle prime notizie pare che a causa del repentino spostamento del boma uno dei due occupanti l'unità abbia subito un forte colpo al volto.
 
Anche l'intervento della motovedetta CP 882 di Sanremo ha confermato l'impossibilità di procedere alle operazioni di recupero del mezzo sinistrato a causa delle condizioni meteorologiche, restando in zona sino alla completa remissione dell'emergenza.  Parallelamente al monitoraggio della situazione in attesa del recupero del relitto iniziano ora le fasi di inchiesta finalizzata alla comprensione delle cause del sinistro marittimo che, per le modalità in cui si è svolto, poteva aver epilogo ben peggiore per i due sfortunati diportisti.
(contiene contenuti tratti da L. Simoncelli e V. Raineri, su riviera24.it e da granda.net e da la stampa.it)
 
VIDEO

BARCA A VELA SBATTUTA SUGLI SCOGLI AL PORTO DI ARMA DI TAGGIA from riviera24 on Vimeo.

Commenti

Anonimo (non verificato)

Due pazzi. Varare con 30 nodi ... Ma anche quelli del cantiere che li hanno messi in acqua ... A meno che coi tempi di crisi non abbiano intravisto la possibilità di un altro paio di lavoretti di restauro ;-)