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19/09/2017 - 14:10

Giustizia sportiva

Tribunale FIV: Scugnizzi assolti

Il Tribunale federale ha deciso ieri il non luogo a procedere a carico dell'armatore Vincenzo De Blasio e dell'equipaggio di Scugnizza. Non ci saranno provvedimenti disciplinari, a seguito della sentenza della Giuria Internazionale che nell'aprile scorso aveva squalificato la barca italiana togliendogli il titolo europeo che aveva vinto in mare. Una sentenza (ECCOLA) che rende giustizia ai velisti, e lascia apertii alcuni interrogativi...

 

La prima notizia è questa: il Tribunale sportivo della Federazione Italiana Vela di fatto sconfessa una decisione della Giuria Internazionale. La seconda: l'armatore Vincenzo De Blasio, e i velisti dell'equipaggio, non sono stati rinviati a giudizio e non subiranno quindi alcun procedimento per possibili provvedimenti disciplinari. La terza: il caso intorno alla tanto chiacchierata imbarcazione ORC Scugnizza, è tutt'altro che chiuso.

Andiamo con ordine: nell'aprile scorso, una Giuria Internazionale ha squalificato la barca italiana Scugnizza da tutte le regate disputate nell'Europeo del 2016, togliendole di conseguenza il titolo continentale che aveva vinto. Dopo tante chiacchiere, la sentenza suonava come lo smascheramento di comportamenti illeciti, tesi a violare le regole di stazza. Quella sentenza ha avuto vasta eco e molti plausi, perchè a quanto pare siamo molto lesti a puntare l'indice. Eppure, dopo la pagina scritta ieri dal Tribunale FIV, proprio quella sentenza finisce sotto accusa, il comportamento dei velisti non è passibile di sanzione, e persino la questione della stazza della barca torna in ballo.

L'udienza di ieri a Genova doveva verificare se, a seguito della citata sentenza della Giuria Internazionale, si dovessero prendere provvedimenti disciplinari a carico dei tesserati che si erano resi protagonisti delle violazioni riscontrate. L'ha aperta un intervento del procuratore federale, l'ex vicepresidente FIV Giancarlo Sabbadini, che è partito dall'esame della sentenza stessa, che di fatto commina una squalifica in assenza di prove concrete di colpevolezza, bensì al contrario: per l'assenza di una efficace difesa da parte degli accusati. Un ribaltone giuridico che non è sfuggito ai giuristi federali.

Anche per questo, ma non solo, dopo aver sentito gli avvocati difensori e i tesserati presenti, il Tribunale FIV ha deciso il non doversi procedere nei loro confronti e di non applicare ancuna sanzione disciplinare a carico dell'armatore di ITA 16639 Vincenzo De Blasio, assolto. Come si vede, e in attesa del dispositivo della sentenza che gli stessi giudici rilasceranno fra un paio di settimane ("vista la complessità della controversia"), di fatto l'Italia censura - sia pure solo formalmente - la decisione dell'International Jury che aveva squalificato Scugnizza, e alla quale l'ORC, a guida italiana, pure aveva in qualche modo applaudito.

La vicenda di questa barca dal nome così predestinato, è ben lungi dall'essere chiusa. Si può tirare un sospiro di sollievo perchè dei tesserati FIV e velisti di un certo nome non sono ritenuti colpevoli di comportamento antisportivo. D'altra parte la sentenza della Giuria internazionale è inappellabile e il titolo europeo a Scugnizza nessuno lo restituirà. Ma non sono queste le cose più importanti: ciò che conta è l'integrità morale della vela, di un armatore, di un gruppo e di un sistema. Che non è sancita solo da sentenze - peraltro come visto discordanti - ma è misurata anche dal grado di comprensione e di considerazione dell'intera vicenda da parte dell'ambiente.

Scugnizza e gli scugnizzi sono stati cotti al fuoco lento delle critiche social e banchinare, e adesso che escono immacolati dal tribunale, riusciranno a riavere il rispetto di amici e aversari? E ancora più in generale, fino a che punto siamo disposti a spingerci nel "giudicare" e condannare, anche a prescindere dalle sentenze? Ci ripromettiamo di tornare sul tema e di sentire i diretti interessati.

QUI IL LINK PER LEGGERE LA SENTENZA DEL TRIBUNALE FIV

QUI IL LINK AL COMMENTO (ATTUALISSIMO) SULLA DECISIONE DELLA GIURIA INTERNAZIONALE

Commenti

Enrico (non verificato)

Caro Fabio, ti giuro ch non capisco. abbiamo sbagliato noi o loro? Al di la delle sentenze giuridiche, dei cavilli e/o regole per le sentenze, hanno o non commesso il fatto?Mi pare di si.. e ora dobbiamo chiedergli scusa? O non ti sei spiegato bene o qualcosa non mi torna, si è visto che la barca era taroccata, l'equipaggio tutto e il suo armatore hanno GESTITO la barca ( coscientemente e attivamente) così taroccata e il tribunale Fiv li solleva da colpe.....???

giuseppe (non verificato)

De Blasio presidente FIV subito!!!... "rende giustizia e lascia aperti alcuni interrogativi" Interrogativi tipo... brevi cenni sull'universo? Se la giustizia è "resa" lo è per tutti e non restano interrogativi. Quando è "resa" per alcuni e restano dubbi, qualcosa non quadra. Infatti nessuno ha ancora smontato le motivazioni tecniche discusse in Gracia. Per uscire "vincitori" ci vuole un capolavoro Italiano. Per questo lo voglio presidente FIV.
Se è per questo, il capolavoro è già compiuto: tutta la vicenda lo è, e con la sentenza di ieri ancora più kafkiana. Chiediamoci noi come vorremmo uscirne...

Gabriele Bruni (non verificato)

Caro Fabio da tempo ero curioso di sapere come sarebbe finita questa storia. Amici / colleghi velisti accusati di avere imbrogliato, tra loro ci sono persone sulle quali avrei messo la mano sul fuoco sulla loro integrita'. Sono uno sportivo e rispetto le decisioni dei Giudici e dei Tribunali sportivi. Per quello che capisco io una Giuria internazionale ha deciso che sulla base di prove quasi inesistenti e di fotografie in penombra fatte in banchina un Armatore Italiano non meritasse un titolo Europeo consegnandolo ad un altra barca ( tra l'altro poi trovata in fallo a Trieste......) La procura Federale Italiana assolve del tutto l 'Armatore e i velisti, le prove utilizzate erano inutilizzabili e inutili. Scugnizza e' assolta e i velisti idem. A qualcuno puo' non piacere ma io personalmente sono felice per loro.

Giuliano Perego (non verificato)

Io invece penso che questa assoluzione sia vergognosa. Il verdetto della giuria internazionale, per fortuna inappellabile, è arrivato dopo due giorni di udienza, in contenzioso con Stazzatore, protestanti e protestati, e sulla base del principio giuridico anglosassone che, in presenza di evidenze (i diversi assetti di stazza e di navigazione della barca) e della incapacità di spiegarli dell'equipaggio e dei suoi esperti ha pensato che le leggi della fisica valgono. Gran brutta pagina per la vela italiana, ulteriormente aggravata da questa sentenza che nega l'evidenza.