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24/08/2015 - 17:10

Diario Mini Transat (-26 giorni)

Pendibene: i giorni
Prima della Mini

Le gioiose fatiche del minista quando mancano meno di trenta giorni allo start della Minitransat Ile de Guadalupe (a Douarnenez il 19 settembre alle 16). Il diario del navigatore Andrea Pendibene negli ultimi giorni di avvicinamento alla regata. Primo articolo di un lungo Speciale Mini Transat, con interventi dei 5 navigatori italiani iscritti alla regata. La vigilia, le barche, i navigatori, le prospettive 

 
di Andrea Pendibene 

Le ultime due settimane sono state di fuoco, Marina Militare ha deciso, torna in oceano dopo 43 anni, in solitario e nella regata più solitaria che ci sia, con imbarcazioni di soli sei metri dove il marinaio può ancora fare la differenza potendo contare solo sulle sue capacità marinaresche : Mini Transat Ile de Guadalupe 2015 con Pegaso Italian Navy Ita 883.
 
Diario delle due settimane di preparazione. Nome in codice "Ferragosto Blue" 

"....Mi chiamano a Roma i Vertici, tra mille dubbi e paure parto da Cagliari, mi dicono che non ci sono fondi, ma grazie ai partner tecnici, alla Autorità Portuale di La Spezia e alla Contshipitaliagroup le spese  minime sono in parte  coperte....mentre torno a Cagliari mi chiama Moreno Bianchi  e mi offre il suo camper per il periodo della partenza, non ci sono soldi per ľhotel a Douarnenez, inoltre Il monegasco Alberto Spina mi paga il trasporto con la ditta Capelle da La Grande Motte a Brest...insomma budget chiuso al 80%!

IN ARRIVO SU SAILY TV UNA INTERVISTA A ANDREA PENDIBENE
 
Atterro, dopo due giorni di briefing e presentazioni sul progetto e i suoi ritorni in termini di comunicazione. Torno in base navale, Giovanna (Valsecchi, ndr) ha preparato Pegaso, e chiamato Guglielmo Rottee il direttore delľAccademia della vela solitaria, http://cem-lagrandemotte.blogspot.it/    vienedue settimane ad allenarmi in cambio di un contributo coperto da me e Giovanna, nel meraviglioso Golfo di Cagliari battuto dal maestrale...14 giorni intensi, studio tecnico degli impianti e possibili avarie da risolvere in  oceano e il resto della giornata fuori in  mare dalle 12 alle 19, sabato e domenica compresi... Ci facciamo pure la 100mg di Cagliari tra Carloforte e Villasimius... che vinciamo in meno di 24h.... Pegaso Italian Navy ė pronta!
 
Guglielmo riparte, ci offre il posto barca in accademia per agosto, a La Grande Motte dove caricheremo la barca... Con Giovanna studiamo la meteo, portiamo la barca via mare da Cagliari, non c’ė budget per altro, sarà tutta di bolina ma, ci avvisa Andrea Boscolo di Meteosport (http://www.meteosport.org/it/), si apre una finestra ma molto impegnativa fino alle Baleari.... Una sorta di solidarietà si attiva alla base di Cagliari: chi ci porta a fare la spesa, chi ci dá una mano per  caricare e chi come la Sailing Ichnusa Kermesse parla di noi...
 
Tutto pronto ma.... arrivano gli adesivi MARINA MILITARE, bisogna fare le foto per onorare questo nome leggendario, e la barca ė in acqua, la gru è troppo pericolosa da usare con 35 nodi di maestrale allora il locale sailing team della sezione velica ci aiuta, recuperiamo un gommoncino, stracci, alcool e via... una giornata di wrapping... grazie Urania Sailing Team!
 
Carichiamo tutto dentro le sacche stagne, importantissimo in una attività bagnata come la nostra e non avendo prezzo il poter cambiarsi la cerata bagnata dopo una tempesta con un capo asciutto e ben piegato, la Amphibious ci supporta in questa impresa non sempre facile (http://www.amphibious.it/home.html).
 
Le scritte MARINA MILITARE sono bellissime e allora via di foto di giorno, di notte, al tramonto.... con il supporto del gruppo Sdai mentre fanno normali esercitazioni ci tengono ďocchio, e poi la Cral Saras della famiglia Moratti, da sempre legata al mare, ci presta il gommone...
 
La Spot ci fornisce il tracker satellitare con cui dalla sala operativa, ma anche da casa  ci possono seguire lungo la rotta fornitoci da Gialdini (http://gialdini.com/aree_scheda_prodotto.asp?IDprod=4262&IDarea=46&IDcat=241). Arriva il giorno della partenza, vado in doppio con Giovanna, avrei preferito farlo in solo, ma troppo poco tempo, bisogna tirare a canna morta e non  rompere nulla, inoltre la prima notte sarà umida e ventosa, poi una poppa da vertigini e nuovamente maestrale con punte oltre 40 nodi....
 
La partenza lascia un po' di amaro, impossibile abituarsi a lasciare amici, colleghi, fan... e tutta la base che solo tre mesi prima ci ha accolto e protetto dalle mille difficoltà e pressioni (Pegaso dopo aver vinto la Cap Cagliari ha subito qualche avaria, semplici problematiche per una imbarcazione da regata che in soli tre mesi ha navigato oltre 3000 miglia tra regate e trasferimenti con due primi, un podio e in settimo posto. Sigh... e come ogni progetto ambizioso con le difficoltà c'è chi si allontana ma anche chi si avvicina, si rimbocca le maniche attivando la solidarietà che lega la gente di mare…)
 
Carloforte ci regala maestrale e temporali, un ottimo test tre mani, tormentina e groppi, piovaschi, onde e tanta voglia di provare la barca in condizioni oceaniche. Il secondo giorno il maestrale cala lentamente e il mare inizia a calmare, bordo verso Minorca a cercare il vento da sud ovest, previsto, 100 miglia fuori rotta tra mille dubbi e a meno di 10 miglia da Minorca, entra il sud!
 
Prima leggero e poi forte fino a 25 nodi che ci fa volare fino alla costa spagnola Palamos, Estartit, Capo San Sebastian e un grande fronte proprio davanti a Capo Creus. Maestrale e bolina dura ancora tormentina, tre mani e onda...
 
La Porta del Golfo del Leone è aperta, passiamo piano piano Leucate, Gruissan, Narbonne, Cap D'Adge, Sete e La Grande Motte, non prima di aver bordeggiato per le mede cardinali della Camargue Baronette, Espiguette, Cardinale Nord... si chiama al VHF ci vengono a prendere, il maestrale soffia oltre 35 nodi... si ormeggia felici , provati ma contenti... Rassetto, pulizia e inizia lo smontaggio.
 
Mentre Giovanna lava, rassetta la barca (operazione importantissima per preservare il materiale ma anche per controllarlo in vista della transat vele, attrezzatura, scottame, elettronica...) io vado in capitaneria per prenotare la gru e iniziare l'altra corsa contro il tempo.
 
Una notte in hotel, solo una notte il budget non prevede altro e poi in barca con sacco a pelo e solo una cena calda consentita al giorno... la vela è anche sacrificio!
 
Si inizia a preparare tutta la coperta per smontare l'albero, drizze, boma, volanti, cavi elettrici e il lavaggio degli spi che con 30 nodi costanti giorno e notte non è facilissimo, si inizia anche a fare la lista delle attrezzature da cambiare, che grazie ai partner tecnici possiamo permetterci: scottame e drizze con rinforzi speciali nei punti di usura della Corderie Lancelin ( http://www.lancelin.com/); la revisione del materiale di sicurezza vera priorità in una gara oceanica Plastimo ( http://www.plastimo.com/en/).
 
Il giorno successivo si va sotto la gru, si toglie l'albero con molta attenzione, una volta a terra lavaggio con acqua e prodotti ecologici e super pulenti della Mafra (http://www.mafra.it). Smontaggio  di tutte crocette, terminali, pulegge e controllo di rivetti, sartie tornichetti. Tutto poi da impacchettare, etichettare per rimontare velocemente e non sbagliare.
 
Pegaso rimane all'ormeggio, senza albero davanti alla Capitaneria, controllato speciale, non si può mettere in secca, manca il suo invaso (http://www.lagrandemotte.com/) intanto ci offrono il posto in zona vigilata tra Figaro, Mini650, Class40 e Imoca60 (ex Hugo Boss) passando per il Trimarano Ultimo di Gitana…
 
Noleggio furgone per recupero sella, partenza di notte, furgone a nolo e via 800 km, carico della sella, di alcuni vestiti e si riparte altri 800 km... circa 1600 km in meno di 30 ore, una spesa folle ma necessaria e anche qui una piccola ma grande azienda dal cuore italiano decide di aiutarci con il noleggio e il carburante, con loro abbiamo un’idea di riutilizzare i materiali di Pegaso, non più performanti per le gare ma sigilli di garanzia su una linea di accessori ispirata agli oceani e al rispetto del mondo FarBlue (http://www.farblue.it/).
 
Arriviamo nuovamente a La Grande Motte, scarico sella e rimontaggio, rendere il furgone e alare Pegaso! Non è finita, Pegaso ha la carena pulita ma non super liscia, allora bisogna grattare, lucidare e dare il rosso fluo sulle appendici, colorare il numero in coperta da renderlo ben visibile, smontare i timoni, la timoneria, bloccarla sulla sella senza stringere troppo e aspettare il carico! E anche qui ci salva il Gruppo Boero che ci fornisce la nuove pitture ad alta scorrevolezza rigorosamente Made in Italy! (http://www.boerogroup.com/)
 
Ovviamente durante la manovra il telefono è partito in un rimpallo degno del miglior numero 10 della Nazionale di calcio campione nel mondo, in sequenza: tasca dei pantaloni, falchetta della barca, albero a terra rimbalzo sotto la ruota del travel lift in movimento... da 30tonnellate! Senza telefono, senza distrazioni, senza social solo Pegaso!
 
Nella Job List mancano ancora alcuni punti da fare entro il 31 agosto:
 
- Visita e check up medico dal Dott Ceccarelli, luminare della gestione degli atleti di alto livello sui punti medico, mentale e fisico, con loro lo studio dei ritmi sonno vegli, alimentazione e gestione delle energie sarà fondamentale (http://www.formulamedicine.com/)
- Installazione dell'impianto solare, cosi da essere totalmente ecologici durante la traversata essendo tester del Team Tregoo Extreme (http://www.tregoo.com/it/)
- Nuovi sistemi di paranchi innovativi della Ropeye per salvare peso e guadagnare in affidabilità (http://www.ropeye.com/)
- Cambiare lo scottame, controllare tutta l'elettronica, la timoneria e la revisione delle vele... la randa è bella usata!
 
Inoltre la parte della documentazione, medicinali, certificazioni MMSI, AIS. E la cartografia: carte nautiche e portolani che con il Frangente e la loro passione colmeremo (http://www.frangente.com/ilfrangente/)
 
Siamo a piedi, a La Grande Motte, barca in secca, pulita, lavata, rizzata. Autostop in direzione Montpellier 35 km e bus notturno il 24 agosto per rientrare a La Spezia, una corsa lunga due settimane ma è solo l'inizio tifate Pegaso Italian Navy ITA883!
 
IL PUNTO SULLA MINI TRANSAT www.andreapendibene.it
www.minitransat.fr
 

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