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17/01/2012 - 16:56

Le norme: valgono per la vostra barchetta a vela e per la nave

Naufragio Concordia, i doveri del Comandante

Ecco le norme, nude e crude. Valgono per la vostra barchetta a vela e anche per la Costa Concordia. Chi è e cosa deve fare il Comandante: alla partenza, in navigazione, all'arrivo in porto, in caso di pericolo o di fatto eccezionale. Per stare ai fatti. Grazie alla redazione de Il Giornale della Vela

 
La redazione degli amici de Il Giornale della Vela (www.giornaledellavela.com) ha messo insieme le norme del diritto sulla materia. Poche chiacchiere e fatti concreti, come si addice alla cultura del mare. Noi di Saily.it riteniamo questo contributo particolarmente corretto da parte di un media nautico, e pertanto, in accordo con la fonte e con il direttore Luca Oriani, pubblichiamo integralmente l'articolo in questione.
 
La tragedia di Costa Concordia tiene banco e le polemiche sul comportamento del comandante impazzano: quali sono le sue responsabilità? Quali erano i suoi doveri al momento dell'incidente? Per fare chiarezza sull'argomento vi spieghiamo quali sono i poteri e i doveri  che i comandanti di qualunque imbarcazione (e di ogni misura) devono rispettare.
 
CHI SCEGLIE IL COMANDANTE?
Il comandante è scelto dall'armatore della nave.
 
QUALI SONO I POTERI E I DOVERI DEL COMANDANTE?
Sono quelli che derivano dalla responsabilità di adottare tutti i provvedimenti atti alla sicurezza della navigazione, alla salvezza delle persone che sono a bordo in caso di evento pericoloso, di abbandono della nave e di soccorso ad altre unita' in pericolo.
 
COSA DEVE FARE ALLA PARTENZA?
1- Deve assicurarsi che i documenti di bordo siano in ordine
2- Deve prendere visione degli avvisi ai naviganti e dei bollettini meteo relativi alla zona interessata alla navigazione
3- Deve assicurarsi che l'imbarcazione sia efficiente in ogni sua parte e che sia rifornita di combustibile e viveri sufficienti per la navigazione
4- Deve assicurarsi dell'esistenza e della piena efficienza delle dotazioni di sicurezza
5- Deve programmare la navigazione
6- Deve informare le autorità portuali circa il programma in caso di navigazione prolungata e fornire un elenco delle persone ospiti a bordo
7- Deve illustrare alle persone imbarcate il funzionamento delle dotazioni di sicurezza
8- Deve assegnare ad ognuno un compito nelle eventuali necessita' di manovre con cattivo tempo
 
QUALI SONO I DOVERI DEL COMANDANTE DURANTE LA NAVIGAZIONE?
1- È responsabile della condotta della navigazione, ha il dovere di prestare soccorso ad unita' in difficolta', sempre che cio' non comprometta la sicurezza delle persone che sono a bordo della propria imbarcazione o dell'imbarcazione stessa;
2- Nel caso ciò non fosse possibile deve rimanere in zona e prestare la sua opera per eventuali collegamenti radio con i mezzi di soccorso
 
QUALI SONO I DOVERI DEL COMANDANTE ALL'ARRIVO IN PORTO?
1- Si deve presentare appena possibile alle Autorità portuali e, se si trova all'estero, anche alle autorita' consolari, segnalando gli eventuali eventi straordinari verificatisi in navigazione
2- Nel caso di evento straordinario dovrà recarsi prima possibile, e comunque entro le 24 ore, in Capitaneria di Porto e sporgere denuncia dell'accaduto.
3- Il Comandante di una unità da diporto può delegare ad altri la conduzione dell'imbarcazione, purché maggiorenni e non in presenza di opere portuali.
4- Rimane comunque sempre responsabile dell'imbarcazione.
 
COMANDO DELLA NAVE IN NAVIGAZIONE
Il comandante, anche quando sia obbligato ad avvalersi del pilota, deve dirigere personalmente la manovra della nave all'entrata e all'uscita dei porti, dei canali, dei Fiumi e in ogni circostanza in cui la navigazione presenti particolari difficoltà.
 
COSA FARE IN CASO DI PERICOLO?
Il comandante non può ordinare l'abbandono della nave in pericolo se non dopo esperimento senza risultato dei mezzi suggeriti dall'arte nautica per salvarla, sentito il parere degli ufficiali di coperta o, in mancanza, di due almeno fra i più provetti componenti dell'equipaggio.
 
È VERO CHE IL COMANDANTE DEVE ESSERE L'ULTIMO AD ABBANDONARE LA NAVE?
Il comandante deve abbandonare la nave per ultimo, provvedendo in quanto possibile a salvare le carte e i libri di bordo, e gli oggetti di valore affidati alla sua custodia.
 
COSA FARE IN CASO DI EVENTI STRAORDINARI?
Se nel corso del viaggio si sono verificatI eventi straordinari relativi alla nave, al carico o alle persone che erano a bordo, il comandante deve farne, entro ventiquattro ore dall'arrivo, relazione scritta alla competente autorità del luogo.

Commenti

MAREVIVO: DAL NAUFRAGIO DURO COLPO ANCHE ALLA BIODIVERSITA' DEL FONDALE Cosa sta succedendo sotto il mare dell’Argentario? Sotto “il tappeto blu” una parte dello Scoglio della Scola - zona privilegiata per le immersioni subacquee e di alto valore ambientale - è già stata divorata dalla Costa Concordia, che si è, poi, andata ad adagiare, con le sue 114mila tonnellate di stazza e 290 metri di lunghezza, su un letto di roccia non nuda, anzi piena di vita. “Al Giglio i fondali sono ancora ricchissimi di Cystoseire, Posidonie, Gorgonie, Spugne, Molluschi, Crostacei, Celenterati, che sono rimasti schiacciati assieme a miriadi di altri organismi” - spiega Francesco Cinelli, esponente del comitato tecnico di Marevivo e docente di Ecologia all’Università di Pisa, ricordando anche come “il bestione di migliaia di tonnellate di peso sta togliendo la luce a tutte le piante del fondale. Nella zona circostante è presente una prateria di Posidonia, una delle più preziose dell’arcipelago toscano dopo quella di Pianosa e dell’Africhella”. Oltre alla bomba ecologica costituita dalle migliaia di litri di carburante che, in queste ore, gli olandesi della Smit stanno provando a disinnescare, provate ad immaginare cosa significhi, in termini di dispersione in mare, l’inabissamento di un Comune di oltre 4.000 abitanti: la ‘Costa Concordia’ si sta portando a fondo tutto il suo carico di rifiuti - dai detersivi agli oli alle vernici ai prodotti di clorazione delle piscine, ai metalli di vario ordine e grado - che cominceranno a degradarsi e a diffondere nell’acqua circostante tutte le proprie componenti nocive. E, di conseguenza, a mettere a rischio la ricchezza di biodiversità, che non dobbiamo mai dimenticare essere alla base della nostra stessa sopravvivenza sulla Terra. “La speranza è che si faccia presto a togliere la Costa Concordia da quella posizione e a trasferirla altrove: più rimarrà adagiata sul fondo e più i danni saranno gravi e il recupero del fondale sarà lento”. Dopo più di 5 anni, alla Secca di S. Giovanni all’Isola di Pianosa, dove urtò, anche in quel caso per un’errata manovra del Comandante, la nave da ricerca “Allianz” del Centro Nurc di La Spezia, le rocce denudate sono ancora quasi prive di organismi. Ufficio Stampa Marevivo

Vittorio Toselli (non verificato)

Quale articolo del Codice esplicitamente rende il comandante responsabile di coordinare il salvataggio/evacuazione dei passeggeri in caso di pericolo/naufragio? L'ho letto e riletto, ma tutto quello che ho trovato e' solo un dovere di salvaguardare la spedizione (art 302), che mi sembra riferirsi solo all'obbiettivo del viaggio, non all'incolumita' dei passeggerim e il dovere di salvare documenti e oggetti preziosi in caso di abbandono (art 303). E dei passeggeri? Insomma, per un codice che prescrive la condotta marittima nei minimi particolari, la mancata menzione della sicurezza dei passeggeri e' eclatante. Ho mancato qualcosa? Grazie della vostra risposta. Vittorio