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06/10/2015 - 13:10

Salone di Genova, arrivederci

Ma quanti saloni nel 2016?

Si chiude con buoni numeri e sensazioni positive la kermesse nautica. Ma nel 2016 si annuncia un sovraffollamento di saloni nautici, perché… 


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Dalla cabina di regia del 55° Salone Nautico di Genova, si lanciano tre parole: ottimismo, soddisfazione, partecipazione. Si contano i visitatori, 115.180, sostanzialmente gli stessi dello scorso anno (+5,4%), si riportano le sensazioni positive di molti espositori che hanno venduto o venderanno a seguito degli incontri avuti in fiera.
 
Per la presidentessa di UCINA Confindustria nautica, Carla Demaria, al suo primo salone nel ruolo istituzionale, e non da espositore, i risultati superano le attese: “Abbiamo ripreso a vendere, non solo a promuovere. La soddisfazione è trasversale a tutti i segmenti del comparto. Gli italiani hanno ricominciato a comprare barche di tutte le dimensioni e questa è stata una sorpresa assoluta".
 
I dati ufficiali nel comunicato di chiusura. La manifestazione ha accolto nel capoluogo ligure 760 espositori (65% Italia, 35% estero) e 115.180 visitatori (+ 5,4% rispetto ai visitatori dello scorso anno) provenienti da tutto il mondo che hanno potuto ammirare, attraversando i 200 mila metri quadrati a disposizione, le oltre 1000 imbarcazioni, numero che, rispetto allo scorso anno,segna la crescita importante del 20% delle barche esposte in acqua.
 
Il Salone Nautico di Genova ha consolidato ulteriormente il suo ruolo strategico per la promozione del Made in Italy e si conferma punto di riferimento della nautica a livello mondiale: non è un caso, infatti, che l’interesse dei media e degli operatori verso la manifestazione si sia rivelato così alto: oltre 1300 giornalisti e collaboratori italiani ed esteri accreditati, migliaia di operatori esteri tra cui 140 tra i più importanti influencer da 36 paesi(+27% rispetto al 2014) selezionati con ITA agenzia ICE.

Il nuovo format della manifestazione ha dato importanti riscontri: grande successo della “sea experience” che ha permesso di effettuare prove in mare portando a bordo oltre tremila persone. La passione per il mare ha “contagiato” anche i giovanissimi grazie al progetto Navigar m’è dolce, iniziativa di UCINA Confindustria Nautica in collaborazione con FIV, Federazione Italiana Vela, che ha coinvolto 1300 ragazzi tra prove in mare e laboratori didattici.
 
Tra le migliaia di visitatori che hanno potuto ammirare da vicino le barche che hanno partecipato alla Volvo Ocean Race, 240 fortunati hanno potuto navigare in regata come ospiti sulle due barche presenti, tra cui sponsor e giornalisti. “La partecipazione della Volvo Ocean Race alla 55° edizione del Salone Nautico di Genova è stata un successo a tutti i livelli. Team SCA e Team Vestas Wind hanno potuto navigare in condizioni eccellenti durante tutta la settimana, garantendo un'esperienza davvero unica a bordo dei VOR 65 a molti ospiti importanti -  ha dichiarato Karin Bäcklund, direttore commerciale di Volvo Ocean Race - anche a terra tutto ha funzionato al meglio, con strutture eccellenti, soprattutto la nostra hospitality lounge, dalla cui terrazza si poteva ammirare lo spettacolo del Salone. Lo staff che ci ha aiutato nel corso della manifestazione è stato di grande livello, ci hanno assistito in ogni cosa, incluso il catering e l'accoglienza nelle nostre attrazioni. Il Dome e la Cross Section hanno totalizzato insieme oltre 20 mila visite. Alla conferenza con il CEO Knut Frostad, cui sono intervenuti giornalisti da tutto il mondo”.
 
E di questi tempi non poteva mancare il lato social: straordinari i numeri riportati dalle visite del nuovo sito www.salonenautico.com e ancora di più i dati registrati dalla pagina Facebook, grazie anche al successo della campagna #conquistiamoilsalone: 50.380 fan della pagina, che significa un +103% di fan rispetto a giugno (momento di lancio della campagna) , di cui 50.000 acquisiti nella settimana di Salone, oltre a 33.000 like, 2.000 commenti e 6.000 condivisioni. Tutti a darsi un gran daffare con questi numeri, chissà se un giorno scopriremo a cosa servono davvero.
 
VISTO DAL’ESPOSITORE
Saily aveva il suo stand al salone nautico e ha avuto modo di parlare con molti espositori della vela, settore sicuramente in evidenza in questo nuovo lay out della fiera. Le reazioni in generale sono timide: contenti di esserci, timorosi per la scarsa affluenza all’inizio, anche per la pioggia, poi sorridenti perché la gente alla fine è arrivata, il popolo delle barche a vela ha affollato le banchina col suo sguardo attento e critico. Chi vende barche ha detto di aver visto clientela interessata e più propensa a sostare di più degli altri anni, insomma ad approfondire. Se una barca piace, si considera di andare avanti, pensare davvero all’acquisto, cosa che qualche tempo fa era diventata impensabile. Qualche contratto fatto in fiera (ne siamo testimoni) c’è stato, forse anche frutto di trattative iniziate prima e finalizzate al salone.
 
Questa voglia di essere e far vedere le barche, bilanciata dalla voglia di vederle e finalmente dal ritrovato pensiero di comprarle, anima la banchina della vela al salone. Ma non è l’unica sensazione. Restano i soliti, irrisolvibili problemi. Il salone è poco promosso, la logistica e l’organizzazione lasciano a desiderare, i servizi sono scarsi. La vicinanza con Cannes e Monaco è deleteria. Insomma si partecipa stando sempre alla finestra, a captare cosa avviene fuori e intorno. Anche da chi al salone non è venuto (e non sono poche aziende, nella vela).
 
Dunque segnali di risveglio ma necessità di investire subito e di dare risposte agli operatori. Per farlo, come già più volte abbiamo detto, ci vorrebbe una associazione di categoria con forte rappresentatività, prestigio, forza contrattuale verso le istituzioni, e più di tutto grande unità. Ed è proprio questo che manca attualmente. Per tutto il salone ha aleggiato il fantasma della nuova associazione “Nautica Italiana”, che sta facendo marketing associativo e affiliando nuove aziende. La confusione non aiuta chi lavora e vorrebbe certezze.

E in questo clima (rispetto al quale come testata di vela ci impegnano a fornire a breve un “decalogo” di idee e passi concreti da fare per uscire dalla situazione e dare risposte concrete in un momento di timida ripresa economica), in questo clima a fine salone è arrivata la notizia delle nuove date e dei nuovi saloni del 2016. “Il salone raddoppia” è stato detto, del resto il sospetto c’era visto che la SPA creata da Ucina si è chiamata “I Saloni”. Cosa è successo? Che Ucina si è accordata con Expo Venice e organizzerà un “evento” (per ora non c’è un nome tecnico) a primavera a Venezia. Dove del resto un salone c’è già da anni, proprio a primavera. Scopo: aprirsi ai mercati del’est. E Genova? Resta, per carità. E anzi anticipa ancora: al 20 settembre. La guerra a Cannes è dichiarata, definitiva, totale. O si vince o si muore. E per non farsi mancare nulla, ad aprile a Genova è previsto un appuntamento dedicato all’usato.
 
ECCO IL COMUNICATO SUI NUOVI SALONI 2016
Alla presenza di Pierpaolo Baretta, Sottosegretario Ministero dell’Economia e delle Finanze, Carla Demaria, Presidente UCINA Confindustria Nautica e Anton Francesco Albertoni, Presidente I Saloni Nautici hanno rilasciato importanti dichiarazioni, fondamentali per il futuro dei Saloni ma anche del settore nautico in generale.
 
Per prima cosa sono state annunciate le nuove date del 56° Salone Nautico di Genova che si terrà presso la darsena dal 20 al 25 settembre, dieci giorni prima rispetto alle date attuali, si inserisce così temporalmente tra lo Yachting Festival de Cannes e il Monaco Yacht Show.
 
La seconda novità consiste nella realizzazione di un nuovo grande evento nautico a Venezia, da tenersi nella primavera del 2016, dal 21 al 25 aprile. Un progetto importante che sottolinea l’impegno di UCINA Confindustria Nautica e I Saloni Nautici a realizzare una serie di eventi trasversali a sostegno del settore e delle aziende, come richiesto anche dal Vice Ministro Carlo Calenda qualche giorno fa, in occasione dell’apertura del 55° Salone Nautico di Genova.
 
In una situazione di recupero del mercato la nostra ambizione è di aggiungere iniziative che possano portare maggiore business ai nostri soci. Per questo abbiamo accolto la proposta di Venezia di cooperare alla realizzazione di un grande evento nautico – afferma Carla Demaria, Presidente UCINA Confindustria Nautica - Il Salone di Genova resta per noi il riferimento principale: con i suoi 55 anni di storia, il suo avviamento e la passione che il pubblico dimostra nei suoi confronti conserva una forza straordinaria. L’iniziativa che abbiamo pensato per Venezia, porta d’Oriente, è destinato a diventarne il naturale complemento.”
 
Il Presidente de I Saloni Nautici, Anton Francesco Albertoni aggiunge “Sono certo che Venezia con il suo fascino infinito e gli straordinari scenari potrà essere un contenitore di grande eccellenza. Gli spazi a disposizione saranno quelli più prestigiosi della Laguna. Il padiglione Expo Venice sarà la piattaforma tecnologica ed espositiva dal quale saranno coordinate tutte le attività”.

Grande entusiasmo anche nelle parole di Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia e alle Finanze “Pieno appoggio da parte del Governo a questo grande progetto che vede insieme due grandi città marinare che hanno rappresentato un faro nello sviluppo delle nostre radici culturali. E’ un’Italia che fa sistema, che riparte e che grazie alla sinergie tra le due città all’attenzione dei mercati globali il meglio dell’eccellenza italiana”.
 
Oggi si corona un sogno che ha le radici radicate nella nostra storia: realizzare un grande evento della nautica con la produzione di Confindustria Nautica rappresentata da UCINA” dichiaraGiuseppe Mattiazzo, AD Expo Venice, la società fieristica della città di Venezia, che aggiunge “Venezia ha la possibilità di realizzare questo grande evento grazie al padiglione espositivo realizzato per Expo, che sarà l’hub espositivo della manifestazione che si estenderà in tutto il tutto il territorio della città. Una grande opportunità per l’economia della nautica e della città, un’ulteriore riconferma del piano strategico che vede l’acqua come elemento cardine dello sviluppo”.
 
Ultima novità è l’organizzazione del Salone dell’usato di Genova, sempre in primavera, dal 1 al 10 aprile 2016. “Un salone dell’usato risponde a una esigenza specifica dei nostri associati, per proporre in modo strutturato il loro parco usato” - spiega Albertoni, sottolineando come questa iniziativa sia primariamente volta a supportare il business dei cantieri, soprattutto in questo particolare momento socio-economico, che conclude “Il nostro è un calendario ambizioso ma sono convinto che questi due nuovi appuntamenti completino l’offerta della nostra società, nata con l’obiettivo di proporre servizi di qualità alle aziende del settore della nautica internazionale”.
 
E ADESSO COSA FARA’ NAUTICA ITALIANA?
L’associazione dei “grandi” operatori, che sta raccogliendo adesioni da numerose aziende anche dal mondo della vela, si muove velocemente. L’affiliazione ad Altagamma, forte associazione guidata da Andrea Illy e con grandi agganci istituzionali, offre l’idea di un percorso di spessore per far crescere la nautica. Ma resta il fatto della nascita per “separazione” da UCINA, a rendere tutto più complicato. Anche se da Nautica Italiana ripetono fino allo stremo di non essere un Anti-Ucina, e anzi di prevedere anche delle collaborazioni.
 
L’annuncio dei nuovi saloni di Ucina però spiazza Nautica Italiana, che aveva in mente proprio un nuovo appuntamento fieristico a maggio, e pensava a Genova. Ora l’affollamento rischia di diventare davvero eccessivo. Ora attendiamo l’evolversi degli eventi.
 
Saily vuole intervenire nel dibattito sulla rappresentatività della nautica in Italia con idee e proposte concrete. Nei prossimi giorni lanceremo un sondaggio e poi un panel di esperti scriverà il nostro “decalogo” per aiutare (davvero) la nautica nel suo complesso.


SU SAILY TV PROSEGUE LO SPECIALE SALONE: ALTRI SERVIZI IN ARRIVO SULLE BARCHE PIU' BELLE VISTE A GENOVA E SUI PERSONAGGI

Commenti

Anonimo (non verificato)

Ma serve veramente un'altro salone? O è solo uno spreco per evitare la nascita di proposte alternative? Venezia come polo fieristico ha già dimostrato il suo fallimento con la nautica: poche presenze di espositori, spesso solo perché inevitabili, costi stellari per operatori e visitatori, gli stand a livello, senza offesa, di "piadina romagnola e porchetta romana" ... Magari risparmiare questi soldi e utilizzarli per ridurre i costi di Genova, dare una sistemata alla viabilità della Foce, inaccettabile dopo anni e anni di Salone Nautico ... Tanto poi, per far cassa, rimetteranno qualche bel balzello per la gioia dei nostri paesi confinanti.