Storia | Regata > Coppa America
12/06/2014 - 16:03
Altro che Sir Thomas Lipton
Altro che Sir Thomas Lipton
Luna Rossa 2017 Ci riprova così
Partenza in anticipo, acquisti da Oracle, base a Cagliari, club sfidante. Ecco le idee forti di Patrizio Bertelli - Guarda 6 video!
Presentazione online per la squadra di Patrizio Bertelli e dello skipper Max Sirena. Acquisti eccellenti in arrivo dal defender Oracle. Interviste a Bertelli, Sirena e al presidente del Circolo della Vela Sicilia Agostino Randazzo
di Fabio Colivicchi
In attesa di essere presentata formalmente, la quinta sfida di Patrizio Bertelli con Luna Rossa, e la dodicesima sfida italiana all’America’s Cup in assoluto (al netto di quella poi ritirata di Mascalzone Latino per il 2013) si è fatta conoscere secondo i tempi moderni: sulla grande rete, sul web. Con alcuni video preparati prima (e che vi facciamo vedere in queste pagine), con una lunga lista della squadra agli ordini del patron e del suo skipper Max Sirena, con i primi dettagli della base operativa di Cagliari.
Nonostante la crisi (che peraltro non tocca affatto il Gruppo Prada, il brand di famiglia che è lo sponsor da sempre di Luna Rossa, tra le aziende italiane più floride e redditizie al mondo) Luna Rossa manda messaggi all’Italia, quella della vela e non solo. La sfida è pronta – con tutti i distinguo e le attese rese nervose dal bislacco Protocollo ritardato e poi già emendato dopo una settimana di vita – e verrà presentata. Luna Rossa sarà ancora con il Circolo della Vela Sicilia di Palermo, ma si allenerà a Cagliari. Le due grandi isole italiane a fare da sfondo a una grande avventura sportiva italiana. Insieme per vincere, potrebbe essere uno dei tanti messaggi. Con le eccellenze italiane e con qualche innesto giusto dal resto del mondo.
VIDEO, LUNA ROSSA STORY
I PERCHE’ DELLA SFIDA
Scrivono nella cartella stampa di Luna Rossa che per capire la genesi di questa sfida si deve andare indietro nel tempo, a una fredda e piovosa giornata di settembre del 2011, quando Bertelli andò a Plymouth a guardare le World Series. Qui Bertelli si9 rende conto del cambiamento epocale in corso, e capisce che non partecipare a quella edizione avrebbe comportato un ritardo poi incolmabile. E poche settimane dopo lancia la sfida con il Circolo della Vela Sicilia e con l’alleanza con Emirates Team New Zealand, che sfrutta le concessioni che il Protocollo fa allo scambio di informazioni progettuali e tecniche tra i team. Una furbata, una bertellata, che consente a Luna Rossa di colmare il gap progettuale, varare il suo AC72, unica squadra ad averne uno soltanto, e raggiungere la finale della Louis Vuitton Cup battendo gli svedesi di Artemis di Paul Cayard, per la verità un po’ disastrati dopo la tragedia di Andrew Simpson.
E’ la terza finale sfidanti per Luna Rossa in quattro sfide. Non può essere un caso. Il tempo di riportare le barche in Italia e si riparte subito per la 35 Coppa America, stavolta con l’obiettivo di conquistarla. Dal novembre scorso Luna Rossa è al lavoro a tempo pieno per questo obiettivo.
Alcuni nomi del team resi noti oggi rappresentano una notevole campagna acquisti. Oltre a quelli noti come Pietro Sibello, ci sono tre nomi in arrivo da Oracle, quindi sottratti al vincitore dell’ultima Coppa, e sono quattro italiani: Shannon Falcone, Gilberto Nobili, Mario Caponnetto e Michele Stroligo. Gli ultimi due si sono occupati della parte strutturale dell’AC72 di Oracle e sono una fonte inesauribile di dati e informazioni per ripartire a progettare i nuovi AC62.
Questo 12 giugno, originariamente, doveva essere una conferenza stampa e gli inviti ai media erano stati già spediti. La decisione di annullare la giornata, e ridurre la presentazione alla pubblicazione di testi e video sul web, è un’altra bertellata. A fin di bene. Con vari messaggi insiti. Il ritardo del Protocollo prima di tutto, e poi anche il suo rilascio in una versione che non ha certo soddisfatto pianamente gli sfidanti. Insomma, Luna Rossa ha voluto far sapere di esserci, e che i suoi motori stanno girando già al massimo. Ma che non sarà una sfida di legno, disponibile per tutte le stagioni. La Luna Rossa di Bertelli, dal 2000 vuol vincere la Coppa America e portarla in Italia. Come vuol fare in Inghilterra Ben Ainslie. E come non vogliono fargli fare i difensori USA di Oracle. Le schermaglie sono solo all’inizio. Ma Luna Rossa è in acqua, tutti i giorni, con le sue barche e i suoi uomini. Ben Ainslie, ancora no. Solo Oracle e Australia (defender e challenger of record) vantano qualche timido allenamento, ma non a tempo pieno come Luna Rossa. Da Cagliari e da Palermo, al mondo: questa è la Luna vincente.
ECCO LA SQUADRA
Management
Patrizio Bertelli, Team Principal
Massimiliano Sirena, Team Director & Skipper
Gianlorenzo Mercurio, Team Manager
Marco Bertolotti, Administration Finance Control Manager
Marcelino Botin, Chief Designer
Francesco Longanesi Cattani, External Relations Director
Antonio Marrai, Logistic Manager
Matteo Plazzi, Operation Manager
Luis Saenz, General Counsel
Sailing Team
Max Sirena, skipper
Francesco Bruni, timoniere/tattico
Pierluigi De Felice, trimmer
Chris Draper, timoniere/tattico
Ben Durham, sailing team coordinator
Shannon Falcone, grinder
Bora Gulari, performance/afterguard
Emanuele Marino, grinder
Marco Mercuriali, coach, rules advisor
Adam Minoprio, timoniere/tattico
Manuel Modena, trimmer/grinder
Gilberto Nobili, grinder/performance
Alister Richardson, wing trimmer
Pietro Sibello, speed coach/wing trimmer
Simeon Tienpont, boat captain/grinder
VIDEO: IL SAILING TEAM
Design Team
Stefano Beltrando, Gwenole Bernard, Francesco Binetti Pozzi, Will Brooks, Mario Caponnetto, Horatio Nicolas Carabelli Mari, Adolfo Carrau, Yves Courvoisier, Martin Fischer, Paul Flett, Alessandro Franceschetti, Thomas Gaveriaux, Denis Glehenm Francis Hueber, Peter Lawson, Giovanni Mascetti, David Moyon, Matteo Olivieri, Pablo Perez del Castillo, Paolo Periotto, Giorgio Provinciali, Michael Richelsen, Michele Stroligo, Davide Tagliapietra, Andrea Vergomello.
VIDEO: IL DESIGN TEAM
Dietro ogni nome ci sono storie, professionalità e capacità pazzesche. Ci torneremo per approfondire. Intanto eccovi il link per trovare tutto: http://www.lunarossachallenge.com/it/team
VIDEO: LO SHORE TEAM
LA BASE A CAGLIARI
La città di Cagliari, in Sardegna, è stata scelta come sede della base di Luna Rossa Challenge per la sfida alla 35^ America’s Cup grazie alle sue condizioni meteo, ideali per gli allenamenti e lo sviluppo tecnico dei catamarani full foiling, alle facilitazioni logistiche e all’accoglienza riservataci dalla popolazione e dall’amministrazione locale.
La base del team, situata presso il molo Sabaudo, si estende su una superficie di 12.000 metri quadri e prevede:
- Una tensostruttura per gli scafi di 990 metri quadri
- Una tensostruttura per le ali di circa 660 metri quadri,
- Una zona uffici di 800 metri quadri
- Una palestra con spogliatoi di 200 metri quadri,
- Una mensa con annessa cucina di 800 metri quadri
- Un’area hospitality di circa 200 metri quadri
- Nel piazzale, retrostante il molo dove sono ormeggiati i mezzi appoggio, è presente una gru attrezzata per l’alaggio delle imbarcazioni del team
VIDEO: BASE E LOGISTICA
Intervista a Patrizio Bertelli, Team Principal di Luna Rossa
Cosa cambia rispetto alla 34^ Coppa America?
Abbiamo sempre considerato la 34^ America’s Cup come una preparazione all’edizione successiva: essere nel circuito per non perdere la continuità e porre le basi per un team competitivo su una nuova classe di imbarcazioni. Nel 2013 per la terza volta abbiamo raggiunto la finale della Louis Vuitton Cup, centrando l’obiettivo che ci eravamo prefissi quando avevamo lanciato la sfida, un anno e mezzo dopo gli altri challenger e unico team a regatare con una barca di prima generazione.
Luna Rossa e l’Italia: un binomio inscindibile?
Luna Rossa rappresenta in qualche modo per gli italiani la “Nazionale” della vela e ha ottenuto dei record di audience televisiva e un seguito mediatico senza precedenti nel campo della vela. Sono stati in tantissimi appassionati, esperti e non, a seguirci in oltre 10 anni di sfide all’America’s Cup. Inoltre Luna Rossa ha dato vita a una scuola, creando un modello di team innovativo divenuto un riferimento nell’America’s Cup. Basti pensare che nella 33^ America’s Cup ben 28 membri del team Oracle, vincitore del trofeo, provenivano da Luna Rossa.
Cosa ne pensa della nuova regola di classe?
Non ho mai avuto nulla contro i catamarani in sè. Credo inoltre che, grazie anche all’incredibile finale della scorsa America’s Cup, i catamarani siano riusciti ad attirare l’attenzione degli appassionati e a far cambiare idea a molti scettici. Rimangono comunque barche complesse, costose e difficili da gestire sia in mare che a terra. Uno degli aspetti che più mi appassiona della Coppa America è la progettazione e la continua ricerca dell’intuizione vincente; in questo senso la nuova regola di classe è senza dubbio stimolante.
Max Sirena di nuovo alla guida del team
Al di là delle indubbie competenze tecniche, la qualità migliore di Max è quella di saper gestire i rapporti con i suoi collaboratori: capisce le logiche e le problematiche di ogni settore del team e si pone in modo paritetico con tutti i suoi interlocutori. Ha inoltre la capacità di saper fare gruppo: il successo in America’s Cup non è mai frutto di un singolo ma di un insieme di fattori che portano alla vittoria di un’intera squadra.
Intervista a Agostino Randazzo, Presidente del Circolo della Vela Sicilia
A fianco del team Luna Rossa per la 35^ America’s Cup?
L’essere stati nuovamente prescelti dal team Luna Rossa come yacht club sfidante per la 35^ edizione dell’America’s Cup rappresenta per noi un importante riconoscimento che fa onore non solo al nostro Circolo, ma a tutta la vela siciliana. A nome di tutti i soci desidero ringraziare Patrizio Bertelli per aver scelto ancora una volta il Circolo della Vela Sicilia in questo ruolo.
Cosa comporta questa sfida per il Circolo della Vela Sicilia?
Il team Luna Rossa è tra i team sportivi più amati dagli italiani e certamente uno dei più prestigiosi ed emulati; questo contribuirà certamente, come abbiamo già riscontrato nella scorsa edizione, a promuovere la vela nel nostro territorio e il Circolo della Vela Sicilia sosterrà e accompagnerà Luna Rossa con grande entusiasmo anche in questa edizione.
Intervista a Max Sirena, skipper di Luna Rossa:
Per la seconda volta skipper del team Luna Rossa, da dove si ricomincia?
E’ fondamentale partire il prima possibile sfruttando al meglio il regolamento. Bisogna cercare di giocare d’anticipo: sono necessari talento, intuizione e ricerca dell’innovazione. Servono dei velisti forti ma ancora più importante è progettare una barca veloce.
Quali sono le novità all’interno del team?
Nel nuovo team abbiamo mantenuto il nucleo principale, completandolo con alcune figure professionali necessarie per questo tipo di imbarcazioni. Ci sono quindi alcune novità in tutti i campi: tra i velisti, nello shore team ma soprattutto nel gruppo dei progettisti che è stato notevolmente rinforzato. Nelle mie scelte, che ho sempre condiviso con Patrizio Bertelli, ho cercato il talento e la disponibilità ad anteporre gli interessi del gruppo a quelli personali: la Coppa America di Luna Rossa è un gioco di squadra e non c’è posto per le “primedonne”.
Qual è il programma dei prossimi anni?
Paradossalmente non si arriva mai a una fine. La Coppa America è un processo in continua evoluzione, fino all’ultimo giorno dell’ultima regata si studia, si progetta, si migliora. Lo ha dimostrato Oracle nella scorsa edizione: in svantaggio 8 a 1 ha introdotto delle novità tecniche, ha costantemente migliorato il lavoro dell’equipaggio imparando dai propri errori, ha saputo reagire con determinazione ed è riuscito a ribaltare la situazione, vincendo la Coppa America per 9 a 8!
La scelta di Cagliari?
Cagliari offre il perfetto compromesso tra necessità logistiche e condizioni meteo. Nel Golfo di Cagliari si hanno più di 200 giorni l’anno con venti superiori ai 12-13 nodi, ideale per gli allenamenti con i catamarani. E’ una città dinamica, in alcuni settori all’avanguardia e con un aeroporto a 10 minuti dalla nostra base. La città ci ha inoltre riservato un’accoglienza estremamente calorosa ed entusiasta, mettendoci a disposizione spazi e strutture che ci consentono di prepararci al meglio per la sfida. Non ultima, la situazione logistica per le famiglie dei membri del team è ottimale, e offre tutti i servizi di una grande città, ma con una grande facilità di spostamenti e gestione a misura d’uomo.
VIDEO: LO STAFF DEL TEAM
www.lunarossachallenge.com
Presentazione online per la squadra di Patrizio Bertelli e dello skipper Max Sirena. Acquisti eccellenti in arrivo dal defender Oracle. Interviste a Bertelli, Sirena e al presidente del Circolo della Vela Sicilia Agostino Randazzo
di Fabio Colivicchi
In attesa di essere presentata formalmente, la quinta sfida di Patrizio Bertelli con Luna Rossa, e la dodicesima sfida italiana all’America’s Cup in assoluto (al netto di quella poi ritirata di Mascalzone Latino per il 2013) si è fatta conoscere secondo i tempi moderni: sulla grande rete, sul web. Con alcuni video preparati prima (e che vi facciamo vedere in queste pagine), con una lunga lista della squadra agli ordini del patron e del suo skipper Max Sirena, con i primi dettagli della base operativa di Cagliari.
Nonostante la crisi (che peraltro non tocca affatto il Gruppo Prada, il brand di famiglia che è lo sponsor da sempre di Luna Rossa, tra le aziende italiane più floride e redditizie al mondo) Luna Rossa manda messaggi all’Italia, quella della vela e non solo. La sfida è pronta – con tutti i distinguo e le attese rese nervose dal bislacco Protocollo ritardato e poi già emendato dopo una settimana di vita – e verrà presentata. Luna Rossa sarà ancora con il Circolo della Vela Sicilia di Palermo, ma si allenerà a Cagliari. Le due grandi isole italiane a fare da sfondo a una grande avventura sportiva italiana. Insieme per vincere, potrebbe essere uno dei tanti messaggi. Con le eccellenze italiane e con qualche innesto giusto dal resto del mondo.
VIDEO, LUNA ROSSA STORY
I PERCHE’ DELLA SFIDA
Scrivono nella cartella stampa di Luna Rossa che per capire la genesi di questa sfida si deve andare indietro nel tempo, a una fredda e piovosa giornata di settembre del 2011, quando Bertelli andò a Plymouth a guardare le World Series. Qui Bertelli si9 rende conto del cambiamento epocale in corso, e capisce che non partecipare a quella edizione avrebbe comportato un ritardo poi incolmabile. E poche settimane dopo lancia la sfida con il Circolo della Vela Sicilia e con l’alleanza con Emirates Team New Zealand, che sfrutta le concessioni che il Protocollo fa allo scambio di informazioni progettuali e tecniche tra i team. Una furbata, una bertellata, che consente a Luna Rossa di colmare il gap progettuale, varare il suo AC72, unica squadra ad averne uno soltanto, e raggiungere la finale della Louis Vuitton Cup battendo gli svedesi di Artemis di Paul Cayard, per la verità un po’ disastrati dopo la tragedia di Andrew Simpson.
E’ la terza finale sfidanti per Luna Rossa in quattro sfide. Non può essere un caso. Il tempo di riportare le barche in Italia e si riparte subito per la 35 Coppa America, stavolta con l’obiettivo di conquistarla. Dal novembre scorso Luna Rossa è al lavoro a tempo pieno per questo obiettivo.
Alcuni nomi del team resi noti oggi rappresentano una notevole campagna acquisti. Oltre a quelli noti come Pietro Sibello, ci sono tre nomi in arrivo da Oracle, quindi sottratti al vincitore dell’ultima Coppa, e sono quattro italiani: Shannon Falcone, Gilberto Nobili, Mario Caponnetto e Michele Stroligo. Gli ultimi due si sono occupati della parte strutturale dell’AC72 di Oracle e sono una fonte inesauribile di dati e informazioni per ripartire a progettare i nuovi AC62.
Questo 12 giugno, originariamente, doveva essere una conferenza stampa e gli inviti ai media erano stati già spediti. La decisione di annullare la giornata, e ridurre la presentazione alla pubblicazione di testi e video sul web, è un’altra bertellata. A fin di bene. Con vari messaggi insiti. Il ritardo del Protocollo prima di tutto, e poi anche il suo rilascio in una versione che non ha certo soddisfatto pianamente gli sfidanti. Insomma, Luna Rossa ha voluto far sapere di esserci, e che i suoi motori stanno girando già al massimo. Ma che non sarà una sfida di legno, disponibile per tutte le stagioni. La Luna Rossa di Bertelli, dal 2000 vuol vincere la Coppa America e portarla in Italia. Come vuol fare in Inghilterra Ben Ainslie. E come non vogliono fargli fare i difensori USA di Oracle. Le schermaglie sono solo all’inizio. Ma Luna Rossa è in acqua, tutti i giorni, con le sue barche e i suoi uomini. Ben Ainslie, ancora no. Solo Oracle e Australia (defender e challenger of record) vantano qualche timido allenamento, ma non a tempo pieno come Luna Rossa. Da Cagliari e da Palermo, al mondo: questa è la Luna vincente.
ECCO LA SQUADRA
Management
Patrizio Bertelli, Team Principal
Massimiliano Sirena, Team Director & Skipper
Gianlorenzo Mercurio, Team Manager
Marco Bertolotti, Administration Finance Control Manager
Marcelino Botin, Chief Designer
Francesco Longanesi Cattani, External Relations Director
Antonio Marrai, Logistic Manager
Matteo Plazzi, Operation Manager
Luis Saenz, General Counsel
Sailing Team
Max Sirena, skipper
Francesco Bruni, timoniere/tattico
Pierluigi De Felice, trimmer
Chris Draper, timoniere/tattico
Ben Durham, sailing team coordinator
Shannon Falcone, grinder
Bora Gulari, performance/afterguard
Emanuele Marino, grinder
Marco Mercuriali, coach, rules advisor
Adam Minoprio, timoniere/tattico
Manuel Modena, trimmer/grinder
Gilberto Nobili, grinder/performance
Alister Richardson, wing trimmer
Pietro Sibello, speed coach/wing trimmer
Simeon Tienpont, boat captain/grinder
VIDEO: IL SAILING TEAM
Design Team
Stefano Beltrando, Gwenole Bernard, Francesco Binetti Pozzi, Will Brooks, Mario Caponnetto, Horatio Nicolas Carabelli Mari, Adolfo Carrau, Yves Courvoisier, Martin Fischer, Paul Flett, Alessandro Franceschetti, Thomas Gaveriaux, Denis Glehenm Francis Hueber, Peter Lawson, Giovanni Mascetti, David Moyon, Matteo Olivieri, Pablo Perez del Castillo, Paolo Periotto, Giorgio Provinciali, Michael Richelsen, Michele Stroligo, Davide Tagliapietra, Andrea Vergomello.
VIDEO: IL DESIGN TEAM
Dietro ogni nome ci sono storie, professionalità e capacità pazzesche. Ci torneremo per approfondire. Intanto eccovi il link per trovare tutto: http://www.lunarossachallenge.com/it/team
VIDEO: LO SHORE TEAM
LA BASE A CAGLIARI
La città di Cagliari, in Sardegna, è stata scelta come sede della base di Luna Rossa Challenge per la sfida alla 35^ America’s Cup grazie alle sue condizioni meteo, ideali per gli allenamenti e lo sviluppo tecnico dei catamarani full foiling, alle facilitazioni logistiche e all’accoglienza riservataci dalla popolazione e dall’amministrazione locale.
La base del team, situata presso il molo Sabaudo, si estende su una superficie di 12.000 metri quadri e prevede:
- Una tensostruttura per gli scafi di 990 metri quadri
- Una tensostruttura per le ali di circa 660 metri quadri,
- Una zona uffici di 800 metri quadri
- Una palestra con spogliatoi di 200 metri quadri,
- Una mensa con annessa cucina di 800 metri quadri
- Un’area hospitality di circa 200 metri quadri
- Nel piazzale, retrostante il molo dove sono ormeggiati i mezzi appoggio, è presente una gru attrezzata per l’alaggio delle imbarcazioni del team
VIDEO: BASE E LOGISTICA
Intervista a Patrizio Bertelli, Team Principal di Luna Rossa
Cosa cambia rispetto alla 34^ Coppa America?
Abbiamo sempre considerato la 34^ America’s Cup come una preparazione all’edizione successiva: essere nel circuito per non perdere la continuità e porre le basi per un team competitivo su una nuova classe di imbarcazioni. Nel 2013 per la terza volta abbiamo raggiunto la finale della Louis Vuitton Cup, centrando l’obiettivo che ci eravamo prefissi quando avevamo lanciato la sfida, un anno e mezzo dopo gli altri challenger e unico team a regatare con una barca di prima generazione.
Luna Rossa e l’Italia: un binomio inscindibile?
Luna Rossa rappresenta in qualche modo per gli italiani la “Nazionale” della vela e ha ottenuto dei record di audience televisiva e un seguito mediatico senza precedenti nel campo della vela. Sono stati in tantissimi appassionati, esperti e non, a seguirci in oltre 10 anni di sfide all’America’s Cup. Inoltre Luna Rossa ha dato vita a una scuola, creando un modello di team innovativo divenuto un riferimento nell’America’s Cup. Basti pensare che nella 33^ America’s Cup ben 28 membri del team Oracle, vincitore del trofeo, provenivano da Luna Rossa.
Cosa ne pensa della nuova regola di classe?
Non ho mai avuto nulla contro i catamarani in sè. Credo inoltre che, grazie anche all’incredibile finale della scorsa America’s Cup, i catamarani siano riusciti ad attirare l’attenzione degli appassionati e a far cambiare idea a molti scettici. Rimangono comunque barche complesse, costose e difficili da gestire sia in mare che a terra. Uno degli aspetti che più mi appassiona della Coppa America è la progettazione e la continua ricerca dell’intuizione vincente; in questo senso la nuova regola di classe è senza dubbio stimolante.
Max Sirena di nuovo alla guida del team
Al di là delle indubbie competenze tecniche, la qualità migliore di Max è quella di saper gestire i rapporti con i suoi collaboratori: capisce le logiche e le problematiche di ogni settore del team e si pone in modo paritetico con tutti i suoi interlocutori. Ha inoltre la capacità di saper fare gruppo: il successo in America’s Cup non è mai frutto di un singolo ma di un insieme di fattori che portano alla vittoria di un’intera squadra.
Intervista a Agostino Randazzo, Presidente del Circolo della Vela Sicilia
A fianco del team Luna Rossa per la 35^ America’s Cup?
L’essere stati nuovamente prescelti dal team Luna Rossa come yacht club sfidante per la 35^ edizione dell’America’s Cup rappresenta per noi un importante riconoscimento che fa onore non solo al nostro Circolo, ma a tutta la vela siciliana. A nome di tutti i soci desidero ringraziare Patrizio Bertelli per aver scelto ancora una volta il Circolo della Vela Sicilia in questo ruolo.
Cosa comporta questa sfida per il Circolo della Vela Sicilia?
Il team Luna Rossa è tra i team sportivi più amati dagli italiani e certamente uno dei più prestigiosi ed emulati; questo contribuirà certamente, come abbiamo già riscontrato nella scorsa edizione, a promuovere la vela nel nostro territorio e il Circolo della Vela Sicilia sosterrà e accompagnerà Luna Rossa con grande entusiasmo anche in questa edizione.
Intervista a Max Sirena, skipper di Luna Rossa:
Per la seconda volta skipper del team Luna Rossa, da dove si ricomincia?
E’ fondamentale partire il prima possibile sfruttando al meglio il regolamento. Bisogna cercare di giocare d’anticipo: sono necessari talento, intuizione e ricerca dell’innovazione. Servono dei velisti forti ma ancora più importante è progettare una barca veloce.
Quali sono le novità all’interno del team?
Nel nuovo team abbiamo mantenuto il nucleo principale, completandolo con alcune figure professionali necessarie per questo tipo di imbarcazioni. Ci sono quindi alcune novità in tutti i campi: tra i velisti, nello shore team ma soprattutto nel gruppo dei progettisti che è stato notevolmente rinforzato. Nelle mie scelte, che ho sempre condiviso con Patrizio Bertelli, ho cercato il talento e la disponibilità ad anteporre gli interessi del gruppo a quelli personali: la Coppa America di Luna Rossa è un gioco di squadra e non c’è posto per le “primedonne”.
Qual è il programma dei prossimi anni?
Paradossalmente non si arriva mai a una fine. La Coppa America è un processo in continua evoluzione, fino all’ultimo giorno dell’ultima regata si studia, si progetta, si migliora. Lo ha dimostrato Oracle nella scorsa edizione: in svantaggio 8 a 1 ha introdotto delle novità tecniche, ha costantemente migliorato il lavoro dell’equipaggio imparando dai propri errori, ha saputo reagire con determinazione ed è riuscito a ribaltare la situazione, vincendo la Coppa America per 9 a 8!
La scelta di Cagliari?
Cagliari offre il perfetto compromesso tra necessità logistiche e condizioni meteo. Nel Golfo di Cagliari si hanno più di 200 giorni l’anno con venti superiori ai 12-13 nodi, ideale per gli allenamenti con i catamarani. E’ una città dinamica, in alcuni settori all’avanguardia e con un aeroporto a 10 minuti dalla nostra base. La città ci ha inoltre riservato un’accoglienza estremamente calorosa ed entusiasta, mettendoci a disposizione spazi e strutture che ci consentono di prepararci al meglio per la sfida. Non ultima, la situazione logistica per le famiglie dei membri del team è ottimale, e offre tutti i servizi di una grande città, ma con una grande facilità di spostamenti e gestione a misura d’uomo.
VIDEO: LO STAFF DEL TEAM
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fcolivicchi
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Marco Radman (non verificato)