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02/12/2019 - 11:39

Un caso che continua a scuotere la vela mondiale

Laseristi europei, ultimatum a ILCA

Assemblea Eurilca (le classi europee, 70% del mondo Laser) a Roma alla presenza di Tracy Usher e Eric Faust (presidente e segretario generale di ILCA, la classe mondiale), nelle strutture del CONI grazie all'interessamento della Federvela italiana. Dibattito acceso, molte critiche e domande senza risposte dai due capi della Classe Mondiale. E alla fine con una mozione i laseristi europei chiedono a ILCA di trovare un accordo con Laser Performance. Come è andata e come finirà...

 

Quasi un G20 della classe velica più diffusa della vela, un simbolo, dalle Olimpiadi alle spiagge di tutto il mondo. Si è svolta a Roma, ospitata nei locali del CONI grazie all'interessamento della Federvela italiana, l'assemblea di Eurilca (le associazioni di classe Laser europee), trasformata in un momento decisivo per la presenza di Tracy Usher e Eric Faust (presidente e direttore generale di ILCA, la classe mondiale) i quali hanno accettato l'invito.

Ad aprire i lavori è stato il presidente FIV Francesco Ettorre che ha consegnato al presidente Eurilca e al presidente AICL un omaggio della FIV. Ettorre ha dichiarato: "Nel saluto alle delegazioni europee ed al presidente dell'Eurilca ho richiamato a quello che è il punto chiave della questione. Ogni decisione nazionale e internazionale deve avere come punto centrale gli atleti. Ogni decisione che non ha come punto focale, per lo sviluppo della vela, gli atleti é una decisione sbagliata."

Un'assemblea che ha trattato i temi normali di ogni classe: bilancio, calendario, nuovi eventi, marketing e comunicazione, sostenibilità e iniziative per l'ambiente, comunicazioni dai vari paesi. Ma il dibattito, come ampiamente previsto, si è acceso per la presenza di Faust e Usher, ai quali un punto all'Ordine del Giorno dava spazio per riportare gli ultimi esiti del World Council.

Dopo la breve relazione di Eric Faust, è iniziata la vera riunione: con un confronto acceso, moltissime e serrate domande dei vari segretari del Laser delle nazioni europee, e un diluvio di critiche alla gestione ILCA per la difficoltà in cui si trova il mondo Laser. Questa una breve ricostruzione dell'assemblea.

Eric Faust (ha parlato solo lui, Tracy Usher è rimasto in silenzio al suo fianco) è partito spiegando che ILCA ha agito su due binari: mantenere lo status olimpico della classe Laser, e venire incontro alle nuove linee antitrust di World Sailing contro le posizioni monopolistiche. Ha anche spiegato che ILCA ha ricevuto 29 richieste da cantieri interessati a ottenere la qualifica di official builder, sulle quali l'associazione sta lavorando.

Le domande e le obiezioni a ILCA rivolte a Eric Faust hanno riguardato questi punti principali: si è partiti dalla difficoltà attuale dei laseristi a reperire sul mercato diversi pezzi di ricambio e le stesse barche, ciò a causa dello stop della produzione di Laser Performance Europe (il cantiere storico, il più grande e anche il titolare dei diritti di trademark sul brand Laser: ILCA alcuni mesi fa all'improvviso ne ha revocato lo status di costruttore abilitato, per motivi futili, gesto che ha dato il via all'attuale crisi). Qualcuno dei delegati presenti ha parlato di "disastro", che rischia di allontanare molti velisti, specialmente giovani, dalla classe Laser.

Faust ha dichiarato che la bozza di un "accordo confidenziale" sta circolando e si spera che presto LP possa tornare a produrre Laser e componenti. Nulla di più preciso, nonostante le ripetute richieste degli europei in tal senso, sui tempi, sui contenuti e sulle reali possibilità di arrivare a questo accordo. Faust ha detto che "per rendere pubblici i termini di un contratto in trattativa serve il consenso di tutte le parti", che in questo caso mancherebbe, per la contrarietà dei giapponesi.

Una lamentela importante riguarda la scarsa rappresentatività dell'Europa nel direttivo di ILCA, considerando che il vecchio continente esprime il 70% dei soci Laser mondiali. Eric Faust si è trincerato dietro frasi di circostanza ("Non ho contribuito a scrivere la Constitution di ILCA") di fatto rifiutando di prendere seriamente in considerazione la richiesta di maggiore trasparenza e democraticità dei processi decisionali. L'assemblea non ha mancato di criticare ancora una volta il voto online per la modifica dello statuto fatto attraverso la piattaforma "Survey Monkey" che non brilla certo per trasparenza e garanzie sulla serietà dei voti.

Scendendo nel dettaglio, è stato chiesto a Faust e Usher di dare risposte certe sul nome della classe. Come si chiameranno i prossimi Mondiali e Europei? Faust ha più volte confermato: "Continueremo a organizzare i Mondiali Laser e Laser Radial, gli Europei Laser e Laser Radial." Ma si è contraddetto quando dall'assemblea sono emersi i riferimenti ai bollini rilasciati col nome ILCA Dinghy. Presenti alcuni stazzatori, che non sono stati in grado di garantire con certezza che in un prossimo evento internazionale, presentandosi due tipi di barche - Laser e ILCA Dinghy - a entrambe possa essere garantito il diritto di regatare. Dunque il problema resta e a poco sono servite le assicurazioni di Faust.

Altrettanto vaga si prospetta la prossima valutazione sull'adozione dei nuovi C-Rig allo studio. I delegati europei non sono contrari a priori al fatto che la classe guardi avanti e provi evoluzioni tecnologiche, ma anche in questo caso il problema è la gestione, centralizzata, personalistica e poco democratica, del processo decisionale.

In molti interventi è stata evocata Laser Performance Europe, perchè dalla sua revoca sono iniziati i problemi attuali, comprese alcune cause legali in corso, la mancanza di prodotti sul mercato, i dubbi sul futuro. Il paradosso è che proprio nel momento in cui ILCA afferma di muoversi per rispondere ai requisiti "Fair" e "Not discriminatory" imposti da World Sailing, in realtà viene rimproverata da una fetta maggioritaria dei soci mondiali di una gestione "Unfair" e discriminatoria...

Due ore di confronto serrato, una partita a ping-pong tra trenta europei e i due capi di ILCA, nel quale molte domande sono rimaste senza risposte. In generale Faust, sottoposto a un democratico assedio, non ha convinto, non è riuscito a tranquillizzare gli animi, che anzi si sono riscaldati in un crescendo culminato con la mozione finale emersa il giorno successivo.

La conclusione di questi due giorni importanti per il futuro di una fetta della vela di base, sta tutta in questa "mozione", letta e approvata in assemblea alla presenza di Eric Faust e Tracy Usher, di fatto i destinatari del documento. Che dice così.

EURILCA AGM STATEMENT

"We are concerned that European Laser Sailors are facing a lack of supply of new boats and equipment.

"We believe this situation has come about through a lack of trust between ILCA and Laser Performance, such that the agreements between ILCA and LP that us required to ensure supply of boats and equipment in Europe have yet to be signed.

"We know strong leadership from both parties will see this matter resolved before 1-1-2020.

"We are strongly supportive of ILCA's commitment to modernising their governance to bring it up to today's standards. This will include representation on the ILCA World Council becoming more reflective of ILCA's membership base, ensuring transparency at all times and avoiding the appearance of any confict of interest.

"European Laser Sailors are excited by the gradual and appropriate evolution of the Laser rig and look forward to being involved in both the development of the rig and the making process, as we move forward.

"Eurilca have scheduled and extraordinary EGM for mid January to make any decision we believe necessary to protect the interests of our sailors, should significant progress on the above points not to be apparent."

COSA SIGNIFICA - Bisogna aver visto e "sentito" la riunione romana per interpretare lo statement consegnato a ILCA. E' un ultimatum in tutti i sensi, perchè dice le cose che vuole realizzare, comprese le scadenze temporali (entro fine anno nuovo accordo con Laser Performance). E perchè sottolinea che anche la strada per arrivare ai nuovi rig potrà funzionare solo se saranno coinvolti i velisti e la maggioranza europea di ILCA. E perchè parla senza giri di parole del fatto che il Council di ILCA debba diventare più rappresentativo e mettere al bando anche il solo rischio di conflitti di interesse... Infine perchè mette già in conto il mancato rispetto delle scadenze, e convoca sin d'ora una nuova assemblea straordinaria "per prendere tutte le decisioni necessarie nell'interesse dei nostri velisti".

Insomma Eurilca ha battuto un colpo. Qualcuno si aspettava che la riunione di Roma potesse essere decisiva per la vita o la morte di ILCA. Così non è stato, per ora, ma le distanze restano grandi, e se ILCA non si rimetterà in carreggiata, allora ogni sviluppo potrà essere possibile. 

Sezione ANSA: 
Saily - News

Commenti

luca cesena (non verificato)

A sto punto ritengo la cosa migliore la scissione tra EURILCA e ILCA ,continuiamo pure a fare le regate come abbiamo sempre fatto con le nostre barche e gli armi attuali,ed i signori Faust e Usher che fondino pure tutte le classi che vogliono senza impossessarsi del marchio Laser,che non gli appartiene e sarebbe una truffa a tutti gli effetti.Ci sono un sacco di velisti che hanno scelto di regatare in laser,per evitare di scontrarsi con scafi diversi che vanno di più,vele diverse,arrivano questi signori e distruggono tutto in cinque minuti.Noooo!!!! non ci siamo proprio,nel modo più assoluto.2