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17/02/2020 - 19:38
Cause legali si aggiungono ai disastri ILCA
Laser, ne capitano di tutti i colori!
Non bastava la follia ILCA, il bando LPE, la confusione sul nome della barca olimpica, il futuro incerto dell'associazione... Un tribunale USA ha condannato Laser Performance a risarcire Bruce Kirby (oltre 6 milioni di dollari) per una causa durata oltre sei anni sulla contraffazione nata per il mancato pagamento di royalties. Il cantiere ha fatto appello. Ma intanto...
Se il Laser vi fa diventare tutti verdi di rabbia, vi capiamo. E' quasi inevitabile. E se, alla lunga, decideste di cambiare cinghie e timone per passare ad altre barche, anche lì come darvi torto. Non se ne puo' più e non si riesce neanche più quasi a raccontare le vicende che si affastellano intricate intorno a un mondo che, di suo, non chiederebbe altro che continuare a veleggiare indisturbato. Invece no.
Si è appena concluso un malinconico Mondiale con vele irriconoscibili, una scritta grigia al posto del raggio rosso fuoco che da sempre identifica il Laser. Come noto c'è già un confronto aperto e feroce che coinvolge l'associazione internazionale, le sue rappresentante europee, World Sailing, una serie di cantieri tra cui quello inglese storico, quelli australiano e giapponese, i sette nuovi individuati come licensed builder (ma solo in-fieri, l'iter per la conferma è ancora lungo e visto chi lo gestisce c'è da stare poco tranquilli), e qualche migliaio di velisti dai 14 ai 90 anni...
Senza rientrare in quel confronto, diamo conto dell'ultima breaking news che piomba sul Laser: è la sentenza del 14 febbraio di un tribunale del Connecticut (USA), che ha emesso un verdetto condannando Laser Performance a risarcire per oltre 6 milioni di dollari il designer del Laser Bruce Kirby, 81 anni, noto per aver progettato il Laser nel 1969 e per aver rappresentato il Canada nelle classi Finn e Star ai Giochi Olimpici del 1956, 1964 e 1968.
Il 4 marzo del 2013, Bruce Kirby Inc., aveva presentato una denuncia nel distretto federale statunitense del Connecticut, accusando Laser Performance di contraffazione illegale della barca di Kirby riconosciuta a livello globale come Laser. Tutto nasce dal momento in cui alcuni cantieri avrebbero fatto accordi per continuare a costruire i Laser senza la prevista autorizzazione del designer a usare il Laser Construction Manual, e smettendo di pagare a Kirby le royalties sulle barche vendute, come era stato per oltre vent'anni.
Il 13 giugno 2013 Laser Performance aveva depositato la sua risposta presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti del Connecticut, allegando piani di Bruce Kirby, Inc., Global Sailing Limited e Performance Sailcraft Pty. Ltd. Il tribunale del Connecticut dopo oltre sei anni ha quindi emesso sentenza in favore di Bruce Kirby Inc. Laser Performance ha annunciato che farà appello.
Quanto accadrà in tribunale e con quali tempi, è ardua sentenza. Ma gli scenari che apre sono invece già in qualche modo visibili, e si fondono con la querelle ricordata in apertura e gestita (si fa per dire) da ILCA. Se il progettista-papà del Laser si vede riconosciuti e riaffermati tutti i diritti sulla sua creatura, di fatto il Laser Construction Manual è suo, e solo lui puo' decidere a chi far costruire la barca. In sostanza, ci si puo' chiedere: dopo aver vinto con Laser Performance, adesso Kirby con chi altri potrà prendersela? O invece per paradosso la sentenza, quando definitiva, servirà ad aggiustare le cose?
Gianni (non verificato)