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02/04/2013 - 19:58
Lutto nella vela
Lutto nella vela
La scomparsa di
Bruno Calandriello
Bruno Calandriello
Un grande personaggio della vela. Presidente-padre dello Yacht Club Punta Ala, armatore vincente (con la serie dei Dida), professore, la sua cifra: l’equilibrio
Lunedi pomeriggio a Firenze è venuto a mancare, all’età di 87 anni, il Prof. Bruno Calandriello, storico Presidente dello Yacht Club Punta Ala e importante icona della vela italiana per le sue imprese di atleta e di dirigente.
Se si dovesse ricordare con un tratto l’elemento caratteristico dell’uomo, del velista e del dirigente Bruno Calandriello, la parola giusta sarebbe: equilibrio. Il Professor Bruno Calandriello. Vederlo all’opera (in senso stretto della sua attività di chirurgo ortopedico, o al timone delle sue barche o alla guida dello Yacht Club Punta Ala) trasmetteva una forza tranquilla.
La vita di Bruno Calandriello per la vela italiana resta legata alle imprese delle sue barche e all’atto di fede e visionarietà col quale diede vita allo Yacht Club Punta Ala, ancora oggi uno dei più belli e di riferimento dello yachting in Italia. C’era lui alla guida del club quando arrivò il ciclone Patrizio Bertelli e con lui le due sfide (2000 e 2003) all’America’s Cup.
C’era anche un Calandriello che la vela “prestava” al resto della sua vita, soprattutto alla professione. E anche in questo campo, Bruno Calandriello è stato un leader.
L’INTERVENTO SUL PERONE DI GIGI RIVA
Allievo di Oscar Scaglietti, fu uno dei più noti ortopedici italiani, fino a diventare l'ortopedico dei calciatori. Fu lui, nel 1970, ad eseguire un delicato intervento sul perone di Gigi Riva, fratturato in uno scontro con l'austriaco Hof durante una partita della Nazionale a Vienna. Sotto i ferri del primario all'Istituto ortopedico toscano, passarono anche altri giocatori come Miani, Desolati, Cuccureddu e Favaro. Nel 1984 il delicato intervento chirurgico su Giancarlo Antognoni, che in uno scontro di gioco con Luca Pellegrini, in Fiorentina-Sampdoria il 13 febbraio, si era fratturato tibia e perone.
IL CORDOGLIO
Il Presidente dello Yacht Club Punta Ala Massimo de Sanctis, il Consiglio Direttivo, i dipendenti ed i Soci tutti, affranti per la perdita del loro Presidente Emerito Bruno Calandriello, sono vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore.
Il "Professore" è stato tra l'altro artefice della realizzazione della nuova sede dello Yacht Club Punta Ala e delle due Campagne di Coppa America con Luna Rossa e di tante regate di livello internazionale.
Bruno Calandriello lascia tre figli: Filippo, Benedetta e Isabella. A loro le condoglianze della redazione di Saily.it.
Lunedi pomeriggio a Firenze è venuto a mancare, all’età di 87 anni, il Prof. Bruno Calandriello, storico Presidente dello Yacht Club Punta Ala e importante icona della vela italiana per le sue imprese di atleta e di dirigente.
Se si dovesse ricordare con un tratto l’elemento caratteristico dell’uomo, del velista e del dirigente Bruno Calandriello, la parola giusta sarebbe: equilibrio. Il Professor Bruno Calandriello. Vederlo all’opera (in senso stretto della sua attività di chirurgo ortopedico, o al timone delle sue barche o alla guida dello Yacht Club Punta Ala) trasmetteva una forza tranquilla.
La vita di Bruno Calandriello per la vela italiana resta legata alle imprese delle sue barche e all’atto di fede e visionarietà col quale diede vita allo Yacht Club Punta Ala, ancora oggi uno dei più belli e di riferimento dello yachting in Italia. C’era lui alla guida del club quando arrivò il ciclone Patrizio Bertelli e con lui le due sfide (2000 e 2003) all’America’s Cup.
C’era anche un Calandriello che la vela “prestava” al resto della sua vita, soprattutto alla professione. E anche in questo campo, Bruno Calandriello è stato un leader.
L’INTERVENTO SUL PERONE DI GIGI RIVA
Allievo di Oscar Scaglietti, fu uno dei più noti ortopedici italiani, fino a diventare l'ortopedico dei calciatori. Fu lui, nel 1970, ad eseguire un delicato intervento sul perone di Gigi Riva, fratturato in uno scontro con l'austriaco Hof durante una partita della Nazionale a Vienna. Sotto i ferri del primario all'Istituto ortopedico toscano, passarono anche altri giocatori come Miani, Desolati, Cuccureddu e Favaro. Nel 1984 il delicato intervento chirurgico su Giancarlo Antognoni, che in uno scontro di gioco con Luca Pellegrini, in Fiorentina-Sampdoria il 13 febbraio, si era fratturato tibia e perone.
IL CORDOGLIO
Il Presidente dello Yacht Club Punta Ala Massimo de Sanctis, il Consiglio Direttivo, i dipendenti ed i Soci tutti, affranti per la perdita del loro Presidente Emerito Bruno Calandriello, sono vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore.
Il "Professore" è stato tra l'altro artefice della realizzazione della nuova sede dello Yacht Club Punta Ala e delle due Campagne di Coppa America con Luna Rossa e di tante regate di livello internazionale.
Bruno Calandriello lascia tre figli: Filippo, Benedetta e Isabella. A loro le condoglianze della redazione di Saily.it.
Giancarlo Piludu (non verificato)