Storia | Barche

30/06/2012 - 14:33

controcorrente: dalla Francia si era trasferito in Italia

La scomparsa
di Alain Jezequel

Il francese è stato un progettista rivoluzionario. Dalla sua matita nacquero i Grand Soleil 39 e 343, lo Show 29, il Fax di Zuanelli. E in regata i suoi sesta classe hanno dominato molte stagioni. Si era trasferito a Bocca di Magra nel 1975
 
Se ne va con Alain Jezequel, francese trapiantato dal 1975 in Italia a Bocca di Magra, un grande pezzo di storia della vela: il progettista francese è stato un genio dei crociera-regata, disegnatore di modelli di enorme successo per la serie Grand Soleil, per gli Show di Barberis, per Zuanelli, insomma una delle firme che rivoluzionò le linee progettuali a cavallo tra gli anni settanta e ottanta.

Alain è stato il padre di alcune delle barche più riuscite degli anni '80: il mitico Grand Soleil 39, che ironicamente veniva definito "spaghetti Swan" per le sue linee che ricordavano quelle dei modelli finlandesi. Un altro cavallo di battaglia dei Cantieri Del Pardo, che ancora oggi continua a ben figurare sui campi di gara, fu il Grand Soleil 343, barca senza tempo che riscuote tuttora successo tra gli appassionati.

IL TRIONFO DEI SUOI PICCOLI SESTA CLASSE
Jezequel deve anche la sua fama ai progetti dei piccoli VI classe, il Lariosauro e Charllie Papa 2, barche che vinsero tutto sui campi di regata. Sul finire degli anni '70 dichiarò l'intenzione di ispirarsi alle tendenze progettuali dei neozelandesi: nacque così il mitico Jez 27, un V classe leggerissimo, planante al traverso e vincente.

Dal maggio del 1975, innamorato dell'Italia, decise di trasferire il suo studio e l'abitazione a Bocca di Magra: iniziò così il periodo italiano di Jezequel, che fino a quel momento aveva collaborato con la Dufour; prima lavora con il cantiere Barberis, realizzando un mito chiamato Show 29, poi arriva in casa Grand Soleil, dove rivoluzionerà definitivamente il concetto di barca da crociera sportiva.

Sul finire degli anni '80 il cantiere Zuanelli, noto fino a quel momento per avere realizzato solo barche da pura crociera, contatta Jezequel per commissionargli il disegno di una barca sportiva. Il progettista francese collabora a distanza con il cantiere, inviando gli avanzamenti del progetto via fax e facendo capolino di tanto in tanto il cantiere: ironicamente Zuanelli decise di chiamare il nuovo modello FAX, una barca riuscita che non si trova facilmente sul mercato ma può essere un grande affare sull'usato.

Con Alain Jezequel se ne va un pezzo della vela mondiale, un pioniere della progettazione che con le sue forme ha cambiato la storia dello yachting, diventando il papà indiscusso dei crociera-regata. (dotsail)

Commenti

PietroPietrotraina (non verificato)

Posseggo da 25. Anni un 343 ed a nuora non riesco a trovare pari doti di eleganza E docilità, prestazioni marine incluse, in altre imbarcazioni di pari lunghezza. E dire che ne ho viste e timonate tante. D altronde l espressione del suo progettista nei tratti somatici del viso testimonia la tensione di chi affida alla matita il bisogno della perfezione assoluta, del. Sogno totale fuori dal tempo. Tutte le sue creazioni. ,infatti, lo dicon.

ALBERTO GRASSI (non verificato)

Ho personalmente restaurato e riportato su i campi di regata una VI classe IOR di Jezequel (Cantieri dal Ferro 1978) BURIDONE ITA 7606. Vengo da 30 anni di navigazione da diporto e negli ultimi 10 di regate... Non ho mai provato niente che neanche lontanamente si possa avvicinare alla sensazione marina che questa barca trasmette a chi la timona. E' una questione di forme... e quando le forme funzionano si sa...sono anche belle. Domenica scorsa pur essendo la barca piu' vecchia e piu' piccola di tutta la manifestazione abbiamo conseguito un 1° di classe e un 1° Overall. E' proprio il caso di dire...caro Alain, ovunque tu sia sappi che questa tua barca non invecchia mai. Un abbraccio. Alberto https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=783823451824640&id=167719910101667&comment_id=784140631792922&notif_id=1507018916664301&notif_t=feed_comment