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02/07/2014 - 22:21
A proposito di vela in solitario
A proposito di vela in solitario
Jeremie Beyou, Le Solitaire!
Bretone, 38 anni, ha vinto il suo terzo Solitaire du Figaro. La regata delle regate, il solitario dei solitari. Ecco cosa possono insegnarci - FOTO E 3 VIDEO
Bretone, 38 anni, ha vinto il suo terzo Solitaire du Figaro, la regata a tappe più tecnica e "vera" per i navigatori solitari, che si fa con un monotipo di 10 metri e mezzo, su mari tra i più inospitali del mondo. Come lui, prima, solo Philippe Poupon, Jean Le Cam e Michel Desjoyeaux...
di Fabio Colivicchi
Jeremie Beyou, 38 anni, bretone, è l'eroe del giorno per la navigazione a vela in solitario. Vincendo la quarta e ultima tappa da Les Sables d'Olonne e Cherbourg Octeville, infatti, Jeremie ha trionfato nel Solitaire du Figaro 2014. Non solo, ha eguagliato il record di Figaro vinti (3), dopo i successi nel 2005 e 2011: come lui solo altri tre nomi pazzeschi della vela oceanica, come Philippe Poupon, Jean Le Cam e Michel Desjoyeaux. Un mito, un campione. Eppure schivo nel suo viso dolce e spigoloso, scolpito dal vento. Occhi abituati a vedere soprattutto onde.
In questi tempi in cui da noi sembra esserci la voglia di scoprire o lanciare una sorta di via italiana alla vela in solitario, con numerosi protagonisti su vari tipi di barche, dai Mini 650 ai Class 40 e Open 50, qualcuno nel giro cegli IMOCA 60, ma anche molti con barche "normali" che si sffrontano in regate "normali" (per quanto può esserlo una regata) in Tirreno, può essere utile andare a vedere cosa è la navigazione nella patria della navigazione. C'è sempre da imparare e imparando si cresce, prima da soli e poi insieme.
IL TRIONFO DI BEYOU
"Se un giorno mi avessero detto che avrei vinto tre Figaro, non ci avrei mai creduto! Sono emozionato, sorpreso, felice, orgoglioso di questo successo e di affiancare gente come Philou, Mich e Jean. Ancora non mi rendo del tutto conto di quanto è successo, ma è una grande gioia."
Sono passati pochi minuti dal taglio della linea, come sempre con le barche molto vicine tra loro, dell'ultima tappa del Figaro 2014. Jeremie (Maitre Coq) batte di pochi secondi Adrien Hardy (Agir) e Corentin Douguet (Un Maillot pour la vie). E vince la regata facendi il tris. La cosa straordinaria è la regolarità di Beyou, sempre sul podio in ognuna delle quattro tappe, e primo nell'ultima e decisiva.
Le quattro tappe si sono svolte nella Manica, lungo la costa bretone, e quindi attraversando un tratto di Atlantico per ragiungere il sud dell'Inghilterra e dell'Irlanda prima di tornare ancora in Normandia. Da Deauville a Plymouth (484 miglia) con boe nel Canale della Manica, poi da Plymouth a Roscoff girando il celebre scoglio del Fastnet (535 miglia), e ancora da Roscoff a Les Sables d'Olonne (la città del Vendée, 505 miglia), e infine l'ultima tappa, da Les Sables a Cherbourg Octeville, 490 miglia. In tutto duemila miglia. La regata delle regate. Prendere esempio e imparare.
Jeremie Beyou è una storia di vela oceanica francese esemplare. La sua prima Solitaire la fa nel 1997, a soli 21 anni. Prima lezione: quanti velisti 21enni italiani si sentirebbero pronti per un Figaro? Ma del resto si potrebbe dire: esiste un Figaro in Italia? Comunque, da quel 1997 in poi, per quasi 20 anni, Beyou ha navigato, navigato, navigato. Ha all'attivo anche due Vendée Globe, entrambi non terminati, il secondo per disalberamento. Ci riproverà alla prossima edizione, e stavolta sono in tanti a darlo per favorito.
In Francia hanno la Solitaire e i Jeremie Beyou nascono come funghi. Ma hanno anche l'oceano, le maree della Bretagna, la Manica in Normandia. Noi abbiamo altre cose, sulle quali comunque possiamo costruire del buono. Intanto che ci pensiamo, guardiamoci le splendide immagini degli arrivi a Cherbourg, e le prime parole di Jeremie. La vela in solitario, nel mondo, oggi è lui. A proposito: avranno piombato i motori?
VIDEO ARRIVO DI BEYOU E PRIME PAROLE
GLI ALTRI ARRIVI DELLA QUARTA E ULTIMA TAPPA
IL SEGUITO DEGLI ARRIVI
http://www.lasolitaire.com
Bretone, 38 anni, ha vinto il suo terzo Solitaire du Figaro, la regata a tappe più tecnica e "vera" per i navigatori solitari, che si fa con un monotipo di 10 metri e mezzo, su mari tra i più inospitali del mondo. Come lui, prima, solo Philippe Poupon, Jean Le Cam e Michel Desjoyeaux...
di Fabio Colivicchi
Jeremie Beyou, 38 anni, bretone, è l'eroe del giorno per la navigazione a vela in solitario. Vincendo la quarta e ultima tappa da Les Sables d'Olonne e Cherbourg Octeville, infatti, Jeremie ha trionfato nel Solitaire du Figaro 2014. Non solo, ha eguagliato il record di Figaro vinti (3), dopo i successi nel 2005 e 2011: come lui solo altri tre nomi pazzeschi della vela oceanica, come Philippe Poupon, Jean Le Cam e Michel Desjoyeaux. Un mito, un campione. Eppure schivo nel suo viso dolce e spigoloso, scolpito dal vento. Occhi abituati a vedere soprattutto onde.
In questi tempi in cui da noi sembra esserci la voglia di scoprire o lanciare una sorta di via italiana alla vela in solitario, con numerosi protagonisti su vari tipi di barche, dai Mini 650 ai Class 40 e Open 50, qualcuno nel giro cegli IMOCA 60, ma anche molti con barche "normali" che si sffrontano in regate "normali" (per quanto può esserlo una regata) in Tirreno, può essere utile andare a vedere cosa è la navigazione nella patria della navigazione. C'è sempre da imparare e imparando si cresce, prima da soli e poi insieme.
IL TRIONFO DI BEYOU
"Se un giorno mi avessero detto che avrei vinto tre Figaro, non ci avrei mai creduto! Sono emozionato, sorpreso, felice, orgoglioso di questo successo e di affiancare gente come Philou, Mich e Jean. Ancora non mi rendo del tutto conto di quanto è successo, ma è una grande gioia."
Sono passati pochi minuti dal taglio della linea, come sempre con le barche molto vicine tra loro, dell'ultima tappa del Figaro 2014. Jeremie (Maitre Coq) batte di pochi secondi Adrien Hardy (Agir) e Corentin Douguet (Un Maillot pour la vie). E vince la regata facendi il tris. La cosa straordinaria è la regolarità di Beyou, sempre sul podio in ognuna delle quattro tappe, e primo nell'ultima e decisiva.
Le quattro tappe si sono svolte nella Manica, lungo la costa bretone, e quindi attraversando un tratto di Atlantico per ragiungere il sud dell'Inghilterra e dell'Irlanda prima di tornare ancora in Normandia. Da Deauville a Plymouth (484 miglia) con boe nel Canale della Manica, poi da Plymouth a Roscoff girando il celebre scoglio del Fastnet (535 miglia), e ancora da Roscoff a Les Sables d'Olonne (la città del Vendée, 505 miglia), e infine l'ultima tappa, da Les Sables a Cherbourg Octeville, 490 miglia. In tutto duemila miglia. La regata delle regate. Prendere esempio e imparare.
Jeremie Beyou è una storia di vela oceanica francese esemplare. La sua prima Solitaire la fa nel 1997, a soli 21 anni. Prima lezione: quanti velisti 21enni italiani si sentirebbero pronti per un Figaro? Ma del resto si potrebbe dire: esiste un Figaro in Italia? Comunque, da quel 1997 in poi, per quasi 20 anni, Beyou ha navigato, navigato, navigato. Ha all'attivo anche due Vendée Globe, entrambi non terminati, il secondo per disalberamento. Ci riproverà alla prossima edizione, e stavolta sono in tanti a darlo per favorito.
In Francia hanno la Solitaire e i Jeremie Beyou nascono come funghi. Ma hanno anche l'oceano, le maree della Bretagna, la Manica in Normandia. Noi abbiamo altre cose, sulle quali comunque possiamo costruire del buono. Intanto che ci pensiamo, guardiamoci le splendide immagini degli arrivi a Cherbourg, e le prime parole di Jeremie. La vela in solitario, nel mondo, oggi è lui. A proposito: avranno piombato i motori?
VIDEO ARRIVO DI BEYOU E PRIME PAROLE
GLI ALTRI ARRIVI DELLA QUARTA E ULTIMA TAPPA
IL SEGUITO DEGLI ARRIVI
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Luca (non verificato)