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09/12/2013 - 15:58

Tour de France a la Voile

In Francia due Giri
In Italia nessuno!

L’organizzazione Amaury Sport Organization (ASO) ha presentato a Parigi le novità del Tour de France a vela. Che raddoppia: oltre ai professionisti con gli M34, in gara anche una flotta di Grand Surprise. Tre settimane intense dal 4 al 27 luglio. Che invidia… VIDEO
 
 
Che invidia, questa vela francese. Non bastava lo sgambetto nelle ultime miglia della Mini Transat, adesso ci si mette la beffa del Tour del France a vela che raddoppia, mentre da noi in Italia il Giro d’Italia è morto…
 
Amaury Sport Organisation ha presentato il percorso e le novità del Tour de France à la Voile 2014 nel giorno di apertura del Salone Nautico di Parigi. Otto città, otto tappe, tre settimane e un percorso che va dalla Manica al Mediterraneo. Ma soprattutto, l’introduzione di un Tour “parallelo” a quello degli equipaggi più preparati e professionali, che si corre con il monotipo M34 scelto lo scorso anno dopo un concorso. Il “secondo” Tour si svolgerà sullo stesso percorso con un monotipo molto popolare e “per tutti”, come il Grand Surprise di Archambault.
 
Otto città accoglieranno le flotte del Tour, da Dunkerque a Nizza, le barche copriranno un totale di 900 miglia, con 24 regate costiere , 6 tappe offshore e 4 notti in mare, il ritmo sarà estenuante e la gara si svolgerà nell'arco di tre settimane, una in meno degli anni scorsi.
 
“L’evento più breve offre una gara più densa e più eccitante per i tifosi e si adatta anche al budget dei team. Abbiamo anche scelto di spostare il Tour de France à la Voile una settimana più tardi nel mese di luglio in modo che coincida con l’inizio delle vacanze estive”, ha detto il direttore dell'evento Jean Baptiste Durier.
Sulla nuova rotta, il direttore di gara Christophe Gaumont ha spiegato l'equilibrio tra le quattro tappe a nord (Dunkerque, Dieppe, Granville e Roscoff) e le quattro a sud della Francia (partendo da Roses in Spagna, Gruissan, Hyères e Nizza). La prima parte del percorso sarà difficile a causa dei pericoli abituali del canale inglese (traffico, correnti). La parte mediterranea potrà invece svolgere un ruolo chiave con i possibili venti leggeri dell'estate o i colpi di Mistral.
 
PERCHE’ IL TOUR RADDOPPIA
Nel 2014 il cambiamento chiave sarà la presenza del Grand Surprise all'interno della flotta. A bordo ci saranno equipaggi di giovani e dilettanti, che affiancheranno i team professionisti che navigheranno sugli M34.
 
“Uno dei nostri obiettivi nel 2014 è quello di ristabilire la storia del Tour, un evento sempre aperto a entrambe le categorie pro e amateur. Abbiamo dovuto assicurarci che le condizioni fossero alla portata delle squadre giovani e dei dilettanti. Il DNA del Tour è sempre stato quello di mettere insieme grandi velisti e semplici appassionati, ma per diversi motivi, tra cui quelli economici, questi ultimi sono quasi scomparsi dalla linea di partenza negli ultimi anni. Ecco perché stiamo aggiungendo il Grand Surprise, che è un monotipo diffuso e dai costi contenuti”, ha detto Yann Le Moënner, direttore generale di ASO.
 
Per quanto riguarda i professionisti, un membro del team Groupama era alla presentazione al Paris Boat Show con il trofeo che verrà rimesso in palio, dopo che Franck Cammas, skipper di un team Groupama, ha vinto l'edizione 2013 (il suo ritorno potrebbe essere annunciato nei prossimi giorni. Annunciate anche squadre dall’estero. come la squadra tedesca Iskareen, il progetto belga di Mady Fobert, i russi di Klepikov e le squadre svizzere Ville de Genève Carrefour Dipendenze e Bienne Voile.
 
M34 e Grand Surprise navigheranno insieme sullo stesso percorso, ma saranno introdotte due classifiche diverse, Elite e Amatoriale.
 
Il Tour inoltre sarà anche un grande evento estivo a terra. 200.000 visitatori hanno animato i villaggi nel 2013, e si lavora allo sviluppo di questo evento: un villaggio regata aperto al pubblico che offre una vasta gamma di attività e uno spazio animazione sulle spiagge locali.
 
PERCHE’ IN ITALIA NIENTE GIRO A VELA?
Da due anni, dopo la dolorosa rinuncia di Cino Ricci, patron e organizzatore del Giro d’Italia a Vela per 22 anni, da noi non c’è più quella che era diventata a buon diritto una classica del calendario. Certo c’è il passato più recente, con i suoi piccoli o grandi errori, il trend preso negli ultimi anni dall’evento, che coinvolgeva più le istituzioni territoriali che il mondo della vela. Certo c’è la crisi economica che allontana ogni possibile sponsor togliendo ossigeno tanto a chi organizza quanto ai possibili team partecipanti. Ma ci chiediamo: cosa ne è stato dell’interessamento di Carlo Croce e della FIV, che voleva affiancare Cino Ricci nell’organizzazione e trasformare il Giro in una corsa allo “scudetto” della vela d’altura per equipaggi giovani dei vari club della penisola? E ancora: possibile che non ci sia nessuno, tra i tanti (anche professionisti) che organizzano migliaia di regate in tutto il Paese, a cui venga voglia di rimettere in piedi il Giro? Si preferisce un colpaccio tipo America's Cup World Series, o Extreme, piuttosto che rilanciare un evento di potenzialità straordinarie e di grande valore promozionale per la vela.
 
VIDEO: IL TOUR E FRANCE 2013 CON I M34

Commenti

Andrea (non verificato)

Che peccato che il giro d'Italia non si faccia piu'..... Io ho partecipato a 6 giri con diverse città e diverse barche e mi sono sempre divertito tantissimo. Una esperienza unica!!!!!

Bottadritta (non verificato)

il Girovela di Ricci era una 'sanguisuga' per i comuni che volevano ospitare una tappa, per nn parlare dell altissimo costo per 'dare il nome della città' a una barca in gara: nel 2001 il comune dove risiedevo versò 80mila euro tondi tondi, più spese accessorie per ricevimento, spettacolini da 4 soldi e villaggi ospitalità vari. Il Sindaco di allora è ancora indagato per la voragine di bilancio che lasciò, affossando un piccolo comune costiero. Oltretutto, a fronte di un costo così elevato aveva una visibilità mediatica pari alla coppa del nonno. Cino Ricci ha dato il meglio di se su Azzurra, l' organizzazione di eventi velici nn è il suo forte. Da quel che so, la sua società organizzatrice 'Velaitalia' ha chiuso i battenti.