Acquisti eccellenti nello staff tecnico federale
Ecco Zbogar & Plazzi
Due colpi-mercato FIV
La FIV ha annunciato nella notte del Velista dell'Anno 2016, due innesti di peso nello Staff Tecnico della squadra nazionale: come da noi annunciato c'è lo sloveno Vasilij Zbogar (tre medaglie olimpiche tra Laser e Finn) e il veterano di Coppa America Matteo Plazzi (l'ha vinta con Oracle USA 2010), che ha anche esperienze oceaniche. Ecco chi sono e cosa faranno con gli atleti della vela azzurra. E perchè la scelta del presidente Ettorre può cambiare la strada verso Tokyo 2020
di Fabio Colivicchi
Due "colpi" di mercato per la vela olimpica italiana. Senza dubbio, Vasilij Zbogar, con le sue tre medaglie olimpiche, è uno dei timonieri di singolo più titolati, vincenti, completi, maturi, in circolazione. Salire tre volte sul podio, bronzo Laser Atene 2004, argento Laser Qingdao (Pechino) 2008 e ancora, a oltre 40 anni, argento Finn a Rio 2016, significa avere l'attitudine alle imprese, il fiuto per la vittoria, darsi del tu con i grandi momenti dello sport. Non è solo questione di testa e classe, avere l'intuito per i buoni e gli scarsi (sui singoli lenti, si sa, la tattica è la componente più importante, anche se non l'unica), è anche quella che potremmo chiamare predisposizione genetica da atleta e sportivo vincente.
Lo sloveno ha incrociato le sue strade con la vela italiana altre volte, è stato parte del team di Coppa America +39 Challenge, lavorando a lungo con Luca Devoti (che ancora frequenta nella sua Academy di Valencia) e con lo stesso Michele Marchesini che oggi è il DT azzurro. Il suo modo di andare in barca, Laser o Finn, è più intellettuale che fisico, è possente senza essere un muscolare, anche per questo è un velista completo, e le esperienze in Coppa America.
Averlo preso, e verosimilmente sottratto a nazioni concorrenti, è un colpo di mercato e anche il sintomo che qualcosa di significativo sta cambiando nella gestione della preparazione olimpica. La conferma del Direttore Tecnico non ha impedito una franca riflessione su cosa ancora mancava al team per fare il salto di qualità, e la scelta di un nome di grande carisma che arriva con le sue tre medaglie al collo riporta ai tempi in cui la FIV dell'allora presidente Sergio Gaibisso portò in Italia il grande Valentin Mankin. Il nome, il personaggio, non fanno paura, non creano gelosie, ma sono una crescita per tutti. Un cambio di mentalità che può e deve propagarsi a tutto il team, dai tecnici agli atleti.
Cosa farà l'asso Vasilij Zbogar nello staff tecnico azzurro della vela olimpica? Sicuramente seguirà i singoli, a partire proprio dal Finn, dove c'è da rifondare una squadra, un gruppo misto che unisca vecchie glorie come Giorgio Poggi, due Olimpiadi e ancora voglia di schienare, e qualche giovane che si vede all'orizzonte. Zbogar significherà proobabilmente anche cambiare modalità di approccio e di lavoro, e non è escluso (tuttaltro) anche un suo sconfinamento nell'ambito Laser, pur avendo quella classe il suo coach di riferimento con Alp Alpagut. Insomma, Vasilij potrebbe rivelarsi una sorta di preziosissimo vice-DT, due finnisti al timone, mica male.
Matteo Plazzi è l'altro colpo, si può definire tale per tante ragioni: è indubitabilmente una delle "teste" più considerate della vela italiana a livello internazionale: basti pensare che è stato scelto da Dennis Conner e Brad Butterworth per fare il navigatore di Winston al giro del mondo Whitbread Round The World Race del 1993-1994, e poi da Larry Ellison e Russell Coutts per la campagna vittoriosa dell'America's Cup 2010, quella del famoso trimarano che battè il cat di Alinghi a Valencia. In mezzo, le tante sfide di Luna Rossa, nelle quali Plazzi ha ricoperto vari ruoli (altro elemento che denota versatilità e completezza) sia a bordo che a terra.
Alla fine di questa strada, il profilo di un velista a 360 gradi, conoscitore di uomini, barche e organizzazioni, avvezzo alla tecnologia e al team working, uno che quando c'è rema nella direzione comune e si sente, di quelli che è meglio avere in squadra che contro. Da buon romagnolo Matteo aggiunge anche il cuore alla sua professionalità velica: ha iniziato con Raul Gardini, parte del gruppo che a Marina di Ravenna ha ricordato un amico come Roberto Trombini con l'epopea di un maxi evento a lui intitolato, che ha portato per 13 anni in Adriatico i più grandi velisti del momento, con una struttura chiamata - non a caso - Progetto Vela, di cui lui era una delle anime.
Cosa farà Plazzi nel team tencico olimpico azzurro? La dicitura ufficiale parla di sviluppo tecnico: significa impostare e rendere organico il lavoro sui materiali, scafi, vele, attrezzatura, tecnologie. Un settore chiave per una preparazione olimpica della vela moderna, portato avanti fin qui spesso in modo scoordinato e solitario da singoli atleti o micro-team dai coach di classe. L'arrivo di uno che fino al ritiro dalla Coppa di Patrizio Bertelli era ogni mattina alla base di Luna Rossa di Cagliari, tra briefing, computer, ingegneri strutturisti, sailing team, può apportare una cultura del lavoro di ato livello e dare ulteriore spinta alla crescita di tutto il gruppo. Ecco perchè il doppio colpo Zbogar-Plazzi può essere una svolta sulla strada per Tokyo.
Francesco Ettorre, zitto zitto, facendosi scivolare i venticelli freddi su tensioni e ritardi nel lavoro del nuovo Consiglio, ha preso con forza le prime decisioni profonde sul settore che ha da subito avocato a sè, quello della preparazione olimpica. Senza tante chiacchiere, trattando personalmente l'acquisto dei due campioni. Un piglio che può trasferire meglio di tante parole la voglia di far bene al nuovo corso federale.
(Federvela) (...) La Federvela, prima di premiare gli atleti delle classi d’interesse giovanile che hanno conseguito risultati di rilievo internazionale nel corso della scorsa stagione di regate, ha presentato due nuovi, importanti innesti nello Staff Tecnico guidato da Direttore Tecnico Michele Marchesini, che vanno a rinforzare la squadra di Tecnici Federali al lavoro per il quadriennio olimpico 2017-2020.
Si tratta dello sloveno Vasilij Zbogar, vincitore di tre medaglie olimpiche, e dell’italiano Matteo Plazzi, una lunga esperienza nell’ambito della vela agonistica e una vittoria nella Coppa America 2010 a bordo di BMW Oracle.
VASILIJ ZBOGAR - Nato a Koper, in Slovenia, il 4 ottobre 1975, Zbogar è uno dei velisti Europei delle classi olimpiche più importanti e quotati in circolazione, nonché uno degli sportivi sloveni più famosi al mondo. In carriera vanta ben tre medaglie olimpiche: nel 2004, ai Giochi di Atene, si è aggiudicato il bronzo nel Singolo Laser Standard e quattro anni dopo, a Pechino, sempre nel Laser, ha conquistato una medaglia d’argento.
Passato al Singolo per equipaggi pesanti Finn, nel 2012, ha chiuso i Giochi di Londra al sesto posto, mentre l’anno scorso, alle Olimpiadi di Rio, ha vinto l’argento, portando quindi a tre il totale delle medaglie olimpiche. Oltre agli allori a cinque cerchi, sono numerosi i successi ottenuti da Zbogar, atleta che ha iniziato con la vela a 8 anni con l’Optimist e che nel 2004 è stato nominato Slovenian Sportsman of the Year, a partire da un oro al Campionato Europeo Laser Standard (2003), un oro ai Giochi del Mediterraneo (2005), un oro all’Europeo Finn (2013) e un bronzo al Mondiale Finn (2015), giusto per citare i risultati più eclatanti. Vasilij Zbogar rivestirà, nel contesto della Direzione Tecnica della FIV, il ruolo di tecnico della classe Finn.
MATTEO PLAZZI - Nato a Ravenna il 14 novembre del 1960, insignito dal CONI con 3 medaglie d’oro al valore atletico, 3 d’argento e 2 di bronzo, Matteo Plazzi nel 1993 ha partecipato alla Whitbread Round the World Race (il giro del mondo in equipaggio a tappe) e dopo aver vinto l’Admiral’s Cup del 1995 con la squadra italiana (era a bordo di Brava Q8), dal 1997 ad oggi si è sempre dedicato alla Coppa America. Nel 2000 ha vinto la Louis Vuitton Cup con Luna Rossa e nel 2010 ha vinto la Coppa America come navigatore a bordo del trimarano BMW Oracle, risultato che gli ha permesso di ricevere l'onorificenza "Una vita per lo sport" dal CONI provinciale.
Plazzi ha sempre curato sia l’aspetto sportivo che quello tecnico dei progetti a cui ha partecipato, iniziando come project manager della costruzione di prototipi negli Anni ’80 e ’90, per passare alla gestione dei sistemi elettronica di bordo ed analisi data nelle prime partecipazioni in Coppa America di Luna Rossa e al coordinamento del team di Bertelli nell’era legata ai multiscafi. Plazzi rivestirà il ruolo di Responsabile Sviluppo Tecnico delle squadre nazionali.
IL PRESIDENTE ETTORRE: GIORNATA IMPORTANTE
“Oggi è una giornata importante, perché pur avendo confermato un gruppo di tecnici che aveva fatto molto bene e che per un soffio non ci aveva portato una medaglia da Rio, volevamo fare un ulteriore salto di qualità, allargando il nostro staff con innesti importanti, che ho avuto il piacere di presentare in questa importante occasione”, ha dichiarato il Presidente Ettorre. “Vasilij Zbogar e Matteo Plazzi sono due professionalità di rilievo, che ci aiuteranno fare un ulteriore passo in avanti verso risultati sempre più importanti. Come ho già ripetuto, dobbiamo ricominciare, non distruggere, curando meglio i particolari, i dettagli che portano alla vittoria, cosa che abbiamo già iniziato a fare. Per quanto riguarda i ragazzi che abbiamo premiato questa sera, si tratta di un grande gruppo e di una certezza per i prossimi anni: ragazzi seri, che credono nel lavoro e nel valore dei sacrifici, che hanno voglia di confrontarsi e di crescere. Questo ci fa sperare in un futuro rigoglioso, anche se il percorso è ancora lungo”.
ZBOGAR; “È un onore e piacere essere qui, tra eccellenti velisti e persone fantastiche. In questi anni di regate ho accumulato un po’ di esperienza, che spero di poter trasmettere, umilmente, agli atleti, soprattutto quelli della classe Finn, e per l’Italia. Spero, e ne sono quasi sicuro, che a Tokyo avremo dei buoni atleti e dei buoni risultati”, sono le prime parole di Zbogar.
PLAZZI: “Anche per me è un onore, e un grande piacere, poter iniziare questa esperienza nello Staff tecnico della Federazione: sono qui per portare il contributo e il punto di vista di una persona che ha lavorato su altri progetti, tutti di alto livello, e spero che questo possa far crescere la squadra”, ha dichiarato Plazzi.
PREMIATI I GIOVANI AZZURRINI DELLA VELA
Come già anticipato, durante la serata del Velista dell’Anno, la Federazione Italiana Vela, con il Presidente Francesco Ettorre affiancato dal DT Marchesini e dalla Campionessa Olimpica e attuale DT della Giovanile Alessandra Sensini, ha premiato i velisti delle classi d’interesse giovanile che nel 2016 hanno conseguito risultati di rilievo internazionale, riconoscimenti che sono andati a Giorgia Speciale (RS:X-Techno 293, SEF Stamura), Gaia Bergonzini (Optimist, FV Malcesine), Francesca Russo Cirillo e Alice Linussi (420, SV Barcola Grignano), Edoardo Tanas (Techno 293, FV Malcesine), Veronica Ferraro e Giulia Ierardi (420, YC Sanremo), Tommaso Cilli e Bruno Mantero (420, YC Sanremo), Marta Zattoni (Laser Radial, CV Bellano), Paolo Giargia (Laser Radial, Varazze CN), Alexandra Stalder e Silvia Speri (420, CN Bardolino-FV Peschiera), Carolina Albano (Laser Radial, CDV Muggia), Maria Ottavia Raggio e Paola Bergamaschi (49er FX, CV La Spezia-SC Garda Salò), Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (470, Marina Militare) e Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini (470, YC Italiano-CV Toscolano Maderno).
La Sensini, circondata dalle giovani promesse della vela azzurra, ha esibito il Trofeo delle Nazioni vinto lo scorso dicembre ai Campionati Mondiali Giovanili di Auckland, in Nuova Zelanda, evento che, oltre alla conquista dell’importante trofeo a squadre, ha portato all’Italia anche tre medaglie individuali: l’argento con Alexandra Stalder e Silvia Speri nel 420 Femminile e con Paolo Giargia nel Laser Radial Maschile, il bronzo con Carolina Albano nel Radial Femminile.
“Quella in Nuova Zelanda è stata davvero una gran bella trasferta, il successo più bello da quando ho smesso con l’agonismo. E poi Auckland è la città della vela, un posto magnifico dove vincere”, ha raccontato il DT della Giovanile. “Il team era molto unito, sapevo che potevamo vincere la classifica a squadre, ma poi oltre al Trofeo abbiamo portato a casa anche tre medaglie individuali, quindi meglio di così non poteva andare”.
La FIV e Assomarinas, rappresentata dal suo Presidente Roberto Perocchio, hanno consegnato un riconoscimento al Marina di Porto San Rocco (Muggia), selezionato da Assomarinas tra le strutture portuali più vicine al mondo dello sport della vela e da sempre impegnato nell’organizzazione di eventi sportivi di alto livello (a luglio ospiterà il Campionato del Mondo ORC International), ritirato da Marina Simoni. La Federazione ha infine consegnato un riconoscimento alla Veleria ZM Design Zaoli, rappresentata da Andrea Zaoli, per aver realizzato negli ultimi due anni 1800 vele nell’ambito del programma Inhouse Certification di World Sailing.
Paolo Rastrelli (non verificato)
fcolivicchi
velista libero (non verificato)