Storia | Regata > Vela Oceanica
17/10/2013 - 17:56
Il maltempo sull'Atlantico blocca la partenza. Prima tappa a rischio
Il maltempo sull'Atlantico blocca la partenza. Prima tappa a rischio
Che fine ha fatto
La Mini Transat?
La Mini Transat?
Doveva partire sabato scorso 13 ottobre. Previsioni di burrasca l’hanno fermata. Poi nessuna finestra meteo, Bratagna, Biscaglia e Portogallo sono mari infidi in questa stagione. Un rinvio dopo l’altro, barche prima spostate e poi tornate a Douarnenez. E se la prima tappa saltasse del tutto? GUARDA 2 VIDEO
La Mini Transat 2013, la più attesa delle regate oceaniche dell’anno, con 84 barche e navigatori salitari, è ostaggio del maltempo sulla Bretagna, sul Golfo di Biscaglia e lungo la rotta per Lanzarote, tappa di arrivo della prima (teorica) tappa di questa edizione. Era iniziato tutto con un rinvio, che sembrava dovesse durare al massimo un paio di giorni: la partenza di sabato 13 ottobre slittata di alcune ore causa maltempo in arrivo. Sfumata una finestra meteo domenica, sulla quale comunque i concorrenti erano divisi e in maggioranza contrari a partire, è iniziato un balletto di continui bollettini meteo sconfortanti e ripetute decisioni degli organizzatori di tenere in porto barche e marinai. Il weekend è passato con gli eventi previsti, la festa della Guadalupa (il paese ospitante del traguardo della regata), la sfilata delle barche (che vedete in uno dei video in questa pagina) che ha fatto in qualche modo pensare al giorno “vero” della partenza… Ma niente da fare.
Col passare dei giorni è subentrato un po’ di nervosismo, soprattutto tra gli organizzatori. Partire non si può, e allora? Cominciano a circolare le versioni più disparate sul possibile sviluppo degli eventi: dividere in due frazioni la prima tappa, con sosta a Gijion in Galizia. Scartata per i rischi comunque elevati. Poi c’è stato il teatrino dello spostamento di barche e marinai da Port Rhou (a Douarnenez) a Port Treboul, più vicino all’entrata della baia. Ma dopo un solo giorno sono stati fatti tornare al porto di origine…
I velisti mostrano pazienza e fatalismo davanti a questa situazione piuttosto incresciosa, ma del resto legata alle condizioni meteo quindi alla natura. Ma i mugugni in banchina aumentano, e riguardano la scelta della data, in autunno molto avviato, quando è facile prevedere il continuo passaggio di perturbazioni atlantiche sul famigerato golfo di Biscaglia.
La finestra meteo necessaria ai navigatori ministi per scapolare il temutissimo Capo Finisterre, è di almeno tre giorni pieni di tempo stabile e clemente: una materia prima che la natura non pare proprio disposta a fornire al popolo dell’oeano mini.
L’ultimo bollettino meteo sembra fatto apposta per togliere ogni speranza: alla perturbazione attualmente sull’area, con venti a 25-30 nodi (fino a 40 nella zona di Finisterre) e onde di 3-4 metri, farà seguito una breve parentesi, ma già sabato 19 – a una settimana esatta dalla prevista partenza ufficiale della Mini Transat 2013 – un altro fronte perturbato arriverà in zona colpendo duro e alzando mare molto mosso, fino a domenica 21. Il guaio più grosso però è nelle previsioni a media scadenza: anche lunedi 22 e martedi 23 il vento resterà troppo forte e le onde a Capo Finisterre supereranno i 5 metri!
In questa situazione, visto che la partenza della seconda tappa dalle Canarie a Point-a-Pitre in Guadalupa è in programma il 9 novembre, si deve seriamente cominciare a pensare alla logistica: l’ipotesi di “tagliare” la prima tappa e portare le barche in qualche modo a Lanzarote aleggia come un fantasma vivente.
Intanto, nell’attesa di eventi che sembrano ineluttabili e certamente mettono a dura prova la tenuta psicologica dei concorrenti, è stato escogitato un codice di colorazione per aggiornare la situazione meteo e della partenza. Eccolo:
Codice Rosso - Nessuna partenza prevista nelle prossime 36 ore
Codice Arancio – Possibilità di partenza nelle prossime 36 ore
Codice Verde – Possibilità di partenza nelle prossime 24 ore
Inutile dire che attualmente (ore 16 di giovedi 17) il Codice sulla Mini Transat è Rosso…
VIDEO: L’ATTESA E LO SCONCERTO DEI MINISTI…
LA PARATA CHE HA “EVOCATO” IL CLIMA DELLA PARTENZA…
La Mini Transat 2013, la più attesa delle regate oceaniche dell’anno, con 84 barche e navigatori salitari, è ostaggio del maltempo sulla Bretagna, sul Golfo di Biscaglia e lungo la rotta per Lanzarote, tappa di arrivo della prima (teorica) tappa di questa edizione. Era iniziato tutto con un rinvio, che sembrava dovesse durare al massimo un paio di giorni: la partenza di sabato 13 ottobre slittata di alcune ore causa maltempo in arrivo. Sfumata una finestra meteo domenica, sulla quale comunque i concorrenti erano divisi e in maggioranza contrari a partire, è iniziato un balletto di continui bollettini meteo sconfortanti e ripetute decisioni degli organizzatori di tenere in porto barche e marinai. Il weekend è passato con gli eventi previsti, la festa della Guadalupa (il paese ospitante del traguardo della regata), la sfilata delle barche (che vedete in uno dei video in questa pagina) che ha fatto in qualche modo pensare al giorno “vero” della partenza… Ma niente da fare.
Col passare dei giorni è subentrato un po’ di nervosismo, soprattutto tra gli organizzatori. Partire non si può, e allora? Cominciano a circolare le versioni più disparate sul possibile sviluppo degli eventi: dividere in due frazioni la prima tappa, con sosta a Gijion in Galizia. Scartata per i rischi comunque elevati. Poi c’è stato il teatrino dello spostamento di barche e marinai da Port Rhou (a Douarnenez) a Port Treboul, più vicino all’entrata della baia. Ma dopo un solo giorno sono stati fatti tornare al porto di origine…
I velisti mostrano pazienza e fatalismo davanti a questa situazione piuttosto incresciosa, ma del resto legata alle condizioni meteo quindi alla natura. Ma i mugugni in banchina aumentano, e riguardano la scelta della data, in autunno molto avviato, quando è facile prevedere il continuo passaggio di perturbazioni atlantiche sul famigerato golfo di Biscaglia.
La finestra meteo necessaria ai navigatori ministi per scapolare il temutissimo Capo Finisterre, è di almeno tre giorni pieni di tempo stabile e clemente: una materia prima che la natura non pare proprio disposta a fornire al popolo dell’oeano mini.
L’ultimo bollettino meteo sembra fatto apposta per togliere ogni speranza: alla perturbazione attualmente sull’area, con venti a 25-30 nodi (fino a 40 nella zona di Finisterre) e onde di 3-4 metri, farà seguito una breve parentesi, ma già sabato 19 – a una settimana esatta dalla prevista partenza ufficiale della Mini Transat 2013 – un altro fronte perturbato arriverà in zona colpendo duro e alzando mare molto mosso, fino a domenica 21. Il guaio più grosso però è nelle previsioni a media scadenza: anche lunedi 22 e martedi 23 il vento resterà troppo forte e le onde a Capo Finisterre supereranno i 5 metri!
In questa situazione, visto che la partenza della seconda tappa dalle Canarie a Point-a-Pitre in Guadalupa è in programma il 9 novembre, si deve seriamente cominciare a pensare alla logistica: l’ipotesi di “tagliare” la prima tappa e portare le barche in qualche modo a Lanzarote aleggia come un fantasma vivente.
Intanto, nell’attesa di eventi che sembrano ineluttabili e certamente mettono a dura prova la tenuta psicologica dei concorrenti, è stato escogitato un codice di colorazione per aggiornare la situazione meteo e della partenza. Eccolo:
Codice Rosso - Nessuna partenza prevista nelle prossime 36 ore
Codice Arancio – Possibilità di partenza nelle prossime 36 ore
Codice Verde – Possibilità di partenza nelle prossime 24 ore
Inutile dire che attualmente (ore 16 di giovedi 17) il Codice sulla Mini Transat è Rosso…
VIDEO: L’ATTESA E LO SCONCERTO DEI MINISTI…
LA PARATA CHE HA “EVOCATO” IL CLIMA DELLA PARTENZA…
roberto pendibene (non verificato)
nicola (non verificato)
Stefano Paltrinieri (non verificato)
fcolivicchi
roberto pendibene (non verificato)