Il bilancio al centro delle polemiche
Il bilancio al centro delle polemiche
Bufera Barcolana
Spina si dimette
Spina si dimette
Le dimissioni del presidente Vincenzo Spina aprono una crisi alla Società Velica di Barcola e Grignano, proprietaria e organizzatrice della celebre Coppa d’Autunno (per tutti la Barcolana). A febbraio nuove elezioni. Si cercano candidati…
La Bora che ha disertato la Barcolana lasciandola in bonaccia, è ripiombata sulla regata più famosa del mondo sotto forma di una vera e propria burrasca politico istituzionale: sabato 14 dicembre nel corso dell’assemblea dei soci della Società Velica di Barcola e Grignano, lo storico club triestino che è proprietario e organizzatore della Coppa d’Autunno, diventata poi per tutti la Barcolana, il presidente Vincenzo Spina ha presentato le proprie dimissioni. Spina era stato eletto nel 2011 e confermato nel 2013.
L’assemblea, a quanto pare, si sarebbe spaccata quando sul tavolo sono arrivate le questioni relative al bilancio. Il dopo Barcolana infatti avrebbe lasciato in eredità al club un buco di bilancio (222mila euro secondo Il Piccolo), che si vorrebbe ripianare con un contributo straordinario dei soci. Questo ha provocato molte reazioni negative, oltre alle dimissioni di alcuni soci, e di fatto l’assemblea ha sfiduciato il presidente.
Tra i più critici nei confronti di Spina, c’è Marina Parladori, ex vicepresidente ed ex componente del direttivo che a questo punto dovrà essere rieletto, e composto inoltre dal vicepresidente Dario Umek, e dai consiglieri Daniele Robba, Paolo Picech, Giorgio Turolla, Roberto Cerne, Pietro Cerni, Guerrino Detoni, Lucio Chalvien, Nicola Sansebastiano e Davide Favretto. Molto attivo sul fronte dei dissidenti anche l’ex presidente della SVBG Ennio Baldelli.
Dunque sul futuro della Barcolana (è già in preparazione l’edizione numero 46) incombono adesso due mesi di campagna elettorale per decidere un nuovo presidente e un direttivo che lo segua. In questa fase, a parte la generica disponibilità di Ennio Baldelli (che a dispetto dei suoi 80 anni ha detto di essere pronto a scendere di nuovo in campo), si cercano soprattutto candidati credibili, anche considerando che lo stesso Vincenzo Spina ha confermato che non si ricandiderà. Qualcuno ha fatto il nome di Claudio Demartis, socio della Barcola e già coinvolto in passato nella Barcolana. Ma lui ha già detto di non essere interessato a ruoli istituzionali (“Se serve una mano la do volentieri, ma da fuori, non ho tempo e voglia di candidarmi”).
La ricerca di un nuovo presidente per il circolo velico che ha “dentro” di se nientemeno che la Barcolana, ripropone un dibattito già da tempo presente in città. La Barcolana è diventata un evento enorme, di portata internazionale, che coinvolge tutte le istituzioni cittadine e territoriali, e smuove parecchi interessi. Gestirlo con una logica da circolo velico è sempre più difficile. La necessità di trovare questo difficile equilibrio rende particolarmente arduo il compito degli amici triestini e della SVBG, ai quali auguriamo di trovare presto i nomi e gli atteggiamenti giusti, per garantire continuità e successi al patrimonio straordinario di tutta la nostra vela, rappresentato dalla Barcolana, Coppa d’Autunno.
La Bora che ha disertato la Barcolana lasciandola in bonaccia, è ripiombata sulla regata più famosa del mondo sotto forma di una vera e propria burrasca politico istituzionale: sabato 14 dicembre nel corso dell’assemblea dei soci della Società Velica di Barcola e Grignano, lo storico club triestino che è proprietario e organizzatore della Coppa d’Autunno, diventata poi per tutti la Barcolana, il presidente Vincenzo Spina ha presentato le proprie dimissioni. Spina era stato eletto nel 2011 e confermato nel 2013.
L’assemblea, a quanto pare, si sarebbe spaccata quando sul tavolo sono arrivate le questioni relative al bilancio. Il dopo Barcolana infatti avrebbe lasciato in eredità al club un buco di bilancio (222mila euro secondo Il Piccolo), che si vorrebbe ripianare con un contributo straordinario dei soci. Questo ha provocato molte reazioni negative, oltre alle dimissioni di alcuni soci, e di fatto l’assemblea ha sfiduciato il presidente.
Tra i più critici nei confronti di Spina, c’è Marina Parladori, ex vicepresidente ed ex componente del direttivo che a questo punto dovrà essere rieletto, e composto inoltre dal vicepresidente Dario Umek, e dai consiglieri Daniele Robba, Paolo Picech, Giorgio Turolla, Roberto Cerne, Pietro Cerni, Guerrino Detoni, Lucio Chalvien, Nicola Sansebastiano e Davide Favretto. Molto attivo sul fronte dei dissidenti anche l’ex presidente della SVBG Ennio Baldelli.
Dunque sul futuro della Barcolana (è già in preparazione l’edizione numero 46) incombono adesso due mesi di campagna elettorale per decidere un nuovo presidente e un direttivo che lo segua. In questa fase, a parte la generica disponibilità di Ennio Baldelli (che a dispetto dei suoi 80 anni ha detto di essere pronto a scendere di nuovo in campo), si cercano soprattutto candidati credibili, anche considerando che lo stesso Vincenzo Spina ha confermato che non si ricandiderà. Qualcuno ha fatto il nome di Claudio Demartis, socio della Barcola e già coinvolto in passato nella Barcolana. Ma lui ha già detto di non essere interessato a ruoli istituzionali (“Se serve una mano la do volentieri, ma da fuori, non ho tempo e voglia di candidarmi”).
La ricerca di un nuovo presidente per il circolo velico che ha “dentro” di se nientemeno che la Barcolana, ripropone un dibattito già da tempo presente in città. La Barcolana è diventata un evento enorme, di portata internazionale, che coinvolge tutte le istituzioni cittadine e territoriali, e smuove parecchi interessi. Gestirlo con una logica da circolo velico è sempre più difficile. La necessità di trovare questo difficile equilibrio rende particolarmente arduo il compito degli amici triestini e della SVBG, ai quali auguriamo di trovare presto i nomi e gli atteggiamenti giusti, per garantire continuità e successi al patrimonio straordinario di tutta la nostra vela, rappresentato dalla Barcolana, Coppa d’Autunno.
Anonimo (non verificato)