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06/10/2019 - 20:20

Almeno quattro maxi favoriti

Barcolana 51, Rande infuocate

Il defender Furio Benussi con il nuovo 100 piedi Arca Fondi SGR (ex Wild Thing) dovrà vedersela con tre avversari notevoli: l'ultimo arrivato è Golfo di Trieste (ex Alfa Romeo e Rambler 90 piedi), equipaggio femminile capitanato da Francesca Clapcich con altre ex olimpiche come Sally Barkow e Giulia Conti. Ma ci sono anche il solito Tempus Fugit, supportato da Portopiccolo, e lo sloveno Ewol con Gasper Vincec, che a sorpresa potrebbe correre con... Morning Glory! Guida a una vigilia infuocata

 

Il duro mestiere di defender alla Barcolana del dopo-record. Furio Benussi e il suo Fast & Furio Sailing Team non hanno perso tempo e sono cresciuti, dai 90 piedi del vincitore 2018, Spirit of Portopiccolo (ex Morning Glory), ai 100 ricavati dalla nuova barca, altro grande nome (ex Wild Thing), oggi battezzata Arca Fondi SGR, con la quale faranno la regata (la rinuncia a Morning Glory fa cadere l'idea di puntare al tris di vittorie con la stessa barca). Il dream team è sempre lo stesso con la "nazionale" triestina della vela, i due fratelli Benussi più Lorenzo Bressani, Alberto Bolzan, Stefano Spangaro e compagnia. Restano la squadra da battere.

Ma gli avversari non sono rimasti a guardare. Così domenica 13 ottobre saranno almeno quattro i maxi al via della B51. Non senza una scia di polemiche, dichiarazioni clamorose e dietrologie, delle quali vi daremo conto in altro post, e che concorrono a rendere incandescente la lunga vigilia. Ecco una guida ad almeno altri tre maxi o team da considerare in corsa per la line-honour della regata più grande del mondo!

GOLFO DI TRIESTE - Ha un nome e un sottotitolo, l'ultimo dei maxi arrivati a Trieste per vincere la Barcolana: infatti sotto al nome Golfo di Trieste c'è la scritta "Wind of change", il cui significato per ora resta misterioso e verrà forse rivelato meglio nei prossimi giorni di Barcolana. Su questo Maxi 90’ lo skipper sarà Francesca Clapcich, 31 anni, triestina, campionessa del mondo 49FX nel 2015, due Olimpiadi (Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016 e una Volvo Ocean Race). La Clapcich lancia la sfida alla Barcolana 51 con a bordo un team internazionale tutto femminile, 22 veliste da 7 nazioni e 3 continenti. Nel loro palmares si contano 8 titoli mondiali, 8 titoli europei e 9 nazionali, 7 partecipazioni alla Volvo Ocean Race e 6 titoli mondiali di match race.

Anche la barca ha il suo palmares. Lungo 27 metri e mezzo, largo quasi 6, un pescaggio 4 metri e 87 con chiglia fissa, un albero alto 44 metri, il Maxi 90 Golfo di Trieste è un progetto dei tedeschi Reichel/Pugh ed è stato costruito nel 2002 da McConaghy in Nuova Zelanda. Nel suo score nomi diversi (Alfa Romeo, Rambler e La Bete) e vittorie prestigiose: tre Rolex Middle Sea Race, due Rolex Giraglia, il Rolex Fastnet, e nel 2003, col nome di Alfa Romeo, la stessa Barcolana.

Al timone di Golfo di Trieste ci sarà l’americana Sally Barkow, 39 anni, campionessa del mondo di match race e vincitrice dell’US Rolex World Sailor of the Year 2005 e nel 2007, mentre alla tattica è stata chiamata Giulia Conti­­, romana, 33 anni, che nel 2015 firmò proprio con la Clapcich un fantastico ‘triplete’ vincendo nello stesso anno campionato italiano, europeo e mondiale dello skiff olimpico acrobatico 49FX, classe per la quale adesso è coach di un equipaggio statunitense.

Il programma agonistico di Golfo di Trieste - racconta la Clapcich - per quest’anno prevede oltre alla Barcolana (Trieste - 13 ottobre), la partecipazione alla Venice Hospitality Challenge (Venezia - 19 ottobre) e alla Veleziana (Venezia - 20 ottobre). Golfo di Trieste in questo momento è a Portopiccolo dove siamo arrivate ieri dal trasferimento della barca dalla Francia. Quest’anno molte di noi hanno già regatato insieme in altri eventi. Qui cominceremo ad allenarci martedì 8 e nei giorni successivi presenteremo a Trieste tutto il team. Tengo molto a sottolineare il nostro impegno concreto sul tema della sostenibilità ambientale, argomento di cui cominceremo a comunicare a breve per coinvolgere la maggior parte possibile del pubblico di appassionati del mare”.

PORTOPICCOLO TEMPUS FUGIT - Il secondo classifica dello scorso anno, l'ex CQS, arrivato all'ultimo nel 2018 per contendere la line honour a Morning Glory, torna con una sfida più rodata e messa a punto. L'imbarcazione, uscita dalla matita dell'architetto navale Simonis Voogd, è stata costruita su una struttura a sandwich in fibra di carbonio. Lo scafo, già vincitore della Rolex Sydney Hobart con il nome di Nicorette, è stato quindi oggetto di alcune importanti modifiche nel 2017 che lo hanno trasformato da un 90 ad un 100 piedi. Con una lunghezza al galleggiamento di Lunga 33,70 col bompresso, stazza di 24,5 tonnellate, canting keel, albero di 37,50 metri, superficie velica di 426 metri quadri di bolina e fino a 1110 metri quadrati di poppa. 

I due co-skipper di Portopiccolo - Tempus Fugit, Ludde Ingvall (vittorie a Fastnet e Sydney-Hobart, un mondiale maxi, due giri del mondo Whitbread) ed Enrico Zennaro (otto titoli mondiali, sei europei, undici italiani, ha vinto la Barcolana 2009 su Maxi Jena), potranno contare su un team di tutto rispetto, composto oltre che da Mitja Kosmina (Slo) nel ruolo di timoniere, da Andrea Visentini, Alessio Razeto, Andrea Trani, Andrea Casale, Nicola Zennaro, Marco Furlan, Logan Andersen (Nzl), Chris Skinner (Nzl), David Ward (Aus), James Oxenham (GBR), Theo Streckenback (GER) Uros Kumer (Slo), Tomas Copi (Slo), Matteo Polli (ITA), Huck Perovic (Slo).

Il presidente dell'Asd Tempus Fugit Antonio Masoli: "Continuità ed evoluzione. Si sviluppa tra questi due capisaldi il concept Tempus Fugit 2019: ripartiamo dalla stessa migliorata e dagli stessi skipper Ludde Ingvall ed Enrico Zennaro, per capitalizzare al massimo l'esperienza e l'affiatamento acquisiti lo scorso anno. Con grande piacere e stima accogliamo nel nostro team il main sponsor Portopiccolo, realtà che darà il naming e il guidone allo scafo di Tempus Fugit nelle prossime regate."

EWOL, LA SFIDA SLOVENA - Gasper Vincec, velista sloveno, finnista olimpico, personaggio emergente nel panorama dello yachting che conta, è la guida di un team "europeo" misto sloveno-croato-italiano riunito sotto le insegne del progetto Ewol nato dalla visione di Andrej Justin su temi come tecnologia, spirito di squadra, cooperazione, business e diplomazie sullo sfondo di una barca a vela. La novità dell'ultima ora è che al posto della vecchia e gloriosa Maxi Jena, il team userà per la Barcolana 51 proprio l'ex Morning Glory vincitore lo scorso anno col nome Spirit of Portopiccolo, che il team sloveno aveva charterizzato queest'anno per altre regate maxi e che a quanto pare (e come detto, non senza strascichi) è rimasta a loro disposizione.

Sfida in mare accesa dal clima rovente. Rande infuocate. Benvenuti alla Barcolana che tutti vogliono vincere...

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