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12/12/2015 - 15:09
Vela Olimpica, i mesi decisivi del quadriennio
Vela Olimpica, i mesi decisivi del quadriennio
Altri tre velisti
azzurri per Rio
azzurri per Rio
Vittorio Bisssaro e Silvia Sicouri (catamarano misto Nacra 17), e Flavia Tartaglini (windsurf RSX W) faranno il loro esordio olimpico ai Giochi di Rio 2016. Il Consiglio FIV ha ratificato la proposta del DT Michele Marchesini. Si aggiungono al FX di Giulia Conti e Francesca Clapcich. La squadra sarà formalizzata dalla Preparazione Olimpica del CONI. La situazione per le altre classi da qualificare o selezionare
di Fabio Colivicchi
Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, gli ingegneri del Politecnico di Milano, i due atleti del catamarano misto Nacra 17, andranno alle Olimpiadi di Rio 2016. Un percorso straordinario, per i due catamaranisti, partiti per una avventura che gli è letteralmente esplosa tra le mani, mettendo in luce valori tecnici e agonistici che hanno portato la coppia azzurra ai vertici mondiali nel nuovo cat olimpico. Una bella storia di vela olimpica possibile. Di sogni realizzati grazie a intuizione e impegno, lavoro e sacrifici. Vitto e Silvia abbiamo imparato a conoscerli da appena tre anni, ci hanno rubato l'attenzione cominciando a vincere regate internazionali, battere i mostri sacri, conquistare podi iridati e continentali, portare a casa titoli e primeggiare nelle ranking mondiali. Li abbiamo apprezzati anche per la personalità e lo spirito. Uno spirito decisamente "olimpico". Bravi e belli. E ora che a Rio ci sono arrivati davvero, possiamo passare alla seconda parte del programma...
La chioma bionda resta il marchio di fabbrica del windsurf femminile azzurro. Dopo sei olimpiadi targate Alessandra Sensini, l'atleta con più medaglie olimpiche nella storia della vela ai Giochi, la successione poteva presentarsi difficile, generare dubbi o competizioni. A rendere tutto molto facile, però, ci ha pensato lei, Flavia Tartaglini da Roma. Coda bionda senza i ricci sensiniani, ma che incornicia un sorriso contagioso, libero, come il vento che l'ha proiettata nel sogno. C'è stato un momento, nella storia del windsurf, nel quale Flavia, chiusa dallo strapotere della Capitana, pareva destinata a scontrarsi con forze giovani emergenti di grande spessore. In quei momenti l'Olimpiade è sembrata un sogno lontano. Eppure, ecco la meraviglia dello Sport con la esse maiuscola. Tutto può accadere, se sei tu a volerlo. La crescita tecnica e la maturazione dell'atleta Tartaglini è stato uno dei titoli del quadriennio. E alla fine, puntuale, è arrivato il premio. Ora che una parte della storia è stata scritta, e metà cuore è in pace, è il momento giusto per continuare a scardinare certezze...
Vittorio, Silvia, Flavia: tre atleti della giovane vela azzurra italiana pronta per Rio 2016. La scelta del Consiglio Federale di designarli ufficialmente era scontata da mesi, eppure ha sempre un sapore forte. E può essere, come abbiamo scritto, l'origine di una spinta diversa.
IL COMUNICATO FIV
(federvela) Il Consiglio Federale riunito oggi a Genova, presso la sede della Federazione Italiana Vela, ha ufficializzato con propria delibera la proposta della Direzione Tecnica per la presentazione al CONI di altri due equipaggi azzurri, dopo quello formato da Giulia Conti e Francesca Clapcich per la disciplina skiff femminile, che potranno far parte della Spedizione Olimpica a Rio 2016, una volta approvato dal Comitato Olimpico Nazionale. L'individuazione riguarda la disciplina della tavola a vela femminile e del catamarano per equipaggi misti, e in entrambi i casi si tratta di equipaggi preselezionati all’inizio del 2015. Nel primo caso, l’atleta confermata dalla Federazione è Flavia Tartaglini, mentre per quanto riguarda il catamarano, si tratta dell’equipaggio formato da Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, ratifiche che giungono a conferma del livello raggiunto e consolidato sia dalla Tartaglini, seguita dal Tecnico Adriano Stella, che da Bissaro-Sicouri, seguiti dal Tecnico Gabriele Bruni.
CHI E' FLAVIA TARTAGLINI (FIAMME GIALLE)
Nata a Roma il 2 febbraio 1985, laureata in Scienze della Comunicazione e tesserata per le Fiamme Gialle, il Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza, Flavia Tartaglini si appresta a partecipare alla sua prima Olimpiade, che arriva dopo anni di successi nella disciplina della tavola a vela, prima giovanile e poi olimpica. Amante di tutti gli sport legati al mare, allegra, curiosa e iperattiva, Flavia è una sportiva a tutto tondo che nell’ultimo quadriennio ha trovato un equilibrio tale da consentirle di primeggiare negli eventi di respiro internazionale, con diversevittorie in Coppa del Mondo ISAF (circuito già vinto nel 2012) l’ultima delle quali, quest’anno, nella tappa di Weymouth&Portland, a cui è seguito un argento conquistato nella finale di Abu Dhabi.
“Per me i Giochi sono la massima espressione dello sport e dell’agonismo, il risultato del sudore di tanti sacrifici che soltanto chi pratica sport ad alto livello agonistico può capire. Non c’è niente di meglio dell’Olimpiade: amo il fatto che sia una sfida con mezzi uguali per tutti, in cui vince chi riesce a esprimersi meglio. Inoltre, per un motivo o per un altro, ogni volta che sono salita sul gradino più alto del podio di una regata importante, non ho mai avuto la fortuna di poter sentire l’inno. E’ una cosa che mi manca e so bene in quale contesto vorrei ascoltarlo”.
Progettata e costruita dalla Neil Pryde, nome noto nell’ambito delle regate per la realizzazione di vele, l’RS:X è tavola a vela olimpica, sia per la categoria maschile che femminile, a partire dai Giochi di Pechino 2008, entrata in sostituzione del Mistral One design e confermata sia per Londra 2012 che per Rio. Più larga e voluminosa rispetto al predecessore, dotata di una vela più grande e steccata, con albero e boma in carbonio, l’RS:X è adatta anche al vento leggero e ad atleti più pesanti, ed è considerata l’evoluzione moderna del windsurf grazie alle sue grandi prestazioni. Le dimensioni della vela, nella versione per donne, è di 8.5 mq (9.5 per gli uomini).
CHI SONO VITTORIO BISSARO E SILVIA SICOURI (FIAMME AZZURRE)
Nato a Verona l’1 giugno 1987, laureato in Ingegneria Aerospaziale e tesserato per le Fiamme Azzurre, il Gruppo Sportivo della Polizia Penitenziaria, anche Vittorio Bissaro, timoniere del catamarano Nacra 17, è alla sua prima partecipazione olimpica, discorso che vale anche per Silvia Sicouri, prodiere, nata a Genova il 27 settembre 1987, laureata in Ingegneria Gestionale e tesserata ugualmente per le Fiamme Azzurre.
Estroverso, disponibile e molto competitivo il primo, tenace, brillante e mai arrendevole la seconda, i due, Campioni Italiani in carica, formano un equipaggio coeso che in poco tempo è riuscito a salire ai vertici della neonata classe olimpica del Nacra 17, raggiungendo risultati di rilievo internazionale in una categoria che vanta campioni famosi e affermati, vedi le vittorie in Coppa del Mondo ISAF a Miami (2014 e 2015) e Hyeres (2014), nonché nel circuito di Coppa Europa sul lago di Garda (2014 e 2015) e a Kiel (2014), l’argento all’Europeo 2014 e il quarto posto al Mondiale 2014 e all’Europeo 2015.
“L’obiettivo d’inizio quadriennio era riuscire ad andare ai Giochi di Rio ed è importante per noi averlo raggiunto. La strada è ancora lunga, ma sentiamo di aver messo un altro mattone fondamentale nel nostro obiettivo di potere essere tra quelli che giocano per il podio l'anno prossimo: so che è una sfida che comporta tante difficoltà, ma non sono poi così diverse da quelle che abbiamo affrontato finora”, spiega Vittorio. “Nel frattempo dobbiamo continuare a lavorare con impegno, serietà e passione, sempre di più e sempre meglio”, aggiunge Silvia. “Poi, quando sarà il momento, penseremo a fondo alla regata olimpica”.
Ultima arrivata, assieme al 49er FX, tra le classi olimpiche, il Nacra 17 è un moderno e velocissimo catamarano lungo 5 metri e 25, largo 2 metri e 59, per circa 130 chili di peso, con randa, fiocco, gennaker, derive curve e doppio trapezio. Disegnato nel 2011 dal duo di progettisti americani Morelli & Melvin e realizzato dal cantiere, anch’esso statunitense, Nacra Sailing, nel maggio del 2012 è stato selezionato dall’ISAF per entrare a far parte del programma olimpico per i Giochi del 2016 e del 2020, e rappresenta il ritorno del multiscafo alle Olimpiadi dopo la lunga epopea del Tornado, la cui ultima apparizione olimpica risale a Pechino 2008. La principale novità del Nacra 17 - barca tecnicamente all’avanguardia, capace di volare sull’acqua a grandi velocità, letteralmente, grazie alle appendici curve - è rappresentata dall’equipaggio, che per regolamento deve essere formato da un uomo e una donna, indifferentemente nei ruoli di timoniere e prodiere. Una novità assoluta, che ha dato ulteriore linfa a questa classe che in soli tre anni ha già raggiunto dei numeri considerevoli, coinvolgendo nel sogno olimpico campioni già affermati nell’ambito della Coppa America e delle grandi regate oceaniche.
IL COMMENTO DI MICHELE MARCHESINI
“La delibera di oggi del Consiglio Federale rappresenta un ulteriore importante passo verso la composizione finale della Squadra per i Giochi Olimpici di Rio 2016. Tartaglini e Bissaro-Sicouri hanno fornito certezze e solidità prestative notevoli nel corso delle ultime due stagioni agonistiche e dunque si è ritenuto di dare seguito alla preselezione operata ad inizio 2015”, ha dichiarato il Direttore Tecnico della Nazionale di vela Michele Marchesini.
“Parliamo di equipaggi che hanno conseguito podi a Campionati e regate di Coppa del Mondo con una certa frequenza... Come nel caso dello Skiff Femminile, la Direzione Tecnica ha nominato direttamente anche la prodiera per la disciplina in doppio, valutando il valore dell’equipaggio Bissaro-Sicouri e della relativa cellula di lavoro formata con il Tecnico Gabriele Bruni, adeguato in toto per la partecipazione Olimpica. Mi sento doverosamente anche di citare l’allenatore Adriano Stella e tutto il settore tavole della Federazione coordinato da Alessandra Sensini per la professionalità ed il livello conseguito nell’RS:X.
"Il processo di definizione della Squadra per Rio proseguirà a step differenziati per le discipline rimanenti, per ora posso confermare che riteniamo di avere raggiunto un livello compatibile con l’Olimpiade in cinque classi. Questo indipendentemente dal conseguimento della qualifica per Nazioni che, in ogni modo, vede l’Italia con otto pass olimpici già acquisiti nell’élite della vela mondiale, subito a ridosso di Gran Bretagna, Francia, Nuova Zelanda e Australia. Non possiamo che interpretare questo come un indicatore della qualità del lavoro svolto con una Squadra profondamente rinnovata”.
LE ALTRE QUALIFICHE E SELEZIONI
Il DT accenna al fatto che sono 8 le classi qualifcate, mettendoci dentro il Finn che a sorpresa è stato ripescato come quinta nazione al Mondiale di Takapuna a causa della mancata partecipazione di atleti asiatici alla regata di qualfiica continentale di Melbourne (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).
Questa è la situazione nelle varie classi.
49er - E' qualifcata ma vive una fase di selezione comnplicata: in corsa tre o quattro equipaggi di giovani rampanti, tutti cresciuti molto in un quadriennio di lavoro con un tecnico di livello quale Luca De Pedrini. Stefano Cherin e Andrea Tesei; Ruggero Tita e Giacomo Cavalli, recentemente sostituito da Pietro Zucchetti; Jacopo Plazzi-Umberto Molineris; Luca e Roberto Dubbini. Ora però viene il difficile: non solo definire, per aritmetica o per osservazione, chi tra essi sia il migliore da spedire a Rio. Ma piuttosto se qualcuno di essi, e chi, è in grado di fare il salto finale di qualità, quello che oltre a regatare lasci immaginare almeno l'ingresso alla Medal Race di Rio 2016. La primavera sarà decisiva.
49er FX - Già qualificate e selezionate Giulia Conti e Francesca Clapcich, campionesse mondiali ed europee in carica!
Nacra 17 - Già selezionati Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri.
470 M - Classe non qualificata. L'ultima possibilità e l'ultimo posto per nazione europea sarà alla regatas di Palma Princesa Sofia in aprile. Prima però ci sarà il Mondiale in Argentina. Gli equipaggi azzurri del quadriennio, tutti giovani e speranzosi, non sono riusciti a mettersi in definitiva evidenza, lasciando sporadici segnali e vecchi trionfi a livello giovanile. Qualcuno si è perso. Ci riproveranno, i vari Matteo Capurro e Matteo Puppo, Ezio e Emanuele Savoini, Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti... Dalla nebbia riemerge, sembra, la gloriosa coppia della Marina Militare con Gabrio Zandonà e Andrea Trani (mondiali nel 2003 e olimpici ad Atene 2004, Qingdao Pechino 2008 e Weymouth Londra 2012 (Zandonà con a prua Pietro Zucchetti, furono quarti). E' la scommessa finale, giusto provarci, anche rischiando tutto.
Senza dimenticare (come abbiamo fatto anche noi nella prima stesura di questo articolo) i più giovani di tutti, grande sorpresa del 2015: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò, ventenni romani che beneficiano di una grande preparazione alla Lega Navale Italiana di Ostia, con un allenatore dedicato (Paolo Mariotti), e sparring partner di eccellenza come Gabrio Zandonà e Andrea Trani. Quest'anno hanno vinto il bronzo al Mondiale Junior e il titolo italiano assoluto ai CICO di Napoli. Ci sono anche loro, eccome.
470 W - Classe non qualificata e stesse tempistiche dei maschi. Qui non emerge nessuna coppia novità, ma gli equipaggi rimasti in corsa sperano di trovare lo slancio per dimostrare di meritare l'Olimpiade, oltre che riuscire ad agguantere l'ultimo tram che si chiama desiderio... Roberta Caputo e Alice Sinno; le baby Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini; Elena Berta e Sveva Carraro. Provateci senza risparmio!
Laser Standard maschile - Classe qualificata e selezioni da completare, con un timoniere che parte inevitabilmente in vantaggio: Francesco Marrai, forte della vittoria al test event olimpico proprio a Rio 2015. Ci sono comunque ancora varie regate e altri pretendenti decisi a vendere cara la pelle (alla fine la competizione può giovare a tutti), come Giovanni Coccoluto, Alessio Spadoni, lo stesso Marco Gallo.
Laser Radial femminile - Classe qualificata e selezioni da completare, con parecchia passione. Perchè le nostre timoniere, tra le più giovani della flotta, dopo una parte di quadriennio nella quale avevano suscitato speranze di crescita, hanno un po' rifiatato. E adesso, con le migliori che corrono forte, trovare una azzurra "da Olimpiade" rischia di diventare terribilmente difficile per lo staff tecnico. Silvia Zennaro (Fiamme Gialle), Joyce Floridia, Martha Faraguna, Laura Cosentino: da chi viene il risveglio di primavera? Forza ragazze!
Finn - Classe qualificata per un soffio e quindi selezione apertissima. Discorso non tanto diverso dalle laseriste. Ci sono fior di timonieri e fiori di programmi di preparazione (per lo più individuali e fuori dai raduni federali), ma adesso per mettersi in luce serve l'acuto vero, l'alta classifica al momento giusto. Ci proveranno (nell'ordine di classifica dell'ultimo mondiale) Giorgio Poggi, Michele Paoletti, Enrico Voltolini, Filippo Baldassari e Simone Ferrarese.
RSX M - La bella storia (finita su Rai Uno a Lineablu) degli amici d'infanzia di Civitavecchia divenuti nazionali di windsurf e rivali per un posto alle Olimpiadi, adesso è ai mesi delle battute finali. Chi tra Mattia Camboni (Fiamme Azzurre) e Daniele Benedetti (Fiamme Gialle) convincerà lo staff tecnico e non solo, e volerò a Rio nell'agosto 2016? Numeri e trend dell'ultima stagione propendono per il primo, secondo molti un atleta dalle potenzialità praticamente senza limiti. Ma lo Sport con la esse maiuscola ci ha abituato alle sorprese. E i due amici sono pronti a stupirci ancora.
RSX W - Selezionata Flavia Tartaglini (Fiamme Gialle).
Buon divertimento e arrivederci alla primavera del 2016 (ma già a gennaio con la World Cup di Miami ci sarà da vederne di belle): naturalmente su Saily magazine e Saily TV. Siamo pronti all'Olimpiade anche noi, e voi?
di Fabio Colivicchi
Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, gli ingegneri del Politecnico di Milano, i due atleti del catamarano misto Nacra 17, andranno alle Olimpiadi di Rio 2016. Un percorso straordinario, per i due catamaranisti, partiti per una avventura che gli è letteralmente esplosa tra le mani, mettendo in luce valori tecnici e agonistici che hanno portato la coppia azzurra ai vertici mondiali nel nuovo cat olimpico. Una bella storia di vela olimpica possibile. Di sogni realizzati grazie a intuizione e impegno, lavoro e sacrifici. Vitto e Silvia abbiamo imparato a conoscerli da appena tre anni, ci hanno rubato l'attenzione cominciando a vincere regate internazionali, battere i mostri sacri, conquistare podi iridati e continentali, portare a casa titoli e primeggiare nelle ranking mondiali. Li abbiamo apprezzati anche per la personalità e lo spirito. Uno spirito decisamente "olimpico". Bravi e belli. E ora che a Rio ci sono arrivati davvero, possiamo passare alla seconda parte del programma...
La chioma bionda resta il marchio di fabbrica del windsurf femminile azzurro. Dopo sei olimpiadi targate Alessandra Sensini, l'atleta con più medaglie olimpiche nella storia della vela ai Giochi, la successione poteva presentarsi difficile, generare dubbi o competizioni. A rendere tutto molto facile, però, ci ha pensato lei, Flavia Tartaglini da Roma. Coda bionda senza i ricci sensiniani, ma che incornicia un sorriso contagioso, libero, come il vento che l'ha proiettata nel sogno. C'è stato un momento, nella storia del windsurf, nel quale Flavia, chiusa dallo strapotere della Capitana, pareva destinata a scontrarsi con forze giovani emergenti di grande spessore. In quei momenti l'Olimpiade è sembrata un sogno lontano. Eppure, ecco la meraviglia dello Sport con la esse maiuscola. Tutto può accadere, se sei tu a volerlo. La crescita tecnica e la maturazione dell'atleta Tartaglini è stato uno dei titoli del quadriennio. E alla fine, puntuale, è arrivato il premio. Ora che una parte della storia è stata scritta, e metà cuore è in pace, è il momento giusto per continuare a scardinare certezze...
Vittorio, Silvia, Flavia: tre atleti della giovane vela azzurra italiana pronta per Rio 2016. La scelta del Consiglio Federale di designarli ufficialmente era scontata da mesi, eppure ha sempre un sapore forte. E può essere, come abbiamo scritto, l'origine di una spinta diversa.
IL COMUNICATO FIV
(federvela) Il Consiglio Federale riunito oggi a Genova, presso la sede della Federazione Italiana Vela, ha ufficializzato con propria delibera la proposta della Direzione Tecnica per la presentazione al CONI di altri due equipaggi azzurri, dopo quello formato da Giulia Conti e Francesca Clapcich per la disciplina skiff femminile, che potranno far parte della Spedizione Olimpica a Rio 2016, una volta approvato dal Comitato Olimpico Nazionale. L'individuazione riguarda la disciplina della tavola a vela femminile e del catamarano per equipaggi misti, e in entrambi i casi si tratta di equipaggi preselezionati all’inizio del 2015. Nel primo caso, l’atleta confermata dalla Federazione è Flavia Tartaglini, mentre per quanto riguarda il catamarano, si tratta dell’equipaggio formato da Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, ratifiche che giungono a conferma del livello raggiunto e consolidato sia dalla Tartaglini, seguita dal Tecnico Adriano Stella, che da Bissaro-Sicouri, seguiti dal Tecnico Gabriele Bruni.
CHI E' FLAVIA TARTAGLINI (FIAMME GIALLE)
Nata a Roma il 2 febbraio 1985, laureata in Scienze della Comunicazione e tesserata per le Fiamme Gialle, il Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza, Flavia Tartaglini si appresta a partecipare alla sua prima Olimpiade, che arriva dopo anni di successi nella disciplina della tavola a vela, prima giovanile e poi olimpica. Amante di tutti gli sport legati al mare, allegra, curiosa e iperattiva, Flavia è una sportiva a tutto tondo che nell’ultimo quadriennio ha trovato un equilibrio tale da consentirle di primeggiare negli eventi di respiro internazionale, con diversevittorie in Coppa del Mondo ISAF (circuito già vinto nel 2012) l’ultima delle quali, quest’anno, nella tappa di Weymouth&Portland, a cui è seguito un argento conquistato nella finale di Abu Dhabi.
“Per me i Giochi sono la massima espressione dello sport e dell’agonismo, il risultato del sudore di tanti sacrifici che soltanto chi pratica sport ad alto livello agonistico può capire. Non c’è niente di meglio dell’Olimpiade: amo il fatto che sia una sfida con mezzi uguali per tutti, in cui vince chi riesce a esprimersi meglio. Inoltre, per un motivo o per un altro, ogni volta che sono salita sul gradino più alto del podio di una regata importante, non ho mai avuto la fortuna di poter sentire l’inno. E’ una cosa che mi manca e so bene in quale contesto vorrei ascoltarlo”.
Progettata e costruita dalla Neil Pryde, nome noto nell’ambito delle regate per la realizzazione di vele, l’RS:X è tavola a vela olimpica, sia per la categoria maschile che femminile, a partire dai Giochi di Pechino 2008, entrata in sostituzione del Mistral One design e confermata sia per Londra 2012 che per Rio. Più larga e voluminosa rispetto al predecessore, dotata di una vela più grande e steccata, con albero e boma in carbonio, l’RS:X è adatta anche al vento leggero e ad atleti più pesanti, ed è considerata l’evoluzione moderna del windsurf grazie alle sue grandi prestazioni. Le dimensioni della vela, nella versione per donne, è di 8.5 mq (9.5 per gli uomini).
CHI SONO VITTORIO BISSARO E SILVIA SICOURI (FIAMME AZZURRE)
Nato a Verona l’1 giugno 1987, laureato in Ingegneria Aerospaziale e tesserato per le Fiamme Azzurre, il Gruppo Sportivo della Polizia Penitenziaria, anche Vittorio Bissaro, timoniere del catamarano Nacra 17, è alla sua prima partecipazione olimpica, discorso che vale anche per Silvia Sicouri, prodiere, nata a Genova il 27 settembre 1987, laureata in Ingegneria Gestionale e tesserata ugualmente per le Fiamme Azzurre.
Estroverso, disponibile e molto competitivo il primo, tenace, brillante e mai arrendevole la seconda, i due, Campioni Italiani in carica, formano un equipaggio coeso che in poco tempo è riuscito a salire ai vertici della neonata classe olimpica del Nacra 17, raggiungendo risultati di rilievo internazionale in una categoria che vanta campioni famosi e affermati, vedi le vittorie in Coppa del Mondo ISAF a Miami (2014 e 2015) e Hyeres (2014), nonché nel circuito di Coppa Europa sul lago di Garda (2014 e 2015) e a Kiel (2014), l’argento all’Europeo 2014 e il quarto posto al Mondiale 2014 e all’Europeo 2015.
“L’obiettivo d’inizio quadriennio era riuscire ad andare ai Giochi di Rio ed è importante per noi averlo raggiunto. La strada è ancora lunga, ma sentiamo di aver messo un altro mattone fondamentale nel nostro obiettivo di potere essere tra quelli che giocano per il podio l'anno prossimo: so che è una sfida che comporta tante difficoltà, ma non sono poi così diverse da quelle che abbiamo affrontato finora”, spiega Vittorio. “Nel frattempo dobbiamo continuare a lavorare con impegno, serietà e passione, sempre di più e sempre meglio”, aggiunge Silvia. “Poi, quando sarà il momento, penseremo a fondo alla regata olimpica”.
Ultima arrivata, assieme al 49er FX, tra le classi olimpiche, il Nacra 17 è un moderno e velocissimo catamarano lungo 5 metri e 25, largo 2 metri e 59, per circa 130 chili di peso, con randa, fiocco, gennaker, derive curve e doppio trapezio. Disegnato nel 2011 dal duo di progettisti americani Morelli & Melvin e realizzato dal cantiere, anch’esso statunitense, Nacra Sailing, nel maggio del 2012 è stato selezionato dall’ISAF per entrare a far parte del programma olimpico per i Giochi del 2016 e del 2020, e rappresenta il ritorno del multiscafo alle Olimpiadi dopo la lunga epopea del Tornado, la cui ultima apparizione olimpica risale a Pechino 2008. La principale novità del Nacra 17 - barca tecnicamente all’avanguardia, capace di volare sull’acqua a grandi velocità, letteralmente, grazie alle appendici curve - è rappresentata dall’equipaggio, che per regolamento deve essere formato da un uomo e una donna, indifferentemente nei ruoli di timoniere e prodiere. Una novità assoluta, che ha dato ulteriore linfa a questa classe che in soli tre anni ha già raggiunto dei numeri considerevoli, coinvolgendo nel sogno olimpico campioni già affermati nell’ambito della Coppa America e delle grandi regate oceaniche.
IL COMMENTO DI MICHELE MARCHESINI
“La delibera di oggi del Consiglio Federale rappresenta un ulteriore importante passo verso la composizione finale della Squadra per i Giochi Olimpici di Rio 2016. Tartaglini e Bissaro-Sicouri hanno fornito certezze e solidità prestative notevoli nel corso delle ultime due stagioni agonistiche e dunque si è ritenuto di dare seguito alla preselezione operata ad inizio 2015”, ha dichiarato il Direttore Tecnico della Nazionale di vela Michele Marchesini.
“Parliamo di equipaggi che hanno conseguito podi a Campionati e regate di Coppa del Mondo con una certa frequenza... Come nel caso dello Skiff Femminile, la Direzione Tecnica ha nominato direttamente anche la prodiera per la disciplina in doppio, valutando il valore dell’equipaggio Bissaro-Sicouri e della relativa cellula di lavoro formata con il Tecnico Gabriele Bruni, adeguato in toto per la partecipazione Olimpica. Mi sento doverosamente anche di citare l’allenatore Adriano Stella e tutto il settore tavole della Federazione coordinato da Alessandra Sensini per la professionalità ed il livello conseguito nell’RS:X.
"Il processo di definizione della Squadra per Rio proseguirà a step differenziati per le discipline rimanenti, per ora posso confermare che riteniamo di avere raggiunto un livello compatibile con l’Olimpiade in cinque classi. Questo indipendentemente dal conseguimento della qualifica per Nazioni che, in ogni modo, vede l’Italia con otto pass olimpici già acquisiti nell’élite della vela mondiale, subito a ridosso di Gran Bretagna, Francia, Nuova Zelanda e Australia. Non possiamo che interpretare questo come un indicatore della qualità del lavoro svolto con una Squadra profondamente rinnovata”.
LE ALTRE QUALIFICHE E SELEZIONI
Il DT accenna al fatto che sono 8 le classi qualifcate, mettendoci dentro il Finn che a sorpresa è stato ripescato come quinta nazione al Mondiale di Takapuna a causa della mancata partecipazione di atleti asiatici alla regata di qualfiica continentale di Melbourne (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).
Questa è la situazione nelle varie classi.
49er - E' qualifcata ma vive una fase di selezione comnplicata: in corsa tre o quattro equipaggi di giovani rampanti, tutti cresciuti molto in un quadriennio di lavoro con un tecnico di livello quale Luca De Pedrini. Stefano Cherin e Andrea Tesei; Ruggero Tita e Giacomo Cavalli, recentemente sostituito da Pietro Zucchetti; Jacopo Plazzi-Umberto Molineris; Luca e Roberto Dubbini. Ora però viene il difficile: non solo definire, per aritmetica o per osservazione, chi tra essi sia il migliore da spedire a Rio. Ma piuttosto se qualcuno di essi, e chi, è in grado di fare il salto finale di qualità, quello che oltre a regatare lasci immaginare almeno l'ingresso alla Medal Race di Rio 2016. La primavera sarà decisiva.
49er FX - Già qualificate e selezionate Giulia Conti e Francesca Clapcich, campionesse mondiali ed europee in carica!
Nacra 17 - Già selezionati Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri.
470 M - Classe non qualificata. L'ultima possibilità e l'ultimo posto per nazione europea sarà alla regatas di Palma Princesa Sofia in aprile. Prima però ci sarà il Mondiale in Argentina. Gli equipaggi azzurri del quadriennio, tutti giovani e speranzosi, non sono riusciti a mettersi in definitiva evidenza, lasciando sporadici segnali e vecchi trionfi a livello giovanile. Qualcuno si è perso. Ci riproveranno, i vari Matteo Capurro e Matteo Puppo, Ezio e Emanuele Savoini, Simon Sivitz Kosuta e Jas Farneti... Dalla nebbia riemerge, sembra, la gloriosa coppia della Marina Militare con Gabrio Zandonà e Andrea Trani (mondiali nel 2003 e olimpici ad Atene 2004, Qingdao Pechino 2008 e Weymouth Londra 2012 (Zandonà con a prua Pietro Zucchetti, furono quarti). E' la scommessa finale, giusto provarci, anche rischiando tutto.
Senza dimenticare (come abbiamo fatto anche noi nella prima stesura di questo articolo) i più giovani di tutti, grande sorpresa del 2015: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò, ventenni romani che beneficiano di una grande preparazione alla Lega Navale Italiana di Ostia, con un allenatore dedicato (Paolo Mariotti), e sparring partner di eccellenza come Gabrio Zandonà e Andrea Trani. Quest'anno hanno vinto il bronzo al Mondiale Junior e il titolo italiano assoluto ai CICO di Napoli. Ci sono anche loro, eccome.
470 W - Classe non qualificata e stesse tempistiche dei maschi. Qui non emerge nessuna coppia novità, ma gli equipaggi rimasti in corsa sperano di trovare lo slancio per dimostrare di meritare l'Olimpiade, oltre che riuscire ad agguantere l'ultimo tram che si chiama desiderio... Roberta Caputo e Alice Sinno; le baby Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini; Elena Berta e Sveva Carraro. Provateci senza risparmio!
Laser Standard maschile - Classe qualificata e selezioni da completare, con un timoniere che parte inevitabilmente in vantaggio: Francesco Marrai, forte della vittoria al test event olimpico proprio a Rio 2015. Ci sono comunque ancora varie regate e altri pretendenti decisi a vendere cara la pelle (alla fine la competizione può giovare a tutti), come Giovanni Coccoluto, Alessio Spadoni, lo stesso Marco Gallo.
Laser Radial femminile - Classe qualificata e selezioni da completare, con parecchia passione. Perchè le nostre timoniere, tra le più giovani della flotta, dopo una parte di quadriennio nella quale avevano suscitato speranze di crescita, hanno un po' rifiatato. E adesso, con le migliori che corrono forte, trovare una azzurra "da Olimpiade" rischia di diventare terribilmente difficile per lo staff tecnico. Silvia Zennaro (Fiamme Gialle), Joyce Floridia, Martha Faraguna, Laura Cosentino: da chi viene il risveglio di primavera? Forza ragazze!
Finn - Classe qualificata per un soffio e quindi selezione apertissima. Discorso non tanto diverso dalle laseriste. Ci sono fior di timonieri e fiori di programmi di preparazione (per lo più individuali e fuori dai raduni federali), ma adesso per mettersi in luce serve l'acuto vero, l'alta classifica al momento giusto. Ci proveranno (nell'ordine di classifica dell'ultimo mondiale) Giorgio Poggi, Michele Paoletti, Enrico Voltolini, Filippo Baldassari e Simone Ferrarese.
RSX M - La bella storia (finita su Rai Uno a Lineablu) degli amici d'infanzia di Civitavecchia divenuti nazionali di windsurf e rivali per un posto alle Olimpiadi, adesso è ai mesi delle battute finali. Chi tra Mattia Camboni (Fiamme Azzurre) e Daniele Benedetti (Fiamme Gialle) convincerà lo staff tecnico e non solo, e volerò a Rio nell'agosto 2016? Numeri e trend dell'ultima stagione propendono per il primo, secondo molti un atleta dalle potenzialità praticamente senza limiti. Ma lo Sport con la esse maiuscola ci ha abituato alle sorprese. E i due amici sono pronti a stupirci ancora.
RSX W - Selezionata Flavia Tartaglini (Fiamme Gialle).
Buon divertimento e arrivederci alla primavera del 2016 (ma già a gennaio con la World Cup di Miami ci sarà da vederne di belle): naturalmente su Saily magazine e Saily TV. Siamo pronti all'Olimpiade anche noi, e voi?
fcolivicchi