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22/05/2016 - 03:04

Se il social network si rivela uno strumento di verità

Alessio Spadoni, un bell'esempio

Il timoniere azzurro su Facebook: vado sul Finn. Dichiarazione d'amore verso lo sport della vela e la classe Laser, e un esempio di carattere da vero sportivo 
 

 
Spesso i velisti sembrano, persino a noi che nella vela viviamo ogni giorno, atleti e sportivi sui generis, marinai, gente abituata a girare il mondo, rotta a mille esperienze, privi di slanci e debolezze, un po' cinici. Sbagliato. Bisognerebbe sempre approfondire, specialmente il lato umano e specialmente di un atleta, giovani che prendono la loro vita e la mettono in gioco, rischiando tutto in cambio di valori spesso misconosciuti.

Servirebbero esempi, storie costruttive, educative, personaggi trasparenti e positivi, da far vedere ai più giovani. In un mondo dello sport nel quale dominano troppo spesso personaggi egocentrici (anche se il più delle vlte per debolezza), discutibili (attaccati al denaro più di quanto si creda), grotteschi (pensate ai capelli di molti calciatori), enfatizzati dai media a caccia di audience facile, servirebbero come il pane uomini e sportivi veri, nella loro sempliciità, capaci di parlare al cuore della gente, non alla pancia. E alla vela, sport derelitto nei numeri e nei media, servono ancora di più.

Alessio Spadoni da oggi è una di queste storie e di questi personaggi: non era mai capitato che un velista mettesse in piazza una decisione delicata come il cambio di classe olimpica, e lui lo ha fatto con una lunga lettera sul social network. In più, ha condiviso sentimenti (a cominciare dalla gratitudine, così poco praticata e così essenziale nello sport e nella vita) che sarebbero rimasti sconosciuti ai più, e che adesso sono un bel patrimonio da far circolare. E' un messaggio che andrebbe letto nelle scuole di vela, o almeno nei raduni delle squadre giovanili. Per questo abbiamo deciso di condividere con voi quanto ha scritto Alessio Spadoni su Facebook. Grazie Alessio, e buon Finn.


 
IL MESSAGGIO DI ALESSIO SPADONI SU FACEBOOK
Condivido questa riflessione con le persone che hanno vissuto e hanno seguito il mio percorso sportivo, con quelli che m'hanno supportato in tutti i sensi in questi anni.
 
Sei anni fa stavo prendendo la decisione migliore della mia vita, iniziare con il Laser. E' stato un percorso incredibile, sono migliorato in tutti gli aspetti della mia vita grazie a questo sport. Ho incontrato delle difficolta' chiaramente, ma le ho superate in fretta grazie alla voglia che avevo di andare forte. Ho avuto delle soddisfazioni inaspettate e ho avuto la possibilita' di confrontarmi fin da subito con grandi campioni italiani ed esteri.
 
Ho vissuto momenti veramente felici, ma ho preso anche parecchi schiaffi, ho sofferto mille volte, ho dormito male mille notti, chiaramente alla fine ne e' valsa la pena.
 
Mollare non mi passava per la testa anche quando andavo male. L' obiettivo che stava alla base di tutto per me era partecipare a Rio 2016. Obiettivo inciso nella mente. Le possibilita' c'erano, il livello tra noi italiani era molto simile. Nel 2013,2014 e fino a meta' 2015 le possibilita' c'erano tutte, le mie performance erano buone e mi sentivo sempre in crescita. Alla fine ho perso le selezioni per il test event 2015 e Francesco addirittura vincendo quest'ultimo ha stroncato la selezione definitivamente. A mio avviso giustamente.
 
In questi ultimi 8 mesi dopo il test event ho continuato ad allenarmi ,ma ho sofferto la situazione non stimolante ormai per me. Volevo terminare comunque bene la mia crescita personale durante il quadriennio e quindi ci mettevo ore e impegno. Purtroppo qualcosa dentro di me non c'era piu', quel fuoco che ti spinge a litigare per vincere una regatina in allenamento non c'era pi¥. Ero consapevole che avrei potuto incontrare dei momenti difficili in regata trovandomi in questa condizione mentale con una flotta sempre al top come quella Laser. Purtoppo cosô e' stato.
 
La nota positiva del mio 2016 e' che credo di essere stato un buon compagno d'allenamento per Fra, la spinta per performare in regata non c'era, ma in allenamento ho sempre dato tutto, se in qualche modo ho potuto ,ho cercato di restituire quanto potevo al team Italia per tutto il supporto ricevuto durante il quadriennio. Spero in qualche modo di aver aiutato Alp e Francesco ad apportare qualcosina in vista dei Giochi 2016.
 
Il laser mi manchera╒, mi e' entrato nel sangue, c'erano notti che non dormivo dalla voglia che avevo di uscire in laser. Detto questo ora ho preso le mie decisioni, seppur difficili, ma che io credo giuste.
 
E' arrivata l ora di voltare pagina, di trovare nuove sfide, nuovi stimoli, riaccendere di nuovo la miccia e risentire di nuovo il cuore che pompa sangue dritto agli occhi. Senza queste sensazioni per uno come me non ha nemmeno senso uscire di casa a comprare il giornale, figuriamoci presentarsi a eventi di Coppa del Mondo.
 
La mia nuova sfida e' il Finn, il mio nuovo obiettivo a partire da oggi e' Tokyo 2020. Questa volta non saro' un cliente facile, non lo ero nemmeno un anno fa sinceramente, ma credo che ora sono un ragazzo e un atleta molto piu' forte e consapevole delle difficolta' che presenta un quadriennio olimpico.
 
Voglio ringraziare le persone che m'hanno aiutato in questi anni perche' nonostante io non abbia raggiunto il mio obiettivo, senza di loro non avrei nemmeno potuto provare a rincorrerlo.
 
Grazie Circolo Canottieri Aniene, Salini Impregilo, Giancarlo Gianni, Daniel Loperfido, Massimo Giardino, Giovanna Micol, Alessandra Sensini
Grazie Federazione Italiana Vela
Grazie Michele Marchesini, Alp Alpagut, Luca Parisi
Grazie Circolo della Vela Muggia
Grazie Jan Mikulin, Carlo De Paoli Mauri, Jacopo, Fulvio Macchini
Grazie Marzio Braida
Grazie Karlo Hmeljak
Grazie Team Italia Laser: Marco Gallo, Francesco Marrai ,Giovanni Coccoluto, Enrico Strazzera, Miko Benamati
Grazie Magic Marine e Chicca Salva'
Grazie Augusto Sparano
Grazie Matej Tusak
Grazie Maurizio Bencic
Grazie a mia madre
 
 
 
 
 

Commenti

Macrino Macri (non verificato)

Caro Alessio. Hai raggiunto molti traguardi, uno in particolare: l'apprezzamento di tutti nel tuo essere schivo e determinato insieme. Questo Traguardo di passaggio al Finn è quello di una maturità che ritroverà nei nuovi avversari diretti anche i vecchi amici di mille allineamenti di partenza. Buon Vento MM Assolaser