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03/03/2022 - 17:05

Vela italiana in lutto

Addio a Mario Siano, l’ultimo maestro

LE ESEQUIE SABATO ALLE 12:00 A OSTIA - Si è spento a Roma a 94 anni. E’ stato atleta (canottaggio, vela), preparatore, allenatore FIV, tecnico Optimist (Gabrio Zandonà), formatore di tecnici (Simone Ricci), fondatore di circoli velici. Per tutti, un maestro di sport e di vita

 

Ci saluta anche Mario Siano, una vita lunga di passioni, amori, eredità trasmesse. Napoletano di nascita e di pedigree, carattere volitivo, cultura sportiva che gli viene dagli anni del canottaggio e della vela, regata con Adelchi Pelaschier, cresce con Straulino, Cosentino, pezzi da novanta con i quali prende forma quella che sarà una visione sportiva globale.

Trasferito a Roma per lavoro, vive a Ostia e tutto quel mare di fronte è un richiamo a continuare la frequentazione avviata nel Golfo. Inizia a lavorare al Circolo Velico Ostia Lido e in breve tempo diventa allenatore FIV di riferimento della classe Optimist. Al CVOL scopre e lancia parecchi ragazzi dai cognomi che riempiranno le classifiche per lunghi anni.

Il suo prodotto più eclatante è Gabrio Zandonà, con il quale inizia al CVOL e poi trasferisce al nuovo club che fonda egli stesso, il Circolo Nautico Azzurra (sono gli anni dell’esordio italiano all’America’s Cup), che in seguito diventerà Club Nautico Castelfusano, ancora oggi tra i più attivi sul litorale romano e nella vela giovanile.

Mario è uno dal caratterino niente male: ha idee innovative, modalità moderne per il suo tempo. Finisce il suo rapporto con la FIV e si dedica al club. Il primo allenatore di Zandonà è Marcello Siano, figlio di Mario (l’altro figlio è Roberto), all’epoca anche buon regatante Laser. Ma a fine anni Ottanta, Mario vuole Gabrio tutto per sé al nuovo circolo e si dedica a lui con entusiasmo.

Per Zandonà, Mario è un pozzo di sapienza, un tecnico rivoluzionario, paragonato più volte al ruolo che ha ricoperto nella vela italiana da Valentin Mankin. La sua grandezza sta nel modo di farsi comprendere dal giovane atleta. Semplificazioni, mentalità, tattica, strategia. Famosi i suoi aneddoti con i quali riusciva a spiegare argomenti ostici per dei giovanissimi, come la corrente. Cura nella preparazione mentale, nell’approccio allo sport. Con lui Gabrio Zandonà ha vinto in Optimist 1 Europeo, vari italiani, 1 mondiale a squadre, un 5° e un 6° al mondiale. In seguito ha partecipato a 3 Olimpiadi, ha vinto un Mondiale 470 con Andrea Trani, e oggi è nello staff tecnico FIV per il quale segue la classe 470.

La nuova stagione di Mario Siano lo propone come formatore di tecnici. Stessa modalità e stesso carisma, storie infinite. Tra i suoi allievi c’è Simone Ricci, l’allenatore di Marco Gradoni e dei tre mondiali Optimist di fila. La prova di quanto Mario Siano ha lasciato nei suoi ragazzi è nel riconoscimento di questi nei confronti di chi li ha letteralmente lanciati a fare scelte di vita.

Anche da pensionato e poi da anziano maestro, Mario Siano ha continuato a frequentare il circolo, a vedere e sentire i suoi ragazzi diventati uomini, osservare altri ragazzi crescere. Come lo stesso Gradoni, che è riuscito ad avere con Mario un rapporto dolcissimo e privilegiato, che ha regalato molto a entrambi, un quindicenne e un novantenne.

  Mario Siano con Marco Gradoni

Tanto Gabrio quanto Simone, che hanno parlato con Mario pochi giorni fa, lo descrivono lucido, stanco ma felice, conscio di aver avuto una vita lunga e bellissima.

L’ultimo saluto a Mario sabato 5 marzo alle 12:00 presso la chiesa Regina Pacis a Ostia.

Sezione ANSA: 
Saily - News

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Macrino (non verificato)

Indimenticabile passione trasudata da ogni gesto. Vita sprizzante bagliori e riflessi tipici del mare. Amore incalcolabile per lo sport ... nautico. Occhi sempre alla ricerca di uno sguardo per comunicare tutto ciò. Questo è Mario.