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16/01/2011 - 21:46

Oggi l'ultimo saluto con i funerali dell'Ammiraglio Angelo Lattarulo. Picchetto d'onore della Marina Militare

Addio Angelo del mare

Lo sport della Vela e quello del Nuoto, la Marina Militare e il mondo del mare piangono la scomparsa prematura dell'Ammiraglio Angelo Lattarulo. Già Comandante del Vespucci, direttore di Marivela e consigliere FIV, era anche presidente della Sezione Nuoto Salvamento della FIN. Martedi 18 i funerali


L'ULTIMO SALUTO
La grande chiesa gremita, il picchetto d'onore, la bara avvolta nella bandiera con le insegne della Marina, la preghiera del marinaio con la tromba che suona il silenzio. Tanta partecipazione e commozione ai funerali dell'Ammiraglio Angelo Lattarulo, svolti oggi martedi 18 a Roma. C'era la Marina con le massime auturità, la FIV con il presidente onorario Carlo Rolandi, giunto da Napoli insieme a Pippo Dalla Vecchia, il presidente regionale Alessandro Mei, tanti velisti ed equipaggi, amici del mondo della vela. E c'era il nuoto con il presidente della FIV il Sen. Paolo Barelli e molti dirigenti. Al termine della messa il momento più toccante con gli interventi di chi ha voluto ricordare Angelo, la sua vita, il suo entusiasmo, le sue passioni. Il fratello Onofrio ha ricordato una vita intera vissuta insieme; l'Ammiraglio Alberto Gauzolino compagno di corso ne ha ripercorso la carriera in Marina e le storie famigliari dall'incontro con la moglie Paola; il presidente Barelli ha rimpianto che la collaborazione di Angelo alla FIN sia durata solo pochi anni, nei quali egli ha saputo lasciare un ricordo indelebile; e quindi i due figli, il più piccolo, Roberto, che si è rivolto a lui chiamandolo Daddy e il maggiore, Alessandro, che gli ha dato voce leggendo dei brani di un libro con sue frasi, e ha chiuso chiedendo a tutti i "velici": la prossima volta che andrete per mare, rivolgete un pensiero e un saluto a papà. Lui amava il mare sopra ogni cosa.
Angelo Lattarulo sarà tumulato nel cimitero di Livorno, accarezzato dall'aria del mare.


(16.1.2011)
Ci ha lasciati Angelo Lattarulo, 63 anni. E' stato Comandante del Vespucci, direttore di Marivela, consigliere federale FIV, e tuttora era responsabile del gruppo di lavoro federale Stazze e Stazzatori. Era anche presidente della Sezione Nuoto per Salvamento della Federazione Italiana Nuoto, per la quale ricopriva anche importanti incarichi internazionali. L'Ammiraglio Angelo Leonardo Lattarulo (1947-2011) è stato soprattutto un uomo del mare, che al mare ha dedicato la sua vita: amori, passioni, professionalità. E amicizie. Perché il ricordo più nitido della sua personalità è la schiettezza, l'umanità, la capacità di entrare in sintonia immediata con le persone. Il mondo della vela perde un amico sincero e sempre presente, un suo interprete generoso, un esempio per tanti giovani. Lascia una famiglia bellissima, la moglie Paola, conosciuta negli anni dell'Accademia a Livorno, e i figli Alessandro e Roberto.
 
La camera ardente è allestita dalle 13,30 in poi presso il Policlinico dell’Università di Tor Vergata a Roma.
 
I funerali dell'Ammiraglio Angelo Lattarulo si svolgeranno in forma solenne e con il picchetto della Marina Militare, martedì 18 gennaio alle 10,30 presso la chiesa di San Giuseppe, in Via Bernardino Tesei 4, nel quartiere Prati a Roma.

 
La lunga vita dell'Angelo del mare
Angelo Lattarulo, l’amico Angelo, lascia ricordi e stima in tutti quelli che l’hanno conosciuto e frequentato. Nato a Gioia del Colle nel 1947, era approdato in Accademia nel 1967. Appena uscito, ma già innamorato della vela (andava sulle derive, sullo Smipe, sulla Star con la quale ha fatto le prime regate), nel 1971 l’esperienza sulla Stella Polare, cui è seguita una intensa e brillante carriera nella Marina Militare. Nel 1980, solo 8 anni dopo aver lasciato l’Accademia, da Capitano di Corvetta ottiene il primo Comando con la Corvetta Alcione, la prima di una lunga serie. Promosso Capitano di Fregata nel 1984 è destinato a Norfolk in Virginia (USA) dove resta per quattro anni quale rappresentante italiano presso il comando alleato dell’Atlantico. Nel 1987 è comandante in seconda della Fregata Espero con la quale partecipa alle operazioni nel Golfo Persico durante la crisi per il conflitto IRAQ-IRAN. Nei suoi comandi il tratto distintivo è la straordinaria capacità di instaurare un rapporto umano profondo a bordo. Nel 1996, promosso Capitano di Vascello, gli è assegnato il comando più prestigioso della Marina, la Nave Amerigo Vespucci.
 
Per un marinaio e velista come Angelo, è il sogno che si realizza. Sarà l’unico in 75 anni di storia della Nave a tenere il comando per due anni, perché il primo lo passa a coordinare il più importante lavoro di manutenzione dell’unità, e il secondo finalmente a navigare, in Mediterraneo, Atlantico e Mar Nero. Successivamente diventa anche capo ufficio del cerimoniale della Marina Militare, un ruolo delicato cui segue, dal 2011, l’incarico di capo ufficio Sport e Vela dello Stato Maggiore, più noto come Marivela. In questi anni Angelo Lattarulo diviene anche consigliere federale della FIV per la Marina Militare, e con la consueta passione e generosità si lancia in innumerevoli progetti legati allo sport, allo sviluppo tecnico, alla crescita della squadra di campioni della vela (molti dei quali sulle classi olimpiche) per Marivela in stretta collaborazione con i dirigenti FIV, oltre a una intensa attività di regate d’altura con le barche della Marina. E’ stato anche un grande animatore del circuito delle vele d’epoca, sempre presente ai raduni con il Sagittario e altre splendide barche della Marina, ma anche impegnato sul versante organizzativo con l’AIVE, lo YCI, tra i promotori del circuito Panerai Classic Yachts Challenge.
 
In questa fase, da comandante del Vespucci in poi, ho conosciuto Angelo e approfondito un’amicizia inevitabilmente sincera e senza risparmi. Un rapporto esteso alle famiglie, vissuto sui campi di regata e sempre con la voglia di condividere e diffondere l’amore per il mare e lo sport della vela. Per tre anni ha lottato, forte dei suoi valori, contro una malattia crudele, vincendo e perdendo come si fa nella vita da uomini veri.
 
“Il marinaio sogna sempre, chi va per mare e ama il mare inevitabilmente sogna”, rispose una volta Angelo Lattarulo a un’intervista per un libro. E quali sogni ha ancora un Ammiraglio che ha avuto tutto? “Mi piacerebbe doppiare Capo Horn da solo”, rispose, e ancora: “Avrei voluto comandare il Cutty Sark, un clipper a vela velocissimo che navigava sulla rotta del tè. Era la massima espressione della marineria velica, perché la sua costruzione risale a poco prima dell’inizio del predominio della marineria a vapore.
 
Come fare a non pensare che oggi Angelo sia al comando del Cutty Sark verso Capo Horn, l’ultimo lembo di terra dentro la distesa infinita del mare alle alte latitudini. Un abbraccio, Angelo del mare.
 
Direzione e redazione di Saily.it  si stringono in un abbraccio alla famiglia di Angelo Lattarulo, la moglie Paola, i figli Alessandro e Roberto e tutti gli altri amici e parenti.
 
 

Commenti

Vincenzo Amitrano (non verificato)

L’Ammiraglio Angelo Lattarulo è stato anche Capo del Servizio Navale del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Durante questo periodo ha trasmesso a tutto il personale dell’Arma la sua grande passione per il mare come non era stato fatto mai prima da nessuno. Ai figli Alessandro e Roberto e alla moglie Paola il mio più profondio cordoglio per la perdita di un sicero e straordinario amico. Vincenzo Amitrano -Comandante Carabinieri Servizio Navale di Torre del Greco Golfo di Napoli.

Alfonso Camposarcone (non verificato)

Angelo, amico caro e straordinario da sempre, ci lasci un vuoto incolmabile. Resterai sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. A Paola, Alessandro e Roberto il nostro caloroso abbraccio. Alfonso e Nella

alessandro lattarulo (non verificato)

Grazie a tutti per le umerose manifestazioni di affetto. Tutti mi hanno chiesto, "cosa posso fare per te Alessandro?" Beh, approfitto della vostra gentile domanda per rinnovare ancora l'ivito a tutti voi a rivolgere al mio miglior amico, mio padre, un pensiero la prossima volta che vi troverete a contatto con il mare, metterete piede su una barca, vi troverete sulla linea di partenza di una regata o farete un planata libidinosa, perche' questo e' il posto dove lui si trova adesso. Io e la mia famiglia ringraziamo vivamente la direzione e redazione di saily.it per le splendide parole scritte, le quali sono ovviamente di una persona che non solo a conosiciuto ma ha anche sitmato e voluto bene al nostro Angelo del mare. Alessandro Lattarulo