Storia | Regata > Coppa America
05/10/2021 - 15:05
Sempre più probabile la scelta della location di Jedda (Arabia Saudita)
37 America’s Cup, grandi manovre
VIDEO: INGLESI GIA’ PARTITI, KIWI E ITALIANI IN STAND-BY, ALINGHI CON RED BULL? – Presentata la nuova Ineos Britannia (gemellata con Mercedes-AMG Petronas F1 Team!): Ben Ainslie più ricco che mai, ha già strappato il progettista Martin Fischer a Luna Rossa... Intanto Ernesto Bertarelli potrebbe soffiare Jimmy Spithill (e non solo) alla sfida italiana. Che adesso è chiamata a dare segnali sul futuro... – IL PUNTO
di Fabio Colivicchi
Mancano ancora le assi portanti (data, località, Protocollo), ma la prossima Coppa America è già partita, anzi vive una fase potenzialmente decisiva per la formazione dei team che si confronteranno nel 2024 o 2025. Finora sono ufficiali solo la prima sfida, il Challenger of Record inglese, e la sfida di American Magic (New York), con Luna Rossa alla finestra e il crescente coinvolgimento di Alinghi con Ernesto Bertarelli.
La notizia che ha arricchito le ultime ore è la presentazione ufficiale del nuovo Ineos Britannia sempre per il Royal Yacht Squadron. Il Challenger of Record per la 37a America's Cup, ha annunciato oggi il core team con una diretta da Brackley, la sede del team di Formula 1 automobilistica Mercedes-AMG Petronas. Un lancio notevole per tante ragioni.
Il team di progettazione di Ineos Britannia riunirà il meglio dell'America's Cup e della Formula 1, con James Allison come responsabile tecnico della sfida inglese all'America's Cup in qualità di Chief Technical Officer del Mercedes-AMG Petronas F1 Team e Ineos Britannia.
Un gemellaggio che ha del clamoroso. Il Team Principal Ben Ainslie sarà lo skipper di Ineos Britannia, che diventa così il primo sfidante britannico a competere per tre America's Cup consecutive dai tempi di Sir Thomas Lipton all'inizio del XX secolo. Con Ineos-Grenadier più Mercedees AMG, Sir Ben si presenta alla Coppa più ricco che mai. E soprattutto parte in anticipo, approfittando dell’impasse grave in cui si dibatte il defender Emirates Team New Zealand. Quando si ripete che il tempo è la materia prima più importante in una sfida di Coppa, si capisce l’importanza del contropiede inglese. Sono già partiti, hanno il design team all’opera (del quale farà parte - lo si vede persino in un frame del video di presentazione che trovate qua sotto, l'ex progettista di Luna Rossa Martin Fischer, un vero e proprio scippo alla sfida italiana), scriveranno il Protocollo con i kiwi, hanno più tempo e più soldi… A oggi si potrebbe dire che gli inglesi sono posizionati meglio che mai nel tentativo storicamente “impossibile” di riprendersi la Coppa delle Cento Ghinee che la Regina perse nel 1851.
SEMPRE PIU’ PROBABILE LA SCELTA DI JEDDA (ARABIA SAUDITA) PER LA 37AC - A loro favore gioca come si diceva l’attendismo dei detentori. I kiwi ancora dibattono se restare a Auckland o andare dal migliore offerente nel mondo. Scaduti sine-die i termini dell’annuncio, la location resta un mistero fittissimo: in patria Grant Dalton da eroe è divenuto personaggio divisivo, con i “lealisti” che vogliono a tutti i costi un team con finanze locali e difesa nell’Hauraki Gulf, e i “realisti” (da lui guidati) che pensano in primo luogo a finanziare adeguatamente il team defender, senza curarsi del luogo in cui si regaterà. Un dibattito che sembra bloccato, anche se le ultime voci indicano come superfavorita la scelta di Jedda (Arabia Saudita) per disputare quella che si chiamerà Ineos Cup o Grenadier Cup (sponsorizzata da Jim Ratcliffe, il potente e ricchissimo sostenitore di Ben Ainslie).
Torna quindi la logica perversa di un flusso finanziario al team velico più forte del mondo – Team New Zealand, apparentemente imbattibile – che arriverebbe in buona misura proprio dal suo primo e più temibile avversario. Non è la Coppa uno contro uno a Cowes di cui si temeva, ma a conti fatti qualcosa di simile. Jedda è anche sede di un gran premio di Formula 1 (in scena il prossimo dicembre), le strade tra la Coppa e la F1 si intrecciano sempre più, in un perverso gioco che alla lunga puo’ stritolare la logica che ha garantito l’intatta gioventù del trofeo più antico dello sport.
ALINGHI E BERTARELLI, MINE VAGANTI – Gira e rigira, Ernesto (primo a rivoluzionare la Coppa, primo a portarla in un paese diverso dal detentore, primo con il catamarano, tra i primi a volare sui foil anche fuori dalle sfide) tornerà. Lo sta facendo capire sempre più. E pare abbia trovato il suo big sponsor in Red Bull (altro punto di contatto con la Formula 1). Non che abbia bisogno di fondi, ma certo è alla ricerca di idee, alleanze, contropiedi alla sua maniera. Come quando comprò in blocco New Zealand che aveva appena vinto contro Luna Rossa nel 2000. Come entrare nell’era degli AC75 senza perdere uno o due giri? L’abboccamento con New York che ha fatto infuriare Grant Dalton è stata una avvisaglia. Ora si parla di un altro scenario che riguarderebbe Luna Rossa, dove Alinghi-Red Bull potrebbe fare ampia campagna acquisti (barche, tecnologia, design team, top sailor): in questa ottica James Spithill potrebbe essere un primo colpo facile, anche considerando il suo ruolo di atleta Red Bull…
LUNA ROSSA, I RISCHI DELL’ATTESA – Ecco perchè la sfida italiana che ha fatto innamorare di nuovo la gente, deve dare segnali di risveglio e di visioni sul futuro. Se gli annunci reiterati di Patrizio Bertelli (“Resteremo in Coppa, confermiamo tutto il team”) avevano rassicurato dopo le belle emozioni di Auckland 2021 (il 4-0 a American Magic, il 7-1 a Ineos, la sconfitta onorevole 3-7 con i kiwi, le notti in tv), il tempo che passa senza notizie mette un po’ di ansia. Max Sirena gira l’Italia da conferenziere e sicuramente ha le antenne puntate nella direzione giusta, ma adesso intorno a lui cominciano ad accadere cose che obbligano a repliche. Al di là dei proclami, i rinnovi del team sono in stand-by, i velisti regatano vestiti Luna Rossa Prada Pirelli su classi olimpiche, Moth, Maxi yachts, la base è aperta a metà, dei ventilati innesti nel design team non si sente più parlare. Con gli inglesi già partiti, e Bertarelli che bussa alla porta, serve una scossa alla Patrizio Bertelli, per essere sicuri di vedere una Luna Rossa competitiva. Anche nelle acque del Mar Rosso…
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