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19/11/2012 - 13:15

Per 500 metri alla media di 59,23 nodi

120 Km/h a vela!
Il record di Sailrocket

Una piroga-siluro, con ala rigida sullo scafo sottovento. La laguna di Walvis Bay in Namibia, 25 nodi di vento e acqua piatta. E una media di 59,23 nodi per oltre 500 metri (picco di 63 nodi!). Ecco il nuovo straordinario record di Vestas Sailrocket. GUARDA GALLERY E VIDEO!


Si chiama Vestas Sailrocket 2, l’oggetto velico ben identificato che in Namibia a stracciato il record assoluto di velocità a vela, navigando a 59,23 nodi per oltre mezzo chilometro. Il precedente primato apparteneva al kite surfer statunitense Rob Douglas, con 55,65 nodi. E’ il miglioramento più ampio nella storia del record, e avvicina paurosamente la soglia dei 60 nodi a vela!

Il record è stato ottenuto nella laguna di Walvis Bay in Namibia (costa atlantica africana) con 25 nodi di vento medio, e acqua piatta, su una distanza prestabilita di 500 metri all’interno della baia. Il grande animatore dell’impresa, nonchè timoniere, è Paul Larsen, australiano, velista eclettico e da sempre coinvolto in imprese estreme, oceaniche, multiscafistiche e innovative. Larsen ha dichiarato più volte che il suo desiderio principale era quello di realizzare la barca a vela più veloce del mondo, e adesso ce l’ha fatta.

Ma cos’è e come è fatta Vestas Sailrocket 2, la “barca” del record, capace di andare a vela a 120 chilometri l’ora? Diciamo pure che non somiglia a nessun natante tradizionale, l’idea alla quale più si può accostare (sia pure a debita distanza) è quella dei “proa” polinesiani. Vestas Sailrocket 2 (VS2) è costituita da un siluro principale, nel quale trova posto il timoniere (e un eventuale passeggero), somigliante molto alla fusoliera di un , lungo 12 metri. Questo siluro è dotato di piedi che somigliano a tavole da surf molto evolute, a geometria variabile, e di un foil al centro dello scafo. Alla fusoliera è poi collegata una traversa che porta alla sezione sottovento, che comprende altro foil e la base della vela windgsail (ad ala rigida), inclinata di circa 30 gradi sopravento. L’intero progetto è basato su una serie di calcoli sulle forze, in modo da allineare le forze opposte di vento e acqua, e di prevenire il ribaltamento. Tutta la struttura di VS2 pesa meno di 300 chili ed è studiata per navigare oltre i 50 nodi di velocità con vento tra 20 e 30 nodi, secondo criteri di sicurezza.

Durante il record le condizioni ideali: vento a 25 nodi e acqua piatta: VS2 ha atteso le raffiche giuste e poi Larsen stesso ha commentato da bordo la navigazione (si vede tutto nel video allegato), segnalando la progressione della velocità. VS2 ha effettuato un mezzo giro nella baia, con due poggiate  di qualche grado, toccando la punta di velocità a 62,53 nodi, e tenendo alla fine secondo gli strumenti una media di 59,23 nodi. Il record è ora soggetto alla ratifica del World Sailing Speed Record Council dell’ISAF. Ma è davvero pazzesco. E apre decisamente nuove prospettive per volare sul mare.

120 KMH A VELA: ECCO IL VIDEO!



PAUL LARSEN, IL VELISTA IN CERCA DEL LIMITE
Paul Larsen non è nuovo a imprese limite nella vela. Ha navigato sul maxi catamarano oceanico Commodore Explorer di Skip Novak nella traversata del Pacifico, quindi con Bruno Peyron, poi con Pete Goss su Team Philips e con Tony Bullimore nel progetto Legato per The Race. All’attivo anche una Transat Jacques Vabre in doppio con Alex Bennett, quindi la campagna con Maiden II di Tracy Edwards a caccia di record tra cui quello di 694,7 miglia in 24 ore alla media di 29 nodi. Le sue avventure proseguono col giro della Gran Bretagna su un trimarano di 30 piedi e con molte navigazioni sui radicali catamarani di Classe C. Vestas Sailrocket 2 è la realizzazione del suo sogno della più veloce barca a vela del pianeta.

www.sailrocket.com

www.sailspeedrecords.com

Commenti

Pino De Marte (non verificato)

Ho visto e rivisto più volte questo tentativo di record e a parte il coraggio di Paul di volare su un ala, mi ha fatto molto emozionare la felicità sua e del suo team, a tentativo riuscito. Sono imprese molto originali ed al limite delle tecnologie aeronautiche e dei materiali, ma non vedo perchè dobbiamo incensare, celebrare e pagare tanto Adrian Newey, progettista della Red Bull, che per carità ha grandissimi meriti, mentre la felicità di Paul è condivisa da pochi, ma i meriti sono quasi uguali! Bravissimo Paul!