PROFILO

13/08/2012 - 11:46

Un quadriennio che comincia

Tom Phipps agli ISAF Youth Worlds 2006 a Weymouth

Venerdì scorso nelle acque della Manica si è chiuso un quadriennio, assegnando medaglie che non venivano da una settimana di regate ma da anni di allenamento e preparazione (l´Olimpiade di Weymouth ha rispettato praticamente tutti i pronostici, dimostrando che ormai la vela olimpica è scienza e non più improvvisazione, con buona pace di Martinez-Fernandez che rimangono dei grandi).
Nello stesso giorno, tra le acque del lago cantato da Manzoni a De Sfroos, un altro quadriennio si é ufficialmente aperto. Quello dei catamaranisti, che in attesa della consegna dei primi Nacra 17 si sono sfidati in assetto misto al Campionato Europeo Formula 16, che per pesi e misure molto somiglia al futuro cat olimpico. Si sono visti vecchie glorie e giovani promesse, e una classifica che letta bene parla molto di più  di quanto possa sembrare.

Il campionato è stato dominato da una nostra vecchia conoscenza, l´inglese Tom Phipps:  classe 1988, pupillo della RYA (federazione della vela britannica), vincitore ai mondiali ISAF giovanili di due ori (2004-2006) e un argento (2005) in Hobie 16, un quinto al mondiale Tiger (2006), e due stagioni nella squadra olimpica di Tornado (2007-2008). Tom era senza dubbio la promessa della vela a due scafi britannica, che dopo Reg White non ha regalato grandi glorie. Forse una delle persone più scottate dall´esclusione del Tornado, Londra 2012 era il suo sogno dichiaratro. In questi anni non si è perso d´animo, si è laureato, ha fatto match race e barche a chiglia, e ha aspettato questo momento. Welcome back Tom.

Esemplare il lavoro della squadra francese, che si presenta con almeno cinque team in assetto olimpico. Hanno cominciato a vedersi sui campi di regata l´estate scorsa, e da inizio anno si allenano insieme nella splendida sede dell´ENV a Quiberon. Quasi tutti provenienti dal Formula 18 (che in questo quadriennio è stato l´incubatore dei muliscafisti di livello), una menzione particolare va a due ragazze:  Audrey Ogereau e Manon Audines di La Baule, la settimana prima sono arrivate seconde al Campionato Europeo Hobie 16 spi youth (forse l´evento giovanile più competitivo sui multiscafi), dietro a due danesi e davanti a tutti i connazionali. A dicembre le avevo viste agli Europei F18 a Gran Canaria insieme, ora corrono con due F18isti molto forti. Hanno grinta da vendere, se mantengono la voglia faranno strada.

E l´Italia? Nono classificato Vincenzo Sorrentino, che era passato dalle derive ai due scafi nel 2001, e nel 2007 era arrivato a sfiorare Marcolini, riponendo tutte le sue speranze in Londra. Anche lui ha aspettato quattro anni, ora è pronto a rincominciare.  Due posizioni avanti, settimi assoluti, Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri. La mia posizione è difficilmente parziale, ma proprio perché li conosco bene so che Vittorio e Silvia hanno la maturità, la grinta e la determinazione per andare avanti.

Cosa leggere in questi risultati? La maggior parte dei team avrà un uomo al timone e una donna a prua, non perché le caratteristiche fisiche lo richiedano ma perché ci sono troppi timonieri bravi che non sono disposti a lasciare la guida. A livello di nazioni la Gran Bretagna si affida agli atleti che ha cresciuto e fatto eccellere negli anni, la Francia lavora di squadra e si prepara in anticipo, l´Italia si deve come al solito affidare ai talenti individuali. Quanto ci vorrà prima che la FIV si accorga che è stato inserito un catamarano tra le classi olimpiche, e se non vuole ripetere la disfatta inglese è meglio prepararsi per tempo?

Ovviamente la maggior parte degli avversari deve ancora scendere in campo. Gli olimpionici di Weymouth si prenderanno il meritato riposo e poi cominceranno a studiare il cat, vecchie glorie e velisti di altri ambienti ci stanno già facendo un pensiero…come disse un velaio argentino una volta “Il primo anno sarà un circo”.
E noi ve lo racconteremo!

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