blog | Di Lamberto Cesari
23/05/2012 - 08:18
Tre volti della America´s Cup a Venezia: #2 Grant Dalton
Me and Grant (below the english version of this post)
Il secondo volto di questa America´s Cup è Grant Dalton. Da una parte perché è grazie a lui che abbiamo potuto vivere l´evento così da vicino, dall´altra perché sono stati i Kiwi con il loro ingresso nell´estate 2010 i primi grandi avversari a riconoscere la sfida di Ellison, secondo quella vecchia regola che la grandezza della sfida si misura sul valore degli avversari.
Grant nasce come velista oceanico, ha compiuto per ben sette volte il giro del mondo, le prime cinque parte della Whitbread (ora Volvo Ocean Race) che ha vinto tre volte. Dal 2003 è stato chiamato a guidare Emirates Team New Zealand per la riconquista dell´America´s Cup, perdendola per un soffio a Valencia nel 2007. Negli anni delle liti in tribunale tra Ellison e Bertarelli è riuscito a far sopravvivere il Team, arrivando ai giorni d´oggi con due sfide, le due più grandi del mondo della vela: l´America´s Cup con Emirates Team New Zealand e la Volvo Ocean Race con Camper.
Non è però la carriera coronata di successi il tratto principale che emerge di quest´uomo, e nemmeno il fatto che in gommone intrattenesse gli ospiti, parlasse alla radio con i ragazzi dell´AC45 e controllasse con il Blackberry cosa succedeva a Miami. Quello che emerge è la passione. Emirates Team New Zealand è l´unico team commerciale in America´s Cup, cioè che non dipende dalla benevolenza a fondo perduto di miliardari ma vive con i propri sponsor. Per cui in questi giorni a Venezia sono stati accolti e coccolati i manager di tutte le aziende che supportano i Kiwi. E Grant ha raccontato a tutti che nel 2003, in uno dei momenti più neri nella storia dello sport neozelandese, il governo stesso capì che la Coppa era troppo importante economicamente e psicologicamente per la nazione, e decise di essere il primo vero sponsor del Team. I Kiwi quindi regatano a tutti gli effetti per la propria gente, ed è uno spirito che si respira appena entrati sotto il tendone e che ci ha accompagnati tutti i giorni della nostra permanenza: quello di una famiglia. Sono una famiglia in cui tutti i membri mangiano pane e vela da quando sono nati, sono fedeli alle loro origini ma ospitali verso lo straniero, e l´understatement è un modo di essere più che una regola di comportamento. Primo fra tutti Grant, grande capo carismatico che orchestra ospiti, cuochi, velisti, accompagnatrici con una maestria incredibile. Sempre con un occhio puntato sulla Volvo a Miami.
Noi abbiamo avuto il privilegio di essere parte di questa famiglia, mangiando alla loro tavola, scherzando con loro, appassionandoci alle regate, gioendo e soffrendo con il trasporto che si prova per la squadra di casa, spiegando la corrente in laguna a Grant con l’esperienza maturata dalle nostre innumerevoli uscite in Hobie 16 in queste acque, e stupendoci con lui del calore del pubblico. “Solo in Italia e Nuova Zelanda può succedere una cosa del genere” ha sentenziato il grande capo domenica pomeriggio.
Chissà caro Grant, forse è proprio questo questo che spiega tante cose…
Lamberto e Nina, PROUD SUPPORTERS of Emirates Team New Zealand
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Grant Dalton is our second profile of the venetian stage of the America’s Cup. First of all because he was the one who gave us the opportunity to experience the event from a privileged seat, and second because the Kiwis were the first contenders to accept Ellison’s challenge back in 2010, driven by the rush of adrenalin that comes when facing a great opponent.
Grant has a history of being a great oceanic sailor, he has raced around the world seven times, the first five as part of the Withbread Round the World Race (later on Volvo Ocean Race), coming in first three times. In 2003 he was called in to take over Team New Zealand, aiming to bring back the Trophy, barely missing the goal in Valencia in 2007. He managed to revitalize the Team while Ellison and Bertarelli were fighting each other in court, and brought it back to its old shine by accepting two challenges: the America’s Cup with Emirates Team New Zealand and the Volvo Ocean Race with Camper.
His brilliant career is not, however, what stands out the most, and neither is his way of charming the guests on the water, nor his way of interacting with the crew aboard the AC45 while checking for updates from Miami on his Blackberry. His utmost feature is his passion. Team New Zealand is the only commercial team of the circuit, meaning that it is not financed by a patron but rather from several sponsors. Which is why during their stay in Venice all the managers from the companies supporting the Kiwis have been pampered and welcomed at the base. Grant has told everyone the story from when, in 2003, it all crumbled apart and they lost the Cup, taking the whole Nation down along with them, this reaction being the catalyst for the Government to step in and provide financial support for the rebuild of the team, becoming their first official sponsor. The Kiwis are the embodiment of their people’s values, a feeling immediately perceivable when you enter the base and that has stuck with us through our visit. They are like a big family. And just like a family they have been raised to love sailing ever since they were born, they are true to their origins but, at the same time, kind towards strangers, modesty is more like a lifestyle rather than just an attitude. And the great boss Grant stands out above everyone else as the one who manages the guests, the cooks, the sailors and the escorts, all with incredible energy. Nonetheless he never forgets about Miami.
We have been granted the privilege to be a part of this family, to share their food, their laughs, thrilled by the races, merging our feelings with the ones of the team, getting to have say when asked about the current direction, bringing in years of experience on the Hobie 16 right on those very same waters. We were as amazed as Grant upon seeing such a large audience: “only in Italy and New Zealand you can experience something like this,” he said Sunday afternoon.
Well, Grant, this might just explain a lot of other things…
Lamberto and Nina, PROUD SUPPORTERS of Emirates Team New Zealand
Grant nasce come velista oceanico, ha compiuto per ben sette volte il giro del mondo, le prime cinque parte della Whitbread (ora Volvo Ocean Race) che ha vinto tre volte. Dal 2003 è stato chiamato a guidare Emirates Team New Zealand per la riconquista dell´America´s Cup, perdendola per un soffio a Valencia nel 2007. Negli anni delle liti in tribunale tra Ellison e Bertarelli è riuscito a far sopravvivere il Team, arrivando ai giorni d´oggi con due sfide, le due più grandi del mondo della vela: l´America´s Cup con Emirates Team New Zealand e la Volvo Ocean Race con Camper.
Non è però la carriera coronata di successi il tratto principale che emerge di quest´uomo, e nemmeno il fatto che in gommone intrattenesse gli ospiti, parlasse alla radio con i ragazzi dell´AC45 e controllasse con il Blackberry cosa succedeva a Miami. Quello che emerge è la passione. Emirates Team New Zealand è l´unico team commerciale in America´s Cup, cioè che non dipende dalla benevolenza a fondo perduto di miliardari ma vive con i propri sponsor. Per cui in questi giorni a Venezia sono stati accolti e coccolati i manager di tutte le aziende che supportano i Kiwi. E Grant ha raccontato a tutti che nel 2003, in uno dei momenti più neri nella storia dello sport neozelandese, il governo stesso capì che la Coppa era troppo importante economicamente e psicologicamente per la nazione, e decise di essere il primo vero sponsor del Team. I Kiwi quindi regatano a tutti gli effetti per la propria gente, ed è uno spirito che si respira appena entrati sotto il tendone e che ci ha accompagnati tutti i giorni della nostra permanenza: quello di una famiglia. Sono una famiglia in cui tutti i membri mangiano pane e vela da quando sono nati, sono fedeli alle loro origini ma ospitali verso lo straniero, e l´understatement è un modo di essere più che una regola di comportamento. Primo fra tutti Grant, grande capo carismatico che orchestra ospiti, cuochi, velisti, accompagnatrici con una maestria incredibile. Sempre con un occhio puntato sulla Volvo a Miami.
Noi abbiamo avuto il privilegio di essere parte di questa famiglia, mangiando alla loro tavola, scherzando con loro, appassionandoci alle regate, gioendo e soffrendo con il trasporto che si prova per la squadra di casa, spiegando la corrente in laguna a Grant con l’esperienza maturata dalle nostre innumerevoli uscite in Hobie 16 in queste acque, e stupendoci con lui del calore del pubblico. “Solo in Italia e Nuova Zelanda può succedere una cosa del genere” ha sentenziato il grande capo domenica pomeriggio.
Chissà caro Grant, forse è proprio questo questo che spiega tante cose…
Lamberto e Nina, PROUD SUPPORTERS of Emirates Team New Zealand
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Grant Dalton is our second profile of the venetian stage of the America’s Cup. First of all because he was the one who gave us the opportunity to experience the event from a privileged seat, and second because the Kiwis were the first contenders to accept Ellison’s challenge back in 2010, driven by the rush of adrenalin that comes when facing a great opponent.
Grant has a history of being a great oceanic sailor, he has raced around the world seven times, the first five as part of the Withbread Round the World Race (later on Volvo Ocean Race), coming in first three times. In 2003 he was called in to take over Team New Zealand, aiming to bring back the Trophy, barely missing the goal in Valencia in 2007. He managed to revitalize the Team while Ellison and Bertarelli were fighting each other in court, and brought it back to its old shine by accepting two challenges: the America’s Cup with Emirates Team New Zealand and the Volvo Ocean Race with Camper.
His brilliant career is not, however, what stands out the most, and neither is his way of charming the guests on the water, nor his way of interacting with the crew aboard the AC45 while checking for updates from Miami on his Blackberry. His utmost feature is his passion. Team New Zealand is the only commercial team of the circuit, meaning that it is not financed by a patron but rather from several sponsors. Which is why during their stay in Venice all the managers from the companies supporting the Kiwis have been pampered and welcomed at the base. Grant has told everyone the story from when, in 2003, it all crumbled apart and they lost the Cup, taking the whole Nation down along with them, this reaction being the catalyst for the Government to step in and provide financial support for the rebuild of the team, becoming their first official sponsor. The Kiwis are the embodiment of their people’s values, a feeling immediately perceivable when you enter the base and that has stuck with us through our visit. They are like a big family. And just like a family they have been raised to love sailing ever since they were born, they are true to their origins but, at the same time, kind towards strangers, modesty is more like a lifestyle rather than just an attitude. And the great boss Grant stands out above everyone else as the one who manages the guests, the cooks, the sailors and the escorts, all with incredible energy. Nonetheless he never forgets about Miami.
We have been granted the privilege to be a part of this family, to share their food, their laughs, thrilled by the races, merging our feelings with the ones of the team, getting to have say when asked about the current direction, bringing in years of experience on the Hobie 16 right on those very same waters. We were as amazed as Grant upon seeing such a large audience: “only in Italy and New Zealand you can experience something like this,” he said Sunday afternoon.
Well, Grant, this might just explain a lot of other things…
Lamberto and Nina, PROUD SUPPORTERS of Emirates Team New Zealand
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