La società che ha organizzato (si fa per dire) la Latium Match Cup nel 2007, evento inserito nel circuito World Match Racing Tour di quell'anno, e addirittura inserito al secondo posto del tour quanto a montepremi in palio per i concorrenti, ha dichiarato fallimento
La società che ha organizzato (si fa per dire) la Latium Match Cup nel 2007, evento inserito nel circuito World Match Racing Tour di quell'anno, e addirittura inserito al secondo posto del tour quanto a montepremi in palio per i concorrenti, ha dichiarato fallimento. Un fallimento che sarà chiuso in pochi secondi: il curatore ha infatti accertato che nelle casse non c'è un centesimo.
Una conclusione forse prevedibile, ma che lascia comunque l'amaro in bocca (e le tasche vuote) a molti: l'associazione internazionale che organizzava il circuito, la maggior parte dei team degli skipper partecipanti (a cominciare dal vincitore dell'ultima Coppa America Jimmy Spithill, che all'epoca correva con i colori di Luna Rossa e che vinse la Latium Match Cup), altri professionisti o fornitori vari. In parte anche vittime della lentezza giudiziaria italiana.
Vi lascio immaginare quale ricordo il mondo della vela professionale potrà conservare. Questa vicenda lascia un danno che va ben oltre gli aspetti economici di ciascun singolo rapporto. Più d’uno aveva creduto all'impresa, sognando la grande vela a Roma. E' stata una delusione crescente, iniziata già nei giorni dell'evento tra mille segnali di inefficienza e difficoltà, che la bellezza della vela e la grandezza dei protagonisti presenti aveva solo attutito. Una vicenda chiusa da una parola ineluttabile: fallimento. Che figura.
La società che ha organizzato (si fa per dire) la Latium Match Cup nel 2007, evento inserito nel circuito World Match Racing Tour di quell'anno, e addirittura inserito al secondo posto del tour quanto a montepremi in palio per i concorrenti, ha dichiarato fallimento. Un fallimento che sarà chiuso in pochi secondi: il curatore ha infatti accertato che nelle casse non c'è un centesimo.
Una conclusione forse prevedibile, ma che lascia comunque l'amaro in bocca (e le tasche vuote) a molti: l'associazione internazionale che organizzava il circuito, la maggior parte dei team degli skipper partecipanti (a cominciare dal vincitore dell'ultima Coppa America Jimmy Spithill, che all'epoca correva con i colori di Luna Rossa e che vinse la Latium Match Cup), altri professionisti o fornitori vari. In parte anche vittime della lentezza giudiziaria italiana.
Vi lascio immaginare quale ricordo il mondo della vela professionale potrà conservare. Questa vicenda lascia un danno che va ben oltre gli aspetti economici di ciascun singolo rapporto. Più d’uno aveva creduto all'impresa, sognando la grande vela a Roma. E' stata una delusione crescente, iniziata già nei giorni dell'evento tra mille segnali di inefficienza e difficoltà, che la bellezza della vela e la grandezza dei protagonisti presenti aveva solo attutito. Una vicenda chiusa da una parola ineluttabile: fallimento. Che figura.
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