PROFILO

03/01/2011 - 16:20

Il programma è di "Alto Livello". E la comunicazione?

Alessandra piange nella bandiera dopo l'argento all'Olimpiade cinese. C'è tutta la vela olimpica dentro questo gesto.

Tutti parlano del nuovo "Programma FIV gestione atleti di alto livello". Ma chi l'ha visto?

Ricordate? La Nuova FIV aveva presentato pompose novità nella preparazione olimpica e nei criteri di selezione olimpica, annunciati in largo anticipo, come un atto di trasparenza, per mettere gli atleti in condizione di competere ad armi pari e con fair-play, eccetera eccetera. Se poi le novità vere e proprie nella preparazione e nelle selezioni sono state pochissime, come avevamo a suo tempo evidenziato su questo minuscolo blog, pazienza. Come sanno bene tecnici e atleti, il nostro amore per lo sport velico, la stima e il rispetto per il lavoro che stanno svolgendo, superano ogni dubbio o incertezza. Siamo come tifosi accecati: la nostra vela olimpica non si discute, si ama...
 
Di recente il Consiglio Federale numero 423 del 16 dicembre del 2010 (quello che ha glissato sull'attesissimo nuovo Statuto), ha approvato la composizione delle nuove Squadre A-B-C delle classi olimpiche, Paralampiche e Youth, e soprattutto deliberato il budget da assegnare all'attività agonistica e di formazione: 2.704.534 euro. Una news sul sito web federale spiega anche che tale budget è così suddiviso: Euro 235.000 per l'attività Under 16, Euro 215.000 per l'attività Under 19 ed Euro 2.254.534 per le Classi Olimpiche e Paralimpiche.
 
Pochi giorni dopo (il 22 dicembre) ancora una news sul web federale riporta un'intervista ai due Direttori Tecnici Paolo Ghone e Luca De Pedrini, e al Consigliere di Presidenza Pino Barbieri, Coordinatore del Settore Attività Agonistica e Squadre Federali (la news non è proprio così precisa nel definirlo, ma chissenefrega: siamo stufi di sottolineare l’inconsistenza del Settore PIC). I tre, unitamente al Consigliere di Presidenza Francesco Ettorre, Coordinatore del Settore Amministrazione e Attività Periferica, parlano con soddisfazione di un nuovo "PROGRAMMA FIV GESTIONE ATLETI DI ALTO LIVELLO".
 
Dal nome deve trattarsi di un documento di una certa importanza, ma di questo programma non v'è traccia sul web federale con buona pace di una bella fetta di trasparenza. Magari è solo una dimenticanza: siete ancora in tempo, l'Epifania tutti gli errori si porta via, chissà che il suddetto Programma appaia presto.
 
Perché è importante questo Programma Alto Livello? Perché come nelle stesse interviste si dichiara, esso prevede l'introduzione di piani personalizzati di preparazione per i singoli atleti. Un passo avanti non così scontato, alla luce delle parole d'ordine del Piano Strategico Generale del 2009, e della sbandierata filosofia "anglosassone", delle selezioni secche e dei raduni collegiali. Lo riassume benissimo Paolo Ghione: "Nella stagione sportiva in corso, entriamo nella fase che porterà alle selezioni olimpiche, e lo scopo primario è quello di mettere i nostri atleti in grado di esprimersi al massimo e conseguire questo importante obiettivo, utilizzando nel modo più efficace il 100% delle risorse a disposizione della FIV. Per questo motivo, nei mesi di settembre e ottobre abbiamo svolto un intenso lavoro di programmazione globale relativo allo sviluppo della prestazione della nostra Squadra Nazionale. Con gli atleti e i tecnici delle rispettive classi si sono definiti compiti e obiettivi condivisi per arrivare all'approvazione di piani personalizzati di allenamento."
 
Insomma i Gabrio Zandonà, le Giulia Conti, i Diego Negri, le Alessandra Sensini, gli stessi Sibello e i Fabian Heidegger, in questi mesi decisivi verso Londra 2012, con il passaggio chiave delle qualifiche ISAF ai Mondiali unificati di Perth (3-18 dicembre 2011), possono allenarsi come meglio credono, previa approvazione della direzione tecnica. Deja-vù su tutta la linea. E meno male, giacchè come riconosceva lo stesso PSG: "La FIV possiede un buon numero di velisti di livello compresi in varie fasce di età, una storia di buoni successi nella vela non solo olimpica e buone infrastrutture tecniche e di management. Visti i risultati di Pechino 2008, le due medaglie e le sei finali conquistate, ora è il momento di consolidare i percorsi formativi che hanno portato a tali risultati (...)"
 
C'è anche di più. Un di più che lascia un po' perplessi. Lo annuncia nella sua parte di intervista Pino Barbieri: "Saranno gli stessi atleti che una volta messi a punto i piani di allenamento insieme ai Tecnici Federali, ricevuta l'approvazione dei Direttori Tecnici e le necessarie ratifiche del Consiglio Federale, dovranno occuparsi in prima persona della pianificazione, dell'organizzazione logistico-sportiva, in sintesi di tutti i dettagli che compongono un programma di allenamento di alto livello. Una maggiore libertà in cambio di una più diretta responsabilità."
 
Una frase un po' sibillina, che non fa capire bene: Zandonà, Conti, Sibello & C, dopo aver regolato balumine e levigato appendici, dopo ore di allenamenti in mare con ogni tempo e palestra e viaggi e debriefing tecnici, avranno la "libertà" di occuparsi di tenere i conti delle trasferte? Sarebbe un po' in contrasto con la regola delle regole, fornita dal presidente federale Croce quando proclamò che la FIV avrebbe pensato a tutto, lasciando agli atleti senza altre preoccupazioni che non fossero quelle sportive in senso stretto.
 
Sono dubbi magari superficiali, e facilmente chiaribili. Ma proprio per questo sarebbe assai utile leggere nella sua interezza il "PROGRAMMA FIV GESTIONE ATLETI DI ALTO LIVELLO".
 
E' vero: siamo nell'anno decisivo, l'anno preolimpico, delle selezioni nazionali (dal 2 al 9 aprile Palma; dal 22 al 29 aprile Hyres; dal 12 al 15 maggio Riva del Garda, più eventuali spareggi) e delle qualifiche (Perth a dicembre, come detto). L'anno nel quale le parole e le filosofie, persino i famosi "dogmi" - come abbiamo più volte definito certe prese di posizione integraliste della Nuova FIV - devono lasciare il posto a un sano pragmatismo (gaibissiano?) che pensi solo a una cosa: il risultato a Weymouth (Londra) 2012.
 
Noi, individualmente, e come "squadra" redazionale di Saily.it (Magazine, WebTV e le community di Piazza Vela) siamo pronti a fare la nostra parte, perché un anno preolimpico è per tutti, ciascuno nel suo. Forza ragazzi.
 
PS-Se volete qualche esempio di "dogma", il PSG ne offre parecchi. Ve ne allego un paio a caso. Dal Piano Strategico Generale del 2009:
 
"(...) Punti chiave:
Concetti: formazione, meritocrazia, promozione
• formazione e merito: riuscire a generare un nuovo modo di percepire la FIV, non più un Ente che eroga contributi economici a sostegno di questa o quella classe, ma un importante "contenitore" formativo, che con obiettivi ben precisi e finalizzati, sia in grado di rispondere in termini concreti alle varie richieste e proposte delle Zone, dei Club, delle Classi e dei numerosi atleti che comporranno le Squadre Federali.
• promozione e diffusione: rivalutare l'immagine della vela sul territorio nazionale in modo globale, sia per la parte ludica sia per quella agonistica. Rendere appetibili per gli sponsor gli eventi top delle vela Olimpica Italiana. Creare mediante un nuovo supporto mediatico una maggiore visibilità agli atleti delle Squadre Federali. (...)"
 
Poi, con tutta la calma, la lucidità e l'obiettività necessarie, giudicate voi se e quali punti chiave sono stati effettivamente raggiunti, o almeno sono sulla buona strada. Sulla FIV "contenitore formativo" mi sentirei (anche da vicepresidente di un affiliato) di nutrire qualche speranza, un po' di ottimismo, anche per il consueto impegno delle centinaia di uomini della periferia federale. Quanto alla "rivalutazione dell'immagine", e soprattutto al "nuovo supporto mediatico", il velo pietoso più che steso va alzato, per denunciare un clamoroso fallimento. Che ha nomi, cognomi e indirizzi (e non solo web).
 
Buon vento alla vela olimpica azzurra 2011.

Commenti