PROFILO

08/11/2012 - 18:05

Come ti trovo il talento a vela

Il seminario FIV alla Scuola dello Sport del CONI è stato molto partecipato. Ma avrà un seguito? Conterà molto la Comunicazione...

Un seminario così forse non s’era mai visto. Quasi cento tra allenatori, istruttori, dirigenti di zona e qualche consigliere federale. Alcuni “docenti” e relazioni che hanno messo in evidenza le pratiche adottate da altri sport, altre federazioni, e l’approccio scientifico al problema sempre più sentito: come individuare, sviluppare e mantenere un talento nello sport, e in particolare nella vela. Sede, la Scuola dello Sport del CONI. Da un’idea di Paolo Ghione, tra i tecnici FIV quello che con maggiore enfasi si sta dedicando alle politiche di ricerca e sviluppo giovanili, al punto da averne ormai fatto una scelta professionale chiara.

Nel prossimo quadriennio, infatti, Ghione non sarà più Direttore Tecnico, come negli ultimi quattro anni, e non seguirà più direttamente la preparazione olimpica come avvenuto per circa 7 anni, ma seguirà esclusivamente la vela giovanile, con una posizione di coordinamento nazionale. Una posizione che Paolo si sta ritagliando con impegno e con molto approfondimento, è lui che ha seguito per la FIV il corso CONI per Direttori Giovanili, dal quale non a caso è scaturita l’idea del seminario.

Tutti gli sport cercano di risolvere il rebus dello sviluppo e del mantenimento dei giovani, e la vela per caratteristiche e varietà di classi e categorie ha senz’altro qualche opportunità e qualche problematica in più degli altri. Che poi Paolo Ghione sia effettivamente incaricato di gestire le politiche giovanili, a partire dall’aggiornamento e dall’attuazione del famoso progetto Under 16, è qualcosa che sfugge alla certezza, dal momento che si deve prima passare per una assemblea elettiva, che varerà un nuovo Consiglio Federale, un nuovo governo FIV che farà le sue scelte. Ma di sicuro nei piani del presidente Croce, al momento senza reali avversari per la rielezione alla carica, l’idea di una direzione giovanile affidata al tecnico di Bordighera ci sta tutta. Forse l’unico problema potrebbe venire dalle eventuali decisioni ISAF sulle classi olimpiche per Rio 2016: qualora tornasse in scena il Windsurf infatti è possibile che l’esperienza e le capacità specifiche di Paolo Ghione possano nuovamente tornare utili a seguire qualche atleta tra le varie di grande vertice a disposizione della nostra squadra. Insomma si vedrà.

Resta valida l’idea del seminario. Qualcuno ha trovato i temi trattati un po’ lontani dallo specifico velico. Il programma “Azzurrina” della Federbasket dedicato alle ragazze, la preparazione fisica incentrata su Judo, i riferimenti alle esperienze della Pallavolo. Bisogna però considerare questo seminario con l’occhio lungo: si è trattato, deve essersi trattato, di una prima esperienza, necessariamente generalizzata e di confronto con altre discipline. Un modo per far afferrare a tanti allenatori e tecnici di zona e di club la necessità di adottare visioni nuove e più scientifiche. Ecco perchè si potrà dire che il seminario sul Talento a vela avrà avuto successo, quando vedremo altri seminari, altre occasioni di approfondimento, magari associate a esperienze di qualità nel nostro mondo.

Tra i partecipanti è stato fatto notare che rispetto alle case-history presentate, la vela può offrire a sua volta esperienze pilota e moduli operativi di già provata efficacia. Discorso che può valere per la preparazione fisica, così come per il lavoro sui giovani e giovanissimi.

Anche leggendo il report del seminario sul sito FIV si nota, dalle reazioni di qualche consigliere federale, la volontà di leggere questa iniziativa come una cercata (e trovata) conferma della validità dei concetti del piano Under 16. Ma sarebbe un errore (un altro), limitarsi in questa fase a un generico “referendum” sull’Under 16. La grande partecipazione di tutti al seminario, nonostante i tanti dubbi sull’applicazione del progetto, dimostra la disponibilità e la volontà del tessuto tecnico della base federale (e suona anche come una conferma della validità del processo formativo degli stessi quadri tecnici sin qui adottato) ad assimilare nuove politiche. Tecnici e allenatori locali o nazionali sono i primi ad esplorare e hanno mentalità aperta: non sono loro che la FIV (vecchia, nuova o nuovissima che verrà) deve convincere. Il lavoro da fare è anche politico e culturale (visto che come sottolineammo a suo tempo si tratta di un rinnovamento storico importante che ha tempi lunghi). Bisognerà scegliere le persone giuste a livello dirigenziale nazionale (preoccupa in tal senso il Consiglio molto ristretto che verrà, col rischio di non avere al suo interno le competenze specifiche), e le professionalità giuste a tutti i livelli, se necessario anche riaprendo ai Gruppi di Lavoro che consentiranno lo scambio e la crescita culturale dai seminari come questo alle Zone e fino ai Circoli e alle stesse famiglie.

Tutto questo lavoro dovrà avere una enorme interfaccia nella Comunicazione, con la C maiuscola. Se oggi tutti ammettono che l’Under 16 ha avuto una falsa partenza soprattutto perchè è stato comunicato poco e male, l’importanza di un piano di comunicazione che sappia utilizzare tutte le tecnologie e i media, e che interessi, coinvolga, convinca tutti gli attori del segmento giovanile ad adottare l’inevitabile rinnovamento, è sotto gli occhi di tutti.

QUI IL LINK PER LEGGERE IL RESOCONTO DEL SEMINARIO SUL SITO FEDERVELA.IT


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