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17/03/2015 - 15:45

Verso il Vendée Globe 2016

Così Safran cambia l'oceano

Il varo di Safran (VIDEO IN ESCLUSIVA SULLA NOSTRA TV) segna una svolta nella classe IMOCA 60, con l'introduzione dei foil


di Fabio Colivicchi

E’ nato (nel senso che è stato varato e ha toccato l’acqua per la prima volta) un altro scafo di IMOCA 60 che vedremo protagonista alle prossime regate oceaniche e soprattutto al Vendée Globe 2016. Safran è uno sponsor storico della vela oceanica francese, e stavolta ha dato il suo nome, livrea argentea, e appoggio incondizionato a uno skipper giovanissimo, appena 26 anni, Morgan Lagravière, francese originario dell’isola di Reunion, un tipo insomma nato proprio in mezzo all’oceano (l’Indiano in      questo caso).

Jean-Paul Herteman, chairman e CEO di Safran (grande azienda che opera nei settori aereo, aerospaziale e della difesa), ha partecipato al battesimo dell’acqua, in una giornata di sole e pubblico festoso.
 
Safran è il primo IMOCA 60 (18,28 metri) di ultimissima generazione nato per il prossimo Vendée. Costruito da CDK, è un progetto dello studio che ha praticamente l’esclusiva della classe: Van Peteghem & Lauriot Prévost e Guillaume Verdier. Oltre ad aver beneficiato di specifiche ricerche tecnologiche e materiali speciali da Safran, che avrebbe coinvolto nel progetto quasi 200 persone di varie sue sezioni aziendali, la vera grande novità di Safran sono i foil.
 
VOLO O NON VOLO?
I foil ufficialmente entrano nella vela oceanica, applicati in questa prima versione su Safran. Come si vede dalle immagini e dai video che trovate sulla TV di Saily, i foil sono applicati lateralmente alla fiancata dell’IMOCA di Lagravière.
 
Queste piccole derive o alette esercitano una forza che spinge verso l’alto lo scafo, diminuendo la superficie bagnata. Non si può ancora parlare di “volo”, ovvero di scafo totalmente fuori dall’acqua, come avviene per i Moth o i catamarani di Coppa America o altre barche con i foil. Ma secondo i progettisti la forza che esercitano i foil può far aumentare la velocità della barca di quasi 2 nodi al lasco. In un giro del mondo la differenza potenziale è di un paio di giorni. Un modo per dire che questo IMOCA ha già nell’obiettivo il tempo di Francois Gabart (78 giorni) nell’ultima edizione del Vendée.
 
“Più il vento aumenta, maggiore sarà l’effetto lifting delle appendici, chiglia e foil, più leggera e quindi più veloce la barca”: se lo dice Vincent Lauriot-Prévost, c’è da credergli…
 
I PROGRAMMI DI MORGAN
Viene dalla vela olimpica, sull'acrobatico 49er, e adesso è navigatore oceanico di primo piano. Morgan Lagravière 26 anni, e il Safran Sailing Team hanno un bel programma per il 2015. Primi test per la nuova barca saranno tra Lorient e Trinité-sur-Mer, il porto di armamento dello yacht. Quindi, per sgranchirsi le ordinate… una veleggiata alle Canarie, per un intensa sessione di almeno un mese di allenamento sulle onde oceaniche e nelle migliori condizioni meteo possibili, per mettere a punto al meglio la macchina da guerra. Il 16 agosto Safran sarà al via in equipaggio per la Rolex Fastnet Race. Poi il 25 ottobre, in doppio, sarà in gara alla Transat Jacques Vabre, e a seguire la Transat B to B, finalmente in solitario.
 
Ma intanto nella tarda primavera, il 26enne Lagravière non si farà mancare un po’ di sana competizione con la classe oceanico-alturiera in solitario più tosta che ci sia: il Figaro Solo! Questo per dare un’idea della filiera che impegna i grandi navigatori oceanici francesi e crea un vero e proprio cursus honorum, che praticamente non si ferma mai… Al Figaro, Lagraviere si troverà al confronto con altri skipper che saranno i suoi rivali anche al Vendée, come Yann Eliès (Groupe Queguiner) o Jérémie Beyou (Maître CoQ).
 
www.safran-sailingteam.com/
www.safran-group.com

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