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15/03/2015 - 11:34
Da Fezzano alla Mini Transat...
Da Fezzano alla Mini Transat...
Inizia il grande anno Mini
Il circuito italiano dei Mini 650 parte con la regata Fezzano (SP)-Talamone. Vincono Zambelli e D'Ettorre. Pendibene primo solitario. Guida alle novità
E’ l’anno della Mini Transat, e c’è poco da fare, la mente e il cuore di tanti pende solo da quella parte, aspetta settembre con ansia e conta i giorni di lavoro e preparazione per la grande regata. Eppure il percorso per arrivare alla Mini Transat prevede ogni anno più eventi, e l’Italia si conferma in strepitosa crescita, più della media degli altri paesi europei. La stagione italiana della classe Mini, con tante novità, è partita ufficialmente con la prima edizione della Fezzano-Talamone, una regata organizzata dall’associazione sportiva di Marco Nannini in collaborazione con il Circolo della Vela Erix e il Circolo della Vela di Talamone.
Menzione speciale per Marco Nannini, ispiratore di questa regata warm-up della stagione. L’attività spezzina del navigatore milanese, continua a crescere a ritmi vertiginosi, è ormai un vero punto di riferimento per gli appassionati di vela di grande altura, e conta Class 40 e molti Mini 650, organizza clinic, uscite giornaliere, weekend, didattica e assistenza. Una vera e propria base nautica tematica. Una esperienza pionieristica per l’Italia. Chapeau all’ex finanziere della city londinese, folgorato sulla via del giro del mondo in Class 40 concluso al secondo posto. La sua organizzazione può fare un gran bene a tutto il movimento. Se prima non esisteva alternativa ad andare all’estero, oggi si può pensare anche di restare in Italia e preparare un programma oceanico competitivo.
La prima edizione è andata bene, con 20 iscritti di cui 18 arrivati, la vittoria è andata allo skipper Michele Zambelli e Pacifico D’Ettorre. Il romagnolo a bordo di Illumia 788, prototipo del 2010, conferma le sue intenzioni di partire con il piede giusto per la campagna 2015.Dopo un lungo periodo in cantiere a La Rochelle (Francia) per cambiare la ghiglia e il bulbo della barca, il navigatore forlivese ha anticipato il suo programma partecipando alla regata Fezzano-Talamone, con un percorso di circa 130 miglia da correre in doppio.
La partenza, anticipata a venerdì 13 marzo alle ore 12 per previsioni di Scirocco forte, ha visto le 22 imbarcazioni iscritte fare rotta verso la Toscana, dal porto ligure, con una leggera brezza da Sud Est aumentata fino a 12 nodi nelle prime ore di sabato 14 marzo. Zambelli e D’Ettorre, quest’ultimo conosciuto nei vari circuiti di monotipi, hanno condotto la regata marcando stretto Alberto Bona che a bordo di Onlinesim 756 ed in coppia con Andrea Caracci, ha navigato sempre a vista con Illumia 788.
Anche quella di Alberto Bona è una sfida tutta italiana alla Mini Transat: Onlinesimè reduce da alcuni mesi passati in cantiere, durante i quali è stata sottoposta a numerosi lavori realizzati da una squadra interamente italiana.L’intenzione è stata quella di preparare la barca per la Mini Transat 2015 con un team di giovani, sviluppando le competenze tecniche attraverso la collaborazione con realtà industriali italiane, consolidandoattivamente tutte le conoscenze acquisite nel campo delle regate oceaniche.
Il Gruppo Skyronlab ha curato gli aspetti progettuali quali la fluidodinamica, l’analisi strutturale e l’ergonomia con l’obiettivo di ideare soluzioni all’avanguardia per migliorare le performance della barca e la sua affidabilità. Il Polo Universitario Marconi di La Spezia ha fornito il supporto per effettuare dei test in vasca navale e ha curato la parte tecnologica e innovativa del progetto, creando inoltre il fondamentale punto di contatto con le realtà industriali locali.Anche le vele sono state disegnate e concepite in Italia.
IL COMMENTO DI ALBERTO BONA
“La regata è andata bene, sono molto contento – ha commentato Alberto Bona - Abbiamo messo la barca in acqua una settimana prima della Fezzano-Talamone quindi queste sono state le prime miglia per Onlinesim dopo un inverno passato in cantiere. Abbiamo fatto una bella regata, sempre ingaggiati con Zambelli e D’Ettorre: è stato un bel testa a testa. Ci tenevo a correre in equipaggio con Andrea Caracci (n.d: Onlinesim è l’ ex Corto Maltese di Caracci): lui conosce molto bene la barca e le sue sensazioni sono state fondamentali per capire che in cantiere abbiamo fatto un buon lavoro e abbiamo reso la barca ancora più performante e veloce. Ora ci aspetta un lavoro di ottimizzazione dell’attrezzatura e delle vele, ci lavoreremo su nei prossimi giorni, prima della Arcipelago 6.50.”
Al terzo posto i francesi Charlie Fernbach e Erwan Tymen, circa un’ora di distanza, e circa 20 minuti più tardi è arrivato il nuovissimo Pogo 3 di Andrea Pendibene, il Pegaso ITA 883. Andrea ha corso la regata in solitario (solo 4 su 20 iscritti hanno optato per questa scelta), confermando all’esordio con una barca da mettere a punto (che ha corso nella categoria Proto pur essendo uno scafo di Serie: secondo le regole infatti occorrono almeno 10 esemplari uguali costruiti per concorrere nella categoria Serie) le prestazioni di vertice delle passate stagioni.
IL RACCONTO DI ANDREA PENDIBENE
“E’ stata una prova molto importante e un debutto che fungeva anche da test per la barca, la nostra sintonia e la mia preparazione mentale e fisica. Dopo un partenza conservativa, alle Melorie non avevo ancora chiuso occhio e sentendo al VHF la chiamata di soccorso di un concorrente spiaggiato e dei due Proto che hanno tagliato la zona di navigazione delle navi, ho capito che non dovevo esagerare e allora, sicurezza prima di tutto, ha deciso di riposarmi per 15 minuti per essere pronto allo sprint finale, con il vento in aumento e Pegaso che filava deciso verso il traguardo.”
Continua poi Andrea: “Ho deciso di correre in solo e non in doppio per aumentare il feeling con la barca e continuare il mio percorso di preparazione in vista delle prossime regate. La scelta mi ha premiato, e sono giunto al traguardo come primo dei solitari con davanti solo due Proto in doppio e il gemello del Pogo 3 con a bordo il vincitore della Mini Transat 2003 Erwan Tymen e lo sviluppatore del cantiere Pogo."
Quinti Ambrogio Beccaria e Giovanni Sanfelice con Alla Grande ITA 539, primi tra gli scafi di serie, sesto per Davide Lusso e Enrico Podestà, coppia con esperienze di Transat, a bordo del nuovo Viper ITA 859, settimo Matteo Rusticali, in solitario con Spot ITA 444, un prototipo vintage costruito nel 1991, ottavo per Andrea Frassinetti e Luca Riccobon su Black Bull Big Jim ITA 622, nono per Andrea Di Giuliomaria e Antonio Martini con Amelie 554, e decimo per un’altra coppia di grande esperienza, Andrea Iacopini e Tommaso Stella con Tortuga ITA 768.
A seguire sono arrivati sul traguardo, in uno spazio di circa 5 ore, anche il Golden Apple 507 con Luca Corlazzo e Stefano Paltrinieri, il Jrata 544 con Pierfrancesco Martigli e Andrea Rossi, Monster 600 con Andrea Messina e Corrado Guareschi, Penelope 603 con il solitario Emanuele Grassi, Hasta Siempre ITA 146 con Carlo Zorzi e Alberto Maero, Janaina ITA 608 di Alessandro Castelli e Massimiliano Burlando, Una vela per la pace ITA 542 con Tiziano Rossetti e Marco Ormelli, Eureka 269 con Maurizio Zannoni e Roberto Personi, e Bacon & Eggs ITA 462 di Paolo Giacobbe e Marco Borrello. Ritirati Liska ITA 398 con Andrea Pek Pecchioli e Lucy Fizgeorge-Parker e Ostrogo 556 di Federico Cuciuc.
Tempo di sistemare la barche e la flotta sarà nuovamente sulla linea di partenza per la regata Arcipelago 6.50, che partirà venerdì 20 marzo, con un percorso di 160 miglia tra le isole toscane. La stagione si annuncia entusiasmante, con altri appuntamenti che alternano tradizione a novità assolute di grande fascino: dopo l’Arcipelago 650 (Talamone-Capraia-Elba-Giannutri-Le Formiche-Talamone), torna il classico Gran Premio d’Italia dello YCI, quindi una bella cavalcata, la CAP Cagliari (Genova-Cagliari), prima del grande finale con la novità più succosa dell’anno: la Round Sardinia Race. Un giro completo della Sardegna che farà spettacolo.
IL PUNTO SUI MINI IN AVVIO DI STAGIONE
A cura di Christophe Julliand, Comunicazione Classemini Italia
Molte vecchie conoscenze del Circuito Italiano ma anche volti nuovi e giovani.Tra i prototipi si preannuncia un duello molto interessante tra Illumia 788 e Online 756. Il primo è un progetto de Beaufort del 2010, è la barca dello skipper Michele Zambelli che ha già strappato con questa barca un ottimo terzo posto l’anno scorso nella Les Sables-Le Azzorre nonostante i problemi incontrati durante la prima tappa. Il secondo, Onlinesim 756 è un progetto Manuard del 2008 che è stato radicalmente modificato di recente sotto la direzione dello studio Skyronlab Design: nuovo sistema di chiglia pivotante, soppressione dei ballast e albero cambiato. Alberto Bona ha già disputato qualche regata l’anno scorso con 756. Quest’anno il programma agonistico è chiaramente più impegnativo con la MiniTransat.
Sempre nella categoria prototipi, anche se sono conformi al regolamento di serie però non hanno ancora raggiunto la fatidica quota di dieci esemplari prodotti, saranno da tener d’occhio i due Pogo 3, in particolare ITA 883, Pegaso quello di Andrea Pendibene, atleta della Marina Militare, iscritto alla prossima MiniTransat dopo due precedenti partecipazioni nel 2007 e 2011. Atteso anche un altro Mini di serie di nuova generazione, l’Ofcet 650 di Julien Pulvé, che non è arrivato in tempo ma dovremmo vedere nelle prossime regate.
Esordio con una nuovissima barca per Davide Lusso.Ha scelto una barca di serie dal forte potenziale, l’Argo 650 progettato da Marc Lombard. La sua si chiama Viper e Lusso partecipa a questa regata con Enrico Podestà.Torna in regata anche Golden Apple, il Pogo 2 passato tra le mani di Luca Tosi nel 2009 e di Alberto Bona nel 2013. A bordo il nuovo armatore, Luca Cortazzo potrà contare sulla lunga esperienza di Stefano Paltrinieri.Cambio di barca anche per Emanuele Grassi: dal Pogo 1 di due anni fa è passato a un Pogo 2, una barca conosciuta in Italia poiché si tratta di Penelope che la sua compagna Susanne Beyer ha condotto fino al traguardo della difficile edizione 2011 della MiniTransat.
Il giovane Ambrogio Beccaria è andato a recuperare a Cascais in Portogallo il suo Pogo 2 che era stato abbandonato dal francese Ian Lipinski durante la scorsa Transat. Dopo tanti lavori per rimetterla a posto, il suo debutto con Giovanni Sanfelice, velaio offshore della North Sails Italy, è stato davvero interessante.Non cambia invece Federico Cuciuc un veterano della scorsa Mini Transat.Riparte la campagna per una seconda partecipazione alla Transat sempre a bordo del suo Dingo (progetto Rolland) Ostrogo 556.
Nella categoria barca di serie, la lotta promette come sempre di essere bella e aperta. I nuovi arrivati nel circuito dovranno vedersela con alcuni veterani come l’equipaggio di Black Bull/Big Jim (Andrea Frassinetti e Luca Riccobon) o quello di Tortuga (Andrea Iacopini e Tommaso Stella).
E’ l’anno della Mini Transat, e c’è poco da fare, la mente e il cuore di tanti pende solo da quella parte, aspetta settembre con ansia e conta i giorni di lavoro e preparazione per la grande regata. Eppure il percorso per arrivare alla Mini Transat prevede ogni anno più eventi, e l’Italia si conferma in strepitosa crescita, più della media degli altri paesi europei. La stagione italiana della classe Mini, con tante novità, è partita ufficialmente con la prima edizione della Fezzano-Talamone, una regata organizzata dall’associazione sportiva di Marco Nannini in collaborazione con il Circolo della Vela Erix e il Circolo della Vela di Talamone.
Menzione speciale per Marco Nannini, ispiratore di questa regata warm-up della stagione. L’attività spezzina del navigatore milanese, continua a crescere a ritmi vertiginosi, è ormai un vero punto di riferimento per gli appassionati di vela di grande altura, e conta Class 40 e molti Mini 650, organizza clinic, uscite giornaliere, weekend, didattica e assistenza. Una vera e propria base nautica tematica. Una esperienza pionieristica per l’Italia. Chapeau all’ex finanziere della city londinese, folgorato sulla via del giro del mondo in Class 40 concluso al secondo posto. La sua organizzazione può fare un gran bene a tutto il movimento. Se prima non esisteva alternativa ad andare all’estero, oggi si può pensare anche di restare in Italia e preparare un programma oceanico competitivo.
La prima edizione è andata bene, con 20 iscritti di cui 18 arrivati, la vittoria è andata allo skipper Michele Zambelli e Pacifico D’Ettorre. Il romagnolo a bordo di Illumia 788, prototipo del 2010, conferma le sue intenzioni di partire con il piede giusto per la campagna 2015.Dopo un lungo periodo in cantiere a La Rochelle (Francia) per cambiare la ghiglia e il bulbo della barca, il navigatore forlivese ha anticipato il suo programma partecipando alla regata Fezzano-Talamone, con un percorso di circa 130 miglia da correre in doppio.
La partenza, anticipata a venerdì 13 marzo alle ore 12 per previsioni di Scirocco forte, ha visto le 22 imbarcazioni iscritte fare rotta verso la Toscana, dal porto ligure, con una leggera brezza da Sud Est aumentata fino a 12 nodi nelle prime ore di sabato 14 marzo. Zambelli e D’Ettorre, quest’ultimo conosciuto nei vari circuiti di monotipi, hanno condotto la regata marcando stretto Alberto Bona che a bordo di Onlinesim 756 ed in coppia con Andrea Caracci, ha navigato sempre a vista con Illumia 788.
Anche quella di Alberto Bona è una sfida tutta italiana alla Mini Transat: Onlinesimè reduce da alcuni mesi passati in cantiere, durante i quali è stata sottoposta a numerosi lavori realizzati da una squadra interamente italiana.L’intenzione è stata quella di preparare la barca per la Mini Transat 2015 con un team di giovani, sviluppando le competenze tecniche attraverso la collaborazione con realtà industriali italiane, consolidandoattivamente tutte le conoscenze acquisite nel campo delle regate oceaniche.
Il Gruppo Skyronlab ha curato gli aspetti progettuali quali la fluidodinamica, l’analisi strutturale e l’ergonomia con l’obiettivo di ideare soluzioni all’avanguardia per migliorare le performance della barca e la sua affidabilità. Il Polo Universitario Marconi di La Spezia ha fornito il supporto per effettuare dei test in vasca navale e ha curato la parte tecnologica e innovativa del progetto, creando inoltre il fondamentale punto di contatto con le realtà industriali locali.Anche le vele sono state disegnate e concepite in Italia.
IL COMMENTO DI ALBERTO BONA
“La regata è andata bene, sono molto contento – ha commentato Alberto Bona - Abbiamo messo la barca in acqua una settimana prima della Fezzano-Talamone quindi queste sono state le prime miglia per Onlinesim dopo un inverno passato in cantiere. Abbiamo fatto una bella regata, sempre ingaggiati con Zambelli e D’Ettorre: è stato un bel testa a testa. Ci tenevo a correre in equipaggio con Andrea Caracci (n.d: Onlinesim è l’ ex Corto Maltese di Caracci): lui conosce molto bene la barca e le sue sensazioni sono state fondamentali per capire che in cantiere abbiamo fatto un buon lavoro e abbiamo reso la barca ancora più performante e veloce. Ora ci aspetta un lavoro di ottimizzazione dell’attrezzatura e delle vele, ci lavoreremo su nei prossimi giorni, prima della Arcipelago 6.50.”
Al terzo posto i francesi Charlie Fernbach e Erwan Tymen, circa un’ora di distanza, e circa 20 minuti più tardi è arrivato il nuovissimo Pogo 3 di Andrea Pendibene, il Pegaso ITA 883. Andrea ha corso la regata in solitario (solo 4 su 20 iscritti hanno optato per questa scelta), confermando all’esordio con una barca da mettere a punto (che ha corso nella categoria Proto pur essendo uno scafo di Serie: secondo le regole infatti occorrono almeno 10 esemplari uguali costruiti per concorrere nella categoria Serie) le prestazioni di vertice delle passate stagioni.
IL RACCONTO DI ANDREA PENDIBENE
“E’ stata una prova molto importante e un debutto che fungeva anche da test per la barca, la nostra sintonia e la mia preparazione mentale e fisica. Dopo un partenza conservativa, alle Melorie non avevo ancora chiuso occhio e sentendo al VHF la chiamata di soccorso di un concorrente spiaggiato e dei due Proto che hanno tagliato la zona di navigazione delle navi, ho capito che non dovevo esagerare e allora, sicurezza prima di tutto, ha deciso di riposarmi per 15 minuti per essere pronto allo sprint finale, con il vento in aumento e Pegaso che filava deciso verso il traguardo.”
Continua poi Andrea: “Ho deciso di correre in solo e non in doppio per aumentare il feeling con la barca e continuare il mio percorso di preparazione in vista delle prossime regate. La scelta mi ha premiato, e sono giunto al traguardo come primo dei solitari con davanti solo due Proto in doppio e il gemello del Pogo 3 con a bordo il vincitore della Mini Transat 2003 Erwan Tymen e lo sviluppatore del cantiere Pogo."
Quinti Ambrogio Beccaria e Giovanni Sanfelice con Alla Grande ITA 539, primi tra gli scafi di serie, sesto per Davide Lusso e Enrico Podestà, coppia con esperienze di Transat, a bordo del nuovo Viper ITA 859, settimo Matteo Rusticali, in solitario con Spot ITA 444, un prototipo vintage costruito nel 1991, ottavo per Andrea Frassinetti e Luca Riccobon su Black Bull Big Jim ITA 622, nono per Andrea Di Giuliomaria e Antonio Martini con Amelie 554, e decimo per un’altra coppia di grande esperienza, Andrea Iacopini e Tommaso Stella con Tortuga ITA 768.
A seguire sono arrivati sul traguardo, in uno spazio di circa 5 ore, anche il Golden Apple 507 con Luca Corlazzo e Stefano Paltrinieri, il Jrata 544 con Pierfrancesco Martigli e Andrea Rossi, Monster 600 con Andrea Messina e Corrado Guareschi, Penelope 603 con il solitario Emanuele Grassi, Hasta Siempre ITA 146 con Carlo Zorzi e Alberto Maero, Janaina ITA 608 di Alessandro Castelli e Massimiliano Burlando, Una vela per la pace ITA 542 con Tiziano Rossetti e Marco Ormelli, Eureka 269 con Maurizio Zannoni e Roberto Personi, e Bacon & Eggs ITA 462 di Paolo Giacobbe e Marco Borrello. Ritirati Liska ITA 398 con Andrea Pek Pecchioli e Lucy Fizgeorge-Parker e Ostrogo 556 di Federico Cuciuc.
Tempo di sistemare la barche e la flotta sarà nuovamente sulla linea di partenza per la regata Arcipelago 6.50, che partirà venerdì 20 marzo, con un percorso di 160 miglia tra le isole toscane. La stagione si annuncia entusiasmante, con altri appuntamenti che alternano tradizione a novità assolute di grande fascino: dopo l’Arcipelago 650 (Talamone-Capraia-Elba-Giannutri-Le Formiche-Talamone), torna il classico Gran Premio d’Italia dello YCI, quindi una bella cavalcata, la CAP Cagliari (Genova-Cagliari), prima del grande finale con la novità più succosa dell’anno: la Round Sardinia Race. Un giro completo della Sardegna che farà spettacolo.
IL PUNTO SUI MINI IN AVVIO DI STAGIONE
A cura di Christophe Julliand, Comunicazione Classemini Italia
Molte vecchie conoscenze del Circuito Italiano ma anche volti nuovi e giovani.Tra i prototipi si preannuncia un duello molto interessante tra Illumia 788 e Online 756. Il primo è un progetto de Beaufort del 2010, è la barca dello skipper Michele Zambelli che ha già strappato con questa barca un ottimo terzo posto l’anno scorso nella Les Sables-Le Azzorre nonostante i problemi incontrati durante la prima tappa. Il secondo, Onlinesim 756 è un progetto Manuard del 2008 che è stato radicalmente modificato di recente sotto la direzione dello studio Skyronlab Design: nuovo sistema di chiglia pivotante, soppressione dei ballast e albero cambiato. Alberto Bona ha già disputato qualche regata l’anno scorso con 756. Quest’anno il programma agonistico è chiaramente più impegnativo con la MiniTransat.
Sempre nella categoria prototipi, anche se sono conformi al regolamento di serie però non hanno ancora raggiunto la fatidica quota di dieci esemplari prodotti, saranno da tener d’occhio i due Pogo 3, in particolare ITA 883, Pegaso quello di Andrea Pendibene, atleta della Marina Militare, iscritto alla prossima MiniTransat dopo due precedenti partecipazioni nel 2007 e 2011. Atteso anche un altro Mini di serie di nuova generazione, l’Ofcet 650 di Julien Pulvé, che non è arrivato in tempo ma dovremmo vedere nelle prossime regate.
Esordio con una nuovissima barca per Davide Lusso.Ha scelto una barca di serie dal forte potenziale, l’Argo 650 progettato da Marc Lombard. La sua si chiama Viper e Lusso partecipa a questa regata con Enrico Podestà.Torna in regata anche Golden Apple, il Pogo 2 passato tra le mani di Luca Tosi nel 2009 e di Alberto Bona nel 2013. A bordo il nuovo armatore, Luca Cortazzo potrà contare sulla lunga esperienza di Stefano Paltrinieri.Cambio di barca anche per Emanuele Grassi: dal Pogo 1 di due anni fa è passato a un Pogo 2, una barca conosciuta in Italia poiché si tratta di Penelope che la sua compagna Susanne Beyer ha condotto fino al traguardo della difficile edizione 2011 della MiniTransat.
Il giovane Ambrogio Beccaria è andato a recuperare a Cascais in Portogallo il suo Pogo 2 che era stato abbandonato dal francese Ian Lipinski durante la scorsa Transat. Dopo tanti lavori per rimetterla a posto, il suo debutto con Giovanni Sanfelice, velaio offshore della North Sails Italy, è stato davvero interessante.Non cambia invece Federico Cuciuc un veterano della scorsa Mini Transat.Riparte la campagna per una seconda partecipazione alla Transat sempre a bordo del suo Dingo (progetto Rolland) Ostrogo 556.
Nella categoria barca di serie, la lotta promette come sempre di essere bella e aperta. I nuovi arrivati nel circuito dovranno vedersela con alcuni veterani come l’equipaggio di Black Bull/Big Jim (Andrea Frassinetti e Luca Riccobon) o quello di Tortuga (Andrea Iacopini e Tommaso Stella).
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