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24/11/2014 - 19:00
La regata intorno al mondo
La regata intorno al mondo
Volvo Ocean Race,
Strambate indiane
Strambate indiane
La flotta è impegnata in un interminabile duello di strambate nell'Indiano meridionale. Tutti cercano di seguire la depressione con venti più forti, e ancora nessuno punta decisamente verso Nord. In testa Brunel, ma tutti restano molto vicini. Le ragazze di SCA sono ultime a 52 miglia dal leader - GUARDA 6 VIDEO
24 NOV
EST O OVEST? PER ME PARI SONO...
Le ultime ore di navigazione sono passate con relativa calma per la flotta della Volvo Ocean Race, impegnata nella seconda tappa, partita lo scorso mercoledì' da Città del Capo destinazione Abu Dhabi. La nota più evidente è che le barche sono entrate in una zona di vento più leggero e quindi il gruppo si è compattato. Tanto che dal leader Team Brunel al settimo equipaggio, Team SCA, sono meno di 23 le miglia. Ma è arrivato anche il momento delle scelte, i leader provvisori optano per l'est, mentre Abu Dhabi Ocean Racing e Team Vestas Wind scommettono sull'ovest. Le prossime dodici ore saranno cruciali.
L'unico Volvo Ocean 65 che ha una maggiore separazione lateralmente, è Abu Dhabi Ocean Racing, ossia il primo ad aver strambato durante la notte di sabato e che si è spostato un poco a sud, mentre gli altri sono rimasti tutti sulla stessa linea. In ogni caso, si è assistito a una compressione e a una notevole diminuzione delle velocità. Sebbene per il momento la scelta di Abu Dhabi Ocean Racing sia servita a riportare più sotto la barca gialla guidata dallo skipper britannico Ian Walker, questi rimane cauto. “Stiamo navigando nell'angolo sud-occidentale dell'alta pressione e il vento scenderà in fretta. Le prossime dodici ore saranno molto lente e la flotta si compatterà ancora di più.” ha dichiarato Walker. “Il primo che riuscirà ad uscire dalla zona dell'alta pressione troverà un flusso di vento che lo aiuterà ad allungarsi verso nord.”
Il gruppetto di testa è sempre guidato dagli olandesi di Team Brunel, con lo skipper Bouwe Bekking. “Siamo in testa da quasi un giorno, ma non stiamo certo festeggiando. E' bello essere in questa posizione” ha detto da bordo Johnny Poortman “ma siamo solo all'inizio, adesso ci aspetta una zona senza vento, dove si possono perdere miglia con facilità.” Sulla barca di Bekking l'esperto navigatore Andrew Cape, alla sua sesta Volvo Ocean Race concorda dicendo che: “E' una situazione complessa, se sei davanti sei bravo, se perdi è sfortuna. E, a proposito, siamo in regata da cinque giorni e siamo ancora alla stessa altezza di Città del Capo!”
Alle spalle di Team Brunel, letteralmente bordo a bordo, ci sono gli spagnoli di MAPFRE e i franco/cineis di Dongfeng Race Team. I due equipaggi navigano a vista ormai da due giorni, da quando hanno strambato simultaneamente verso nord e pare che la battaglia fra i due scafi rossi possa continuare ancora a lungo.
Francisco Vignale, Onboard reporter di MAPFRE racconta che: ”E' la quinta notte di navigazione e siamo ancora ”appiccicati” a Dongfeng, siamo a meno di un miglio di distanza, possiamo vedere le espressioni sui loro visi. Siamo riusciti a passarli piano, piano. E' una lotta pazzesca. Senti il fiato degli avversari sul collo e senti che stanno cercando di passarti.”
“Le condizioni sono abbastanza instabili” spiega Yann Riou, Onboard reporter di Dongfeng. “A qualche centinaio di metri di distanza ci si può trovare in bonaccia, oppure trovare delle belle raffiche. Fortunatamente non è un problema di velocità, adesso stiamo tornandogli sotto. Poi ci sarà da gestire il passaggio di una dorsale, cioè bisognerà virare. Ma, visto che i nostri due più diretti concorrenti li vediamo, non sarà un problema capire quali sono le loro intenzioni.”
Appena dietro il terzetto di testa, i giovani di Team Alvimedica con l'italiano Alberto Bolzan, che proseguono nel loro inseguimento. "Ieri notte, nel buio di una notte senza luna, abbiamo scorto a ovest le luci in testa d'albero di Dongfeng e Mapfre. Dire che è stato un sollievo sarebbe un eufemismo, siamo tornati in contatto, vicini alla testa della flotta. Siamo molto motivati, ed è una cosa che ci aiuta a spingere al massimo. Verso dove non si sa...” ha spiegato Amory Ross.
All'ultimo aggiornamento della cartografia elettronica, le veliste di Team SCA si trovano sulla stessa linea dei primi quattro e più a est, a poco meno di 23 miglia di distacco, mentre sia Abu Dhabi Ocean Racing che Team Vestas Wind hanno optato per l'ovest. Solo nelle prossime ore si potrà dire quale delle due scelte sarà stata vincente per passare oltre la zona di vento leggero, che al momento si sta lentamente spostando a est.
Più avanti, tenuta sotto controllo sia dai team che dagli organizzatori al Race Control Centre di Alicante, un'area di instabilità dove si potrebbe formare un ciclone tropicale a nord-est del Madagascar. Ma non appare ancora certo se questo succederà e se, soprattutto, potrà avere un effetto sulla flotta in regata. Viste le attuali velocità piuttosto basse, il rischio è ancora lontano qualche giorno.
TRACKING QUI
VIDEO DONGFENG: DUELLI RAVVICINATI...
CHI SI RIVEDE! PARLA IKER MARTINEZ (BENTORNATO)
23 NOV
Tuitti a Sud-Est, nessuno molla il vento. Si conferma una tappa difficile, ma si conferma soprattutto l'equilibrio eccezionale nella flotta di 7 yacht alla Volvo Ocean Race. L'Oceano Indiano riserverà certamente molte sorprese...
Che la seconda non fosse affatto una tappa facile lo si sapeva e lo si era compreso fin dalle prime battute dopo la partenza da Città del Capo. Ma i navigatori e gli skipper a bordo dei sette Volvo Ocean 65 sono impegnati nella risoluzione di un vero rompicapo tattico. Con una situazione meteo tutto tranne che facile da interpretare, soprattutto sul medio e lungo termine, nessun osa prendere opzioni strategiche drastiche e la flotta tende a rimanere compatta. Tuttavia nelle ultime 24 ore si è assistito a un duello di strambate nell'Indiano meridionale.
La scorsa notte i leader della classifica overall, Abu Dhabi Ocean Racing sono stati i primi a dirigere la prua verso nord e poi, uno dopo l'altro , i sei avversari hanno fatto lo sesso. Le barche sono vicine, molto vicine, i primi quattro navigano a vista e in qualche caso sono separati da meno di un miglio. E' un gruppetto formato da Team Brunel, Dongfeng Race Team, MAPFRE e Team Alvimedica che si controlla stretto, ed è evidente guardando la cartografia elettronica che a ogni rilevamento delle posizioni ricevuto a bordo i team “aggiustano” la loro strategia in riferimento ai rivali.
LA STRAMBATA DI TEAM SCA, IN DIRETTA...
Con un vento che va calando progressivamente, le barche hanno rallentato l'andatura e si stanno avvicinando alla zona di alta pressione con arie leggere. Abu Dhabi Ocean Racing è la barca più a nord e più a ovest e naviga a velocità inferiori ai 10 nodi, mentre l'equipaggio femminile di Team SCA, quello posizionato più a sud e a est, è qualche nodo più veloce. Gli altri, in mezzo, tengono anche velocità medie più basse. La Onboard reporter di Team SCA, Corinna Halloran, spiega così la situazione: “C'è un tipo di condizione che non abbiamo visto nelle ultime 24 ore? Beh, non abbiamo visto dei lampi e non ha nevicato, ma tutto il resto lo abbiamo visto. La giornata è iniziata con 28 nodi e onde in coperta, a mezzogiorno le vele sbattevano e tutto si era asciugato. In serata il vento è tornato e filavamo con 20 nodi di vento. Quando il vento cambia così tanto bisogna continuare a lavorare, spostare il materiale, regolare le vele. Siamo molto impegnate a tenere una buona velocità ma la situazione è un po' frustrante perché non sai mai cosa sta per succedere. Ma questa è la vita del velista oceanico...”
Intanto a bordo di Abu Dhabi Ocean Racing si è lavorato anche per risolvere qualche piccolo problema di carattere tecnico: “Sottocoperta si lavora per tenere Azzam in forma. Se nella prima tappa non c'erano state rotture, all'inizio di questa seconda ne abbiamo avuta qualcuna. A un certo punto durante la notte Ian (Walker) correva fra il tavolo da carteggio e la coperta, urlando rotte e velocità, mentre gli altri cercavano pezzi di ricambio e adesivi nelle borse sotto le cuccette. Si sono rotti due pezzi importanti per Azzam, lo spinnaker A3 con un taglio di un metro e mezzo lungo l'inferitura proprio quando il bollettino dava 25 nodi e mare. Poi si è rotto il bozzello del cavo della timoneria, bella cosa quando timonare era importantissimo. Speriamo di non rompere altro...”
AVARIA A UNA VELA PER ABU DHABI
Le prossime ore saranno molto interessanti dal punto di vista tattico, perché la flotta potrebbe avere diversi stop and go e le posizioni di classifica potrebbero variare ancora. Come ha spiegato Yann Riou, imbarcato su Dongfeng Race Team: “Non stiamo andando verso Abu Dhabi, a un certo punto questo vento mollerà e dovremo cercare qualcos'altro. Il problema è che, come al solito, i modelli meteo non concordano. Dobbiamo arrangiarci con quello che c'è, controllare gli avversari. Potremo strambare solo quando entrerà l'aria che vogliamo.”
L'avanzamento dei sette team, con aggiornamenti ogni tre ore, si può seguire con lo strumento del tracker a questo link: http://www.volvooceanrace.com/en/virtualeye.html
VIDEO: LE ULTIME 2 ORE DA INSIDE TRACK
24 NOV
EST O OVEST? PER ME PARI SONO...
Le ultime ore di navigazione sono passate con relativa calma per la flotta della Volvo Ocean Race, impegnata nella seconda tappa, partita lo scorso mercoledì' da Città del Capo destinazione Abu Dhabi. La nota più evidente è che le barche sono entrate in una zona di vento più leggero e quindi il gruppo si è compattato. Tanto che dal leader Team Brunel al settimo equipaggio, Team SCA, sono meno di 23 le miglia. Ma è arrivato anche il momento delle scelte, i leader provvisori optano per l'est, mentre Abu Dhabi Ocean Racing e Team Vestas Wind scommettono sull'ovest. Le prossime dodici ore saranno cruciali.
L'unico Volvo Ocean 65 che ha una maggiore separazione lateralmente, è Abu Dhabi Ocean Racing, ossia il primo ad aver strambato durante la notte di sabato e che si è spostato un poco a sud, mentre gli altri sono rimasti tutti sulla stessa linea. In ogni caso, si è assistito a una compressione e a una notevole diminuzione delle velocità. Sebbene per il momento la scelta di Abu Dhabi Ocean Racing sia servita a riportare più sotto la barca gialla guidata dallo skipper britannico Ian Walker, questi rimane cauto. “Stiamo navigando nell'angolo sud-occidentale dell'alta pressione e il vento scenderà in fretta. Le prossime dodici ore saranno molto lente e la flotta si compatterà ancora di più.” ha dichiarato Walker. “Il primo che riuscirà ad uscire dalla zona dell'alta pressione troverà un flusso di vento che lo aiuterà ad allungarsi verso nord.”
Il gruppetto di testa è sempre guidato dagli olandesi di Team Brunel, con lo skipper Bouwe Bekking. “Siamo in testa da quasi un giorno, ma non stiamo certo festeggiando. E' bello essere in questa posizione” ha detto da bordo Johnny Poortman “ma siamo solo all'inizio, adesso ci aspetta una zona senza vento, dove si possono perdere miglia con facilità.” Sulla barca di Bekking l'esperto navigatore Andrew Cape, alla sua sesta Volvo Ocean Race concorda dicendo che: “E' una situazione complessa, se sei davanti sei bravo, se perdi è sfortuna. E, a proposito, siamo in regata da cinque giorni e siamo ancora alla stessa altezza di Città del Capo!”
Alle spalle di Team Brunel, letteralmente bordo a bordo, ci sono gli spagnoli di MAPFRE e i franco/cineis di Dongfeng Race Team. I due equipaggi navigano a vista ormai da due giorni, da quando hanno strambato simultaneamente verso nord e pare che la battaglia fra i due scafi rossi possa continuare ancora a lungo.
Francisco Vignale, Onboard reporter di MAPFRE racconta che: ”E' la quinta notte di navigazione e siamo ancora ”appiccicati” a Dongfeng, siamo a meno di un miglio di distanza, possiamo vedere le espressioni sui loro visi. Siamo riusciti a passarli piano, piano. E' una lotta pazzesca. Senti il fiato degli avversari sul collo e senti che stanno cercando di passarti.”
“Le condizioni sono abbastanza instabili” spiega Yann Riou, Onboard reporter di Dongfeng. “A qualche centinaio di metri di distanza ci si può trovare in bonaccia, oppure trovare delle belle raffiche. Fortunatamente non è un problema di velocità, adesso stiamo tornandogli sotto. Poi ci sarà da gestire il passaggio di una dorsale, cioè bisognerà virare. Ma, visto che i nostri due più diretti concorrenti li vediamo, non sarà un problema capire quali sono le loro intenzioni.”
Appena dietro il terzetto di testa, i giovani di Team Alvimedica con l'italiano Alberto Bolzan, che proseguono nel loro inseguimento. "Ieri notte, nel buio di una notte senza luna, abbiamo scorto a ovest le luci in testa d'albero di Dongfeng e Mapfre. Dire che è stato un sollievo sarebbe un eufemismo, siamo tornati in contatto, vicini alla testa della flotta. Siamo molto motivati, ed è una cosa che ci aiuta a spingere al massimo. Verso dove non si sa...” ha spiegato Amory Ross.
All'ultimo aggiornamento della cartografia elettronica, le veliste di Team SCA si trovano sulla stessa linea dei primi quattro e più a est, a poco meno di 23 miglia di distacco, mentre sia Abu Dhabi Ocean Racing che Team Vestas Wind hanno optato per l'ovest. Solo nelle prossime ore si potrà dire quale delle due scelte sarà stata vincente per passare oltre la zona di vento leggero, che al momento si sta lentamente spostando a est.
Più avanti, tenuta sotto controllo sia dai team che dagli organizzatori al Race Control Centre di Alicante, un'area di instabilità dove si potrebbe formare un ciclone tropicale a nord-est del Madagascar. Ma non appare ancora certo se questo succederà e se, soprattutto, potrà avere un effetto sulla flotta in regata. Viste le attuali velocità piuttosto basse, il rischio è ancora lontano qualche giorno.
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VIDEO DONGFENG: DUELLI RAVVICINATI...
CHI SI RIVEDE! PARLA IKER MARTINEZ (BENTORNATO)
23 NOV
Tuitti a Sud-Est, nessuno molla il vento. Si conferma una tappa difficile, ma si conferma soprattutto l'equilibrio eccezionale nella flotta di 7 yacht alla Volvo Ocean Race. L'Oceano Indiano riserverà certamente molte sorprese...
Che la seconda non fosse affatto una tappa facile lo si sapeva e lo si era compreso fin dalle prime battute dopo la partenza da Città del Capo. Ma i navigatori e gli skipper a bordo dei sette Volvo Ocean 65 sono impegnati nella risoluzione di un vero rompicapo tattico. Con una situazione meteo tutto tranne che facile da interpretare, soprattutto sul medio e lungo termine, nessun osa prendere opzioni strategiche drastiche e la flotta tende a rimanere compatta. Tuttavia nelle ultime 24 ore si è assistito a un duello di strambate nell'Indiano meridionale.
La scorsa notte i leader della classifica overall, Abu Dhabi Ocean Racing sono stati i primi a dirigere la prua verso nord e poi, uno dopo l'altro , i sei avversari hanno fatto lo sesso. Le barche sono vicine, molto vicine, i primi quattro navigano a vista e in qualche caso sono separati da meno di un miglio. E' un gruppetto formato da Team Brunel, Dongfeng Race Team, MAPFRE e Team Alvimedica che si controlla stretto, ed è evidente guardando la cartografia elettronica che a ogni rilevamento delle posizioni ricevuto a bordo i team “aggiustano” la loro strategia in riferimento ai rivali.
LA STRAMBATA DI TEAM SCA, IN DIRETTA...
Con un vento che va calando progressivamente, le barche hanno rallentato l'andatura e si stanno avvicinando alla zona di alta pressione con arie leggere. Abu Dhabi Ocean Racing è la barca più a nord e più a ovest e naviga a velocità inferiori ai 10 nodi, mentre l'equipaggio femminile di Team SCA, quello posizionato più a sud e a est, è qualche nodo più veloce. Gli altri, in mezzo, tengono anche velocità medie più basse. La Onboard reporter di Team SCA, Corinna Halloran, spiega così la situazione: “C'è un tipo di condizione che non abbiamo visto nelle ultime 24 ore? Beh, non abbiamo visto dei lampi e non ha nevicato, ma tutto il resto lo abbiamo visto. La giornata è iniziata con 28 nodi e onde in coperta, a mezzogiorno le vele sbattevano e tutto si era asciugato. In serata il vento è tornato e filavamo con 20 nodi di vento. Quando il vento cambia così tanto bisogna continuare a lavorare, spostare il materiale, regolare le vele. Siamo molto impegnate a tenere una buona velocità ma la situazione è un po' frustrante perché non sai mai cosa sta per succedere. Ma questa è la vita del velista oceanico...”
Intanto a bordo di Abu Dhabi Ocean Racing si è lavorato anche per risolvere qualche piccolo problema di carattere tecnico: “Sottocoperta si lavora per tenere Azzam in forma. Se nella prima tappa non c'erano state rotture, all'inizio di questa seconda ne abbiamo avuta qualcuna. A un certo punto durante la notte Ian (Walker) correva fra il tavolo da carteggio e la coperta, urlando rotte e velocità, mentre gli altri cercavano pezzi di ricambio e adesivi nelle borse sotto le cuccette. Si sono rotti due pezzi importanti per Azzam, lo spinnaker A3 con un taglio di un metro e mezzo lungo l'inferitura proprio quando il bollettino dava 25 nodi e mare. Poi si è rotto il bozzello del cavo della timoneria, bella cosa quando timonare era importantissimo. Speriamo di non rompere altro...”
AVARIA A UNA VELA PER ABU DHABI
Le prossime ore saranno molto interessanti dal punto di vista tattico, perché la flotta potrebbe avere diversi stop and go e le posizioni di classifica potrebbero variare ancora. Come ha spiegato Yann Riou, imbarcato su Dongfeng Race Team: “Non stiamo andando verso Abu Dhabi, a un certo punto questo vento mollerà e dovremo cercare qualcos'altro. Il problema è che, come al solito, i modelli meteo non concordano. Dobbiamo arrangiarci con quello che c'è, controllare gli avversari. Potremo strambare solo quando entrerà l'aria che vogliamo.”
L'avanzamento dei sette team, con aggiornamenti ogni tre ore, si può seguire con lo strumento del tracker a questo link: http://www.volvooceanrace.com/en/virtualeye.html
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