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23/10/2014 - 18:50

Una Rolex Middle Sea Race durissima

Middle dimezzata,
arrivati in 50

VIDEO, ARRIVO A MALTA CON IL VENTONE - Proseguiti gli arrivi a Malta, sono una cinquantina gli yacht che hanno concluso la regata. Impresa del NEO 400 di Paolo Semeraro, terzo assoluto. Al 4° e 5° posto in classifica overall due "piccole" italiane con equipaggio in doppio! L'Azuree 33 di Pierpaolo Ballerini e Stig Westergaard, e il JOD 35 di Isidoro Santececca e Francesco Piva - ALTRE FOTO DELLA BURRASCA


Proseguiti gli arrivi a Malta, sono una cinquantina gli yacht che hanno concluso la regata, e circa altrettanti quelli ritirati. Prende forma una classifica interessante, dove ben figurano gli italiani e due equipaggi in doppio conquistano il 4° e 5° posto overall in IRC: Azuree (Azuree 33 con Pierpaolo Ballerini e l'ex grande finnista danese Stig Westergaard), e Cuor di Leone (JOD 35 con Isidoro Santececca e Francesco Piva, entrambi con esperienze oceaniche).

Due barche "piccole" sui 10 metri, che hanno dimostrato anche con equipaggio ridotto di fronteggiare nel migliore dei modi l'autentica burrasca che ha colpito per 24 ore la flotta sulla rotta della regata. Molte barche sono ferme a Trapani, altre a Pantelleria e Lampedusa, si segnalano interventi di soccorso della Guardia Costiera. Seguiranno racconti di esperienze e immagini ulteriori.

IMPRESA NEO 400
Ma l'impresa più signifivcativa tra le barche italiane è quella del NEO 400 di Paolo Semeraro, terzo assoluto overall, primo in classe IRC 2 (la stessa dei TP 52, Cookson 50, Swan 60, Volvo 70 e Farr 52, .la più numerosa e competitiva), secondo in classe 3 ORC, prima barca italiana. E in aggiunta i successi meno visibili ma molto più graditi all'equipaggio: neanche uno stroppo rotto durante le quasi 30  ore di burrasca. Il NEO 400 ha battuto in reale barche anche 5 metri più lunghe. Insomma, questa Middle di tempi duri ha fatto senare la migliore prestazione dell'anno per il nuovo scafo disegnato da Giovanni Ceccarelli.

Intanto ecco un filmato (tra i pochissimi in circolazione per il momento) sull'arrivo di una delle ultrime barche al traguardo, Wild Joe, in condizioni limite.

VIDEO ARRIVO WILD JOE CON VENTONE


Ed ecco adesso il video sulla vittoria in tempo reale di Esimit Europa 2, che ha evitato la burrasca, con le dichiarazioni di Jochen Schumann.

VIDEO LINE HONOURS ESIMIT EUROPA 2

 
24 ottobre
Con raffiche di vento fino a 60 nodi, e il grosso della flotta ancora in mare, la Rolex Middle Sea Race 2014 incorona già il suo trionfatore in tempo compensato. E’ il “piccolo” J 122 Artie, armatore Lee Saltariano del Royal Malta Yacht Club, con a bordo un equipaggio tutto maltese. La francese Teasing Machine (Eric De Turckeim) disalbera a 20 miglia dall’arrivo. In mare anche 12 barche con due persone di equipaggio…

IL TRIONFO DI ARTIE
La matematica non è più un’opinione, e nel pomeriggio la Rolex Middle Sea Race 2014, la regata dai due volti, bonaccia o tempesta, scioglie i dubbi e dichiara il suo vincitore in tempo compensato. Come previsto si tratta di una barca del club organizzatore, il piccolo J 122 Artie dell’armatore Lee Saltariano. Artie è anche vincitore overall in ORC e di categoria in IRC 4 e ORC 4, oltre che la prima barca maltese a giungere sul traguardo. Artie ha concluso le 606 miglia di regata in 4 giorni, 13 ore, 35 minuti e 5 secondi. A bordo con Lee Satariano, Christian Ripard, Sebastian Ripard (co-skipper), Matthew Gusman, Sam Pizzuto, Tom Ripard, Matthew Almekinders, Gordon Bugeja e Timothy Davis. Tutti giovanissimi e tutti maltesi. Con loro si è congratulato Godwin Zammit, Commodoro del Royal Malta Yacht Club. E’ il secondo successo per Artie dopo quello del 2011.
 
Proprio il traguardo sta diventando una sorta di aspirazione e liberazione per i velisti ancora in mare. Le condizioni registrate lungo la rotta e anche nel tratto finale sono molto dure. A mezzogiorno di giovedi 23, sesto giorno di regata, solo 34 su 122 iscritti hanno tagliato il traguardo, e 25 sono i ritirati ufficiali.
 
Tra questi anche Mascalzone Latino Cookson 50, che segnava l’esordio di Vincenzo Onorato in questa regata. Il ritiro di Mascalzone Latino però non è dovuto al maltempo. Si è trattato della rottura di una sartia diagonale D2. L’avaria è avvenuta al passaggio delle Egadi, come raccontato dall’equipaggio. “Come tutte le barche moderne ad altre prestazioni, la scelta del sartiame discontinuo, che prevede una serie di sartie fissate a ogni crocetta, offre una riduzione drastica di peso in testa d’albero e consente di ridurre anche diametri e pesi dei cavi di acciaio che sostengono l’albero. D’altro canto, sono anche più numerosi i componenti che si possono guastare e le regolazioni da fare. La buona notizia è, grazie anche al frazionamento maggiore dei carichi, l’albero ha retto all’evento. Ma per ovvie ragioni di sicurezza, specie con le avverse condizioni annunciate per le prossime 24 ore, è stato inevitabile ritirarsi e dirigersi verso Trapani, il porto più sicuro e vicino.”L’equipaggio di Vincenzo Onorato è stato quindi costretto ad alzare bandiera bianca a oltre metà gara completata, dopo una giornata intera di frustrante attesa del vento, che aveva piano piano incominciato ad irrobustirsi fino a raggiungere i 10-13 nodi. Un vero peccato, visto che fino all’avaria il tracking ufficiale vedeva lo scafo partenopeo al quarto posto in tempo reale.
 
Questa trentacinquesima Rolex Middle Sea Race sarà ricordata a lungo, sia per l’estenuante bonaccia di 48 ore iniziale, che per il violento colpo di vento successivo. Ci sono report che parlano di oltre i 60 nodi, e onde alte come montagne. Fortunatamente sembra che nelle ultime ore le condizioni si siano addolcite e non arrivano notizie di altri ritiri o avarie. Il grosso della flotta è atteso a Malta per oggi.
 
Al club non si parla d’altro, è tutto un fiorire di racconti e aneddoti. Il francese Eric De Turckeim sul suo Teasing Machine, ha disalberato a 20 miglia dal traguardo. Ross Applebey e Andy Middleton su Scarlet Oyster, hanno trascorso la scorsa notte ancorati a una barca da pesca, al riparo dalla tempesta. Ci sono ancora una dozzina di equipaggiin doppio in regata e presto le loro storie si potranno aggiungere per raccontare in profondità di questa regata resa durissima e affascinante dalle condizioni meteo.
 
Lo stesso vincitore Lee Saltariano ha raccontato: “Ora che possiamo raccontarlo, credo che ben più importante della vittoria, sia stato l’aver raggiunto il traguardo in sicurezza, viste le condizioni trovate in mare. Anche quando eravamo vicino al traguardo, eravamo preoccupati di riuscire a concludere la regata senza danni. Abbiamo sentito di barche in difficoltà e con diversi problemi, e per questo siamo stati con il fiato sospeso fino all’arrivo a Malta. Vorrei sottolineare il fatto che su Artie, durante tutto l'anno, abbiamo i giovani velisti che vengono dalle derive a bordo e che un obiettivo principale è quello di portare questi giovani a vela, combinandoli con il nostro equipaggio regolare per creare i futuri velisti che rappresenteranno Malta in questo sport”.
 
Anche il co-skipper maltese Cristian Ripard, che ha esperienza in molte regate e anche di condizioni dure, visto che era alla durissima edizione della Rolex Sydney Hobart Race di qualche anno fa, ha commentato: “Il mare era enorme e c’era molto vento, non sappiamo esattamente quanto perché il windex in testa d’albero è volato via! Questa Middle mi ricorda quella dura Hobart che ho fatto. A bordo continuavamo a chiederci: quando è stata l’ultima volta che abbiamo visto un mare così grosso? Io avevo il ricordo australiano, ma queste condizioni in Mediterraneo per oltre 24 ore sono una rarità, un fatto eccezionale. Si impara sempre qualcosa in esperienze come questa, mi ha dimostrato quanto sia importante avere un buon equipaggio, quando il gioco si fa duro… E’ veramente l’unica possibilità per portare la barca nella tempesta così come siamo riusciti a fare noi. Senza un grande equipaggio non si supera una situazione del genere, è facile che le cose vadano storte, con qualche avaria. Il nostro equipaggio ha molte miglia di navigazione insieme su Artie, oltre ai giovani regatanti derivisti ben preparati. Con i miei amici e i miei nipoti abbiamo già migliaia di miglia vissute su questa barca, è questo il segreto.”

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