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15/09/2014 - 23:31
Santander, Mondiale della Vela Olimpica a rischio meteo
Santander, Mondiale della Vela Olimpica a rischio meteo
A che vento giochiamo?
Doveva essere il big day, 8 classi in regata, invece è stato il flop-day del Mondiale: il vento ha scioperato (e dicono che in questo periodo sia normale...), solo 2 faticose manche di una batteria 49er sono andate in porto (una con acuto di Stefano Cherin e Andrea Tesei). E adesso il meteo fa paura... - Segui gli approfondimenti con gli ospiti e le immagini di AZZURRO SANTANDER su Saily TV
di Fabio Colivicchi
Non è che adesso il Mondiale dei Mondiali rischia di trasformarsi nel flop dei flop? Il meteo moscissimo, fatto di nebbie, refoli annoiati, correnti più forti dell'aria, condiziona il programma e purtroppo lo fa pesantemente, in una delle giornate più ricche, con 8 classi e 21 regate in programma. Delle quali ahimè vanno a termine solo 2...
Adesso un rivolo freddo corre lungo la schiena degli organizzatori: perchè nel frattempo, davanti a tanta bonaccia che neanche il Tigullio, ci si è informati e i locali confermano che queste condizioni, in questo periodo dell'anno, da queste parti sono normali... Anche per questioni di marea.
Non vogliamo pensare che la selezione di mezza Olimpiade della vela a Rio 2016 finisca affidata alla roulette di un autunno cantabrico. Perciò ci affidiamo alla clemenza della corte, del cielo, o almeno degli spagnoli: volete darvi finalmente un po' di arie (nel senso atmosferico del termine)?
Lo stesso DT azzurro Michele Marchesini ci ha raccontato un crescente nervosismo in banchina, sia tra gli atleti che tra i tecnici. Si sa che quando non si regata tutti i nodi vengono al pettine, e solo una bella giornata di vento spazza via ogni tensione.
Nella attuale situazione si segnalano agitazioni nel settore delle stazze, e mugugni per la gestione delle regate in mare (ieri una prova di Radial è stata letteralmente tagliata in due da un ferry!). Il PRO è atteso a giornate complicate, anche perchè almeno per due giorni le condizioni non danno segni di cambiamento.
Marchesini è impegnato a tenere alta l'attenzione della squadra, perchè in queste condizioni i Comitati possono chiamare gli atleti in acqua in qualsiasi momento e anche in orari "estremi", quindi è facile perdere la concentrazione.
L'intervista integrale al DT azzurro nella quinta puntata di AZZURRO SANTANDER sulla TV di Saily, in onda domani martedi 16.
IL RACCONTO DELLA GIORNATA - DAY 4 DA DIMENTICARE (SI SPERA)
(federvela) Tanto caldo e pochissimo vento anche nella quarta giornata dei Campionati Mondiali ISAF delle Classi Olimpiche, la manifestazione di vela più importante dell’anno che continua a essere fortemente condizionata dal meteo.
Oggi il fitto programma, che prevedeva la disputa di una serie di regate per tutte le classi (escluse le flotte Gold dei Laser Standard e Laser Radial), è stato completamente disatteso e gli unici equipaggi che sono riusciti a concludere due prove, sono stati i quaranta 49er della yellow fleet, che hanno regatato sul campo Ssangyong.
Regate disputate in condizioni di vento leggerissimo, che non ha mai superato i cinque nodi d’intensità, mettendo alla prova la pazienza degli equipaggi, alle prese con un campo di regata molto difficile da interpretare, anche per via della forte corrente.
Condizioni che non hanno messo in difficoltà gli azzurri Stefano Cherin e Andrea Tesei, ottimi secondi nella prima prova del giorno e 15mi nella successiva, risultati che li posizionano al quinto posto di una classifica incompleta che ovviamente non considera l’altra metà della flotta, rimasta a secco di regate. Gli altri italiani occupano la 17ma piazza con Luca e Roberto Dubbini (6-33), la 25ma con Andrea e Alessandro Savio e la 28ma con Ruggero Tita e Giacomo Cavalli.
Domani, considerati i ritardi nel programma accumulati negli ultimi due giorni, giornata piena con tutte le classi in acqua, nella speranza ovviamente che il vento faccia finalmente capolino nella baia di Santander.
Stefano Cherin (al timone del 49er con a prua Andrea Tesei)
“La prima prova è un ottimo secondo posto, ma un po’ brucia, perché i neozelandesi ci hanno sfilato la vittoria proprio sulla linea d’arrivo. La seconda è stata molto difficile: siamo riusciti a limitare i danni e il 15mo, viste le condizioni, non è da buttare via. È un buon inizio, va bene così”.
Roberto Dubbini (a prua del 49er portato da Luca Dubbini)
“Giornata lunga e faticosa, sotto il sole con solo 5 nodi di vento… Nella prima regata siamo partiti bene, ci siamo difesi nella prima bolina e siamo passati terzi, poi siamo rimasti in controllo e abbiamo chiuso sesti, non male insomma. Nella seconda, siamo partiti male e recuperare, in queste condizioni e in un campo così corto, era praticamente impossibile. Domani ci sono tre regate: siamo solo all’inizio del Mondiale, daremo il meglio di noi stessi”.
di Fabio Colivicchi
Non è che adesso il Mondiale dei Mondiali rischia di trasformarsi nel flop dei flop? Il meteo moscissimo, fatto di nebbie, refoli annoiati, correnti più forti dell'aria, condiziona il programma e purtroppo lo fa pesantemente, in una delle giornate più ricche, con 8 classi e 21 regate in programma. Delle quali ahimè vanno a termine solo 2...
Adesso un rivolo freddo corre lungo la schiena degli organizzatori: perchè nel frattempo, davanti a tanta bonaccia che neanche il Tigullio, ci si è informati e i locali confermano che queste condizioni, in questo periodo dell'anno, da queste parti sono normali... Anche per questioni di marea.
Non vogliamo pensare che la selezione di mezza Olimpiade della vela a Rio 2016 finisca affidata alla roulette di un autunno cantabrico. Perciò ci affidiamo alla clemenza della corte, del cielo, o almeno degli spagnoli: volete darvi finalmente un po' di arie (nel senso atmosferico del termine)?
Lo stesso DT azzurro Michele Marchesini ci ha raccontato un crescente nervosismo in banchina, sia tra gli atleti che tra i tecnici. Si sa che quando non si regata tutti i nodi vengono al pettine, e solo una bella giornata di vento spazza via ogni tensione.
Nella attuale situazione si segnalano agitazioni nel settore delle stazze, e mugugni per la gestione delle regate in mare (ieri una prova di Radial è stata letteralmente tagliata in due da un ferry!). Il PRO è atteso a giornate complicate, anche perchè almeno per due giorni le condizioni non danno segni di cambiamento.
Marchesini è impegnato a tenere alta l'attenzione della squadra, perchè in queste condizioni i Comitati possono chiamare gli atleti in acqua in qualsiasi momento e anche in orari "estremi", quindi è facile perdere la concentrazione.
L'intervista integrale al DT azzurro nella quinta puntata di AZZURRO SANTANDER sulla TV di Saily, in onda domani martedi 16.
IL RACCONTO DELLA GIORNATA - DAY 4 DA DIMENTICARE (SI SPERA)
(federvela) Tanto caldo e pochissimo vento anche nella quarta giornata dei Campionati Mondiali ISAF delle Classi Olimpiche, la manifestazione di vela più importante dell’anno che continua a essere fortemente condizionata dal meteo.
Oggi il fitto programma, che prevedeva la disputa di una serie di regate per tutte le classi (escluse le flotte Gold dei Laser Standard e Laser Radial), è stato completamente disatteso e gli unici equipaggi che sono riusciti a concludere due prove, sono stati i quaranta 49er della yellow fleet, che hanno regatato sul campo Ssangyong.
Regate disputate in condizioni di vento leggerissimo, che non ha mai superato i cinque nodi d’intensità, mettendo alla prova la pazienza degli equipaggi, alle prese con un campo di regata molto difficile da interpretare, anche per via della forte corrente.
Condizioni che non hanno messo in difficoltà gli azzurri Stefano Cherin e Andrea Tesei, ottimi secondi nella prima prova del giorno e 15mi nella successiva, risultati che li posizionano al quinto posto di una classifica incompleta che ovviamente non considera l’altra metà della flotta, rimasta a secco di regate. Gli altri italiani occupano la 17ma piazza con Luca e Roberto Dubbini (6-33), la 25ma con Andrea e Alessandro Savio e la 28ma con Ruggero Tita e Giacomo Cavalli.
Domani, considerati i ritardi nel programma accumulati negli ultimi due giorni, giornata piena con tutte le classi in acqua, nella speranza ovviamente che il vento faccia finalmente capolino nella baia di Santander.
Stefano Cherin (al timone del 49er con a prua Andrea Tesei)
“La prima prova è un ottimo secondo posto, ma un po’ brucia, perché i neozelandesi ci hanno sfilato la vittoria proprio sulla linea d’arrivo. La seconda è stata molto difficile: siamo riusciti a limitare i danni e il 15mo, viste le condizioni, non è da buttare via. È un buon inizio, va bene così”.
Roberto Dubbini (a prua del 49er portato da Luca Dubbini)
“Giornata lunga e faticosa, sotto il sole con solo 5 nodi di vento… Nella prima regata siamo partiti bene, ci siamo difesi nella prima bolina e siamo passati terzi, poi siamo rimasti in controllo e abbiamo chiuso sesti, non male insomma. Nella seconda, siamo partiti male e recuperare, in queste condizioni e in un campo così corto, era praticamente impossibile. Domani ci sono tre regate: siamo solo all’inizio del Mondiale, daremo il meglio di noi stessi”.
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