Storia | Regata > Vela Olimpica
17/07/2014 - 14:02
Regata della memoria
Regata della memoria
Alfio Peraboni,
sei stato grande
sei stato grande
Torna sabato 19 luglio sul lago di Lecco il Trofeo dedicato a uno dei più grandi velisti italiani di sempre: Alfio Peraboni, due medaglie olimpiche vinte nella Star con Giorgio Gorla. Il racconto della sua vita sul mare e tra le barche
Ci sono velisti che hanno fatto la storia di questo sport, quasi senza che ce ne accorgessimo, quasi in silenzio, quasi di nascosto. E' la naturalezza dei grandi atleti, per i quali le imprese straordinarie sono ordinarie e normali. Il grande Alfio Peraboni, con la sua stazza immensa, la sua passione, dedizione alla causa, competenza e in definitiva la sua classe di prodiere ineguagliabile, era di questa pasta. E l'ha dimostrato quando, alla fine di una carriera olimpica stratosferica (e purtroppo sfortunata, per quanto può esserlo con due medaglie olimpiche, perchè senza alcuni colpi della sorte poteva arrivare tranquillamente l'oro che avrebbe superato Straulino), si è dedicato ad altri aspetti della vela, tecnici, professionali, mantenendo sempre lo stesso carattere agonistico e impetuoso. Personaggi che è un dovere ricordare sempre. Anche con i trofei come questo.
MANDELLO DEL LARIO - Dopo il successo delle prime due edizioni, quest’anno sarà la Lega Navale di Mandello del Lario a ospitare la terza edizione del “Trofeo Alfio Cup” in ricordo del grande campione Alfio Peraboni. Gli amici e gli appassionati di vela, si daranno appuntamento il prossimo sabato 19 luglio nelle acque antistanti Mandello del Lario dove, alle ore 13, prenderà il via una regata aperta a tutte le barche, cabinati e a bulbo. Ci saranno tutti, emozionati e pronti a prendere il largo a vele spiegate per ricordare il “Pera”, come veniva affettuosamente chiamato Alfio: i Platu 25, i J24, i fun, la classe libera Cabinati e quelle Star che hanno consacrato Peraboni due volte Campione olimpico e una volta Campione del Mondo.
Scomparso nel gennaio del 2011, a soli 56 anni, Alfio Peraboni ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della vela. Due volte medaglia di bronzo alle Olimpiadi e Campione del Mondo nel 1984 in classe Star, Peraboni ha fatto sognare generazioni di velisti. In coppia fissa con Giorgio “Dodo” Gorla è riuscito a replicare le imprese epiche di Straulino e Rode che avevano vinto il titolo mondiale di Star nel lontano 1956, facendo rivivere all’Italia della vela i suoi giorni più grandi.
Nel 1980, dopo la vittoria del bronzo alle Olimpiadi di Mosca, l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini gli ha riconosciuto l’onorificenza di Cavaliere. Sono dovuti passare tanti anni ma, grazie al “Pera” e al compagno inseparabile “Dodo” - un ex cestista e un ex farmacista - l’Italia torna a primeggiare; nel 1984 i due conquisteranno un altro bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles e, nello stesso anno, a Villamoura in Portogallo, conquisteranno il gradino più alto del podio diventando Campioni del mondo.
Giorgio “Dodo” Gorla, compagno di tante vittorie gloriose in Star, tornerà a regatare a Mandello il prossimo 19 luglio per ricordare l’amico Alfio. “Dodo” ha già partecipato alle prime due edizioni dell’Alfio Cup. Durante la prima edizione, ha vinto a bordo di “Enjoy”, un Platu 25 armato da Michele Azzoni. Su “Enjoy”, accanto a lui, c’erano i ragazzi che l’Alfione stava facendo crescere: loro lo chiamavano coach e lui li sommergeva di consigli preziosi di spassosissimi aneddoti.
Durante la seconda edizione dell’Alfio Cup, Dodo Gorla ha tagliato ancora per primo il traguardo, anche se il calcolo dei compensi ha finito col tributare la vittoria a “Ollip” di Pierluigi Colombo della Lega Navale di Mandello del Lario . Quest’anno sarà quindi “Ollip” il defender del Trofeo Alfio Cup, una preziosa scultura creata dall’artista Velasco Vitali intitolata “Vento”. La terza edizione dell’Alfio Cup si svolgerà con il patrocinio della Lega Navale di Mandello, il Comune di Mandello e il Comune di Monza, città in cui Alfio Peraboni viveva con la famiglia.
Anche quest’anno l’evento sarà sponsorizzato da Giulio Azzoni della Ditta Azzoni Forniture Industriali di Lecco e Sozzi Romeo della Ditta Promemoria di Valmadrera. Dopo la regata, agli equipaggi si riuniranno presso la Polisportiva di Mandello per una cenae per la cerimonia di premiazione.
Come anticipato da Simonetta Martini, presidente della Lega Navale di Mandello: “Sarà una regata particolarmente partecipata da tutti i regatanti della Lni di Mandello che quest'anno ha l'onore e la gioia di ospitare la terza edizione della Alfio Cup. La regata e la festa di premiazione offriranno l'occasione a molti velisti di incontrarsi e ricordare non senza una venatura di nostalgia, momenti, emozioni condivise con l'amico, il maestro, il campione ammirato, amato e temuto che è rimasto nella mente e nel cuore di tutti i velisti che l'hanno conosciuto”.
LA VITA DI ALFIO PERABONI (maggio 1954- gennaio 2011)
Alfio Peraboni nasce a Monza l’8 maggio del 1954. In seguito si trasferisce con la famiglia a Mandello del Lario, sulla sponda orientale del Lario, allora patria dell’atletica. Partecipa a diverse competizioni agonistiche distinguendosi per la sua disciplina e resistenza fisica. Peraboni decide poi di dedicarsi al basket approdando alla corte dell’Elettromeccanica Lecco del presidente Giuseppe Puglisi.
In questa squadra fa subito faville, mostrando di avere la tempra di un fuoriclasse. Si allena, con metodo e tenacia sul linoleum della palestra Badoni al Caleotto di Lecco. Nel 1972 viene ceduto, con un’operazione clamorosa per quegli anni, alla Pallacanestro All’Onestà, la seconda squadra di Milano, che lo porterà al debutto in serie A. Una serie di situazioni negative gli fanno prendere la decisione di lasciare il basket.
A Mandello del Lario, poco tempo dopo, avviene l’incontro con quella che sarebbe diventata la passione di una vita intera: la vela. Grazie all’ingegner Giulio Cesare Carcano (il grande progettista di casa Moto Guzzi) e al costruttore di barche Danilo Folli, Peraboni sale per la prima volta su una barca di classe olimpica Star, come prodiere del piemontese Giorgio "Dodo" Gorla, un ex finnista che nella vita fa il farmacista. Nasce così, quasi per caso, uno dei migliori equipaggi di tutti i tempi.
I due, insieme, coniugano precisione e potenza e cominciano a vincere tutto. Gorla e Peraboni collezionano medaglie e onori. Alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 conquistano il bronzo, alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 ancora un bronzo. In breve, riportano in vita le imprese epiche e mai più ripetute di Straulino e Rode, che avevano vinto il titolo mondiale di Star nel lontano 1956.
Sono dovuti passare tanti anni ma, grazie a loro, l’Italia è tornata a essere grande nella vela: nel 1984 a Villamourain Portogallo, sul gradino più alto del podio ci sono loro, l’ex pallavolista Alfione e l’ex farmacista “Dodo” Gorla. Il 12 gennaio 2011 muore a soli 57 anni, in seguito a una emorragia cerebrale.
LO STRAORDINARIO ELENCO DI SUCCESSI
3° Olimpiadi di Mosca 1980 medaglia di bronzo
3° Olimpiadi Los Angeles 1984 medaglia di bronzo
5° Olimpiadi Seul
1° Campionato del mondo 1984 (Villamoura 1984)
1° Campionato europeo 1985 (Copenhagen)
1° Campionato europeo 1987 (Torbole)
1° Campionato europeo 1993 (Anzio)
1° Campionato italiano 1981 (Napoli)
1983 (Punta Ala)
1986 (Dervio)
1988 (Napoli)
1993 (Andora)
http://www.lnimandello.it
Ci sono velisti che hanno fatto la storia di questo sport, quasi senza che ce ne accorgessimo, quasi in silenzio, quasi di nascosto. E' la naturalezza dei grandi atleti, per i quali le imprese straordinarie sono ordinarie e normali. Il grande Alfio Peraboni, con la sua stazza immensa, la sua passione, dedizione alla causa, competenza e in definitiva la sua classe di prodiere ineguagliabile, era di questa pasta. E l'ha dimostrato quando, alla fine di una carriera olimpica stratosferica (e purtroppo sfortunata, per quanto può esserlo con due medaglie olimpiche, perchè senza alcuni colpi della sorte poteva arrivare tranquillamente l'oro che avrebbe superato Straulino), si è dedicato ad altri aspetti della vela, tecnici, professionali, mantenendo sempre lo stesso carattere agonistico e impetuoso. Personaggi che è un dovere ricordare sempre. Anche con i trofei come questo.
MANDELLO DEL LARIO - Dopo il successo delle prime due edizioni, quest’anno sarà la Lega Navale di Mandello del Lario a ospitare la terza edizione del “Trofeo Alfio Cup” in ricordo del grande campione Alfio Peraboni. Gli amici e gli appassionati di vela, si daranno appuntamento il prossimo sabato 19 luglio nelle acque antistanti Mandello del Lario dove, alle ore 13, prenderà il via una regata aperta a tutte le barche, cabinati e a bulbo. Ci saranno tutti, emozionati e pronti a prendere il largo a vele spiegate per ricordare il “Pera”, come veniva affettuosamente chiamato Alfio: i Platu 25, i J24, i fun, la classe libera Cabinati e quelle Star che hanno consacrato Peraboni due volte Campione olimpico e una volta Campione del Mondo.
Scomparso nel gennaio del 2011, a soli 56 anni, Alfio Peraboni ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della vela. Due volte medaglia di bronzo alle Olimpiadi e Campione del Mondo nel 1984 in classe Star, Peraboni ha fatto sognare generazioni di velisti. In coppia fissa con Giorgio “Dodo” Gorla è riuscito a replicare le imprese epiche di Straulino e Rode che avevano vinto il titolo mondiale di Star nel lontano 1956, facendo rivivere all’Italia della vela i suoi giorni più grandi.
Nel 1980, dopo la vittoria del bronzo alle Olimpiadi di Mosca, l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini gli ha riconosciuto l’onorificenza di Cavaliere. Sono dovuti passare tanti anni ma, grazie al “Pera” e al compagno inseparabile “Dodo” - un ex cestista e un ex farmacista - l’Italia torna a primeggiare; nel 1984 i due conquisteranno un altro bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles e, nello stesso anno, a Villamoura in Portogallo, conquisteranno il gradino più alto del podio diventando Campioni del mondo.
Giorgio “Dodo” Gorla, compagno di tante vittorie gloriose in Star, tornerà a regatare a Mandello il prossimo 19 luglio per ricordare l’amico Alfio. “Dodo” ha già partecipato alle prime due edizioni dell’Alfio Cup. Durante la prima edizione, ha vinto a bordo di “Enjoy”, un Platu 25 armato da Michele Azzoni. Su “Enjoy”, accanto a lui, c’erano i ragazzi che l’Alfione stava facendo crescere: loro lo chiamavano coach e lui li sommergeva di consigli preziosi di spassosissimi aneddoti.
Durante la seconda edizione dell’Alfio Cup, Dodo Gorla ha tagliato ancora per primo il traguardo, anche se il calcolo dei compensi ha finito col tributare la vittoria a “Ollip” di Pierluigi Colombo della Lega Navale di Mandello del Lario . Quest’anno sarà quindi “Ollip” il defender del Trofeo Alfio Cup, una preziosa scultura creata dall’artista Velasco Vitali intitolata “Vento”. La terza edizione dell’Alfio Cup si svolgerà con il patrocinio della Lega Navale di Mandello, il Comune di Mandello e il Comune di Monza, città in cui Alfio Peraboni viveva con la famiglia.
Anche quest’anno l’evento sarà sponsorizzato da Giulio Azzoni della Ditta Azzoni Forniture Industriali di Lecco e Sozzi Romeo della Ditta Promemoria di Valmadrera. Dopo la regata, agli equipaggi si riuniranno presso la Polisportiva di Mandello per una cenae per la cerimonia di premiazione.
Come anticipato da Simonetta Martini, presidente della Lega Navale di Mandello: “Sarà una regata particolarmente partecipata da tutti i regatanti della Lni di Mandello che quest'anno ha l'onore e la gioia di ospitare la terza edizione della Alfio Cup. La regata e la festa di premiazione offriranno l'occasione a molti velisti di incontrarsi e ricordare non senza una venatura di nostalgia, momenti, emozioni condivise con l'amico, il maestro, il campione ammirato, amato e temuto che è rimasto nella mente e nel cuore di tutti i velisti che l'hanno conosciuto”.
LA VITA DI ALFIO PERABONI (maggio 1954- gennaio 2011)
Alfio Peraboni nasce a Monza l’8 maggio del 1954. In seguito si trasferisce con la famiglia a Mandello del Lario, sulla sponda orientale del Lario, allora patria dell’atletica. Partecipa a diverse competizioni agonistiche distinguendosi per la sua disciplina e resistenza fisica. Peraboni decide poi di dedicarsi al basket approdando alla corte dell’Elettromeccanica Lecco del presidente Giuseppe Puglisi.
In questa squadra fa subito faville, mostrando di avere la tempra di un fuoriclasse. Si allena, con metodo e tenacia sul linoleum della palestra Badoni al Caleotto di Lecco. Nel 1972 viene ceduto, con un’operazione clamorosa per quegli anni, alla Pallacanestro All’Onestà, la seconda squadra di Milano, che lo porterà al debutto in serie A. Una serie di situazioni negative gli fanno prendere la decisione di lasciare il basket.
A Mandello del Lario, poco tempo dopo, avviene l’incontro con quella che sarebbe diventata la passione di una vita intera: la vela. Grazie all’ingegner Giulio Cesare Carcano (il grande progettista di casa Moto Guzzi) e al costruttore di barche Danilo Folli, Peraboni sale per la prima volta su una barca di classe olimpica Star, come prodiere del piemontese Giorgio "Dodo" Gorla, un ex finnista che nella vita fa il farmacista. Nasce così, quasi per caso, uno dei migliori equipaggi di tutti i tempi.
I due, insieme, coniugano precisione e potenza e cominciano a vincere tutto. Gorla e Peraboni collezionano medaglie e onori. Alle Olimpiadi di Mosca nel 1980 conquistano il bronzo, alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 ancora un bronzo. In breve, riportano in vita le imprese epiche e mai più ripetute di Straulino e Rode, che avevano vinto il titolo mondiale di Star nel lontano 1956.
Sono dovuti passare tanti anni ma, grazie a loro, l’Italia è tornata a essere grande nella vela: nel 1984 a Villamourain Portogallo, sul gradino più alto del podio ci sono loro, l’ex pallavolista Alfione e l’ex farmacista “Dodo” Gorla. Il 12 gennaio 2011 muore a soli 57 anni, in seguito a una emorragia cerebrale.
LO STRAORDINARIO ELENCO DI SUCCESSI
3° Olimpiadi di Mosca 1980 medaglia di bronzo
3° Olimpiadi Los Angeles 1984 medaglia di bronzo
5° Olimpiadi Seul
1° Campionato del mondo 1984 (Villamoura 1984)
1° Campionato europeo 1985 (Copenhagen)
1° Campionato europeo 1987 (Torbole)
1° Campionato europeo 1993 (Anzio)
1° Campionato italiano 1981 (Napoli)
1983 (Punta Ala)
1986 (Dervio)
1988 (Napoli)
1993 (Andora)
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Nando (non verificato)
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