Storia | Regata > Coppa America
29/05/2014 - 12:26
Bertelli (giustamente) annulla la presentazione della base a Cagliari. Ma il team è al lavoro
Bertelli (giustamente) annulla la presentazione della base a Cagliari. Ma il team è al lavoro
Luna Rossa fa downshifting
La lunga attesa per il nuovo Protocollo e per le regole della prossima Coppa America rallenta tutti, anche i più decisi. Luna Rossa ridimensiona la festa prevista per l’apertura della base di Cagliari. E intanto la farsa tra defender e primo challenger continua…
di Fabio Colivicchi
Il Protocollo arriva a marzo. Anzi no, metà aprile. O meglio: fine aprile. Facciamo prima metà di maggio? ...Entro maggio. Ogni annuncio è stato puntualmente disatteso. Gli stessi team del “giro” di Coppa, raccontano di aver avuto spesso rassicurazioni sul fatto che il Protocollo sarebbe arrivato “la prossima settimana”. Peccato che la frase sia stata ripetuta per molte settimane, e del Protocollo neppure l’ombra.
In questa situazione anche i più decisi, i più appassionati, i più vogliosi di Coppa America, per intenderci come Patrizio Bertelli, il gran patron di tutte le sfide italiane di Prada con Luna Rossa, devono rallentare e rivedere i piani. La Coppa può attendere, a quanto pare. La notizia è il downshifting della prevista presentazione della nuova base di Luna Rossa a Cagliari, in programma da tempo per il 12 giugno. Gli inviti erano già partiti, ma a due settimane dal Luna Day è arrivato l’annullamento. Niente giornata alla base, ci sarà qualcosa online, sull’onnipresente web.
I MOTIVI DI PATRIZIO BERTELLI
Niente paura: la base è quasi pronta (quasi), il team è al lavoro ogni giorno secondo la tabella di marcia, la squadra è praticamente fatta (compreso l’innesto dell’azzurro della vela olimpica Pietro Sibello, come annunciato da tempo con uno scoop da Saily), le barche escono ogni giorno (compresi i Moth volanti, i Tom 28 per il match race, e altri piccoli cat su foil). Insomma, la sfida è operativa. Solo che – a nostro parere giustamente – Patrizio Bertelli ha voluto rinviare il “grand’opening” in stile Prada. Perché ha fatto bene?
Intanto perché in questo modo ha lanciato un messaggio al minuetto di Oracle e Australia, defender e challenger of the record, che rimbalzano mezzo mondo della vela senza trovare la quadratura al massimo trofeo sportivo di questo sport. Quando si tratta di farsi sentire, Bertelli non è tipo da tirarsi indietro. E poi c’è questa Italia, l’economia in difficilissima uscita dalla crisi, il dopo elezioni europee, un fermento generale che forse avrebbe mal recepito l’”annunciazione” dell’Italia a caccia dell’America’s Cup. Perciò i tifosi di Luna Rossa possono attendere, relativamente tranquilli.
Per quanto riguarda le novità, la vita alla base di Cagliari, le voci dei protagonisti, state su Saily per avere tutti gli aggiornamenti, come sempre multimediali: articoli, foto, servizi video sulla nostra tv.
E IL MINUETTO?
Ma cosa aggiungere a proposito del balletto e dell’interminabile attesa delle regole per la prossima Coppa? Si è detto e scritto molto su ciò che sembra attenderci: AC62 con foil e wingsail per 8 persone di equipaggio e parti di attrezzatura praticamente one-design. America’s Cup World Series in giro per il mondo e con punti assai “pesanti”, anzi decisivi per la qualifica alla fase finale delle Challenger Series, che saranno orfane di Louis Vuitton, e non si sa bene dove e come si svolgeranno. Molto probabile che la lotta tra gli sfidanti vada in scena in una località diversa da quella che poi ospiterà l’America’s Cup vera e propria, il match per la storia. Un discreto bailamme, con tanti elementi che piacciono poco o nulla a molti osservatori e potenziali sfidanti. Tanto che già si è tornati a prevedere una trentacinquesima edizione con un massimo di 5, forse 6 sfide.
CINQUE DOMANDE A E.C.M.O.
Larry Ellison, Russell Coutts, adesso anche Iain Murray, Bob Oatley: questi gli uomini che detengono la Coppa o ne sono i primi sfidanti, quindi seduti al tavolo a scrivere le regole del gioco. Per come si stanno mettendo le cose, e visto il turbolento passato (e i danni prodotti) delle ultime edizioni, è forse venuto il momento di rivolgere a questi signori un cordiale appello, una sorta di “questionario” sul futuro della Coppa e quindi della vela. Bastano cinque punti. Le cinque domande che il mondo della vela rivolge a Ellison-Coutts-Murray-Oatley. Prossimamente su Saily (e worldwide). E chissà che nel frattempo non arrivi il Protocollo. Magari la prossima settimana.
di Fabio Colivicchi
Il Protocollo arriva a marzo. Anzi no, metà aprile. O meglio: fine aprile. Facciamo prima metà di maggio? ...Entro maggio. Ogni annuncio è stato puntualmente disatteso. Gli stessi team del “giro” di Coppa, raccontano di aver avuto spesso rassicurazioni sul fatto che il Protocollo sarebbe arrivato “la prossima settimana”. Peccato che la frase sia stata ripetuta per molte settimane, e del Protocollo neppure l’ombra.
In questa situazione anche i più decisi, i più appassionati, i più vogliosi di Coppa America, per intenderci come Patrizio Bertelli, il gran patron di tutte le sfide italiane di Prada con Luna Rossa, devono rallentare e rivedere i piani. La Coppa può attendere, a quanto pare. La notizia è il downshifting della prevista presentazione della nuova base di Luna Rossa a Cagliari, in programma da tempo per il 12 giugno. Gli inviti erano già partiti, ma a due settimane dal Luna Day è arrivato l’annullamento. Niente giornata alla base, ci sarà qualcosa online, sull’onnipresente web.
I MOTIVI DI PATRIZIO BERTELLI
Niente paura: la base è quasi pronta (quasi), il team è al lavoro ogni giorno secondo la tabella di marcia, la squadra è praticamente fatta (compreso l’innesto dell’azzurro della vela olimpica Pietro Sibello, come annunciato da tempo con uno scoop da Saily), le barche escono ogni giorno (compresi i Moth volanti, i Tom 28 per il match race, e altri piccoli cat su foil). Insomma, la sfida è operativa. Solo che – a nostro parere giustamente – Patrizio Bertelli ha voluto rinviare il “grand’opening” in stile Prada. Perché ha fatto bene?
Intanto perché in questo modo ha lanciato un messaggio al minuetto di Oracle e Australia, defender e challenger of the record, che rimbalzano mezzo mondo della vela senza trovare la quadratura al massimo trofeo sportivo di questo sport. Quando si tratta di farsi sentire, Bertelli non è tipo da tirarsi indietro. E poi c’è questa Italia, l’economia in difficilissima uscita dalla crisi, il dopo elezioni europee, un fermento generale che forse avrebbe mal recepito l’”annunciazione” dell’Italia a caccia dell’America’s Cup. Perciò i tifosi di Luna Rossa possono attendere, relativamente tranquilli.
Per quanto riguarda le novità, la vita alla base di Cagliari, le voci dei protagonisti, state su Saily per avere tutti gli aggiornamenti, come sempre multimediali: articoli, foto, servizi video sulla nostra tv.
E IL MINUETTO?
Ma cosa aggiungere a proposito del balletto e dell’interminabile attesa delle regole per la prossima Coppa? Si è detto e scritto molto su ciò che sembra attenderci: AC62 con foil e wingsail per 8 persone di equipaggio e parti di attrezzatura praticamente one-design. America’s Cup World Series in giro per il mondo e con punti assai “pesanti”, anzi decisivi per la qualifica alla fase finale delle Challenger Series, che saranno orfane di Louis Vuitton, e non si sa bene dove e come si svolgeranno. Molto probabile che la lotta tra gli sfidanti vada in scena in una località diversa da quella che poi ospiterà l’America’s Cup vera e propria, il match per la storia. Un discreto bailamme, con tanti elementi che piacciono poco o nulla a molti osservatori e potenziali sfidanti. Tanto che già si è tornati a prevedere una trentacinquesima edizione con un massimo di 5, forse 6 sfide.
CINQUE DOMANDE A E.C.M.O.
Larry Ellison, Russell Coutts, adesso anche Iain Murray, Bob Oatley: questi gli uomini che detengono la Coppa o ne sono i primi sfidanti, quindi seduti al tavolo a scrivere le regole del gioco. Per come si stanno mettendo le cose, e visto il turbolento passato (e i danni prodotti) delle ultime edizioni, è forse venuto il momento di rivolgere a questi signori un cordiale appello, una sorta di “questionario” sul futuro della Coppa e quindi della vela. Bastano cinque punti. Le cinque domande che il mondo della vela rivolge a Ellison-Coutts-Murray-Oatley. Prossimamente su Saily (e worldwide). E chissà che nel frattempo non arrivi il Protocollo. Magari la prossima settimana.
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