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14/10/2010 - 11:06

ANDREA BOSCOLO E I SEGRETI METEO DI WEYMOUTH (LONDRA 2012)

L'uomo della pioggia

Vela olimpica e dintorni. Saily ha incontrato Andrea Boscolo, responsabile meteo della vela olimpica azzurra. L'uomo che sta studiando i segreti dei campi di regata di Weymouth
 
 
Mancano ancora ventidue mesi all'accensione della fiaccola che illuminerà le gare di vela delle Olimpiadi a Londra (le 30esime della storia moderna). Ma nell'ombra, oltre ad atleti e allenatori, nei campi di regata sono già impegnati molte altre persone. Meno conosciute, senza dubbio. Ma indispensabili per aumentare le chance di medaglia degli atleti azzurri.
 
Saily.it ha incontrato Andrea Boscolo, che armato di computer, centraline di rilevazione e gommone, ha scandagliato in lungo e largo le acque e i cieli di Weymouth. Un ruolo svolto con la passione che si legge negli occhi e sulla pelle di questo ragazzo, nuova speranza dei velisti azzurri in vista di Londra 2012.
 
Andrea Boscolo è diplomato "Capitano di Lungo Corso" al Nautico Venier di Venezia. E' stato con la Marina Militare in missione nel Golfo Persico, ma è anche un velista professionista, con esperienza che va dai piccoli monotipi ai maxi. Stratega per i principali Team internazionali, più volte sul podio a Mondiali, Europei, Italiani IMS, Mondiale Maxi, Giro d'Italia in Vela, Giraglia, Rolex Middle Sea Race.
 
Da questa attività intensa, la sua esperienza in strategia, analisi e previsione meteorologica per la vela, analisi e valutazione delle condizioni meteo-marine-climatologiche dei campi di regata. Attualmente si sta anche occupando di analisi e previsione meteorologica applicata ai settori agro-alimentare e industriale.
 
Boscolo è il responsabile area sport di Meteo Sport, una linea di ricerca dell'unità operativa di psicologia dello sport all'Università di Torino. In pratica, il capo meteorologo della squadra olimpica italiana. Il legame tra psicologia e meteorologia, tutto sommato è una bella sorpresa, che lo stesso Andrea spiega con semplicità: "Perché la connessione corpo-mente-ambiente è essenziale per le performance degli atleti".
 
Buon lavoro Boscolo, cosa fa di preciso?
Mi occupo di tutta l'analisi ambientale per gli atleti azzurri di vela.
 
Un lavoro che riguarda solo Weymouth, o anche mondiali e regate di circuito delle classi olimpiche?
Per il momento abbiamo avviato con la FIV solo la collaborazione in vista di Londra 2012, alla quale sarà collegato un percorso di formazione per gli atleti e per gli allenatori. Parlare tutti lo stesso linguaggio è essenziale.
 
Come vi siete organizzati a Weymouth?
Attualmente stiamo lavorando sul gommone meteo: abbiamo usato molte strumentazioni elettroniche per fare l'analisi del campo e per preparare il call book sulla meteorologia. Vediamo questa pubblicazione come uno strumento fondamentale da mettere a disposizione degli atleti. Lo immagino come una vera e propria guida, essenziale per i nostri velisti nei giorni delle Olimpiadi. Oltre alle informazioni scritte, assoceremo un supporto visivo di immagini prese sul campo. Per dare l'idea precisa di ciò che si troverà direttamente sul campo di regata. Varie foto della costa, dei diversi tipi di nuvole, associati alle condizioni di vento, mare, onde... Insomma quello che serve all'atleta.
 
Che idea si è fatto del campo di regata che troveremo a Weymouth?
Weymouth è un campo tutt'altro che semplice. Le condizioni possono cambiare come direzione, intensità, pressione. E ogni campo ha le sue peculiarità. Può cambiare tutto tra il campo delle tavole a vela e quello delle Star. Noi abbiamo analizzato in particolare il gradiente di sudovest, che sono state le condizioni dominanti del periodo in cui siamo stati lì.
 
Qual è stata la reazione degli atleti?
Sono stati ben felici di questa iniziativa. I Sibello, Negri e vari altri l'hanno apprezzata in modo particolare.
 
Cosa fanno le altre nazioni in materia?
Gli inglesi mi sembrano un passo avanti a tutti. A Weymouth li abbiamo osservati bene: sono organizzati con gommoni e centraline che inviano i dati direttamente alla stazione a terra per rielaborarli. Le altre nazioni stanno lavorando sostanzialmente come noi.
 
A prescindere dalle iniziative dei singoli team, l'Isaf o il comitato organizzatore locale forniranno una base di supporto meteo per tutti?
A Weymouth ci sono due centraline installate che registrano tutti i giorni. Ma sono posizionate sulla diga foranea, lontane dai campi di regata reali. Non c'è invece nessuna boetta in acqua, come avviene invece in America's cup. Peccato. Perché sarebbero di grande interesse anche per fare "l'ultima chiamata" di ogni giornata. Va però considerato che le necessità nelle regate olimpiche e in  Coppa America sono diverse. Ma certi aspetti restano simili...
 
Potrete lavorare con gli atleti anche nei giorni delle Olimpiadi?
No, dovremo fare tutto prima. Daremo agli atleti e ai loro allenatori le indicazioni e i segnali da tenere d'occhio. Ma in acqua saranno solo loro a dover interpretare il termine.
 
Qual è grado di cultura meteo tra i velisti italiani?
I più "navigati" hanno un'esperienza già consolidata. Lavorando con loro mi sono reso conto che vanno alla caccia dei dettagli finali. Segno che c'è una buona cultura, c'è stata una ottima preparazione in materia. Gli altri, i più giovani, invece stanno ancora studiando.

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