Storia | Regata > Coppa America
18/02/2014 - 21:43
Pete Melvin è l'uomo che sta disegnando i nuovi catamarani per la XXXV America's Cup
Pete Melvin è l'uomo che sta disegnando i nuovi catamarani per la XXXV America's Cup
La prossima Coppa
ve la disegno io
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Le ultime novità sulla nuova classe Coppa America, da Pete Melvin (il papà degli AC72): "I nuovi supercatamarani saranno più piccoli, eppure veloci come i 72. E faranno foiling sia di poppa che di bolina!"
di Fabio Colivicchi
Pete Melvin è un designer felice e conteso. Firma dello studio Morrelli & Melvin, da sempre all'avanguardia nello sviluppo di multiscafi da regata, è stato tra i principali autori dei catamarani AC72 visti all'opera in Coppa America sa San Francisco 2013, e che con i loro pregi e difetti hanno sicuramente dato vita a uno spettacolo straordinario.
Adesso Pete è stato nuovamente incaricato dal defender Oracle USA e dal Challenger of Record Hamilton Island (AUS) di creare la nuova classe per la XXXV America's Cup. Si sa già con certezza che si tratterà ancora di multiscafi, che useranno la randa ad ala rigida wingsail, che avranno i foil su derive e timoni per volare sull'acqua.
Così, mentre sulla località resta fitto il mistero (San Francisco è tiepida dopo il mezzo flop del 2013, largamente sotto le aspettative, San Diego e le Hawaii sono alternative ufficiali già allo studio, e di recente si è rimessa alla finestra anche Newport, Rhode Island, nella East Coast, contattata ufficialmente dal defender) sulle barche si cominciano ad avere parecchie conferme dal lavoro e dalle dichiarazioni di Pete Melvin.
Dimensioni - I nuovi catamarani saranno più piccoli, per costare meno e avere due persone di equipaggio in meno dei precedenti AC72. Si parla sempre di una misura tra 60 e 65 piedi, ma visto il numero della classe precedente forse la cosa più probabile è che si arrivi a un AC62. Dieci piedi (circa tre metri) in meno, ma prestazioni uguali ai predecessori. Possibile?
Wingsail e foil - Confermata la wingsail, che potrebbe però rientrare in una sorta di disegno obbligato per evitare ingenti spese di ricerca ai team. Insomma, ali uguali per tutti, e arrivederci grandi novità o sorprese. Per i foil invece la novità rispetto al passato starebbe nel consentire la regolazione dell'angolo anche in navigazione, cosa che garantisce un grande controllo sulla stabilità degli scafi (era vietato sugli AC72). Secondo Melvin gli AC62 (o come si chiameranno) saranno veloci come i precedenti di poppa, e simili di bolina, e riusciranno a fare foiling in entrambe le andature. Essendo più piccoli, l'impressione di velocità all'esterno sarà superiore ai classe 2013. Tutto ciò nonostante il briefing parlasse di velocità media inferiore di circa il 10%.
Energia - Altra novità probabile riguarda la possibilità di immagazzinare energia a bordo. Gli AC72 navigavano solo con la forza delle braccia dei grinder, che terminavano la regata sfiniti. I nuovi cat, ancor più potenti, potranno forse disporre di energia di riserva da usare nei momenti di maggiore fabbisogno, insieme allo sforzo dei grinder.
di Fabio Colivicchi
Pete Melvin è un designer felice e conteso. Firma dello studio Morrelli & Melvin, da sempre all'avanguardia nello sviluppo di multiscafi da regata, è stato tra i principali autori dei catamarani AC72 visti all'opera in Coppa America sa San Francisco 2013, e che con i loro pregi e difetti hanno sicuramente dato vita a uno spettacolo straordinario.
Adesso Pete è stato nuovamente incaricato dal defender Oracle USA e dal Challenger of Record Hamilton Island (AUS) di creare la nuova classe per la XXXV America's Cup. Si sa già con certezza che si tratterà ancora di multiscafi, che useranno la randa ad ala rigida wingsail, che avranno i foil su derive e timoni per volare sull'acqua.
Così, mentre sulla località resta fitto il mistero (San Francisco è tiepida dopo il mezzo flop del 2013, largamente sotto le aspettative, San Diego e le Hawaii sono alternative ufficiali già allo studio, e di recente si è rimessa alla finestra anche Newport, Rhode Island, nella East Coast, contattata ufficialmente dal defender) sulle barche si cominciano ad avere parecchie conferme dal lavoro e dalle dichiarazioni di Pete Melvin.
Dimensioni - I nuovi catamarani saranno più piccoli, per costare meno e avere due persone di equipaggio in meno dei precedenti AC72. Si parla sempre di una misura tra 60 e 65 piedi, ma visto il numero della classe precedente forse la cosa più probabile è che si arrivi a un AC62. Dieci piedi (circa tre metri) in meno, ma prestazioni uguali ai predecessori. Possibile?
Wingsail e foil - Confermata la wingsail, che potrebbe però rientrare in una sorta di disegno obbligato per evitare ingenti spese di ricerca ai team. Insomma, ali uguali per tutti, e arrivederci grandi novità o sorprese. Per i foil invece la novità rispetto al passato starebbe nel consentire la regolazione dell'angolo anche in navigazione, cosa che garantisce un grande controllo sulla stabilità degli scafi (era vietato sugli AC72). Secondo Melvin gli AC62 (o come si chiameranno) saranno veloci come i precedenti di poppa, e simili di bolina, e riusciranno a fare foiling in entrambe le andature. Essendo più piccoli, l'impressione di velocità all'esterno sarà superiore ai classe 2013. Tutto ciò nonostante il briefing parlasse di velocità media inferiore di circa il 10%.
Energia - Altra novità probabile riguarda la possibilità di immagazzinare energia a bordo. Gli AC72 navigavano solo con la forza delle braccia dei grinder, che terminavano la regata sfiniti. I nuovi cat, ancor più potenti, potranno forse disporre di energia di riserva da usare nei momenti di maggiore fabbisogno, insieme allo sforzo dei grinder.
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