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24/12/2013 - 21:26
Regata, festa, sfida, passione: partenza show per 94 yacht
Regata, festa, sfida, passione: partenza show per 94 yacht
La Sydney-Hobart
Il Natale della Vela!
Il Natale della Vela!
!--paging_filter--strongPartenza show con 100 barche nella baia, sole e 18 nodi di vento! Previsioni incertissime, scelte di navigazione complicate. Ma è la Sydney-Hobart: in arrivo domani un fronte con 35 nodi! Record, tempo reale, compensato: tutto in gioco. E anche i favoriti dicono: “In questo mare, tutto può sempre accadere” - FOTO E VIDEO/strong!--break--br /
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strongdi Fabio Colivicchi/strongbr /
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Ecco il Natale dei velisti, il Natale in altomare della Rolex Sydney To Hobart Race 2013, edizione numero 69 della più classica e famosa regata d’altura. Il menu è sempre lo stesso, inimitabile: partenza-show nella baia di Sydney, la città più bella (e più velica) del mondo, tra grattacieli e baiette da sogno, con migliaia di spettatori lungo la costa. Poi fuori dalla rocce a picco, subito oceano e Mare di Tasmania, lo stretto di Bass, temibile per i suoi bassi fondali, le correnti, il mare insidioso. Una volata verso Sud, con rotta sull’isola di Tasmania e l’arrivo nella tortuosa baia di Hobart. Un sogno per ogni velista. Una regata che è storia, e ogni anno si ripete, sia che prometta tempesta sia che si aspetti vento più gentile. Ben 94 partecipanti, un mucchio di maxi e superboat, poi il grosso della flotta con yacht di ogni tipo, compresi scafi d’epoca e barche piccole. La festa della vela e della marineria in un paese e in un’area geografica che ha una profonda cultura dello yachting. E non è un caso che il favorito numero uno per la Line Honours quest’anno sia Wild Oats XI, scafo dell’Hamilton Island Yacht Club, il primo sfidante e neo challenger of record della prossima Coppa America. Qui, ovunque ti giri, vedi la vela al suo massimo.br /
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LA PARTENZAbr /
Uno spettacolo, con sole, vento a 15-18 nodi, subito ingaggi incredibili tra i 100 piedi e gli altri maxi, a mordersi e studiarsi sin dalle prime miglia. Il contorno è un quadro: le coste della baia orlate di pubblico in festa. E le foto, di Carlo Borlenghi e Daniel Forster che trovate nella nostra sezione gallery che è ormai lo spazio-foto-passione per la vela più frequentato del web, lo trstimoniano, con onde, salti, vele che schioccano anche a guardarle, marinai in manovra con la lingua di fuori. Se Babbo Natale voleva farci un regalo, ci ha preso in pieno.br /
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Saily seguirà la RSHR 2013 in tutte le sue fasi, con articoli, foto e video (oggi sulla nostra TV trovate il preview della vigilia di Natale, con le ultime preparazioni e le aspettative dei protagonisti. A Sydney per la regata c’è anche il velista italiano Giancarlo Simeoli, atleta dell’Aeronautica Militare, che sarà anche quest’anno a bordo di Brindabella, barca e team storici della vela australiana. Anche con lui seguiremo la regata.br /
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PREVISIONI 24 DICEMBREbr /
Al briefing del 24 dicembre ribaltate le previsioni di venerdi del meteorologo Roger Badham: l’outlook è passato da una partenza con vento sui 10-15 nodi, e èrevisione di 24 ore filate di navigazione al lasco in calzoncini e t-shirt sotto sponnaker, grazie all’aria da Nord-Est lungo gran parte delle 628 miglia della regata, a una spiacevole novità: vento da Sud-Sud-Ovest, irregolare, con possibili temporali sparsi sulla rotta.br /
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Il record di Wild Oats XI è di 1 giorno, 18 ore, 23 minuti, 12 secondi, fissato nel 2012, quando il maxi vinse anche in compensato. Date le ultime previsioni, sembrerebbe in cassaforte, impossibile da battere. Ma lo skipper Mark Richards, commentando le previsioni, ha detto: “Da queste parti tutto può sempre succedere, bisogna guardarsi intorno, non possiamo dire che il record sia davvero al sicuro”.br /
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Sarà, ma resta il fatto che il nuovo scenario prefigura una regata tutta per tattici e navigatori. Soprattutto nelle prime ore, quando il vento sarà molto irregolare. Probabile poi che venerdi entri un vento da Nord-Nord Est sui 20 nodi, che dovrebbe consentire ai maxi di scappare via. Insomma, da una regata cucita addosso allo scafo planante di Wild Oats, che quest’anno oltre alla kanting keel monta anche il rivoluzionario Dynamic Stability System (visto in Mediterraneo su alcune barche partecipanti alla Palermo-Montecarlo), adesso prende corpo un match complesso e aperto alle sorprese.br /
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