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18/11/2013 - 20:10

Colpi di scena e grandi marinai

Mini Transat, tutta cuore e oceano

!--paging_filter--strongGiancarlo Pedote prima fa meravigliare, poi discutere e infine ammirare per la scelta di andare a Sud. In serata anche il francese Marie (col quale è testa a testa) stramba e si accoda all'italienne... Michele Zambelli sempre ottimo 6° e Alberto Bona 7° tra i Serie. Italiani, gente d'oceano/strong!--break--br / nbsp;br / br / emstrongULTIM'ORA - SI GIOCA A SCACCHI IN ATLANTICO/strongbr / Dopo il cancello alle Canarie, a parte i ritirati e i pit stop tecnici, la Mini Transat entra nell'autostrada Atlantica, e dunque si guarda alla testa della flotta, per capire, prevedere, soprattutto tifare, visto che c'è Giancarlo Pedote che balla tra il primo e il secondo posto e Michele Zambelli stabile al sesto! Pedote ha fatto prima meravigliare, poi discutere e infine ammirare tutti con la sua scelta a Sud lasciando le isole a dritta. Calcoli su un vento che lui può solo "annusare" mentre noi comodi sulle nostre poltrone da guerra in ufficio sappiamo quasi alla perfezione nelle prossime 72 ore! Comunque la scelta prima lo ha fatto sorpassare da Benoit Marie, poi, in serata,ha cominciato a pagare pesantemente, al punto che anche il francese ha strambato e si sta di fatto accodando al solito "italienne". Questa è dunque la "foto" del giorno alla Mini Transat. Con l'aggiunta di un grande Alberto Bona che rosicchia ancora un posto ed è 7° tra i Serie. Italiani gente d'oceano. /embr / br / nbsp;br / strong di Fabio Colivicchi/strongbr / br / Sarà perché c’è un italiano al comando, sarà per la lenta e problematica gestazione, sarà per la lunghezza del tappone unico (3700 miglia), sarà per altri motivi ancora, ma insomma la Mini Transat 2013 tiene davvero incollati allo schermo, col fiato sospeso. Che succederà oggi? Ci si chiede ogni giorno. E al risveglio si vuole subito sapere come è passata la notte. Notte di luna piena, e immaginiamo lo spettacolo per i solitari ministi. Dunque le novità: ce ne sono tante, e succose, anche oggi. Il day after lo storico passaggio del traguardo intermedio con un italiano al comando. Occhi puntati su Prysmian 747, naturalmente, ma anche su tutta la flotta.br / nbsp;br / Giancarlo Pedote ha sorpreso un po’ tutti, quando nella giornata di domenica, appena passato il gate di Puerto Calero, ha strambato e si è messo in rotta verso sud. Obiettivo: lasciare a dritta tutto l’arcipelago delle Canarie, e quindi avere qualche grado da stringere a nord nella lunga rotta per Guadalupa. Come si sa i ministi non hanno a bordo carte nautiche e quindi basano ogni scelta tattica sull’unico bollettino che ascoltano da VHF. Al momento solo altri due skipper hanno seguito la scelta di Prysmian: sono Bruno Garcia (Sampaquita, 5° tra i Proto), e l’incredibile Aymeric Belloir (Tout le Monde chant contre le Cancer, che bel nome la sua barca…), ultra primo tra i Serie, addirittura nei primi 3 in assoluto, lunedi pomeriggio tra i più vicini al leader Pedote. Tutti gli altri seguono la rotta più diretta in slalom fra le varie isole.br / nbsp;br / strongCHI SI FERMA…/strongbr / Tra le soste tecniche fa scalpore, e può avere ripercussioni sulla regata, quella di Bertrand Delesne, secondo alle spalle di Pedote da molti giorni, molto veloce e considerato un avversario temibile del fiorentino. Il suo è un pit-stop non previsto, ma dovuto al cedimento del sistema di ricarica delle batterie, che segue molti giorni di problemi elettrici. Delesne si è fermato a Santa Cruz, a La Palma, a Nord Ovest di Tenerife, dopo aver premuto il tasto “On board” di segnalazione alla direzione della regata. Da regolamento la sosta può andare da un minimo di 12 a massimo 72 ore. Quindi si capisce che lo svantaggio accumulato dal francese potrebbe risultare notevole, se consideriamo che aveva 4 ore di ritardo da Giancarlo a Lanzarote.br / nbsp;br / Altro stop forzato non previsto e altro uomo di classifica: si è fermato a Puerto Calero Nicolas Boldevezi, che ha comunicato la necessità di numerose piccole riparazioni e soprattutto la sostituzione del bompresso, rotto in vari pezzi… E’ già scivolato al 9° posto. Si ferma anche Stan Maslard, che ha perso un gennaker e ha il pulpito parzialmente strappato da un’onda. Dichiara parecchi lavori di stratificazione prima di ripartire. Stop volante anche per Julien Pulve, che pare però intenzionato a ripartire velocemente (ma sempre non prima di 12 ore). Sempre a Lanzarote è fermo anche Luis Segre, problemi di bompresso e batterie. Fuori classifica, unico tra i Serie, è fermo Renaud Mary, per problemi di energia e piccole riparazioni. Vedremo se ci saranno altri stop tra il gruppone dei Serie.br / nbsp;br / strongGRANDE MICHELE ZAMBELLI, 6° ALLE CANARIE/strongbr / Ma la rivoluzione delle Canarie ha conseguenze stravolgenti per la classifica, a vantaggio soprattutto di un altro italiano: il grande Michele Zambelli (Fontanot) che è balzato al 6° posto (!) tra i Proto, e che nel primo pomeriggio di lunedi è passato a nord di Fuerteventura. Una splendida notizia per la vela italiana, completata dall’8° posto tra i Serie di Alberto Bona (Onlinesim.it). Tre italiani nei primi dieci, una bella “firma” a metà strada della più emozionante regata oceanica della stagione. Sempre 22° Andrea Iacopini (Umpalupma), 33° Federico Fornaro (Raw News Jolie Rouge) e 34° Federico Cuciuc (Your Sail), questi tre ancora devono arrivare al cancello delle Canarie. Davanti a loro (32° posto) David Genest ha comunicato a un cargo che gli è passato vicino di avere un problema all’albero, ma di non richiedere assistenza, sta navigando conservativamente a 4-5 nodi verso Lanzarotebr / nbsp;br / strongMETEO: IL VENTO SI ATTENUA LUNGO LA ROTTA?/strongbr / Un problema in più. L’evoluzione meteo, dopo l’ubriacatura di Aliseo portoghese, mostra segni di cedimento nei giorni a venire: tra 72 ore lungo la rotta diretta per Point-a-Pitre la flotta si troverà venti leggeri, anche leggerissimi, e per di più sparsi a chiazze, quindi potrebbero esserci grandi guadagni o grandi perdite in termini di miglia nello sfruttare al meglio il vento favorevole. Motivo del rimescolamento atmosferico è un grosso anticiclone posto al centro dell’Atlantico, fortunatamente parecchie miglia a Nord della rotta della Mini, con venti fino a 50 nodi. Questo sta creando una ampia area anticiclonica che abbassa l’intensità del vento, proprio alle latitudini della regata. Poco più a sud l’aliseo mostra di tenere ancora, e chissà che la decisione di Pedote non sia in qualche modo frutto anche di questi ragionamenti.br / nbsp;br / In ogni caso, una bellissima Mini Transat, tutta vela, cuore e oceano!br / nbsp;br / SITO DELLA REGATA QUIbr / a href="http://www.minitransat.fr/" title="www.minitransat.fr/"www.minitransat.fr//abr / nbsp;br / CARTOGRAFIA E POSIZIONI QUIbr / a href="http://www.minitransat.fr/cartographie"http://www.minitransat.fr/cartographie/abr / nbsp;br / LA CLASSE MINI 650 ITALIANA QUIbr / a href="http://www.classemini.it/portale/" title="http://www.classemini.it/portale/"http://www.classemini.it/portale//abr /

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