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07/11/2013 - 20:52

Tutto sulla Jacques Vabre, la più lunga transatlantica dell'anno

10.000 chilometri
sopra i mari

!--paging_filter--strongPartenza con pioggia, nebbia, vento fresco e mare formato: proprio un bel battesimo per la Transat Jacques Vabre dei rinvii, delle tempeste in arrivo, della Manica umida e inospitale eppure angolo di pianeta consacrato alla grande vela oceanica. Buona partenza per Gaetano Mura su Bet 1128 - PRIME 24 ORE/strong!--break--br / br / br / strongVENERDI 8 NOVEMBRE - LE PRIME 24 ORE/strongbr / Transat Jacques Vabre 2013: a 25 ore dalla partenza di ieri, la flotta delle 44 imbarcazioni iscritte alla Transat Jacques Vabre 2013 è in navigazione con vento da sud-ovest tra i 12 e i 16 nodi in vista dell’arrivo del primo rinforzo di vento da ovest-nord ovest di intensità fino a 25 nodi previsto per il pomeriggio di oggi. Per domani, sabato, è atteso invece un peggioramento importante delle condizioni che potrà comportare intensità di vento fino a oltre 45 nodi e conseguente moto ondoso.nbsp;br / br / I due MOD70 (Edmond De Rothschild e Oman Air – Musandam) sono impegnati in un vero e proprio match race oceanico a 5 miglia di distanza tra loro, con già 55 miglia di vantaggio sui primi Multi 50 e ben 100 miglia sul primo degli IMOCA, Macif di Gabart e Desjoyeaux. I concorrenti di queste tre classi navigano già in direzione del traguardo finale a Itajaì in Brasile.br / br / strongCLASS 40 A ROSCOFF NEL TARDO POMERIGGIO: BET1128 11°, FANTASTICA 21°/strongbr / Per i Class 40 è invece prevista la sosta di sicurezza per l’allerta meteo di domani nel porto di Bloscon a Roscoff, dove i primi concorrenti sono attesi per il tardo pomeriggio. I Class 40 ripartiranno per la meta finale quando il comitato di regata darà loro il benestare. Ogni concorrente attraverserà la nuova linea di partenza al tempo corrispondente al suo distacco accumulato dal primo classificato all’arrivo della tappa Le Havre – Roscoff. Nel periodo di sosta a Roscoff gli equipaggi non potranno ricevere alcuna assistenza o aiuto esterno.br / Al rilevamento del primo pomeriggio Gaetano Mura con Sam Manuard su Bet1128 era 11°, ma sempre agganciato al gruppo di testa (distanze minime e velocità simili), mentre Pietrino D'Alì e Stefani Raspadori sono ventunesimi.br / br / strongVIDEO: LA VIGILIA DI GAETANO MURA/strongbr / iframe allowfullscreen="" src="//www.youtube.com/embed/2rIknlZO9WE" frameborder="0" height="372" width="620"/iframebr / br / strongIL METEOROLOGO SPIEGA LA SITUAZIONE: "TUTTA COLPA DELLA SACCATURA!"/strongbr / Parla Andrea Boscolo, Responsabile Area Sport e Performance di MeteoSport presso l’Università di Torino, che ha collaborato con l’equipaggio del Class 40 Fantastica (Stefano Raspadori e Pietro D’Alì) fino alla partenza della Transat Jacques Vabre.br / em“La situazione meteo che in questi giorni stiamo osservando per la Transat Jacques Vabre e che nelle scorse settimane ha visto anche il rinvio della partenza della MiniTransat, è un caso classico di questo periodo quando l'Aliseo si è già ben formato a Nord delle Canarie, cosa che è successa quest’anno in leggero anticipo e che è la situazione più frequente nel mese di Novembre. In questo caso l’Anticiclone delle Azzorre spinge le depressioni a Nord che, incanalandosi nel Canale della Manica, ovviamente intensificano in termini di velocità del vento. Spesso queste depressioni hanno dei thalweg (saccature), più o meno importanti (cfr. file Sinottica saccatura in allegato) che se si approfondiscono e che possono sfociare in depressioni secondarie molto violente che poi si accavallano, solitamente in 24 ore, sulla depressione primaria che l'ha generata. Questo caso ad esempio potrebbe succedere proprio nella giornata di sabato 9 novembre sul Golfo di Biscaglia che vede il passaggio proprio delle barche più piccole e più lente della TJV, i Class 40. Poiché il fenomeno è in rapido movimento la situazione al suolo diventa confusa in quanto avremmo da prima venti di SW e successivamente da NW con intensità comprese spesso tra i 38 e i 43 nodi e raffiche a oltre 50 nodi creando mare incrociato che rende particolarmente difficoltosa e pericolosa la navigazione."/embr / br / strongOLTRE 81MILA ISCRITTI ALLA VABRE VIRTUALE!/strongbr / Sono tantissimi gli appassionati iscritti alla Transat Jacques Vabre virtuale che per la prima volta in assoluto può essere vissuta su virtualregatta.com I velisti virtuali sono ben 81.646, molti dei quali già più veloci dei concorrenti reali che sono in mare.br / br / a href="http://www.transat-jacques-vabre.comwww.transat-jacques-vabre.com"CLASSIFICHE QUI /abr / br / strongGIOVEDI 7 NOVEMBRE, LA PARTENZA/strongbr / Partenza con pioggia, nebbia, vento fresco e mare formato: proprio un bel battesimo per la Transat Jacques Vabre dei rinvii, delle tempeste in arrivo, della Manica umida e inospitale eppure angolo di pianeta consacrato alla grande vela oceanica. Guardando le immagini della partenza, sapendo dei 60 nodi in arrivo su Biscaglia, che forse colpiranno solo di striscio i MOD 70 e i Multi 50, e gli stessi IMOCA 60, ma che hanno suggerito la sosta tecnica a Roscoff (190 miglia dopo Le Havre, quasi all'uscita del Canale della Manica), è difficile pensare che questa rotta del "caffè" ha come destinazione d'arrivo il caldo del Brasile, i colori e le danze di Itajaì, e prima il caldo asfissiante dell'Equatore, e tutto il corollario di Doldrums. Ma in fondo è proprio questo il bello di una regata di 10mila chilometri, 5400 miglia marine, che dalla Normandia scende l'Atlantico e lo traversa fino al continente sudamericano. La vela che unisce il pianeta. Magari fosse vero. Intanto proviamoci.br / br / strongLE POSIZIONI DEGLI ITALIANI LA PRIMA SERA DOPO IL VIA: BENE BET 1128/strongbr / La partenza è stata positiva, per i velisti italiani. Più di tutti si è messo in evidenza Gaetano Mura, in coppia con Sam Manuard: il suo Class 40 Bet 1128 è infatti passati in quinta posizione alla prima boa (su 26 concorrenti di categoria), recuperando poi un'altra posizione, fino al 4° posto nel pomeriggio del primo giorno di navigazione. Nei Class 40 davanti a Gaetano Mura e Sam Manuard ci sono i francesi Bertrand Guillonneau e Sébastien Audigane (Matouba), Fabrice Amedeo e Armel Tripon (Geodis), e i favoriti Bruno Jourdren e Thomas Ruyant su Dunkerque planète enfants.br / br / Gli altri italiani sul Class 40 sono Pietro D'Alì e Stefano Raspadori, al momento in 20ma posizione.br / Nelle altre classi: tra i motoscafi di 60 piedi IMOCA, c'è Team Plastique con Alessandro Di Benedetto e Alberto Monaco, i due navigano in settima posizione dopo una bella partenza, un piazzamento sicuramente interessante per quella che resta una delle barche più datate della flotta.br / br / Ancora un po' di Italia con la presenza di Andrea Mura sul trimarano Multi 50 Rennes Metripole, del francese Gilles Lamiré. All'ultimo rilòevamento sono in quarta posizione (su 6 concorrenti).br / br / strongLA SOSTA A ROSCOFF PER I CLASS 40/strongbr / Mentre le velocità prodotte dalle classi superiori permetteranno alle barche di tenersi davanti ad una nuova perturbazione, i Class 40 corrono il rischio di incontrarla in pieno e trovarsi in mezzo a vento fino a 60 nodi e mare forza 6-7. Quindi per le barche di questa categoria, che sono il grosso della flotta con ben 26 partenti (52 skipper),nbsp; è stata decisa una sosta a Roscoff, sulla punta occidentale della Francia, per almeno 24 ore. Se da una parte questo significherà allungare un po’ il percorso (ma si tratta di 6 miglia in più a fronte di 5.450 totali!), dall’altra ciò non comporterà cambiamenti per la classifica: i tempi di arrivo nel porto saranno registrati e quando sarà data la ripartenza le barche rispetteranno l’ordine e il distacco di classifica parziale.br / br / Sam Manuard, co-skipper di BET1128 a fianco di Gaetano Mura, poco prima della partenza ha dichiarato: “La sicurezza non è mai troppa, sono d’accordo con la decisione degli organizzatori di fermarsi a Roscoff. Probabilmente se avessi incontrato le condizioni previste le avrei affrontate comunque, ma se ci dobbiamo fermare tutti tanto meglio. Non possiamo rischiare di decimare una categoria che, ricordiamolo, è nata appena cinque anni fa. La selezione si farà più avanti, in mare aperto”.br / br / strongOCEANO, ITALIA/strongbr / Date le descritte premesse è una Jacques Vabre seria e combattuta, sarà agonisticamente e marinarescamente probante. In questa ottica siamo molto, molto interessati, e vicini, ai 6 navigatori italiani che partecipano alla regata. Ne abbiamo parlato e li abbiamo presentati qualche giorno fa. Sono un bel mix di vecchie conoscenze e volti emergenti. Sono l'Italia della vela sull'oceano, almeno dai 40 piedi in su (non bisogna dimenticare che martedì prossimo partirà finalmente (da Sada in Spagna, diretta in Guadalupa) la Mini Transat per i Mini 650, con altri 7 italiani per cui fare il tifo).br / br / strongGLI ITALIANI ALLA TRANSAT JACQUES VABRE 2013: 30 VOLTE L’ATLANTICO A VELA! /strongbr / La Transat Jacques Vabre è per i francesi quello che per noi italiani può essere il Gran Premio di Monza, ovvero una manifestazione di livello mondiale, ma sentita in modo particolare nel Paese ospitante. E alla partenza della regata nel porto di Le Havre si parla quasi solo la lingua di Voltaire. Riveste quindi un ruolo speciale la presenza dei nostri velisti, che hanno sulle spalle la responsabilità di rappresentare l’Italia in una competizione affollata da campioni d’oltralpe.br / br / E quelli partiti dalle coste della Normandia sono fra i migliori campioni che possiamo vantare, con una grande esperienza in diverse categorie e ben 30 traversate Atlantiche in sei.br / Fra i favoriti nella Class 40 troviamo strongGaetano Mura/strong, su strongBET1128/strong, un progetto tutto italiano nato dalla determinazione e dalla volontà del suo skipper, che grazie ad una preparazione specifica per questa gara e alla partnership con Sam Manuard, che ha disegnato la barca, potrà insidiare i numerosi campioni francesi. In coppia con Sam, Gaetano ha appena portato a casa un buon terzo posto alla Les Sables – Horta – Les Sables. Gaetano Mura è forse fra tutti gli skipper presenti a Le Havre quello che ha più dalla sua una lunga esperienza da marinaio e navigatore, un approccio che ha distinto il suo rapporto col mare sin dalla più giovane età. Un ottimo complemento con Sam Manuard, che invece vanta una lunga esperienza agonistica sia su derive olimpiche, sia su barche da altura.br / br / Sempre nella Class 40 troviamo “Fantastica”, anche qui un progetto Made in Italy, con a bordo il pluricampione strongPietro D’Alì/strong, vincitore proprio alla Jacques Vabre 2007 in coppia con Giovanni Soldini. In questo caso D’Alì navigherà con strongStefano Raspadori/strong, anche lui veterano delle transat (ne ha alle spalle addirittura 8!). Pietro ha esperienze vincenti sia nelle derive, con due partecipazioni alle Olimpiadi, sia nella Coppa America, dove ha militato per 7 anni, e infine nella vela d’altura, con regate competitive e difficili come “La Solitaire du Figaro” e la “Whitbread Round the World” (oggi Volvo Ocean Race).br / br / Ci spostiamo alla classe Multi 50, trimarani da 15 metri, dove troviamo strongAndrea Mura/strong, fresco della vittoria alla Ostar, sempre attraverso l’oceano atlantico. Il cagliaritano è co-skipper su “Rennes Metropole / Saint-Malo Agglomeration”, barca del suo amico e compagno di navigazione Gilles Lamiré. Forte del suo grande talento come derivista e della recente, ottima esperienza nell’altura, Andrea sale per la prima volta su questi trimarani.br / Nella classe Imocanbsp; 60, uno dei veloci e potenti monocarena si chiama Team Plastique, e a bordo ci sono strongAlessandro di Benedetto/strong e strongAlberto Monaco/strong. Dopo anni di regate con le derive olimpiche, oggi Alberto progetta di scafi da corsa sia per l’America’s Cup che per la Volvo Ocean Race, e vanta perciò una preparazione tecnica d’eccezione. Alessandro, che vive sull’oceano atlantico a Les Sables, in Francia, ha attraversato i mari di tutto il mondo prima su catamarani da 6 metri (con cui ha stabilito diversi record) e poi sui Class 60 Open, grazie alla partecipazione all’ultima Vendée Globe, gara massacrante intorno al globo terminata da undicesimo dopo mesi di navigazione contro i migliori skipper del mondo.br / br / strongGAETANO E PIETRINO: AFFINITA' ELETTIVE/strongbr / Nei giorni trascorsi in attesa che venisse finalmente confermata la data della partenza, i 6 campioni azzurri si sono spesso incontrati sulle banchine di Le Havre, in attesa di salpare attraverso l’Atlantico, in direzione di Itajaì in Brasile. Abbiamo visto Gaetano Mura e Pietro D’Alì in particolare consultarsi diverse volte e trovarsi davanti a un the caldo per una chiacchierata. Dice Gaetano: “Conosco Pietro da anni, prima di fama e poi fortunatamente di persona. E’ un velista eccezionale, conosciuto e stimato ancora più in Francia che in Italia: e visto il livello dei campioni francesi, questo spiega quale sia il suo talento. Detto questo, speriamo di fare qualche regata insieme in futuro, perché il suo talento umano e professionale sono valori che ritengo importantissimi”. E così D’Alì: “Con Gaetano ci siamo trovati subito bene, non solo per l’aspetto agonistico ma soprattutto a livello caratteriale. Siamo diversi e quindi complementari: dove lui è più aperto e sanguigno io sono invece riflessivo e pacato. Regatare insieme per qualche traversata importante sarebbe un’esperienza bella e sicuramente molto competitiva”.br / br / a href="http://www.transat-jacques-vabre.com/fr" title="http://www.transat-jacques-vabre.com/fr"http://www.transat-jacques-vabre.com/fr/abr / br / a href="http://tracking.transat-jacques-vabre.com/fr/"strongQUI IL LINK AL TRACKING CON LE POSIZIONI DELLE BARCHE/strong/abr / nbsp;

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