Storia | Regata > Vela Oceanica
10/10/2013 - 21:08
Maltempo: rinviato il via della Mini Transat. Il pensiero di Giancarlo Pedote
Maltempo: rinviato il via della Mini Transat. Il pensiero di Giancarlo Pedote
Douarnenez, i giorni
della Mini-mania
della Mini-mania
ULTIM'ORA: RINVIO DELLA PARTENZA - Barche sbandate in porto per la prova scuffia. Barche sbandate in mare tra raffiche e onde. Un oceano di appassionati in banchina. Una città intera coinvolta (grazie anche a una cultura marinara da paura). La vigilia della della Mini Transat - VIDEO DEGLI ITALIANI AL VIA
(11 ottobre) DIFFICILE FINESTRA METEO, PER I MINISTI TANTA PAZIENZA
Una situazione meteo complicata e di difficile evoluzione sta tenendo col fiato sospeso gli organizzatori della Mini Transat e gli 84 solitari ministi. Dopo il rinvio a data da destinarsi causa burrasca, ora si cerca una finestra meteo che permetta di dare il via alla prima tappa da Douarnenez a Lanzarote. Più facile a dirsi che a farsi. Da un lato il programma segue i tempi previsti, con gli eventi a terra (sabato incontro con la Guadalupa, l’isola che ospiterà l’arrivo a Point-a-Pitre, con il sindaco della cittadina e varie occasioni di spettacolo) e soprattutto la sfilata delle barche domenica.
Secondo le previsioni meteo, con questo persistente autunno che sembra aver preso residenza in Bretagna, forse è possibile pensare alla partenza della regata solo martedi o più probabilmente mercoledi prossimo. In ogni caso non sarà una tappa facile: anche se il vento dovesse calare, resterà un mare molto mosso e incrociato, che renderà difficile il passaggio, sempre assai temuto, del Capo Finisterre. Insomma i navigatori sono attesi a un avvio impegnativo.
Un rinvio così lungo della partenza, inoltre, sta costringendo tutti a diverse tattiche per ingannare il tempo, visto che si tratta di velisti e organizzazioni che da un paio d’anni si sono preparati per questo start e adesso ne sono in qualche modo orfani. Sabato e domenica passerà tra famiglie e sfilata delle barche, ma dopo? C’è il rischio non da sottovalutare, di perdere la concentrazione, di non tenere psicologicamente. Molti scelgono di tenersi in esercizio o distrarsi facendo jogging o altri esercizi, ma non manca chi si da al windsurf o al surf da onda.
ULTIM'ORA: ONDE DI 5 METRI E VENTO A 40 NODI, PARTENZA RINVIATA, FORSE A MARTEDI
In occasione di uno dei briefing di oggi, Denis Hughes, direttore di corsa, ha reso noto che, a causa di condizioni meteo proibitive a largo di Cap Finisterre (35-40 nodi con onde di 4-5 metri), la partenza della Mini Transat è rimandata, a data da destinarsi.
"Abbiamo proposto agli skipper di partire domani perché c'era una finestra meteo, ma non abbiamo fretta", ha dichiarato Hughes.
Gli skipper hanno rifiutato questa proposta, e attendono nuove comunicazioni. "In base alle nostre analisi, non ci sono finestre meteo prima di martedì, ma stiamo monitorando la situazione con attenzione", ha precisato il direttore di regata che ha poi aggiunto: "Ci sono 84 navigatori in solitario sulla linea di partenza della Mini Transat. E' fuori discussione che li lasciamo partire in queste condizioni".
Giancarlo, non appena appresa la notizia, ha commentato: "Quando l'organizzazione ha scelto di dare il via alla regata a metà ottobre dalla baia di Douarnenez, doveva immaginarsi che questo è un periodo in cui le depressioni sono assai intense e assai selvagge o nel Golfo di Guascogna o a Cap Finisterre o lungo le coste del Portogallo. Per questo motivo credo che, nonostante questa decisione, prima o poi dovremo fare i conti con una meteo abbastanza forte e che alla fine stanno solo rimandando un problema che per certi aspetti doveva essere preso in considerazione a monte".
LA MINI DEI RECORD
E’ la Mini Transat dei record: confermati tutti gli iscritti a quota 84, il tutto esaurito, con le barche divise in due classi: scafi di serie e prototipi. Nel nostro servizio di qualche giorno fa abbiamo visto da vicino i due italiani con i Proto (Pedote e Zambelli). Altri 5 solitari azzurri sono invece su Mini di serie: Alberto Bona su Onlinesim.it, Andrea Iacopini su UmpaLumpa, Davide Lusso su Mastep, Federico Cuciuc su Yoursail e Federico Fornaro con Raw News.
ALBERTO BONA
La storia di Alberto Bona, nato a Torino nel 1986, comincia nel 2006 quando poco più che ventenne compie la traversata da La Spezia alla Corsica su una barca lunga solo 2 metri che aveva costruito nel suo garage. Dopo aver ottenuto ottimi risultati nelle regate d’altura, a partire dal 2010 si dedica alla vela in solitario sui Mini 6.50.
VIDEO ALBERTO BONA
Nel 2012 è Campione Italiano Classe Mini 6.50 categoria Serie, vince la Sanremo Mini Solo e la Mini Barcelona 2012 e ottiene un secondo posto nella Arcipelago 6.50 e nel Gran Premio d’Italia Mini 6.50. Nel 2013 affronta per la prima volta la Mini Transat. Fa parte della squadra agonistica dello Yacht Club Italiano.
ONLINE SIM
Online Sim, partner di Alberto Bona per la Mini Transat, è leader di mercato in Italia nel collocamento di fondi online con un’offerta complessiva di più di 3.500 fondi comuni di investimento e sicav di oltre 130 tra le pi¥ prestigiose societê di gestione al mondo. www.onlinesim.it
FEDERICO CUCIUC
Romano, classe 1978.
VIDEO FEDERICO CUCIUC
DAVIDE LUSSO
VUDEO DAVIDE LUSSO (Si ringrazia FIV e Christophe Nulliand)
VIDEO ANDREA IACOPINI (Si ringrazia FIV e Christophe Nulliand)
VIDEO FEDERICO FORNARO (Si ringrazia FIV e Christophe Nulliand)
MINI TRANSAT, LE ULTIME DAL CUORE DELLA REGATA
Sulle banchine di Port Rhu si consumano queste ultime ore di vigilia. Douarnenez, il centro motore della vela bretone, della vela oceanica, della Mini Transat 2013. Il nocciolo della centrale atomica della piccola grande regata che attraversa l’Atlantico con barchini di 6 metri e mezzo. Sono i giorni della vigilia e della fibrillazione, ultimi preparativi, controlli, carichi, cambusa, training autogeno. Gli 84 skipper fronteggiano l’oceano, lo annusano, lo guardano di traverso, lo sfidano prima ancora di solcarlo.
La Mini Transat è una competizione tecnica ma resta anche e soprattutto una grande avventura umana, una sfida, un’impresa spesso finanziaria, per essere al via e realizzare un sogno. Molti velisti che si preparano al salto sono qui a Douarnenez con la famiglia al seguito. Bambini piccoli. E’ il caso del belga Jonas Gerkens, ma ancor più del nostro Giancarlo Pedote, divenuto papê da poche settimane. Stefania, sua moglie, è in banchina con il piccolo Aurelio, e praticamente tutti danno una mano. Il sogno nasce insieme, e diventa realtà.
Affare di famiglia alla Mini significa a volte anche ripercorrere le orme paterne. E’ il caso di uno dei favoriti, il francese Gwenole Gahinet. Suo papà Gilles ha vinto due volte la Solitaire du Figaro, e una Transat Lorient-Bermuda.
LA TRADIZIONE DI DOUARNENEZ
A Douarnenez la vela è di casa e si respira a ogni angolo. Qui si tiene periodicamente un affollato Festival Maritime, e le associazioni veliche e marinare sono tutte coinvolte con l’organizzazione di questa Mini Transat, insieme alla città stessa, la Societè des Regates de Douarnenez, DZ Voile, l’Atlantique Yacht Club e Le Winch Club.
Douarnenez ha una tradizione da mantenere, oltre al Festival Marittimo si organizzano qui il Grand Prix Guyader e la famosa Mini Fastnet. Una tradizione di passione e di cultura che si traduce organizzativamente nella capacità di reperire, ad esempio, i circa 50 piloti capaci di trasportare fuori da Port Rhu 84 Mini in meno di un’ora senza un graffio. Marinai veri. Questa realtà ha consentito a Douarnenez di succedere a La Rochelle come porto di partenza della Mini dopo 10 anni.
COME SEGUIRE LA MINI TRANSAT
Website, social network, radio, televisioni: la Mini Transat è anche un evento multimediale e cross-mediale, che porta un aspetto della vela (la navigazione oceanica in solitario e le barche piccole) alla portata di un vasto pubblico.
Prima della regata il centro nevralgico è il Villaggio, aperto ogni giorno dalle 10 alle 19 e molto animato. Il Port Museum della cittê è aperto gratis al pubblico in questi giorni. C’è anche una esibizione specifica dedicata alla Mini Transat con testimonianze di velisti, oggetti, materiale audivisivo e proiezione di un film ogni giorno alle 18.
Il giorno della partenza le barche lasceranno le banchine di Port Rhu e un commento live per il pubblico inizierà alle 10,30. La diretta tv assicurata dal canale France 3 Bretagne Å prevista dalle 12.50 alle 13.20. La Mini Transat 2013 parte ufficialmente alle 13 del 13 ottobre. Alla stessa ora parte la regata virtuale sul web.
L’uscita dal porto e le fasi di partenza saranno inoltre ritrasmessi sul sito internet della regata a questo link: http://c9o.r.mailjet.com/redirect/0rv8h7zsxjl8t6gzdpzf3m/www.minitransat....
Durante la regata molte le fonti per seguirne l’andamento: da Facebook (www.facebook.com/dzcourses, a Twutter: @MiniTransat2013 e #MiniTransat2013
Questo il link per seguire la cartografia sul sito della regata: http://c9o.r.mailjet.com/redirect/jckchdkz3rq4bo59yl2bdc/www.minitransat....
Il sito web conterrà inoltre una analisi e sommario del giorno alle 9 del mattino che racconta la notte appena passata, informazioni meteo, news, comunicato stampa alle 18. L’aggiornamento del tracking sarà ogni giorno alle 8-12-16-e 20.
LE TAPPE E LE DATE
La prima tappa da Douarnenez si conclude a Lanzarote (Canarie) 1.250 miglia con arrivo stimato tra il 22 e il 26 ottobre. La partenza della traversata da Lanzarote a Point-a-Pitre in Guadalupa è il 9 novembre alle 9,13 locali.
L’arrivo a Pointe-a-Pitre dopo 2770 miglia, è previsto tra il 25 e il 30 novembre.
La premiazione della regata è in programma il 14 dicembre al salone nautico di Parigi.
LA STORIA DELLA MINI TRANSAT
La Mini Transat 6.50è una storica regata Atlantica che si svolge ogni due anni, in solitario sui Mini 6.50,imbarcazioni della lunghezza di sei metri e cinquanta.
Creata nel 1977 dall’inglese Bob Salmon, le prime Mini Transat sidisputarono partendo da Penzance, un piccolo porto che si trova a 100 km ad ovest di Plymouth per arrivare, dopo uno scalo alle Canarie, nelle Antille Francesi. Nelle edizioni successive e precisamente dal 1985la città di partenza divenne Brest che cedettepoi negli anni 90 il testimonea La Rochelle nella Charente Maritime, porto di partenza fino alla scorsa edizione, svoltasi nel 2011. Il percorso fu modificato, scegliendo come localitê di arrivo Salvador de Bahia in Brasile dopo aver effettuato uno scalo tecnico a Lanzarote o a Madeira.
La rotta comprendeva tra l’altro, l’attraversamento dell’arcipelago di Capo Verde e del famigerato Pot au Noir, un’area di bassa pressionelarga solo qualche centinaio di chilometri da nord a sud,dove leconvergenze di masse di aria calda e umida portate dagli alisei provenienti dalle zone tropicalidanno luogo acondizioni di estremainstabilità con violenti rovesci e temporali che si alternano a lunghe calme piatte.
Con il 2013 la storia della Mini Transat cambia ancora una volta. La località di partenza diventa Douarnenez nel sud della Bretagna e il percorso torna alle origini, scegliendo come porto di arrivo Pointe ê Pitre nelle piccole Antille Francesi. La causa di questo cambiamento è motivata principalmente dal voler evitare l’attraversamento del Pot au Noir chedi frequentenelle passate edizioni allungava in modo eccessivo la durata della seconda tappa.
www.minitransat.fr.
(11 ottobre) DIFFICILE FINESTRA METEO, PER I MINISTI TANTA PAZIENZA
Una situazione meteo complicata e di difficile evoluzione sta tenendo col fiato sospeso gli organizzatori della Mini Transat e gli 84 solitari ministi. Dopo il rinvio a data da destinarsi causa burrasca, ora si cerca una finestra meteo che permetta di dare il via alla prima tappa da Douarnenez a Lanzarote. Più facile a dirsi che a farsi. Da un lato il programma segue i tempi previsti, con gli eventi a terra (sabato incontro con la Guadalupa, l’isola che ospiterà l’arrivo a Point-a-Pitre, con il sindaco della cittadina e varie occasioni di spettacolo) e soprattutto la sfilata delle barche domenica.
Secondo le previsioni meteo, con questo persistente autunno che sembra aver preso residenza in Bretagna, forse è possibile pensare alla partenza della regata solo martedi o più probabilmente mercoledi prossimo. In ogni caso non sarà una tappa facile: anche se il vento dovesse calare, resterà un mare molto mosso e incrociato, che renderà difficile il passaggio, sempre assai temuto, del Capo Finisterre. Insomma i navigatori sono attesi a un avvio impegnativo.
Un rinvio così lungo della partenza, inoltre, sta costringendo tutti a diverse tattiche per ingannare il tempo, visto che si tratta di velisti e organizzazioni che da un paio d’anni si sono preparati per questo start e adesso ne sono in qualche modo orfani. Sabato e domenica passerà tra famiglie e sfilata delle barche, ma dopo? C’è il rischio non da sottovalutare, di perdere la concentrazione, di non tenere psicologicamente. Molti scelgono di tenersi in esercizio o distrarsi facendo jogging o altri esercizi, ma non manca chi si da al windsurf o al surf da onda.
ULTIM'ORA: ONDE DI 5 METRI E VENTO A 40 NODI, PARTENZA RINVIATA, FORSE A MARTEDI
In occasione di uno dei briefing di oggi, Denis Hughes, direttore di corsa, ha reso noto che, a causa di condizioni meteo proibitive a largo di Cap Finisterre (35-40 nodi con onde di 4-5 metri), la partenza della Mini Transat è rimandata, a data da destinarsi.
"Abbiamo proposto agli skipper di partire domani perché c'era una finestra meteo, ma non abbiamo fretta", ha dichiarato Hughes.
Gli skipper hanno rifiutato questa proposta, e attendono nuove comunicazioni. "In base alle nostre analisi, non ci sono finestre meteo prima di martedì, ma stiamo monitorando la situazione con attenzione", ha precisato il direttore di regata che ha poi aggiunto: "Ci sono 84 navigatori in solitario sulla linea di partenza della Mini Transat. E' fuori discussione che li lasciamo partire in queste condizioni".
Giancarlo, non appena appresa la notizia, ha commentato: "Quando l'organizzazione ha scelto di dare il via alla regata a metà ottobre dalla baia di Douarnenez, doveva immaginarsi che questo è un periodo in cui le depressioni sono assai intense e assai selvagge o nel Golfo di Guascogna o a Cap Finisterre o lungo le coste del Portogallo. Per questo motivo credo che, nonostante questa decisione, prima o poi dovremo fare i conti con una meteo abbastanza forte e che alla fine stanno solo rimandando un problema che per certi aspetti doveva essere preso in considerazione a monte".
LA MINI DEI RECORD
E’ la Mini Transat dei record: confermati tutti gli iscritti a quota 84, il tutto esaurito, con le barche divise in due classi: scafi di serie e prototipi. Nel nostro servizio di qualche giorno fa abbiamo visto da vicino i due italiani con i Proto (Pedote e Zambelli). Altri 5 solitari azzurri sono invece su Mini di serie: Alberto Bona su Onlinesim.it, Andrea Iacopini su UmpaLumpa, Davide Lusso su Mastep, Federico Cuciuc su Yoursail e Federico Fornaro con Raw News.
ALBERTO BONA
La storia di Alberto Bona, nato a Torino nel 1986, comincia nel 2006 quando poco più che ventenne compie la traversata da La Spezia alla Corsica su una barca lunga solo 2 metri che aveva costruito nel suo garage. Dopo aver ottenuto ottimi risultati nelle regate d’altura, a partire dal 2010 si dedica alla vela in solitario sui Mini 6.50.
VIDEO ALBERTO BONA
Nel 2012 è Campione Italiano Classe Mini 6.50 categoria Serie, vince la Sanremo Mini Solo e la Mini Barcelona 2012 e ottiene un secondo posto nella Arcipelago 6.50 e nel Gran Premio d’Italia Mini 6.50. Nel 2013 affronta per la prima volta la Mini Transat. Fa parte della squadra agonistica dello Yacht Club Italiano.
ONLINE SIM
Online Sim, partner di Alberto Bona per la Mini Transat, è leader di mercato in Italia nel collocamento di fondi online con un’offerta complessiva di più di 3.500 fondi comuni di investimento e sicav di oltre 130 tra le pi¥ prestigiose societê di gestione al mondo. www.onlinesim.it
FEDERICO CUCIUC
Romano, classe 1978.
VIDEO FEDERICO CUCIUC
DAVIDE LUSSO
VUDEO DAVIDE LUSSO (Si ringrazia FIV e Christophe Nulliand)
VIDEO ANDREA IACOPINI (Si ringrazia FIV e Christophe Nulliand)
VIDEO FEDERICO FORNARO (Si ringrazia FIV e Christophe Nulliand)
MINI TRANSAT, LE ULTIME DAL CUORE DELLA REGATA
Sulle banchine di Port Rhu si consumano queste ultime ore di vigilia. Douarnenez, il centro motore della vela bretone, della vela oceanica, della Mini Transat 2013. Il nocciolo della centrale atomica della piccola grande regata che attraversa l’Atlantico con barchini di 6 metri e mezzo. Sono i giorni della vigilia e della fibrillazione, ultimi preparativi, controlli, carichi, cambusa, training autogeno. Gli 84 skipper fronteggiano l’oceano, lo annusano, lo guardano di traverso, lo sfidano prima ancora di solcarlo.
La Mini Transat è una competizione tecnica ma resta anche e soprattutto una grande avventura umana, una sfida, un’impresa spesso finanziaria, per essere al via e realizzare un sogno. Molti velisti che si preparano al salto sono qui a Douarnenez con la famiglia al seguito. Bambini piccoli. E’ il caso del belga Jonas Gerkens, ma ancor più del nostro Giancarlo Pedote, divenuto papê da poche settimane. Stefania, sua moglie, è in banchina con il piccolo Aurelio, e praticamente tutti danno una mano. Il sogno nasce insieme, e diventa realtà.
Affare di famiglia alla Mini significa a volte anche ripercorrere le orme paterne. E’ il caso di uno dei favoriti, il francese Gwenole Gahinet. Suo papà Gilles ha vinto due volte la Solitaire du Figaro, e una Transat Lorient-Bermuda.
LA TRADIZIONE DI DOUARNENEZ
A Douarnenez la vela è di casa e si respira a ogni angolo. Qui si tiene periodicamente un affollato Festival Maritime, e le associazioni veliche e marinare sono tutte coinvolte con l’organizzazione di questa Mini Transat, insieme alla città stessa, la Societè des Regates de Douarnenez, DZ Voile, l’Atlantique Yacht Club e Le Winch Club.
Douarnenez ha una tradizione da mantenere, oltre al Festival Marittimo si organizzano qui il Grand Prix Guyader e la famosa Mini Fastnet. Una tradizione di passione e di cultura che si traduce organizzativamente nella capacità di reperire, ad esempio, i circa 50 piloti capaci di trasportare fuori da Port Rhu 84 Mini in meno di un’ora senza un graffio. Marinai veri. Questa realtà ha consentito a Douarnenez di succedere a La Rochelle come porto di partenza della Mini dopo 10 anni.
COME SEGUIRE LA MINI TRANSAT
Website, social network, radio, televisioni: la Mini Transat è anche un evento multimediale e cross-mediale, che porta un aspetto della vela (la navigazione oceanica in solitario e le barche piccole) alla portata di un vasto pubblico.
Prima della regata il centro nevralgico è il Villaggio, aperto ogni giorno dalle 10 alle 19 e molto animato. Il Port Museum della cittê è aperto gratis al pubblico in questi giorni. C’è anche una esibizione specifica dedicata alla Mini Transat con testimonianze di velisti, oggetti, materiale audivisivo e proiezione di un film ogni giorno alle 18.
Il giorno della partenza le barche lasceranno le banchine di Port Rhu e un commento live per il pubblico inizierà alle 10,30. La diretta tv assicurata dal canale France 3 Bretagne Å prevista dalle 12.50 alle 13.20. La Mini Transat 2013 parte ufficialmente alle 13 del 13 ottobre. Alla stessa ora parte la regata virtuale sul web.
L’uscita dal porto e le fasi di partenza saranno inoltre ritrasmessi sul sito internet della regata a questo link: http://c9o.r.mailjet.com/redirect/0rv8h7zsxjl8t6gzdpzf3m/www.minitransat....
Durante la regata molte le fonti per seguirne l’andamento: da Facebook (www.facebook.com/dzcourses, a Twutter: @MiniTransat2013 e #MiniTransat2013
Questo il link per seguire la cartografia sul sito della regata: http://c9o.r.mailjet.com/redirect/jckchdkz3rq4bo59yl2bdc/www.minitransat....
Il sito web conterrà inoltre una analisi e sommario del giorno alle 9 del mattino che racconta la notte appena passata, informazioni meteo, news, comunicato stampa alle 18. L’aggiornamento del tracking sarà ogni giorno alle 8-12-16-e 20.
LE TAPPE E LE DATE
La prima tappa da Douarnenez si conclude a Lanzarote (Canarie) 1.250 miglia con arrivo stimato tra il 22 e il 26 ottobre. La partenza della traversata da Lanzarote a Point-a-Pitre in Guadalupa è il 9 novembre alle 9,13 locali.
L’arrivo a Pointe-a-Pitre dopo 2770 miglia, è previsto tra il 25 e il 30 novembre.
La premiazione della regata è in programma il 14 dicembre al salone nautico di Parigi.
LA STORIA DELLA MINI TRANSAT
La Mini Transat 6.50è una storica regata Atlantica che si svolge ogni due anni, in solitario sui Mini 6.50,imbarcazioni della lunghezza di sei metri e cinquanta.
Creata nel 1977 dall’inglese Bob Salmon, le prime Mini Transat sidisputarono partendo da Penzance, un piccolo porto che si trova a 100 km ad ovest di Plymouth per arrivare, dopo uno scalo alle Canarie, nelle Antille Francesi. Nelle edizioni successive e precisamente dal 1985la città di partenza divenne Brest che cedettepoi negli anni 90 il testimonea La Rochelle nella Charente Maritime, porto di partenza fino alla scorsa edizione, svoltasi nel 2011. Il percorso fu modificato, scegliendo come localitê di arrivo Salvador de Bahia in Brasile dopo aver effettuato uno scalo tecnico a Lanzarote o a Madeira.
La rotta comprendeva tra l’altro, l’attraversamento dell’arcipelago di Capo Verde e del famigerato Pot au Noir, un’area di bassa pressionelarga solo qualche centinaio di chilometri da nord a sud,dove leconvergenze di masse di aria calda e umida portate dagli alisei provenienti dalle zone tropicalidanno luogo acondizioni di estremainstabilità con violenti rovesci e temporali che si alternano a lunghe calme piatte.
Con il 2013 la storia della Mini Transat cambia ancora una volta. La località di partenza diventa Douarnenez nel sud della Bretagna e il percorso torna alle origini, scegliendo come porto di arrivo Pointe ê Pitre nelle piccole Antille Francesi. La causa di questo cambiamento è motivata principalmente dal voler evitare l’attraversamento del Pot au Noir chedi frequentenelle passate edizioni allungava in modo eccessivo la durata della seconda tappa.
www.minitransat.fr.
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