Storia | Regata > Coppa America
12/09/2013 - 12:28
XXXIV America's Cup, New Zealand vola
XXXIV America's Cup, New Zealand vola
Primo set: 6-0!
Kiwi inarrestabili
Kiwi inarrestabili
Non c'è Ben (Ainslie) che tenga. Contro la potenza e la robustezza di Emirates Team New Zealand, riassunta in Grand Dalton grinder, anche 5 medaglie olimpiche possono fare poco. Doppietta pesante, e adesso mancano solo 3 volate da mezzora, per alzare al cielo... VIDEO REPLAY DELLE REGATE
di Fabio Colivicchi
Emirates Team New Zealand schianta tutto del defender: la barca, l'equipaggio, la fiducia, la speranza. La doppietta di giovedi 12 settembre, manifestazione di potenza e di netta superiorità, apre ai kiwi la dirittura d'arrivo di questa America's Cup dei tormenti che per loro dura da quasi quattro anni, e lascia agli americani di Ellison-Coutts solo crepe da rattoppare per cercare almeno di cadere in piedi. La carta del postponement due giorni, fa, il cambio di tattico da John Kostecki (fino a poco prima esaltato come grande conoscitore dei segreti della baia di San Francisco) sostituito dal più grande velista olimpico della storia, Ben Ainslie, le dichiarazioni di un povero Jimmy Spithill ("Ci batteremo fino alla fine"): sono tutti segnali che ormai la parabola di Oracle è discendente. Si sono aperte varie crepe nel team, e sembra già iniziata la fase delle recriminazioni. Vediamo chi riuscirà a tenere duro fino allì'ultimo, davanti ai (pochi) tifosi americani. A evitare il tracollo anche morale della vela USA.
E intanto godiamoci lo spettacolo di ETNZ, mai così alta sui foil, forse sente anche lei l'aria dell'Hauraki Gulf, ha voglia di sfilare per le strade di Auckland, e corre all'impazzata. Grant Dalton col fiatone a girare manovelle. Un piacere vedere l'irrisoria facilità con cui, virata dopo strambata, l'AC72 neozelandese agguanta, supera, saluta e lascia in scia quello statunitense con tanti campioni della vela a bordo.
Ora è 6-0, il primo set è dei kiwi, di gran lunga. La truppa Dalton è a -3 dal trionfo: solo tre regatine di mezzora per entrare nella storia dritti dritti. Per Oracle, invece, la montagna di dover battere 10 volte gli All Blacks: quanti Everest sono? Difficile che ci credano persino loro. Ma è lo sport e si gioca fino alla fine. Dopo, quando si saranno spenti i riflettori e la Coppa di Garrard sarà su un volo Emirates per Auckland, a Larry e Russell resteranno tanti cerini in mano, e qualche conto da saldare.
IL RACCONTO DELLA QUARTA GIORNATA
Nella quarta giornata di regate valide per la finale della 34ma America’s Cup, Emirates Team New Zealand ha dimostrato di poter vincere una regata in rimonta e di saper difendere agevolmente la posizione di leader.
Nella prima regata odierna, ORACLE TEAM USA ha vinto la partenza, infliggendo ai kiwi un distacco che alla prima boa ammontava a 9″, saliti a 12″alla seconda. Nel corso della prima bolina, però, i kiwi hanno dimostrato passo superiore, al punto da raggiungere la boa al vento con un vantaggio di 46″sul Defender.
Ben Ainslie, subentrato a John Kostecki come tattico di ORACLE TEAM USA, non ha trovato modo di replicare al dilagare dei neozelandesi, incontenibili in fatto di velocità pura.
Nella seconda regata, la partenza è stata vinta da Dean Barker, titolare di una leadership alla prima boa che è andata aumentando con il procedere del duello. Una situazione analoga alle precedenti, alla quale gli statunitensi devono trovare rimedio se vogliono difendere il trofeo dall’assalto dei kiwi.
“Abbiamo manovrato molto bene: i ragazzi hanno fatto un lavoro notevole – ha spiegato il tattico di Emirates Team New Zealand, Ray Davies – In fin dei conti può essere sufficiente guadagnare qualcosa su ogni virata”.
JIMMY SPITHILL, CI BATTEREMO FINO ALLA FINE, E DA OGGI PIU' AGGRESSIVI
"Combatteremo fino alla fine, faremo tutto il possibile, non ci arrendiamo. Cercheremo di pensare a ogni singola regata per volta, sapendo di poterla vincere, è tutto quello che possiamo e dobbiamo fare. Credo anche che da adesso in poi dovremo cerca5e di essere un po' più aggressivi, e spingere al massimo delle nostre possibilità. Alla fine sappiamo che se regatiamo bene, possiamo vincere le regate."
DOMENICA 15 PUO' ESSERE IL GIORNO DECISIVO
La finale della 34ma America’s Cup, destinata a concludersi al raggiungimento del nono punto da parte di uno dei contendenti – ORACLE TEAM USA deve ancora scontare un punto di penalità – vede ora Emirates Team New Zealand avanti sei a zero. Venerdì 13 giornata di riposo; le regate riprenderanno sabato 14 (il giorno della festa per i 30 anni di Azzurra, la barca che ha portato l'Italia in Coppa America...), alle 13.15 ora del Pacifico (le 22.15 italiane).
Se ETNZ dovesse vincerne altre due (8-0), domenica 15 potrebbe diventare il giorno decisivo per l'assegnazione della Coppa America numero 34 della storia.
34th America’s Cup – Risultati (vince il primo a 9 punti)
Emirates Team New Zealand – 6
ORACLE TEAM USA – 0
Regata 7 – I numeri
Percorso: 5 lati/10.14 miglia nautiche
Tempo percorrenza: ETNZ – 2’48”, OTUSA – 25’54”
Delta: ETNZ +1’06”
Distanza coperta: ETNZ – 11.6 miglia nautiche, OTUSA – 12.0 miglia nautiche
Velocità media: ETNZ – 28.32 nodi, OTUSA – 27.86 nodi
Velocità massima: ETNZ – 44.73 nodi, OTUSA – 41.00 nodi
Velocità del vento: Media – 16.3 nodi, Picco – 17.8 nodi
Regata 6 – I numeri
Percorso: 5 lati/10.14 miglia nautiche
Tempo percorrenza: ETNZ – 31’39”, OTUSA – 32’26”
Delta: ETNZ +:47”
Distanza coperta: ETNZ – 12.3 miglia nautiche, OTUSA – 12.3 miglia nautiche
Velocità media: ETNZ – 23.43 nodi, OTUSA – 22.91 nodi
Velocità massima: ETNZ – 38.55 nodi, OTUSA – 40.21 nodi
Velocità del vento: Media – 11.6 nodi, Massima – 13.4 nodi
Programma
Sabato 14 settembre: Regata 8 (1:15pm PT, 22.15 ora italiana), Regata 9 (2:15pm PT, 23.15 ora italiana)
Domenica 15 settembre: Regata 10 (1:15pm PT, 22.15 ora italiana), Regata 11* (2:15pm PT, 23.15 ora italiana)
(*Se necessaria)
GUARDA QUI LA REPLICA INTEGRALE DELLE REGATE 6 e 7
IL BELLISSIMO VIDEO: DA UNA NAZIONE NATA DA MARINAI... AI VELISTI PIU' FORTI DEL MONDO
di Fabio Colivicchi
Emirates Team New Zealand schianta tutto del defender: la barca, l'equipaggio, la fiducia, la speranza. La doppietta di giovedi 12 settembre, manifestazione di potenza e di netta superiorità, apre ai kiwi la dirittura d'arrivo di questa America's Cup dei tormenti che per loro dura da quasi quattro anni, e lascia agli americani di Ellison-Coutts solo crepe da rattoppare per cercare almeno di cadere in piedi. La carta del postponement due giorni, fa, il cambio di tattico da John Kostecki (fino a poco prima esaltato come grande conoscitore dei segreti della baia di San Francisco) sostituito dal più grande velista olimpico della storia, Ben Ainslie, le dichiarazioni di un povero Jimmy Spithill ("Ci batteremo fino alla fine"): sono tutti segnali che ormai la parabola di Oracle è discendente. Si sono aperte varie crepe nel team, e sembra già iniziata la fase delle recriminazioni. Vediamo chi riuscirà a tenere duro fino allì'ultimo, davanti ai (pochi) tifosi americani. A evitare il tracollo anche morale della vela USA.
E intanto godiamoci lo spettacolo di ETNZ, mai così alta sui foil, forse sente anche lei l'aria dell'Hauraki Gulf, ha voglia di sfilare per le strade di Auckland, e corre all'impazzata. Grant Dalton col fiatone a girare manovelle. Un piacere vedere l'irrisoria facilità con cui, virata dopo strambata, l'AC72 neozelandese agguanta, supera, saluta e lascia in scia quello statunitense con tanti campioni della vela a bordo.
Ora è 6-0, il primo set è dei kiwi, di gran lunga. La truppa Dalton è a -3 dal trionfo: solo tre regatine di mezzora per entrare nella storia dritti dritti. Per Oracle, invece, la montagna di dover battere 10 volte gli All Blacks: quanti Everest sono? Difficile che ci credano persino loro. Ma è lo sport e si gioca fino alla fine. Dopo, quando si saranno spenti i riflettori e la Coppa di Garrard sarà su un volo Emirates per Auckland, a Larry e Russell resteranno tanti cerini in mano, e qualche conto da saldare.
IL RACCONTO DELLA QUARTA GIORNATA
Nella quarta giornata di regate valide per la finale della 34ma America’s Cup, Emirates Team New Zealand ha dimostrato di poter vincere una regata in rimonta e di saper difendere agevolmente la posizione di leader.
Nella prima regata odierna, ORACLE TEAM USA ha vinto la partenza, infliggendo ai kiwi un distacco che alla prima boa ammontava a 9″, saliti a 12″alla seconda. Nel corso della prima bolina, però, i kiwi hanno dimostrato passo superiore, al punto da raggiungere la boa al vento con un vantaggio di 46″sul Defender.
Ben Ainslie, subentrato a John Kostecki come tattico di ORACLE TEAM USA, non ha trovato modo di replicare al dilagare dei neozelandesi, incontenibili in fatto di velocità pura.
Nella seconda regata, la partenza è stata vinta da Dean Barker, titolare di una leadership alla prima boa che è andata aumentando con il procedere del duello. Una situazione analoga alle precedenti, alla quale gli statunitensi devono trovare rimedio se vogliono difendere il trofeo dall’assalto dei kiwi.
“Abbiamo manovrato molto bene: i ragazzi hanno fatto un lavoro notevole – ha spiegato il tattico di Emirates Team New Zealand, Ray Davies – In fin dei conti può essere sufficiente guadagnare qualcosa su ogni virata”.
JIMMY SPITHILL, CI BATTEREMO FINO ALLA FINE, E DA OGGI PIU' AGGRESSIVI
"Combatteremo fino alla fine, faremo tutto il possibile, non ci arrendiamo. Cercheremo di pensare a ogni singola regata per volta, sapendo di poterla vincere, è tutto quello che possiamo e dobbiamo fare. Credo anche che da adesso in poi dovremo cerca5e di essere un po' più aggressivi, e spingere al massimo delle nostre possibilità. Alla fine sappiamo che se regatiamo bene, possiamo vincere le regate."
DOMENICA 15 PUO' ESSERE IL GIORNO DECISIVO
La finale della 34ma America’s Cup, destinata a concludersi al raggiungimento del nono punto da parte di uno dei contendenti – ORACLE TEAM USA deve ancora scontare un punto di penalità – vede ora Emirates Team New Zealand avanti sei a zero. Venerdì 13 giornata di riposo; le regate riprenderanno sabato 14 (il giorno della festa per i 30 anni di Azzurra, la barca che ha portato l'Italia in Coppa America...), alle 13.15 ora del Pacifico (le 22.15 italiane).
Se ETNZ dovesse vincerne altre due (8-0), domenica 15 potrebbe diventare il giorno decisivo per l'assegnazione della Coppa America numero 34 della storia.
34th America’s Cup – Risultati (vince il primo a 9 punti)
Emirates Team New Zealand – 6
ORACLE TEAM USA – 0
Regata 7 – I numeri
Percorso: 5 lati/10.14 miglia nautiche
Tempo percorrenza: ETNZ – 2’48”, OTUSA – 25’54”
Delta: ETNZ +1’06”
Distanza coperta: ETNZ – 11.6 miglia nautiche, OTUSA – 12.0 miglia nautiche
Velocità media: ETNZ – 28.32 nodi, OTUSA – 27.86 nodi
Velocità massima: ETNZ – 44.73 nodi, OTUSA – 41.00 nodi
Velocità del vento: Media – 16.3 nodi, Picco – 17.8 nodi
Regata 6 – I numeri
Percorso: 5 lati/10.14 miglia nautiche
Tempo percorrenza: ETNZ – 31’39”, OTUSA – 32’26”
Delta: ETNZ +:47”
Distanza coperta: ETNZ – 12.3 miglia nautiche, OTUSA – 12.3 miglia nautiche
Velocità media: ETNZ – 23.43 nodi, OTUSA – 22.91 nodi
Velocità massima: ETNZ – 38.55 nodi, OTUSA – 40.21 nodi
Velocità del vento: Media – 11.6 nodi, Massima – 13.4 nodi
Programma
Sabato 14 settembre: Regata 8 (1:15pm PT, 22.15 ora italiana), Regata 9 (2:15pm PT, 23.15 ora italiana)
Domenica 15 settembre: Regata 10 (1:15pm PT, 22.15 ora italiana), Regata 11* (2:15pm PT, 23.15 ora italiana)
(*Se necessaria)
GUARDA QUI LA REPLICA INTEGRALE DELLE REGATE 6 e 7
IL BELLISSIMO VIDEO: DA UNA NAZIONE NATA DA MARINAI... AI VELISTI PIU' FORTI DEL MONDO
fcolivicchi
paolo benini (non verificato)
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