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16/05/2013 - 21:58
La decisione dei 4 team a San Francisco. Cosa può cambiare
La decisione dei 4 team a San Francisco. Cosa può cambiare
La Coppa continua.
Anche per Simpson
Anche per Simpson
!--paging_filter--strongScossi dal tragico incidente di Artemis, i 4 team hanno discusso, e poi deciso: l'America’s Cup va avanti, programma confermato. Ma spunta un panel di esperti: in arrivo regole (e limitazioni) sull’uso degli AC72, sia in allenamento che in regata/strong!--break--br /
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strongIL NOSTRO GRAAL DELLA VELA, PER ONORARE BART/strongbr /
emLa Coppa America va avanti, si farà e rispetta il programma (prime regate della Louis Vuitton Cup il 7 luglio). I mostruosi supercatamarani sconosciuti anche ai loro progettisti e utilizzatori, anch’essi confermati. Ma la riunione dei 4 team chiamati da Iain Murray a decidere il futuro di una fetta importante della vela non è stata una passeggiata. E alla fine è spuntato uno strumento, un invito a darsi una regolata. Un panel di esperti (anche in Coppa va di moda il ricorso ai saggi o ai tecnici) che dovranno esaminare l’utilizzo degli AC72, tanto in allenamento che in regata, e stabilire nuovi limiti per aumentare i parametri di sicurezza.br /
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La perdita di Andy Simpson pesa e peserà sulla Coppa America e sulla vela ancora per molto tempo. E non potrebbe (nemmeno dovrebbe) essere altrimenti, viste le circostanze e visto l’uomo e le medaglie. Bart come simbolo di un incidente maledetto che ha scosso e scuote un ambiente. Rinnovare esempi attigui resta utile: Simoncelli e il moto GP, lo sciatore canadese Zoricic nella discesa libera di Grindelwald. Nè motociclismo nè sci si sono annullati nel lutto. Hanno pianto e sono ripartiti. Lo sport, più o meno estremo, non è metafora della vita, è vita stessa, e anche più piena e ricca. Come tale nasconde insidie tremende.br /
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Nella vicenda del sinistro di Artemis costato la vita a uno deinbsp; migliori velisti del mondo si è annidata molta rabbia, mista al dolore, e il mix che ne è uscito nel sistema dei media ormai dominato dalla Rete che tutto trita e frulla, è andato a cercare la logica dove forse non c'è. Nessuno, ad esempio, si è chiesto: cosa ci faceva Bart su quella barca? Era stato obbligato a salirci? E soprattutto: cosa vorrebbe adesso che facessero i suoi amici e compagni protagonisti dello sport (ancora, per noi, e di gran lunga) più bello del mondo? Continuare. Ecco la parola magica. Un misto del Freddie Mercury di The Show Must Go On, e del classico La Vita Continua. Continuare, andare avanti, con la vita e con la vela e con questa America’s Cup, in onore a Andrew Simpson.br /
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Naturalmente non senza pensare, non senza fermarsi a riflettere, perchè l’incidente c’è stato e fa male. Ci sono 7 AC72 in circolazione, dei sei naviganti uno (Oracle) ha scuffiato e uno (Artemis) si è rotto strutturalmente. Quattro sono ancora intatti, compreso quello di Luna Rossa che essendo figlio unico va preservato con cura estrema. Abbiamo però velisti con casco e bombole d’ossigeno, dunque prendiamo atto che il gioco è cambiato, da romantico a rischioso, e non si può esagerare. Allora ben venga il gruppo di esperti e vediamo quali limitazioni ragionate verranno escogitate per dare un terreno d’azione più sicuro ai mostri imbizzarriti che hanno partorito Larry Ellison e Russell Coutts (che immagino, e spero, oggi sinceramente pentiti di quella scelta).br /
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Limiti di vento? Può essere un’idea, ma il vento si sa fa di testa sua: esci che ci sono 12 nodi e all’improvviso sei in regata e ne arrivano 25... Limiti di vela o attrezzature? Potrebbe essere plausibile, e renderebbe persino più interessante il confronto tra i team, perchè in qualche modo azzererebbe mesi di ricerche sulle vele attuali, wingsail comprese. Limiti al foiling? Più difficile, anche perchè finisce che i cat scuffiano più facilmente (anche se più lentamente) senza foil che con. Nuovi percorsi di regata, e regole di abbordo per il match racing? Perchè no?, soprattutto i primi, anche se quelli attuali sono stati scelti dopo mesi di ricerca specifica e pensati proprio per i cat. Migliorare la gestione della potenza, delle vele e delle barche? Interessante, ma assai complicato, chi comincia e da dove? Aumentare standard e strumenti di sicurezza dinamica dei velisti a bordo? Si deve fare: la bomboletta con 10 respiri è inutile, tanto per fare un esempio. Cambiare barche? Ma non si può. Che i catamarani non siano fatti per il match racing è talmente chiaro che non val la pena spendere parole al vento. Questi sono.br /
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Adesso sappiamo che la Coppa ha capito di dover lavorare sulla parte oscura di se stessa che ha finito per prendere il sopravvento. Ma allo stesso modo sappiamo che il trofeo simbolo della vela si farà e alla fine esprimerà un vincitore. Che si spera possa convincersi subito a tornare al gioco di prima, quello romantico, che a ben vedere ha anche in se i valori propri della vela, che tornano utili proprio in questi tempi: la lentezza, la natura, l’uomo e gli elementi. Non è per cinismo che dobbiamo essere felici di avere ancora il nostro Graal della vela: è per il ciclo vitale degli eventi./embr /
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strongIL COMUNICATO UFFICIALE DI ACEA/strongbr /
Gli organizzatori della 34ma America’s Cup hanno confermato che l’evento seguirà il programma previsto. Ma i tragici eventi della scorsa settimana hanno lasciato ancora forti tracce ed emozioni sul tappeto. Per questo, parallelamente agli ultimi preparativi in vista dell’inizio dell’America’s Cup, un gruppo di lavoro composto da personalità altamente specializzate del mondo della vela e della sicurezza in mare è stato incaricato di esaminare le modalità di impiego degli AC72 tanto durante gli allenamenti, quanto durante le regate dell’America’s Cup 2013.br /
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La Commissione d’Inchiesta avanzerà le sue raccomandazioni in seguito al decesso di Andrew “Bart” Simpson, avvenuto la scorsa settimana in seguito a un sinistro che, nella baia di San Francisco, ha coinvolto Artemis Racing.br /
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I membri della Commissione vantano grande esperienza nello sport ai massimi livelli e hanno già svolto indagini in occasione di altri incidenti nautici che hanno comportato la perdita di vite umane.br /
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Iain Murray, il Regatta Director, presiederà e guiderà la Commissione d’Inchiesta che sarà composta da:br /
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Iain Murray (AUS, Presidente)br /
Sally Lindsay Honey (USA, Vice presidente)br /
John Craig (USA)br /
Chuck Hawley (USA)br /
Vincent Lauriot-Prévost (FRA)br /
Jim Farmer QC (NZL)br /
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La Guardia Costiera degli Stati Uniti concorda su questo genere di approccio e assisterà il gruppo nel corso del suo lavoro. Ufficiale di collegamento sarà il Lt. Jon Lane, da oltre ventisei anni in Marina e da oltre dieci specializzato su questo genere di sinistri.br /
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Tom Ehman, il vice commodoro del Golden Gate Yacht Club, fiduciario dell’America’s Cup, ha detto: “Nel corso della prossima estate, l’America’s Cup andrà avanti come previsto. Vedremo i migliori velisti sfidarsi su uno dei campi di regata più affascinanti”.br /
Relativamente all’inchiesta, Ehman ha affermato: “Il Comitato porterà grande esperienza all’interno dell’indagine. Nel corso di un meeting svolto questa mattina a San Francisco, i team hanno espresso massimo appoggio all’iniziativa”.br /
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La Commissione d’Inchiesta comunicherà l’esito del suo lavoro il prima possibile, visto che l’inizio delle regate è fissato tra sette settimane.br /
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