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29/04/2013 - 17:48

Vele & avvocati

Addio Laser,
diventerà Torch?

Clamorosa disputa legale lanciata dal progettista papà della più famosa deriva della storia. Bruce Kirby “rinomina” il Laser e lo chiama Kirby Torch (guarda il logo, carino). E fa causa... all’ISAF! All'origine un problema di pagamenti delle royalty da parte dei cantieri licenziatari. E adesso, cosa può succedere?


Avete presente il Laser? Quella straordinaria barca che ha scritto la storia della vela, scafo popolarissimo e con il record di diffusione in tutto il mondo, che proprio per questa sua forza ha conquistato anche lo status olimpico, addirittura maschile e femminile con le versioni Standard e Radial? E che col tempo ha sviluppato anche la versione Laser 4.7 conquistando il vasto e strategico mondo giovanile? Si, proprio il Laser, la barca con la quale (quasi) tutti abbiamo iniziato a veleggiare. Bene, potrebbe presto cambiare nome!

CIAO LASER, ECCO KIRBY TORCH
Il ribaltone nasce dal papà stesso del leggendario Laser: Bruce Kirby, progettista canadese la cui vita è certamente cambiata dallo straordinario successo di quella barchetta. Oggi Bruce ha rinominato la sua creatura, chiamandola Kirby Torch, creando un nuovo logo da mettere sulla randa (sempre rosso e sempre tondo, ma col richiamo a una torcia olimpica (omaggio non indifferente all’attuale ruolo della barca) anzichè al simbolo del raggio laser che si usa nei laboratori di ricerca.

Non solo: il progettista ha anche ridefinito quelli che, secondo lui, sono i costruttori licenziatari della realizzazione delle barche (tre, sono sul suo sito web), e dalle quali, manco a dirlo, mancano parecchi di quelli attuali. Motivo scatenante è il mancato pagamento delle royalties da parte di laserPerformance, il principale licenziatario del Laser. Kirby ha annunciato che dal 25 marzo LaserPerformance non ha più il diritto di costruire il Laser! Gli attuali costruttori nel mondo del Laser starebbero ridefinendo con Kirby e con i nuovi parametri del Kirby Torch, e gli accordi sono attesi tra qualche mese.

Il contropiede di Kirby coinvolge poi la stessa ILCA, la classe Laser internazionale, alla quale è stato proposto di tramutarsi, così com’è, barche, soci e bagagli, nella nuova associazione internazionale Torch Class. In questo modo, è il ragionamento, l’attività non subirebbe stop, e le attuali barche naviganti con il marchio Laser sarebbero solo modificate con una placca Torch. La risposta dell’ILCA non è stata incoraggiante, ma tuttavia la classe resta piuttosto spiazzata dalla situazione.

LA POSIZIONE DELL’ISAF
La disputa è andata avanti, e gli avvocati di Bruce Kirby hanno scritto all’ISAF, la quale adesso è costretta a giocare in difesa, e in un recente comunicato ha sottolineato i propri punti fermi: l’ILCA è riconosciuta dall’ISAF quale unico riferimento per l’organizzazione e l’amministrazione dell’attività della classe Laser in tutto il mondo; il Laser è stato confermato come categoria olimpica maschile e femminile per i Giochi del 2016, con una serie di accordi relativi tra le parti; il 23 aprile l’ISAF ha approvato una modifica alle regole di classe così come deliberate dall’ILCA nel 2012; queste modifiche tra l’altro consentono a ISAF e ILCA di assegnare i diritti di costruzione del Laser e i diritti d’uso del marchio registrato Laser.

Per la federvela internazionale presieduta dallo scorso novembre dall’italiano Carlo Croce, l’annuncio della nuova classe Kirby Torch è una violazione delle regole sottoscritte tra le parti riguardo alla classe Laser, confermando di voler trattare solo con l’ILCA per tutto ciò che riguarda le regole di classe e le loro eventuali modifiche. L’ISAF infine si dice preoccupata soprattutto per i velisti e la loro attività in tutto il mondo, e si dice pertanto pronta a proseguire le trattative per trovare una soluzione comune.

LA RISPOSTA DI BRUCE KIRBY
La risposta di Bruce Kirby non si è fatta attendere. Sembra di sentire Beppe Grillo rispondere ai politici italiani: “L’annuncio dell’ISAF conferma la nostre preoccupazioni. Sembra chiaro che l’ISAF è complice di LaserPerformance e ILCA ai danni di Kirby Sailboat Design, nel rifutare il pagamento delle royalty, rilasciando targhe a costruttori senza più diritto (“terminati”), e adesso usando il pretesto di alterare le regole di classe, in modo da poter costruire la barca di Kirby senza il permesso di Bruce Kirby. L’unica soluzione possibile per evitare il ricorso al tribunale è il riconoscimento del Kirby Torch da noi proposto. Siamo sempre pronti a trattare con ISAF o ILCA, se qualcuno è ancora disposto a incontrarci.”

Una bella gatta da pelare. Se da un lato potrebbe tutto risolversi in una questione di crediti per le royalty, e quindi una concreta offerta a titolo transattivo potrebbe ammorbidire la posizione di Bruce Kirby, dall’altro gli animi si vanno infervorando e come spesso accade da una scintilla può scaturire un incendio le cui conseguenze sono inimmaginabili, specie considerando che ci sono in ballo due “attrezzi” della vela olimpica. Basta ricordare la disputa legale sulla Coppa America tra Larry Ellison e Ernesto Bertarelli: da una litigata siamo arrivati ai super trimarani e oggi ai catamarani...

Ad oggi questa è la notizia e noi - da giornalisti - ve la riportiamo così com’è. Vi aggiorneremo, anche con commenti e interventi delle parti in causa.

Commenti

Questo mezzo "scoop" di Saily sta facendo discutere ed è un best-read sul portale. Ci sono sviluppi... le royalty non sarebbero la vera ragione della disputa, e Kirby non sarebbe il vero capofila dell'azione legale. Come spesso accade ci sono vari interessi di mezzo. Promettiamo di aggiornarvi approfonditamente sugli sviluppi. Nel frattempo tranquilli e buone schienate sui vostri Laser!